Campremoldo Sotto festeggia San Lorenzo martire, patrono della chiesa della frazione di Gragnano Trebbiense dove il 26 agosto 1912 fu battezzato, nel giorno della sua nascita, don Giuseppe Beotti, che il prossimo 30 settembre sarà beatificato nella Cattedrale di Piacenza. La festa si svolgerà domenica 13 agosto: alle 11.30 sarà celebrata la messa; a seguire, alle 12.30, il pranzo nella vicina osteria con batarò della Pinuccia, risotto ai funghi del Beppe e dolci misti. Il tutto condito col vino della casa.
Pranzo benefico per la parrocchia. Come partecipare Per prenotare è necessario contattare Beppe al numero 0523 787123. Il pranzo ha un costo di 20 euro; il ricavato sarà devoluto, al netto delle spese, alla parrocchia.
“La festa è un’occasione per valorizzare la comunità di Campremoldo Sotto, a cui teniamo particolarmente. Ci auguriamo una grande partecipazione sia alla messa sia al momento di festa che verrà dopo”, affermano i parroci don Alessandro Ponticelli e don François Kitenge Owandji.
“Cadeo è qui a Civitella di Romagna per vivere un atto di solidarietà ed espressione di tutto il nostro territorio”. Parole di Marica Toma, prima cittadina di Cadeo, che accompagnata dagli amministratori e da rappresentanti delle associazioni cadeensi ha fatto visita al comune di Civitella di Romagna colpito dall’alluvione a cui Cadeo ha donato 8.630 euro. “Abbiamo conosciuto la situazione di questo Comune attraverso una nostra concittadina e ci siamo subito attivati a fianco di proloco Cadeo, AVTC, Aiutiamoci Insieme, GS Cadeo Calcio e parrocchia di Roveleto. Abbiamo donato allo i proventi delle attività estive realizzate – sottolinea Marica Toma- ringraziando tutti i cittadini di Cadeo che hanno partecipato a questa gara di solidarietà. Abbiamo voluto far visita a questa città per far sentire la nostra vicinanza ai luoghi alluvionati e perché i problemi non si risolvono col tempo che passa ma con l’azione concreta. La ricostruzione è molto difficile, ci vuole coraggio per andare avanti e occorrono risorse urgenti”.
A guidare la visita ai luoghi alluvionati Claudio Milandri, sindaco di Civitella di Romagna, Fausto Faggioli presidente della Proloco locale e Maximiliano Falerni presidente Unpli Emilia Romagna. “A Civitella abbiamo fatto un sopralluogo e visto le strade distrutte dall’alluvione ma anche la bretella stradale dove verranno impiegati i soldi da noi raccolti”, sottolinea Toma. “Grazie per il supporto, il vostro aiuto non è una semplice piccola goccia, tante gocce formano un mare. – ha ricordato Claudio Milandri, sindaco di Civitella di Romagna -. In questi mesi mi ha stupito la grande solidarietà di tanti cittadini e associazioni, una grande vicinanza che non immaginavo. La ricostruzione sarà lunga e impegnativa ; abbiamo stimato un costo per il nostro comune di oltre 50 milioni di euro. Questa cifra non l’avremo mai e dovremo rimboccarci le maniche soprattutto per le famiglie e le attività del territorio”.
Nella foto, l'incontro avvenuto a Civitella di Romagna.
“I dati pubblicati dall’Anicav, che stimano una raccolta di pomodoro per il 2023 pari a 5,6 milioni di tonnellate, sono sicuramente un buon dato sulla carta anche se temo troppo ottimistico, almeno per il Nord Italia. Gli effetti delle ultime gravi grandinate che hanno colpito il nostro territorio, infatti, hanno fortemente ridotto gli ettari da raccogliere e le relative rese”. Lo dichiara Alessandro Squeri, direttore generale di Steriltom, azienda leader nella produzione di polpa di pomodoro a livello europeo. “Questo dato è vero soprattutto in Romagna dove ai danni ingenti causati dall'alluvione di maggio si sono aggiunte 5 grandinate. Ora tutti contiamo sulla bravura e l’esperienza dei nostri agricoltori, che possano almeno recuperare il salvabile, anche se di fronte a certe situazioni non resta molto da fare. La campagna nel Nord Italia - aggiunge Squeri - è compromessa e temo perdite di oltre il 15% rispetto alle stime iniziali, con punte del 30% in certe aree”. “Ai danni già gravi del maltempo - prosegue - si aggiunge poi la minaccia derivante dalla concorrenza straniera, soprattutto cinese, che porta in Europa concentrato di pomodoro a prezzi fuori mercato. La produzione europea, e in particolare quella italiana, si è sempre contraddistinta per la sostenibilità e la sicurezza che offre al consumatore finale. Certo, i prodotti provenienti da alcuni Paesi extraeuropei costano meno, ma in cambio di livelli di pesticidi pericolosi, di danni ambientali, assenza di tracciabilità e controlli nella filiera e così via. Per non parlare poi dei temi etici come il rispetto delle popolazioni locali e i lavori forzati in campo riconosciuti in alcuni casi anche dall'Onu”. “È evidente – continua Squeri – che di fronte al dumping di questi Stati l’industria da sola non ha molti mezzi di contrasto. Servirebbe un intervento a livello europeo che auspichiamo possa ridare al mercato interno maggiori tutele, e alle importazioni dai Paesi Terzi regole più stringenti soprattutto in termini etici e di sostenibilità, così come fatto di recente per esempio da Stati Uniti e Inghilterra”. “Come Steriltom - sottolinea Squeri - nonostante le difficoltà evidenti, ci stiamo organizzando per garantire le quantità prenotate dai nostri clienti storici, lavorando insieme ai nostri oltre 200 agricoltori e ai nostri 700 dipendenti, grazie ai quali, nel 2022, abbiamo lavorato oltre 4,2 milioni di quintali di pomodoro con un fatturato di 155 mln di euro. Stime che ci auguriamo di raggiungere e di superare anche per la campagna del 2023”, conclude.
