Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

Concorsi pubblici regionali, in corsa 12500 candidati per 310 posti

Concorsi pubblici 23

L’Emilia-Romagna è attrattiva, soprattutto per i giovani under 35, anche sul fronte del lavoro pubblico. A dimostrarlo le domande per partecipare a 13 concorsi banditi dalla Regione, dove sono oltre 12 mila e 500 le candidature per 310 nuovi posti di lavoro, disponibili nelle Pubbliche amministrazioni dell’Emilia-Romagna. Sono selezioni per individuare nuovi profili professionali che rendano più efficiente la Pubblica amministrazione emiliano-romagnola: di questi, 174 sono quelli che verranno assunti in Regione Emilia-Romagna, che vanno ad aggiungersi alle 830 assunzioni già realizzate dal 2021. In corsa tanti giovani, la maggior parte laureata. Tra coloro che parteciperanno alle prove concorsuali l’età media è di 35 anni e il 63,5% ha un diploma di laurea. Il 59% dei candidati, nei 13 concorsi varati dalla Regione Emilia-Romagna insieme ad Agenzie regionali e Comuni, è composto da donne. Consolidando la propria funzione di servizio per il sistema degli Enti locali emiliano-romagnoli, la Regione è capofila per le procedure concorsuali anche per selezionare profili che verranno poi utilizzati da altri Enti. Come, per esempio, gli agenti di Polizia Locale per Comuni, Unioni e Province, nonché personale tecnico e amministrativo per Arpae, Er.Go, Agenzia regionale per il Lavoro, Destinazioni turistiche, Città metropolitana e Comune di Bologna. Il personale selezionato potrà essere inoltre utilizzato da tutti gli enti coinvolti nella gestione della ricostruzione post alluvione. Una terza stagione di selezioni, dunque, rivolta a laureati e diplomati che da inizio ottobre si svolgeranno online e a distanza: i candidati, in buona parte dei casi, dovranno quindi possedere Pec, Spid e firma digitale. L’esito di questa tornata concorsuale porterà alle assunzioni, in Regione e negli altri enti, già a partire da fine 2023. “Un’adesione rilevante, qualificata e giovane. Numeri importanti per una selezione pubblica, ma che non ci spaventano. Con i concorsi unici regionali- afferma l’assessore regionale al Bilancio e al Personale, Paolo Calvano- continua il ricambio generazionale con l’introduzione di nuove figure professionali, il superamento del precariato e la valorizzazione del personale regionale e in tutti i Comuni interessati. Un importante investimento sul capitale umano puntando ancora una volta su giovani e persone motivate e preparate, che con il loro lavoro e la loro professionalità contribuiranno ad affrontare in tutta l’Emilia-Romagna le sfide e le opportunità dei prossimi anni”.

PROFILI A CONCORSO

Il totale dei posti a disposizione è di 310, 13 i concorsi. Sono 174 i posti per assunzioni in Regione, 20 all’Arpae, 3 all’Agenzia regionale per il lavoro, 2 a Er.Go, 12 in Città metropolitana e Comune di Bologna. Gli altri 96, in Comuni, Unioni e province dell’Emilia-Romagna.

CANDIDATI, TUTTI I NUMERI

Delle 12.523 iscrizioni al concorso, 7.372, pari al 58.9%, è composto da donne e 5.151, pari al 41,1%, da uomini. Sono 9.526 persone fisiche partecipanti, in quanto 2.403 candidati si sono iscritti a più prove. Tra i concorsi quello con il maggior numero di partecipanti è per la figura dell’Assistente amministrativo contabile, per il quale sono state presentate oltre 4.617 domande per 54 posti. Rispetto agli iscritti, per gli altri concorsi si registrano questi dati: per il corso-concorso destinato ad assumere Agenti di Polizia Locale (terza edizione) 1.430 domande per 96 posti; per assistente all'amministrazione e gestione del personale (Contratti di formazione lavoro, Cfl) 556 domande per 12 posti; per tecnico delle relazioni con il pubblico (Cfl) 344 domande per 3 posti; per specialista giuridico-amministrativo 4.472 domande per 56 posti; per specialista amministrativo-contabile (Cfl) 273 domande per 16 posti; per specialista in ambiente (Cfl) 316 domande per 18 posti; per specialista in informatica e telematica 37 domande per 15 posti; per specialista in protezione civile e sala operativa (Cfl) 104 domande per 9 posti; per specialista in piattaforme e sistemi di archiviazione documentale (Cfl) 30 domande per 3 posti; per specialista in agricoltura (Cfl) 268 domande per 17 posti; per specialista in analisi dei dati e statistica (Cfl) 47 domande per 9 posti; per specialista in sistemi di mobilità e trasporti (Cfl) 29 domande per 2 posti.

