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Notizie Varie

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Pro loco piacentine, Angelo Laface è il nuovo presidente

 Pro loco Piacenza

Si è tenuto nei giorni scorsi il rinnovo del Comitato Provinciale Unpli Piacenza per il quadriennio 2024/2028. Il nuovo presidente è Angelo Laface ed i membri eletti nel Consiglio direttivo sono: Andrea Cornelli (Gossolengo), Andrea Braghieri (Pianello), Giuseppe Ghezzi (Gragnano), Andrea Sozzi (Fiorenzuola), Luca Albano (San Pietro in Cerro), Luigi Antonio Bravi (Sarmato), Anna Maria La Placa (Monticelli).
Gli eletti intendono porre l’attenzione sulla necessità di promuovere azioni volte a favorire la collaborazione e la coesione tra le Pro Loco piacentine ispirandosi sia ai profondi valori che hanno sempre rappresentano ai sodalizi del nostro territorio, sia alla necessità di crescere e rinnovarsi per dare le risposte adeguate alle singole Comunità in una visione il più possibile globale e non settoriale.
È proprio nella sua accezione latina “pro loco”, ovvero “a favore del luogo“, che è racchiuso il significato profondo delle azioni che queste associazioni compiono sui territori per la promozione e la valorizzazione dei propri paesi. Creare una rete tra queste realtà favorirà la collaborazione che avrà come punto cardine la capacità di promuovere, valorizzare e tutelare le peculiarità locali in una logica di miglioramento continuo. Per favorire questo processo è stata inviata all’attenzione delle Pro Loco aventi diritto di voto, una proposta di stipula di accordo formale per la definizione di possibili modalità di collaborazione estesa su tutto il territorio provinciale. Nel documento sono presenti strategie di sviluppo per la definizione di relazioni maggiormente operative e concrete tra le Pro Loco di tutto il territorio provinciale della Provincia di Piacenza.

Pubblicato il 24 marzo 2024

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Centri estivi, confermato il contributo regionale per le rette

Centro estivi 24

L’estate è alle porte, le scuole chiudono: mancano meno di tre mesi, molte famiglie si stanno già organizzando tra periodi di vacanza e settimane in cui i genitori lavoreranno e i figli andranno nei Centri estivi. Tornano, intanto, per il settimo anno consecutivo, i contributi della Regione Emilia-Romagna a sostegno dei costi di frequenza: 7 milioni di euro di “bonus rette”. “Anche per il 2024 viene confermato l’impegno della Giunta ai nuclei familiari che optano per i Centri estivi - commentano gli assessori Igor Taruffi (Welfare) e Vincenzo Colla (Lavoro) -. Un sostegno concreto per conciliare i tempi di vita e di lavoro, soprattutto delle donne, e per favorire l’accesso a un servizio educativo, didattico e ricreativo di qualità per bambini e ragazzi”. È stato dunque confermato, con una delibera, l’impegno con lo stanziamento di 7 milioni di euro, provenienti dalla nuova programmazione di fondi europei Fse plus per l’inclusione sociale. Risorse che verranno ripartite tra i Comuni e le Unioni comunali dell’intero territorio, e saranno rivolte a famiglie (anche affidatarie) con figli dai 3 ai 13 anni (17 se con disabilità certificata), quindi nati dal 2011 al 2021 in cui uno, in caso di famiglie monogenitoriali, o entrambi i genitori risultino occupati e residenti in Emilia-Romagna.

I genitori potranno contare su un contributo massimo di 300 euro a figlio, nel limite di 100 euro a settimana, per la frequenza ai Centri estivi. I contributi concorreranno alla copertura totale o parziale, in funzione del costo effettivo, della rata di frequenza settimanale. Potranno chiedere il bonus anche le famiglie in cui uno o entrambi i genitori sono in cassa integrazione, mobilità o disoccupati, purché abbiano sottoscritto un Patto di servizio, quale misura di politica attiva del lavoro (strumento utilizzato dai Centri per l’impiego per formalizzare un accordo con disoccupati e occupati sul progetto per l’inserimento lavorativo o la partecipazione a un percorso formativo). Infine, potrà essere presentata richiesta nei casi in cui anche un solo genitore sia impegnato in modo continuativo in compiti di cura, se nel nucleo familiare è presente una persona con disabilità grave o non autosufficiente. Nel 2023 sono stati 27.758 i bambini e ragazzi che hanno usufruito del sostegno regionale; un dato in aumento rispetto al 2022, che ha visto l’erogazione di 24.466 contributi.