Enrica Lavezzini è il nuovo direttore di Farmacia territoriale. La nomina è arrivata nei giorni scorsi da parte del direttore generale Paola Bardasi, dopo una selezione pubblica. “Siamo felici della nomina dottoressa Lavezzini – ha commentato Paola Bardasi, direttore generale dell’Ausl di Piacenza congratulandosi con la nuova responsabile – Una professionista giovane, entusiasta e con una grande esperienza che porterà il suo contributo in un settore così importante e cruciale come quello della farmacia territoriale. Nell’augurare alla dottoressa buon lavoro le do il benvenuto nella nostra squadra e colgo l’occasione per ringraziare la dottoressa Alessandra Melfa che in questi mesi ha diretto l’unità operativa con grande professionalità”. Classe 1978, laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Università di Studi di Parma, la professionista è responsabile della segreteria tecnico-scientifica del Comitato etico regionale della Regione Emilia-Romagna servizio ricerca e innovazione e coordinatore responsabile dello staff supporto tecnico alla piattaforma del Sistema informativo per la ricerca della Regione Emilia-Romagna che monitora gli studi clinici e i programmi di ricerca sviluppati in Regione. “Sono onorata ed emozionata di tornare a Piacenza, azienda che 13 anni fa mi ha accolta come borsista. Quello che mi si prospetta è un percorso professionale sfidante, che affronterò con colleghi di alto livello con cui già si è creato un clima di condivisione e collaborazione. Considero la farmacia territoriale cruciale nell’approccio con il territorio e i cittadini, il primo passo, quindi, sarà sicuramente quello di conoscere i percorsi e il contesto in cui operiamo studiando approfonditamente le peculiarità locali. Credo sia fondamentale continuare l’investimento sul governo del farmaco e la ricerca qualitativa, per garantire a tutti i cittadini un equo e paritario accesso alle cure, per questo è mio obiettivo rinsaldare ancora di più la collaborazione con il Governo clinico e la Ricerca. Un altro punto su cui voglio lavorare è il dialogo con i medici di famiglia, i professionisti delle cure primarie e le farmacie sul territorio: questi ultimi sono i nostri occhi sul territorio e i punti di contatto primari per i cittadini. Infine, ma non per ultimo, l’investimento sul benessere degli operatori che deve passare da formazione e collaborazione”.
Nella foto, da sinistra Paola Bardasi ed Enrica Lavezzini.
La collaborazione fra la sede di Piacenza dell’Università Cattolica e la Fondazione di Piacenza e Vigevano si arricchisce di un nuovo capitolo: con il contributo dell’ente di via Santa Eufemia sono infatti state istituite 9 borse di studio per la facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali. Le 9 borse di studio annuali, del valore di 2.406 euro ciascuna (soggette alle ritenute fiscali e previdenziali di legge), sono riservate a studenti meritevoli che si iscriveranno al primo anno di corso nell’anno accademico 2023/2024 ai seguenti corsi di laurea magistrale dell’Università Cattolica, sede di Piacenza: Agricoltura sostenibile e di precisione; Scienze e tecnologie alimentari. Per partecipare occorre conseguire una laurea triennale entro la sessione di gennaio 2024 con una votazione non inferiore a 100/110 e avere un reddito “equivalente”, determinato in base alla dichiarazione dei redditi dell’anno di imposta 2022 (come previsto dalla “Normativa generale per la determinazione dei contributi universitari - anno accademico 2023/2024 - Università Cattolica del Sacro Cuore”), non superiore a 100.000 euro.
Gli studenti che intendono concorrere all’assegnazione della borsa di studio devono presentare la seguente documentazione in carta semplice:
− domanda di partecipazione al concorso indirizzata al Rettore dell’Università Cattolica. La domanda dovrà contenere l’indicazione delle generalità, della data e del luogo di nascita, del domicilio, del numero di telefono, dell’indirizzo di posta elettronica e del codice fiscale;
− lettera motivazionale;
− autocertificazione relativa alla laurea conseguita con relativa votazione ed autocertificazione relativa all’elenco e votazione degli esami sostenuti;
− autocertificazione di avvenuta immatricolazione per l’a.a. 2023/2024 al primo anno dei corsi di laurea sopra indicati;
− curriculum vitae. La documentazione dovrà pervenire inderogabilmente entro il 28 febbraio 2024 alla direzione di sede: Università Cattolica del Sacro Cuore, via E. Parmense, 84 - 29122 Piacenza. Email: direzione [DOT] sede-pc [AT] unicatt [DOT] it. L’assegnazione delle borse sarà effettuata a giudizio insindacabile dalla apposita Commissione nominata dal Rettore, sulla base di una prima classifica stilata in base a criteri di merito, alla valutazione della documentazione sopra elencata e solo a parità di condizioni, sulla base di un colloquio motivazionale e dei redditi del nucleo familiare. L’importo della borsa sarà erogato previa verifica della regolare iscrizione al primo anno di corso.
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