Pubblicato il 21 agosto 2023

Ascolta l'audio

Salute mentale, lotta alle dipendenze patologiche e reinserimento sociale: il piano di interventi

Salute mentale

Un piano di percorsi terapeutici e assistenziali innovativi per la promozione e la salvaguardia della salute mentale, la prevenzione e il contrasto alle dipendenze patologiche, il recupero e il reinserimento sociale dei giovani e delle persone che hanno commesso reati. Avranno il sostegno economico della Regione, che li finanzia con un milione di euro (esattamente un milione e 8mila euro), i 39 progetti che saranno realizzati nel 2023 dalle Aziende sanitarie di tutta l’Emilia-Romagna in ambiti particolarmente importanti e delicati, perché riguardano cittadini con fragilità. La Giunta regionale ha infatti formalizzato il via libera agli interventi, che riguardano l’area Salute mentale, Dipendenze patologiche e Salute nelle carceri, e sono parte integrante del Programma per l’innovazione delle politiche sanitarie e del piano sociale e sanitario regionale del Settore Assistenza Territoriale -Area Salute Mentale Dipendenze patologiche e salute nelle carceri- per l’anno 2023, che ha l’obiettivo di realizzare un piano strutturato su tutto il territorio regionale. Si tratta di progetti pilota, che rientrano però in un piano strutturato su tutto il territorio, ideati con un preciso obiettivo: affrontare la complessità di queste realtà con nuove soluzioni, che possono diventare esperienze di successo da integrare sistematicamente nella rete di assistenza territoriale della regione Emilia-Romagna.
Nel campo della salvaguardia della salute mentale una particolare attenzione è stata riservata ai giovani e ai minori: ad esempio saranno potenziati percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali per le psicopatologie nelle fasce d’età 0-13 anni e 14-25 anni; saranno attivati corsi di formazione specifici per l’intercettazione precoce e il trattamento dei problemi di salute mentale in adolescenti e giovani che accedono al Pronto soccorso, ma anche per il riconoscimento e la cura della sindrome da deficit dell’attenzione (ADHD). Tra le varie attività in programma, il coordinamento della rete “Teatro e Salute Mentale” e la formazione indirizzata agli utenti esperti nel supporto tra pari nella salute mentale.
Molte le iniziative mirate a potenziare il settore della prevenzione e del trattamento delle dipendenze patologiche. Si va dal sostegno ai progetti innovativi dei servizi di prossimità di contrasto all’abuso di alcol e sostanze tra i giovani, al supporto alla formazione universitaria in alcologia, fino alla formazione per gli utenti esperti nel supporto tra pari (Esp) all’interno dei Servizi dipendenze patologiche (SerDP). Particolarmente significativo il progetto di allerta precoce per dare la possibilità agli operatori dei SerDP e delle Unità di strada (Uds) di attivare analisi sulle sostanze pericolose, che prevede la stipula di un protocollo di collaborazione con il laboratorio di tossicologia forense dell’Università di Bologna.
Altro ambito dei progetti è l’integrazione socio-sanitaria, con particolare riferimento all’area del disagio e della non autosufficienza. Tra le iniziative finanziate, un progetto co-housing che prevede il sostegno economico all’abitare affiancato da percorsi di miglioramento dell’occupabilità e di reinserimento sociale; un intervento per affrontare il ritiro sociale che colpisce giovani e giovanissimi che tendono a rifiutare ogni forma di contatto con l’esterno (i cosiddetti ikikomori) e la valutazione delle pratiche assistenziali di prevenzione dell’allontanamento familiare, che prevede la promozione di un modello omogeneo per la valutazione del rischio e il monitoraggio degli esiti per i minori e le loro famiglie biologiche e affidatarie. Saranno, inoltre, realizzati in tutte le Ausl della regione che ospitano un carcere progetti di sviluppo della telemedicina per i detenuti.

 Finanziamenti a Piacenza

A Piacenza i finanziamenti previsti sono complessivamente di 159mila euro, suddivisi tra sette diversi interventi.
Il primo riguarda la Psicopatologia infanzia e adolescenza. I fondi assegnati (50mila euro) dovranno essere impiegati per la qualificazione dei percorsi. Il progetto prevede il coordinamento del Programma regionale Psicopatologia percorsi clinici Infanzia, Adolescenza e giovani adulti (0- 25). Inoltre, si dovrà lavorare per la qualificazione a livello locale dei percorsi diagnostico terapeutici e assistenziali (PDTA) già in essere. In particolare, per queste fasce d’età sono già strutturati quattro focus: uno per i disturbi del comportamento alimentare; un altro per gli esordi delle gravità psicopatologiche; un terzo sulla Psicopatologia dell’età evolutiva della prima e seconda infanzia e, infine, un quarto sui Disturbi gravi di personalità.

