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Notizie Varie

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Donazioni di sangue, parte una nuova campagna

 donazioni sangue

“Parti leggero. Prenota e dona il sangue prima delle vacanze”. È il messaggio della campagna di comunicazione promossa dalla Regione Emilia-Romagna in vista del periodo estivo e della Giornata mondiale dei donatori di sangue, che si celebra oggi mercoledì 14 giugno. Testimonial è l’attore Paolo Cevoli, che con l’inconfondibile verve romagnola invita a seguire il suo esempio: “Fai come me, che prima di partire per le vacanze ho donato il sangue. È il principio della partenza intelligente: quelli che hanno bisogno di sangue contano su di te!”. Realizzata insieme a Crs (Centro Regionale Sangue Emilia-Romagna), Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue), Fidas (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue), Admo (Associazioni Donatori Midollo Osseo - Emilia-Romagna), FedRed (Federazione delle Associazioni emofilici dell’Emilia-Romagna Onlus) e A.L.T. (Associazione per la lotta contro la Talassemia di Ferrara), la campagna affida al video e l’invito a “partire leggero”, quindi a donare prima di andare in vacanza. Sui social saranno online anche card e infografiche.

“Un gesto piccolo, ma di enorme importanza soprattutto in vista del periodo estivo - sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Anche quest’anno, in occasione della Giornata mondiale dei donatori di sangue, chiediamo un ulteriore sforzo ai donatori, la cui generosità e il cui senso civico nel 2022 hanno consentito alla nostra regione di non segnalare carenze di sangue. Questo grazie anche al contributo dei volontari e delle volontarie di Avis e Fidas, del sistema regionale e del coordinamento dal Centro Regionale Sangue. I dati positivi, però, non devono farci abbassare la guardia: donate sangue e donate plasma, perché sono indispensabili per salvare vite umane”. Nel 2022, infatti, agli appelli a donare sangue hanno risposto in 140.897 (-0,9% rispetto al 2021), un numero che ha permesso all’Emilia-Romagna di confermare la propria autosufficienza e al tempo stesso di inviare supporto alle regioni in difficoltà. Anche per i primi quattro mesi 2023, sono state fornite circa 2.330 unità di sangue ad altre regioni.

I dati della raccolta gennaio-aprile 2023

Le unità di sangue intero donate nei primi quattro mesi del 2023 sono state 81.967, dato superiore ad analogo periodo 2022 (69.548). Il bilancio tra le unità raccolte e trasfuse è positivo, in conseguenza di una ancora maggiore attenzione dei clinici all’utilizzo della risorsa sangue. Altro dato incoraggiante, quello relativo alla raccolta di plasma, indispensabile per la produzione di medicinali plasma derivati come albumina e immunoglobuline, in grado di salvare la vita a numerosi pazienti: da gennaio ad aprile di quest’anno le unità raccolte in aferesi (plasma e piastrine) sono state 24.903, in netto aumento rispetto ai primi cinque mesi del 2022, quando erano state 22.624. Dopo il calo registrato nel 2022 (96.074 kg nel 2022 contro i 100.692 del 2021), vi è una ripresa nei quantitativi di plasma conferiti all’industria, e per i primi quattro mesi 2023 sono stati raccolti 32.621 kg, che permettono di stimare la raccolta sull’anno 2023 a circa 97.863 kg totali, in linea con quanto programmato a livello nazionale. Nel medesimo periodo 2022 (gennaio-aprile), erano stati conferiti 31.551 kg, quindi quest’anno si è registrato un aumento del 3,4%. Il conferimento di plasma per il frazionamento industriale rimane in ogni caso ben al di sopra la media nazionale: nell’anno 2021 l’indice di conferimento in Italia è stato pari a 14,5 kg per ogni mille abitanti, mentre l’Emilia-Romagna ha conferito 22,6 kg per mille abitanti, tra le prime in Italia. Dato simile nel 2022: 22 kg per mille abitanti, contro la media nazionale di 14.3 kg.