Pubblicato il 23 marzo 2024

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Torna il concorso per band «Giovani Suoni». Incontro alla Ricerca

 Concorrenti vecchia edizione

Ragazzi, ragazze, avete una band? Fatevi avanti: riapre Giovani Suoni. Dopo una pausa durante alcuni anni, ritorna il concorso a premi per gruppi musicali giovanili by Fondazione La Ricerca.
Tre esibizioni, giovedì 25 aprile, domenica 5 maggio e, gran finale, domenica 12 maggio sul palco messo a disposizione dal Kiosko di via dei Pisoni saranno premiati i più applauditi dal pubblico (che farà da giuria). In palio: per i primi classificati due giorni di registrazioni in studio, per i secondi un buono acquisto di prodotti musicali, mentre chi conquisterà il terzo posto accederà al Crazy Fest di Podenzano.
“Ma soprattutto – sottolinea Elisabetta Balordi, educatrice La Ricerca – sarà un’opportunità per stare insieme, condividere la stessa passione per la musica, confrontarsi con il pubblico e fra band, ma anche con se stessi, perché la musica è una passione sana e positiva che richiede impegno e disciplina”.
L’età dei concorrenti ammessi va dai 14 ai 18 anni. Si possono presentare brani propri e cover. Sono già arrivate le prime adesioni, ma chi volesse iscriversi fa ancora in tempo (per info 373.8357536). In prossimità del contest è previsto anche un incontro con le band in gara (o che comunque intendono iscriversi): appuntamento giovedì 28 marzo alle 17,30 nella sede La Ricerca di Stradone Farnese.

Pubblicato il 22 marzo 2024

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Terzo Settore, si è insediato il Consiglio regionale

Gruppo terzo settore

Programmazione delle risorse destinate dalla legge al Terzo settore, organizzazione entro il 2024 della prima Assemblea regionale del Terzo settore, condivisione del programma di lavoro dei prossimi mesi prioritariamente centrato sull’attuazione della legge regionale e in particolare sull’approvazione delle Linee guida per l’Amministrazione Condivisa. È il programma di lavoro tracciato dal Consiglio regionale del Terzo settore, che si è insediato nei giorni scorsi in Regione a Bologna: si tratta dello strumento di confronto e partecipazione tra la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna e gli Enti del Terzo settore, che è stato istituito con la legge regionale 3/2023. A disposizione, per quanto riguarda le risorse, ci sono 4 milioni di euro: al bando di 3 milioni per l’innovazione sociale a valere sul Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) dello scorso anno, si aggiunge 1 milione dall’Fse (Fondo sociale europeo plus) destinato ai progetti di amministrazione condivisa. Alla prima riunione, presieduta dall’assessore al Welfare e alla Montagna Igor Taruffi, hanno partecipato i componenti nominati dal Forum Terzo settore, i tre rappresentanti rispettivamente dei Centri di Servizio per il Volontariato, Anci e Associazione Fondazioni Bancarie e i consiglieri regionali Federico Alessandro Amico, Ottavia Soncini, Francesca Maletti e Daniele Marchetti.

IL CONSIGLIO REGIONALE DEL TERZO SETTORE

 Il Consiglio regionale del Terzo settore è stato istituito con la legge regionale n. 3/2023 (“Norme per la promozione ed il sostegno del Terzo settore, dell'amministrazione condivisa e della cittadinanza attiva”) e sostituisce la Conferenza regionale del Terzo settore. Il Consiglio è strumento di confronto e partecipazione tra la Giunta e gli Enti del Terzo settore, presieduto e convocato dal presidente della Giunta regionale o da un suo delegato. Costituito il 5 febbraio 2024 con deliberazione della Giunta regionale n. 179, è composto: dal Presidente o suo delegato; da quattordici componenti designati, secondo procedure trasparenti e democratiche, dall’associazione degli Enti del Terzo settore più rappresentativa in Emilia-Romagna; da un rappresentante della Confederazione regionale dei Centri di servizio per il volontariato. Sono invitati a partecipare alle sedute del Consiglio gli assessori competenti in relazione ai temi e agli oggetti da trattare. Partecipano al Consiglio, in qualità di invitati permanenti, un rappresentante di Anci Emilia-Romagna; un rappresentante dell’Associazione tra fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna; i membri dell’Ufficio di presidenza della Commissione assembleare competente. Numerosi i compiti assegnati al Consiglio: esprime pareri facoltativi sulle proposte di atti normativi riguardanti il Terzo settore per le attività indicate dall’ articolo 5 del d.lgs. 117/2017; formula proposte alla Giunta regionale riguardanti il Terzo settore; collabora alla verifica dello stato di attuazione della normativa concernente i rapporti tra il Terzo settore e le Pubbliche amministrazioni su richiesta delle strutture regionali competenti; concorre alla definizione delle strategie condivise tra gli Enti del Terzo settore e la rete dei Centri di servizio per il volontariato; propone iniziative informative e divulgative sulla disciplina dettata dalla legge; promuove, in collaborazione con la Regione, occasioni periodiche di confronto e consultazione con gli Enti del Terzo settore; adotta iniziative di proposta, impulso, sensibilizzazione, monitoraggio e verifica in materia di Terzo settore. Il Consiglio è affiancato da un Osservatorio regionale del Terzo settore e sull’amministrazione condivisa, quale strumento di studio e approfondimento per lo svolgimento dei lavori.

Pubblicato il  23 marzo 2024

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Una nuova biblioteca per i piacentini «più piccoli» alla scuola d’infanzia Dante

In prima fila da sinistra Roberto Reggi Mario Dadati Luca Groppi Angelo Bardini e Giorgia Babini

In viale Dante è nata una nuova biblioteca dedicata ai più piccoli, con laboratori e attività di lettura per i bimbi e le loro famiglie. A ospitarla è la scuola materna Dante del quinto circolo didattico, la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha finanziato i lavori con 13mila 500 euro, inserendo la biblioteca nella rete Biblòh. All’inaugurazione, lo scorso 19 marzo, sono intervenute tutte le istituzioni che hanno contribuito alla realizzazione del progetto. Fra le istituzioni, hanno preso parte al taglio del nastro gli assessori comunali Nicoletta Corvi (politiche per l’infanzia) e Mario Dadati (politiche educative), il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi e il consigliere di amministrazione Luca Groppi, il referente della rete Biblòh Angelo Bardini e Giorgia Babini in rappresentanza dell’Ufficio scolastico provinciale di Piacenza.

Aperta a tutti i bimbini di Piacenza

La dirigente scolastica Monica Caiazzo ha spiegato come il contributo dell’ente di via Sant’Eufemia sia stato utilizzato per acquistare gli arredi della biblioteca, mentre la scuola si è fatta carico della formazione del personale e degli arredi esterni. “L’accesso alla nostra biblioteca sarà libero – ha precisato Caiazzo –: potranno usufruirne anche famiglie che non hanno i bimbi iscritti qui da noi. Questo è uno dei motivi che ci ha spinto a partecipare al bando della Fondazione. La nuova biblioteca vuole offrire ai bimbi un’occasione di socializzazione e di prima alfabetizzazione: è già stato attivato, come primo progetto, il laboratorio di lettura ricreativa Favolando, che si svolge due volte a settimana ed è aperto a bimbi e genitori”.

Inclusione e condivisione

“La scuola dell’infanzia Dante è nota per le sue complessità – fa sapere la dirigenza scolastica – è la scuola più grande della regione, con al suo interno ben 25 nazionalità. In questi anni abbiamo cercato di leggere e trasformare la complessità in ricchezza e operato tanto per costruire una scuola fondata su una piena e realizzata idea di integrazione e inclusione. L’edificio che accoglie la sede non è particolarmente adatto a una scuola dell’infanzia, abbiamo cercato di aggirare questo ostacolo lavorando sugli ambienti. Grazie a tanta formazione, creatività e passione dei docenti, siamo riusciti a cambiare il volto della scuola, puntando sulla costituzione di ambienti cooperativi e interattivi. La nostra nuova biblioteca costituisce l’ultimo prezioso elemento che completa questo quadro: uno spazio dedicato al racconto, alla condivisione, studiato per incentivare le relazioni ed aprirsi a tutto il territorio circostante, un progetto finalizzato a incrementare possibilità di integrazione e dialogo e offrire ai nostri bambini possibilità di crescita in tutti i campi di sviluppo”.

Francesco Petronzio

 

Nella foto,  in prima fila da sinistra Roberto Reggi, Mario Dadati, Luca Groppi, Angelo Bardini e Giorgia Babini.

Pubblicato il 22 marzo 2024

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