Un secondo ambito di intervento finanziato riguarda la Residenza a trattamento estensivo dedicata ai gravi disturbi del neurosviluppo. Con i fondi in arrivo dalla Regione potrà essere potenziata l’attività della Comunità Laura, inaugurata nei mesi scorsi in via Buozzi. La residenza, specificamente dedicata ai disturbi del comportamento (soprattutto gravi disturbi del neurosviluppo) è punto di riferimento per tutta l’Area vasta Emilia Nord, che comprende – oltre Piacenza – le province di Parma, Reggio Emilia e Modena. I 30mila euro previsti serviranno per implementare la struttura e supportare la formazione.
Il terzo ambito di finanziamento riguarda il progetto regionale alcol. I fondi (25mila euro) potranno essere utilizzati per la supervisione del percorso aziendale dedicato o per finanziare un master o ricerca nell’ambito.
Ulteriori 10mila euro sono previsti per la formazione del personale sanitario. L’ambito è quello del progetto adolescenza, volto a promuovere l'approccio dialogico nei contesti organizzativi che a vario titolo si occupano di questa fascia d’età.
Nell’ambito della Sanità penitenziaria, è previsto un fondi di 6mila euro per il supporto allo sviluppo del progetto di telemedicina. Le risorse potranno essere utilizzate per l’acquisto di materiale.
Ulteriori 20mila euro sono poi destinati al supporto dei progetti di prossimità e alcol per progettazioni innovative sulle tematiche della prevenzione, disagio giovanile, abuso di sostanze e prossimità e alcol. Beneficiari saranno il SerPD e la nuova unità operativa (di imminente costituzione) nelle Case di Comunità che rappresenterà un raccordo tra i vari attori che si interfacciano con l’adolescente e il giovane.
Infine, a supporto alle attività di psicologia e alcologia sono previsti 18mila euro. Serviranno a incrementare interventi e attività, che finora hanno riguardato soprattutto l’età adulta, allargandole alla fascia giovanile.

Pubblicato il 20 agosto 2023

Ascolta l'audio

Mezzano Scotti, restaurato l'antico portale della chiesa

porta

Alla presenza del vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio, la Comunità parrocchiale di Mezzano Scotti, frazione di Bobbio, si è ritrovata per l'inaugurazione dell'antico portale della chiesa.
Don Francesco Gandolfi, il parroco, ha espresso il suo ringraziamento a Pinella e Pino Zaninoni per la loro generosità, un contributo importante, un gesto importante. Grazie a loro - ha detto il sacerdote- la nostra chiesa si presenta in tutta la sua bellezza, un portale restaurato che si valorizza con i suoi quadranti e valorizza anche la splendida facciata in sasso. Il nostro grazie anche all'artigiano/ artista che ha eseguito il restauro, regalandoci la bellezza di un'opera che sarà segno futuro, per le nuove generazioni, del nostro tempo.

Nella foto, i momenti dell'inaugurazione dell'antico portale della chiesa di Mezzano Scotti, realizzato grazie alla generosità dei coniugi Zaninoni.

Pubblicato il 19 agosto 2023

Ascolta l'audio

Festa di San Lorenzo a Campremoldo Sotto. «Alimentare il senso di appartenenza alla comunità»

festa

È la notte delle stelle cadenti, dei desideri espressi e, si spera, avverati. Tutti associano San Lorenzo alla sua leggenda. Campremoldo Sotto di Gragnano Trebbiense ha dedicato al santo vissuto nel 250 dopo Cristo la sua chiesa parrocchiale. Quest’anno, dopo una pausa, la ricorrenza è stata festeggiata con una celebrazione eucaristica e con un momento conviviale alla trattoria di Beppe Bianchi. Ai tavoli allestiti all’ombra del pergolato sono accorsi numerosi gragnanesi, vicini e lontani, per gustare i batarò preparati da Pinuccia Segalini e dai suoi aiutanti, servendosi del forno della parrocchia.
A organizzare la festa, i parroci don Alessandro Ponticelli e don François Kitenge Owandji, convinti dell’importanza di alimentare il senso di appartenenza alla comunità, le relazioni tra le persone che vivono nella frazione di Campremoldo Sotto e rinverdire quelle radici che, complici i tempi moderni, rischiano di essere dimenticate. I festeggiamenti tornano dunque proprio nell’anno in cui un “campremoldese” illustre, don Giuseppe Beotti, sarà beatificato nella Cattedrale di Piacenza dal cardinale Marcello Semeraro.