Pubblicato il 14 giugno 2023

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Immagine del territorio, disponibile un bando da 100mila euro

Bando camera commercio

La Camera di Commercio di Piacenza ha pubblicato un bando a sostegno dei progetti promozionali realizzati nel corso del 2023. Le domande possono essere presentate da enti locali, associazioni, consorzi e in genere da soggetti non profit per i quali non è prevista la distribuzione di utili agli associati. Le iniziative e i progetti che saranno finanziati dovranno avere come obiettivo la promozione e valorizzazione dell’immagine del territorio, delle peculiarità paesaggistiche, artistiche, culturali ed enogastronomiche in funzione di un potenziamento del sistema economico locale.
Lo stanziamento attualmente è pari a 100.000 euro. Il contributo può raggiungere la soglia dei 10.000 euro. Tra i criteri preferenziali per aggiudicarsi il finanziamento si evidenziano la novità dell’iniziativa, l’incidenza sul sistema economico, l’intersettorialità e la partnership con altri soggetti del territorio, la forte azione promozionali prevista, la digitalizzazione di strumenti legati allo sviluppo del turismo e alla promozione del territorio, la previsione di eventi coordinati, la capacità di elaborare una immagine integrata del territorio e delle sue produzioni tipiche. I termini per la presentazione delle domande sono previsti dal 12 giugno alle ore 11 del 22 giugno.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito istituzionale www.pc.camcom.it e contattare l’Ufficio Promozione all’indirizzo mail: promozione [AT] pc [DOT] camcom [DOT] it.


Pubblicato il 14 giugno 2023

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Il prof. Franco Mosconi e il «modello Emilia»

ucid

Lungo l’antica Via Emilia si sviluppa un territorio noto al mondo intero per la sua cucina, per i suoi tesori artistici ed architettonici, per i motori e per il divertimento. Ma quali sono i motivi per cui lEmilia-Romagna continua a essere una delle Regioni più dinamiche e competitive d'Italia, un modello di crescita evoluto basato su innovazione e spirito di comunità? Ha provato rispondere a queste domande il dott.Franco Mosconi, professore ordinario di Economia e Politica Industriale al dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’Università di Parma ed editorialista per il Corriere di Bologna, ospitato presso l’Università Cattolica di Piacenza dall’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti e dal presidente UCID Giuseppe Ghittoni. Il professore in questa sede ha presentato il suo ultimo libro: Modello Emilia. Imprese innovative e spirito di comunità (Post Editori), con la prefazione di Stefano e Vera Zamagni.                    

Imprese innovative e spirito di comunità in Emilia Romagna

“Innovazione e spirito di comunità sono due elementi che si rafforzano vicendevolmente e che rendono il modello economico e sociale dell’Emilia ammirato al di là dei confini nazionali. Una delle aree più produttive del paese ed essenziali per la competitività della nostra economia, una terra industriosa che mette il lavoro al centro della vita della comunità. L’Emilia è la regione più innovativa tra tutte quelle italiane secondo la Commissione Europea e si posiziona al settantaseiesimo posto in Europa, investendo in ricerca e sviluppo più della media nazionale, anche se purtroppo sempre meno di altre regioni europee nostre competitor. Una Regione che ha costituito poli tecnologici all’avanguardia, distretti industriali competitivi, riuscendo a fare rete tra le aziende ma anche tra imprese, università ed istituti tecnici”.

Un terreno fertile

“Le performance economiche della nostra regione possono essere dovute a due ragioni, la prima è rappresentata dalla normale crescita dei percorsi tecnologici, ad esempio si è passati dalla meccanica alla meccatronica, la seconda da quella speciale capacità di osmosi tra la ricerca e la produzione di cose, merito sicuramente degli imprenditori lungimiranti ma anche delle università, dei centri di ricerca, di una politica industriale regionale che si sono sposati nello stesso territorio”.

Spirito di comunità

“La comunità rappresenta il terzo pilastro di una società, tolta la famiglia e lo Stato, la comunità dove una persona nasce è determinante per plasmare il carattere dell’individuo. Anche la Chiesa in Emilia ha avuto un ruolo determinante, schierandosi sempre dalla parte dei lavoratori, creando corsi di formazione e aiutando le persone a ridarsi un’opportunità di vita. Lo spirito di comunità poi ha offerto il suo profilo migliore in occasione di catastrofi come il terremoto e la recente alluvione. L’economia è prima di tutto una scienza sociale e quello che succede alla società dipende da ciò che ispira le persone che la compongono, che può essere egoismo, o altruismo. Questo spirito non può entrare in nessuna formula, non può essere catturato da nessun algoritmo, perché muove i singoli e i loro sentimenti”.

I rischi involutivi

“Il primo rischio involutivo anche per la nostra regione è rappresentato dalle crescenti diseguaglianze, per questo è necessario uno stato sociale moderno che cerchi di mitigare le asprezze della competizione e della concorrenza, operando in primis sull’educazione. Poi c’è il rischio demografico, le proiezioni dell’ISTAT parlano di una perdita di milioni di abitanti nel nostro paese e anche le metropoli sono destinate a diminuire la loro capacità di attrazione. Per questo dovranno essere fatte scelte su vasta scala, mirate alla condivisione di servizi, abbandonando campanilismi e provincialismi. La ricchezza dei paesi più progrediti è data dal capitale umano, lo sviluppo di un paese si basa sulla sua capacità attrattiva, sulla sua abilità di occuparsi di emigrazione e di immigrazione. Infine c’è il rischio dell’ euforia da narrativa, quando ti abitui ad essere il primo della classe, la possibilità di indulgere nel racconto che ci facciamo può essere alto, necessita un sano pragmatismo, quello stesso che ci ha consentito di passare da regione agricola a società della meccatronica avanzata”.

Stefania Micheli

Nella foto: Franco Mosconi e Giuseppe Ghittoni, presidente Ucid.

Pubblicato l'11 giugno 2023

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Coldiretti, delegazione piacentina al «World Meeting of humana fraternity»

 

piacentini 

 

Una due giorni di grandi emozioni per la nutrita delegazione di Coldiretti Piacenza che lo scorso fine settimana ha preso parte al “World Meeting of Human Fraternity”, ispirato all’Enciclica Fratelli tutti di papa Francesco. Presenti gli associati in rappresentanza di tutte le sedi, che hanno raggiunto San Pietro con un pullman partito da Piacenza.

“Per i nostri soci – spiega Mirella Carini dell’ufficio zona di Coldiretti Lugagnano, tra gli accompagnatori della delegazione – è stata un’emozione unica che condivido; poter essere presenti in quella magnifica piazza e ascoltare il messaggio che ci mandava il Santo Padre ci ha arricchiti tutti. Tantissimi gli artisti che si sono esibiti, emozionante anche assistere al grande abbraccio dei bambini e naturalmente ascoltare le parole del nostro presidente nazionale Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo. Sono stati distribuiti i semi della fraternità, con cui ci siamo dati appuntamento al prossimo anno quando porteremo le piantine nate da questi semi”.

Particolarmente toccante la presenza del mondo contadino di Campagna Amica della Romagna alluvionata che ha portato a San Pietro le specialità salvate dal disastro. I produttori alluvionati hanno anche confezionato un cesto di tipicità da donare al Santo Padre come augurio di pronta guarigione. Il tutto all’interno del grande mercato contadino di Campagna Amica a San Pietro dedicato alla solidarietà con la “spesa sospesa”, la tavola della fraternità per i più bisognosi e il cestino solidale per i senza tetto.

Come emerge da una analisi della Coldiretti a circa un mese dal disastro, la ripresa delle attività di vendita dei prodotti agroalimentari romagnoli è un primo passo importante per salvare circa 21mila imprese agricole che alimentano un indotto rilevante nelle industrie e nelle cooperative di lavorazione e trasformazione alimentare.

Si tratta di far tornare a vivere – sottolinea la Coldiretti – un territorio di circa 300mila ettari di superficie agricola. 

In Romagna, ora l’acqua ha lasciato il posto nei campi coltivati ad un fitto strato di limo e sabbia con il terreno che sembra pietrificato da una crosta impermeabile che rende impossibili gli scambi gassosi fondamentali per le radici e la vita delle piante. I raccolti annuali sono andati perduti ma per frutteti e vigneti l’asfissia radicale uccide le piante con la perdita di produzione per i prossimi quattro o cinque anni.

Non solo danni economici ancora incalcolabili e perdita di vite umane, l’alluvione ha sconvolto la natura con la decimazione delle api dal cui volo dipende l’impollinazione delle piante e ha fatto strage dei lombrichi indispensabili per la fertilità dei terreni, mentre nelle acque sono in sofferenza pesci e vongole.

“Occorre tagliare la burocrazia ed i tempi per fare arrivare il più in fretta possibile gli aiuti alle famiglie e alle imprese e sostenere la voglia di ricominciare di una popolazione che sta stupendo il mondo per la sua grande forza” ha affermato a San Pietro il presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “acquistare prodotti agricoli e alimentari provenienti dalle zone alluvionate è, infatti, il miglior modo per aiutare concretamente la popolazione facendo ripartire l’economia e l’occupazione dei territori colpiti”.

Gallizioli: il cibo è il vettore più potente della prossimità

“Lo scorso fine settimana ci ha visti in prima linea per i più fragili, per chi è in difficoltà – spiega il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli – la solidarietà, insieme all’attenzione per la biodiversità, la sostenibilità e la terra da cui nasce il cibo vero, sono nel Dna della Coldiretti. Come spiegato dal nostro segretario generale, la fraternità, nella sua etimologia più profonda, significa sostentamento, scambio di cibo. Il cibo è il vettore più potente della prossimità, la vera vita – come ricordato dal Santo Padre – è stare insieme, in fratellanza. Tengo quindi a ringraziare tutti i piacentini che hanno voluto essere presenti per essere vicini a tutti i territori, non solo la Romagna, colpiti negli ultimi anni dalle ondate di maltempo con un pensiero agli agricoltori che in un colpo solo hanno perso il lavoro di intere generazioni. I nostri soci – conclude il direttore – hanno colto nel profondo il senso di queste iniziative, dalle cene solidali organizzate nei nostri agriturismi nelle ultime settimane a favore della raccolta fondi di Coldiretti a questo Meeting, un segno tangibile di vicinanza verso chi sta attraversando un momento drammatico e in generale verso tutte le fasce più deboli della popolazione”.

Nella foto, la delegazione di Coldiretti Piacenza presente al “World Meeting of Human Fraternity”, ispirato all’Enciclica Fratelli tutti di papa Francesco.

Pubblicato il 13 giugno 2023

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Confindustria: un patto generazionale per fabbricare il futuro

Confindustria 2

Carlo Bonomi, il presidente nazionale di Confindustria, ha concluso, l’8 giugno, la 78esima assemblea di Confindustria Piacenza con parole che hanno lasciato il segno. Di fronte a una platea affollata di industriali, imprenditori, autorità e 500 giovani, riuniti nel salone di Piacenza Expo, Bonomi ha saputo catalizzare l'attenzione di tutti con il suo discorso coinvolgente.
“Il patto generazionale - tema dell’incontro - è fondamentale non solo per questo territorio, ma per l’intero Paese”: le parole di Bonomi. “Si deve partire - ha aggiunto - dalla demografia, l’Istat ci dice che se andiamo avanti di questo passo nei prossimi decenni ci ridurremo di un terzo, e questo ci deve far riflettere perché se noi pensiamo di fabbricare il futuro con una società che continua a invecchiare c’è un problema, il futuro è dei giovani. Per intervenire però non basta un decreto, ma è necessario una politica organica che dia risultati tra vent’anni, purtroppo in Italia siamo più abituati a fare politiche pensando al breve periodo invece che al medio-lungo”.

Sapersi rialzare
Incalzato dalle domande del giornalista Andrea Bignami, il pensiero di Bonomi è andato subito all’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna: “Questa regione con grande coraggio ha già dimostrato di sapersi rialzare, mi colpisce però che a distanza di un mese non sia stato ancora nominato un commissario, usciamo dalle dinamiche politiche e offriamo un aiuto concreto a imprese e famiglie che hanno perso tutto”.
Bonomi ha parlato anche di Pnrr: “Non serve fare due rotonde in più - ha detto - o dieci chilometri di piste ciclabili, è l’industria che va coinvolta. Il Pnrr va cambiato e si faccia ciò che è utile al Paese, ricordando che il prestito verrà pagato da chi oggi non è ancora nato, quindi abbiamo una grande responsabilità”.

L’energia e la curiosità dei giovani
L’intervento di Bonomi è stato preceduto dalle parole di Francesco Rolleri, presidente di Confindustria Piacenza tutte rivolte ai giovani:
“Oggi, ancor più consapevoli, passiamo all’azione per “Fabbricare insieme il futuro”. Dobbiamo lavorare affinché l’energia e la curiosità dei giovani si facciano volano delle nostre aziende. È un messaggio che noi imprenditori dobbiamo abituarci a ripeterci - e ripetervi - più spesso. Senza di voi, l’industria del domani non si farà. Il mondo sta cambiando velocemente. Dall’Intelligenza artificiale ai Big data passando per il metaverso, le nuove tecnologie fanno il loro ingresso negli stabilimenti e negli uffici. Alcuni mestieri spariranno, tanti stanno già cambiando volto, ma in un modo diverso rispetto a come ci aspettavamo. Fino a qualche anno fa temevamo che l’avvento dell’automazione nelle nostre imprese avrebbe generato disoccupazione. Oggi sappiamo che non è così: l’innovazione prende piede, ma serviranno persone in grado di guidarla. Servirete voi giovani”.

Investire sulla formazione
Per il futuro, Rolleri ha sottolineato l’importanza di un patto generazionale: “Stringiamo un patto: noi ci impegniamo ad accogliervi in aziende efficienti, sostenibili e innovative. A voi il compito di proporvi seriamente e con impegno per traghettarle nel futuro. Per dar corpo a questo patto, negli scorsi mesi abbiamo avviato un percorso ambizioso con gli istituti superiori della provincia. Un dialogo costante che va a rafforzare ciò che già abbiamo fatto nel tempo, supportando le attività di orientamento e contribuendo materialmente alla realizzazione di laboratori negli istituti tecnici e non solo. L’obiettivo principale è coinvolgere i giovani. Lo si fa investendo su di loro e sulle strutture scolastiche. Promuovendo le opportunità attualmente disponibili, come percorsi formativi di specializzazione tecnica, penso agli ITS e gli IFTS. Il nostro obiettivo è potenziarli ulteriormente nei prossimi anni, perché costituiscono un valido percorso di inserimento all’interno del mondo del lavoro.

Le sfide del futuro
Non esistono imprese - ha evidenziato Rolleri - in grado di vincere le sfide del futuro senza i giovani. E i giovani piacentini devono aspirare a far parte di aziende in grado di offrire loro le giuste occasioni di crescita. Aziende che siano al passo con i tempi e pronte a valorizzare le tecnologie del futuro. Su questo punto costruiremo l’attività dell’associazione del prossimo anno. Affiancheremo concretamente le nostre imprese in percorsi di innovazione e digitalizzazione fondamentali affinché la manifattura piacentina possa rimanere competitiva e vincere le sfide del domani. Unendo alla tradizionale propensione piacentina all’innovazione un supporto reale per favorire la cultura delle nuove tecnologie, avremo la ricetta giusta per essere protagonisti del futuro. Non ho dubbi a riguardo, perché conosco noi piacentini.

Amore e libertà
La nostra capacità di essere eccellenza, con l’umiltà che da sempre ci contraddistingue. Conserviamo l’umiltà - ha puntualizzato Rolleri - ma prendiamo anche la sana abitudine di ricordarcelo più spesso: siamo capaci di fare. Giovani, sia chiaro: il nostro non è un regalo. Ci dovrete mettere curiosità e impegno. È questo il valore del lavoro: impegnarsi per creare qualcosa di cui poi andare orgogliosi, realizzandosi come ragazze e ragazzi. Lavoratrici e lavoratori. Donne e uomini. Senza questo principio, le occasioni restano sullo scaffale a prendere polvere, sfioriscono e vanno perse. Quando questo accade è una sconfitta per sé stessi e per la collettività. Non abbiate paura di sognare. La verità è che gli imprenditori hanno più bisogno di voi di quanto possiate immaginare, ve lo assicuro. Ora è il vostro momento: prendetevi il mondo”.
Durante l’assemblea, il docente dell’Università Cattolica Paolo Rizzi ha esposto i risultati di una ricerca inedita sul ruolo dell’industria nel territorio e il valore aggiunto che comporta sia dal punto di vista economico che sociale. “Giovani e imprenditori danno importanza agli stessi macro valori come la famiglia, l’amore e la libertà - ha spiegato - differenziano sul rispetto delle regole e sull’appartenenza territoriale: valori a cui tengono molto di più gli imprenditori rispetto agli studenti”.
È stato un incontro di forte carica motivazionale e gli interventi hanno sottolineato l'importanza dell'industria per l'economia del Paese e la necessità di investire nella formazione dei giovani. Bonomi, Rolleri e Rizzi hanno coinvolto direttamente i giovani presenti in sala, esprimendo fiducia nei loro talenti e nel loro potenziale, incoraggiandoli a cogliere le opportunità offerte dal settore industriale.

Riccardo Tonna

Nella foto di Del Papa, l'assemblea di Confindustria.

Pubblicato il 10 giugno 2023

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