“Una ciclabile collegherà Campremoldo con Gragnano e Piacenza”

Un’iniziativa che è stata accolta con piacere e partecipazione dall’amministrazione comunale di Gragnano Trebbiense, rappresentata dalla sindaca Patrizia Calza, che si dice felice in quanto “le frazioni sono più difficilmente coinvolgibili nelle iniziative pubbliche”. Da anni, aggiunge Calza, “Campremoldo Sotto viene scelto per ospitare uno degli spettacoli del Valtidone Festival, a cui dallo scorso anno si è aggiunta anche una serata della rassegna «Rock around the book». A breve la frazione sarà collegata al capoluogo e alla città di Piacenza grazie alla pista ciclabile in costruzione tra Gragnanino e la località Vallarsa. Un intervento particolarmente utile – sottolinea la sindaca – nell’ottica della mobilità sostenibile, ma soprattutto per avvicinare tutte le frazioni ai maggiori centri abitati”. Calza annuncia inoltre che “altre idee bollono in pentola per vivacizzare la frazione e rinsaldare i legami di chi vive in questi luoghi tranquilli ma un po’ isolati. Per far sì che tutte le iniziative abbiano successo occorre però il coinvolgimento e la partecipazione delle comunità locali, come appunto è accaduto nella giornata di San Lorenzo a Campremoldo Sotto. Complimenti, dunque, a chi ha lavorato per la buona riuscita dell’iniziativa”.

Francesco Petronzio

Nella foto, il momento conviviale in occasione della festa di San Lorenzo a Campremoldo Sotto.

Pubblicato il 20 agosto 2023

Ascolta l'audio

Piacenza attende la tappa 2024 del Tour de France

Tour de France

L’Italia è pronta per ospitare l’anno prossimo il Tour de France  con la Grand Depart Firenze/Emilia-Romagna. L'Ambasciata Italiana a Parigi, su invito dell'ambasciatrice Emanuela D'Alessandro, ha ospitato un incontro con una delegazione dei territori coinvolti dalla prossima Grande Boucle all’insegna dell’ospitalità e della collaborazione tra i due Paesi.
Hanno partecipato, tra gli altri, il capo della segreteria politica della Presidenza di Giunta, Giammaria Manghi, i sindaci di Firenze Dario Nardella, e di Torino, Stefano Lo Russo, e Davide Cassani, presidente Apt Emilia-Romagna. Inoltre, a conclusione della passerella parigina sugli Champs-Élysées, è stato consegnato alla delegazione italiana il trofeo del Tour, che nei prossimi mesi sarà in viaggio nelle diverse città che ospiteranno la corsa. Poi, un cocktail finale del Tour, con 350 persone, saranno protagoniste tre eccellenze italiane, espressione dei territori che ospiteranno il passaggio del Tour 2024: il Parmigiano Reggiano per l’Emilia-Romagna, il Chianti per Firenze e il Barolo per il Piemonte.
"Al Tour de France, come al Giro d'Italia, - sottolinea l’ambasciatrice Emanuela D'Alessandro- sono legate pagine memorabili della storia del ciclismo. Ospitare per la prima volta nel nostro Paese la "Grande Boucle", con tre tappe dell'edizione 2024, inclusa la partenza, rappresenta una straordinaria occasione di promozione dei territori, delle eccellenze italiane, del Made in Italy e di proiezione internazionale del nostro Paese. Grazie agli organizzatori del Tour de France, ai Presidenti di Regione ed ai Sindaci coinvolti per questa bellissima iniziativa, che avvicina ancor di più Italia e Francia”.
“Siamo pronti - commenta il presidente Stefano Bonaccini- ad accogliere il Tour de France, una straordinaria opportunità per l’Italia e il nostro sport grazie alla grande capacità di fare squadra dimostrata da Istituzioni nazionali e territori. Sarà una sfida per noi e per tutto il Paese, ma possiamo contare su una capacità organizzativa e un’accoglienza che in questi anni hanno dato grande prova. Ringrazio l’Ambasciata italiana per questo incontro, primo momento di una collaborazione che saprà essere fruttuosa”. “La Grand Depart - aggiunge il capo della segreteria politica della Presidenza di Giunta, Giammaria Manghi- sarà una vetrina memorabile per tutta l’Emilia-Romagna e, in particolare, per i territori coinvolti. Il Tour è un evento sportivo di portata mondiale che ha enormi potenzialità di promozione per il nostro territorio, che nel corso degli anni si è affermato terra di sport a livello internazionale”.

Le tappe italiane del Tour de France
Dopo la presentazione del punto di accoglienza a Firenze (26 giugno 2024), la prima tappa del Tour 2024 prenderà il via dal capoluogo toscano per poi concludersi a Rimini (29 giugno), a seguire le tappe Cesenatico-Bologna (30 giugno) e Piacenza-Torino (1 luglio). Complessivamente, in Italia si correranno oltre 600 chilometri, da piazzale Michelangelo, cuore di Firenze e del Rinascimento italiano, a Torino, prima capitale d’Italia, attraverso l’Emilia-Romagna e la via Emilia, l’antica via consolare che la attraversa da Rimini a Piacenza.

Pubblicato il 19 agosto 2023


Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente