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Notizie Varie

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«I giardini della Cattedrale»: il centro estivo all’ombra del Duomo

giardini cattedrale

Avrà inizio il 28 agosto il Centro Estivo “I giardini della Cattedrale” della durata di tre settimane: un programma di iniziative dedicate ai bambini dai 6 agli 11 anni, che potranno così concludere le proprie vacanze immersi tra arte e ambiente, coinvolti in un’esperienza unica, ricca e stimolante grazie a una proposta educativa sempre nuova e che si svilupperà nell’arco di tutta la durata del summer camp. Le proposte prevedono attività ludico - creative, itinerari, laboratori diffusi nel centro storico, bilanciando con attenzione le esperienze dell’arte, della natura e del gioco, per rafforzare il piacere della coesione e dell’apprendimento con linguaggi alternativi, stimolando il sentimento di rispetto del patrimonio comune.
Durante la mattina si svolgeranno attività legate alle emergenze artistiche della città, partendo dalla Cattedrale e dal suo museo, per poi andare alla scoperta di altre ricchezze del centro storico cittadino, sulle tracce della storia, imparando insieme ad avere cura del nostro passato, del nostro presente e del nostro futuro. Dopo il pranzo, il pomeriggio sarà dedicato ad esperienze legate ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030, dalla biodiversità alla mobilità sostenibile, dalle politiche plastic free alle città sostenibili, fino al risparmio energetico, al valore inestimabile dell'acqua, alla parità di genere e ai macro-temi come la fame, la povertà e la crisi climatica.
Non mancheranno i momenti di gioco e rilassamento.

L’iniziativa è resa possibile grazie al contributo della Fondazione Piacenza e Vigevano e si svolgerà negli spazi di pertinenza di Kronos – Museo della Cattedrale, grazie alla collaborazione della Diocesi di Piacenza-Bobbio.
Tutte le attività sono progettate e realizzate da CoolTour s.c., le cui educatrici museali seguiranno e stimoleranno i bambini nel corso di tutti i momenti della giornata, dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 17:00, dal 28 agosto al 15 settembre.
Il centro estivo si attiverà al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti. Per info su programma, costi e prenotazioni: cattedralepiacenza [AT] gmail [DOT] com o 331.4606435.

Pubblicato il 23 agosto 2023

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L’azienda Gbs dona una e-bike da bambino al Comune di Alta Val Tidone

bici alta val tidone

Si amplia il parco delle bici elettriche a disposizione per il noleggio in Alta Val Tidone. Nei giorni scorsi infatti è stata donata dall’azienda G.B.S. di Borgonovo di Gianmaria Ghilardi al Comune una nuova e-bike Mtb modello Kronos da 26”, adatta a bambini/ragazzi dai 9 ai 14 anni circa. Il nuovo mezzo è stato consegnato alla Ferramenta Alta Val Tidone, dove è ora disponibile per il noleggio insieme alle altre bici elettriche per adulti che compongono il nuovo servizio promosso dall’Amministrazione comunale. “Ringrazio di cuore a nome di tutta l’Amministrazione e della nostra comunità Gianmaria Ghilardi e la G.B.S. per questo dono speciale – sottolinea il sindaco Franco Albertini – In questo modo, il servizio di noleggio di bici elettriche che abbiamo voluto introdurre in questo periodo e che sta avendo tanto successo, si arricchisce ulteriormente, strizzando l’occhio in particolare ai giovani e alle tante famiglie che frequentano il nostro territorio”.
Presente insieme agli amministratori comunali alla consegna della nuova e-bike anche lo stesso Gianmaria Ghilardi, che con la sua azienda G.B.S. ha fornito anche gli altri mezzi in dotazione al Comune. “Quello introdotto dall’Amministrazione di Alta Val Tidone – ha evidenziato Ghilardi – è un servizio importante, lungimirante e che fa bene al fisico, allo spirito e all’ambiente. Per questo abbiamo deciso di dargli un nostro fattivo contributo con questa donazione, che permetterà anche ai più giovani di utilizzare la bici a pedalata assistita per visitare questo straordinario territorio insieme agli adulti”.
Il servizio di noleggio, come già evidenziato, è gestito per il Comune di Alta Val Tidone dalla Ferramenta Alta Val Tidone di Nibbiano, aperta tutti i giorni compresa la domenica mattina (via Daniele Manin, 19 – Nibbiano; informazioni Michela 3393334662).

Pubblicato il 22 agosto 2023

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Concorsi pubblici regionali, in corsa 12500 candidati per 310 posti

Concorsi pubblici 23

L’Emilia-Romagna è attrattiva, soprattutto per i giovani under 35, anche sul fronte del lavoro pubblico. A dimostrarlo le domande per partecipare a 13 concorsi banditi dalla Regione, dove sono oltre 12 mila e 500 le candidature per 310 nuovi posti di lavoro, disponibili nelle Pubbliche amministrazioni dell’Emilia-Romagna. Sono selezioni per individuare nuovi profili professionali che rendano più efficiente la Pubblica amministrazione emiliano-romagnola: di questi, 174 sono quelli che verranno assunti in Regione Emilia-Romagna, che vanno ad aggiungersi alle 830 assunzioni già realizzate dal 2021. In corsa tanti giovani, la maggior parte laureata. Tra coloro che parteciperanno alle prove concorsuali l’età media è di 35 anni e il 63,5% ha un diploma di laurea. Il 59% dei candidati, nei 13 concorsi varati dalla Regione Emilia-Romagna insieme ad Agenzie regionali e Comuni, è composto da donne. Consolidando la propria funzione di servizio per il sistema degli Enti locali emiliano-romagnoli, la Regione è capofila per le procedure concorsuali anche per selezionare profili che verranno poi utilizzati da altri Enti. Come, per esempio, gli agenti di Polizia Locale per Comuni, Unioni e Province, nonché personale tecnico e amministrativo per Arpae, Er.Go, Agenzia regionale per il Lavoro, Destinazioni turistiche, Città metropolitana e Comune di Bologna. Il personale selezionato potrà essere inoltre utilizzato da tutti gli enti coinvolti nella gestione della ricostruzione post alluvione. Una terza stagione di selezioni, dunque, rivolta a laureati e diplomati che da inizio ottobre si svolgeranno online e a distanza: i candidati, in buona parte dei casi, dovranno quindi possedere Pec, Spid e firma digitale. L’esito di questa tornata concorsuale porterà alle assunzioni, in Regione e negli altri enti, già a partire da fine 2023. “Un’adesione rilevante, qualificata e giovane. Numeri importanti per una selezione pubblica, ma che non ci spaventano. Con i concorsi unici regionali- afferma l’assessore regionale al Bilancio e al Personale, Paolo Calvano- continua il ricambio generazionale con l’introduzione di nuove figure professionali, il superamento del precariato e la valorizzazione del personale regionale e in tutti i Comuni interessati. Un importante investimento sul capitale umano puntando ancora una volta su giovani e persone motivate e preparate, che con il loro lavoro e la loro professionalità contribuiranno ad affrontare in tutta l’Emilia-Romagna le sfide e le opportunità dei prossimi anni”.

PROFILI A CONCORSO

Il totale dei posti a disposizione è di 310, 13 i concorsi. Sono 174 i posti per assunzioni in Regione, 20 all’Arpae, 3 all’Agenzia regionale per il lavoro, 2 a Er.Go, 12 in Città metropolitana e Comune di Bologna. Gli altri 96, in Comuni, Unioni e province dell’Emilia-Romagna.

CANDIDATI, TUTTI I NUMERI

Delle 12.523 iscrizioni al concorso, 7.372, pari al 58.9%, è composto da donne e 5.151, pari al 41,1%, da uomini. Sono 9.526 persone fisiche partecipanti, in quanto 2.403 candidati si sono iscritti a più prove. Tra i concorsi quello con il maggior numero di partecipanti è per la figura dell’Assistente amministrativo contabile, per il quale sono state presentate oltre 4.617 domande per 54 posti. Rispetto agli iscritti, per gli altri concorsi si registrano questi dati: per il corso-concorso destinato ad assumere Agenti di Polizia Locale (terza edizione) 1.430 domande per 96 posti; per assistente all'amministrazione e gestione del personale (Contratti di formazione lavoro, Cfl) 556 domande per 12 posti; per tecnico delle relazioni con il pubblico (Cfl) 344 domande per 3 posti; per specialista giuridico-amministrativo 4.472 domande per 56 posti; per specialista amministrativo-contabile (Cfl) 273 domande per 16 posti; per specialista in ambiente (Cfl) 316 domande per 18 posti; per specialista in informatica e telematica 37 domande per 15 posti; per specialista in protezione civile e sala operativa (Cfl) 104 domande per 9 posti; per specialista in piattaforme e sistemi di archiviazione documentale (Cfl) 30 domande per 3 posti; per specialista in agricoltura (Cfl) 268 domande per 17 posti; per specialista in analisi dei dati e statistica (Cfl) 47 domande per 9 posti; per specialista in sistemi di mobilità e trasporti (Cfl) 29 domande per 2 posti.

Pubblicato il 21 agosto 2023

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Undici casi di «codice rosso» a Gragnano in due anni

Calza vittime di reati

“Grazie alla Fondazione Emiliano Romagnola per le Vittime dei Reati il nostro Comune potrà beneficiare di una somma di 7800 euro, pari alla metà di quanto servirà per far fronte all’ultimo intervento a favore di una donna minacciata di violenza. Alla direttrice e ai suoi collaboratori il nostro più sentito ringraziamento”. Sono il Sindaco di Gragnano, Patrizia Calza, e l'assistente sociale Luisa Zioni che parlano e illustrano la situazione. Negli ultimi due anni sono stati 11 i casi di “codice rosso”, cioè di procedura accelerata scattata a Gragnano per tutelare le donne sole o con minori vittima di violenza. “L'aspetto positivo è che sempre più donne trovano il coraggio di denunciare gli abusi così come i cittadini che ne sono stati testimoni o ne hanno avuto notizia - continua Patrizia Calza. L'aspetto negativo invece è che i costi degli allontanamenti o degli affidamenti soprattutto in struttura sono a carico esclusivamente dei comuni poiché lo stato non interviene”.

A Gragnano sono 165 i minori a carico del Servizio Tutela Minori di Asp a cui il Comune ha affidato il servizio di tutela che viene esercitato con una pluralità di interventi da affidi familiari, aiuti economici alle famiglie, sostegno psicologico ecc. “Purtroppo – aggiunge il sindaco Calza - sono 30 i casi di affido derivanti da decreti del tribunale. Anche per questo l’attenzione dell'amministrazione alle politiche giovanili e al sostegno alla genitorialità è molto forte. Tuttavia occorrerebbero più aiuti statali. La quota annua che versiamo ad Asp per il servizio tutela minori e disabilità è pari a 197mila euro. Quest'anno abbiamo avuto purtroppo un costo aggiuntivo di 48mila euro a fronte di collocamenti di donne in codice rosso: è uno sforzo immane. Per questo ringraziamo la Fondazione per l'attenzione che ci ha riservato”. La Fondazione istituita in seno alla Regione è operativa dal 2004. Come evidenzia la direttrice Elena Zaccherini, dalla nascita la Fondazione ha elargito circa 350.000 euro su richiesta dei sindaci: quasi il 90% per casi di violenza sulle donne.

Pubblicato il 22 agosto 2023

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Salute mentale, lotta alle dipendenze patologiche e reinserimento sociale: il piano di interventi

Salute mentale

Un piano di percorsi terapeutici e assistenziali innovativi per la promozione e la salvaguardia della salute mentale, la prevenzione e il contrasto alle dipendenze patologiche, il recupero e il reinserimento sociale dei giovani e delle persone che hanno commesso reati. Avranno il sostegno economico della Regione, che li finanzia con un milione di euro (esattamente un milione e 8mila euro), i 39 progetti che saranno realizzati nel 2023 dalle Aziende sanitarie di tutta l’Emilia-Romagna in ambiti particolarmente importanti e delicati, perché riguardano cittadini con fragilità. La Giunta regionale ha infatti formalizzato il via libera agli interventi, che riguardano l’area Salute mentale, Dipendenze patologiche e Salute nelle carceri, e sono parte integrante del Programma per l’innovazione delle politiche sanitarie e del piano sociale e sanitario regionale del Settore Assistenza Territoriale -Area Salute Mentale Dipendenze patologiche e salute nelle carceri- per l’anno 2023, che ha l’obiettivo di realizzare un piano strutturato su tutto il territorio regionale. Si tratta di progetti pilota, che rientrano però in un piano strutturato su tutto il territorio, ideati con un preciso obiettivo: affrontare la complessità di queste realtà con nuove soluzioni, che possono diventare esperienze di successo da integrare sistematicamente nella rete di assistenza territoriale della regione Emilia-Romagna.
Nel campo della salvaguardia della salute mentale una particolare attenzione è stata riservata ai giovani e ai minori: ad esempio saranno potenziati percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali per le psicopatologie nelle fasce d’età 0-13 anni e 14-25 anni; saranno attivati corsi di formazione specifici per l’intercettazione precoce e il trattamento dei problemi di salute mentale in adolescenti e giovani che accedono al Pronto soccorso, ma anche per il riconoscimento e la cura della sindrome da deficit dell’attenzione (ADHD). Tra le varie attività in programma, il coordinamento della rete “Teatro e Salute Mentale” e la formazione indirizzata agli utenti esperti nel supporto tra pari nella salute mentale.
Molte le iniziative mirate a potenziare il settore della prevenzione e del trattamento delle dipendenze patologiche. Si va dal sostegno ai progetti innovativi dei servizi di prossimità di contrasto all’abuso di alcol e sostanze tra i giovani, al supporto alla formazione universitaria in alcologia, fino alla formazione per gli utenti esperti nel supporto tra pari (Esp) all’interno dei Servizi dipendenze patologiche (SerDP). Particolarmente significativo il progetto di allerta precoce per dare la possibilità agli operatori dei SerDP e delle Unità di strada (Uds) di attivare analisi sulle sostanze pericolose, che prevede la stipula di un protocollo di collaborazione con il laboratorio di tossicologia forense dell’Università di Bologna.
Altro ambito dei progetti è l’integrazione socio-sanitaria, con particolare riferimento all’area del disagio e della non autosufficienza. Tra le iniziative finanziate, un progetto co-housing che prevede il sostegno economico all’abitare affiancato da percorsi di miglioramento dell’occupabilità e di reinserimento sociale; un intervento per affrontare il ritiro sociale che colpisce giovani e giovanissimi che tendono a rifiutare ogni forma di contatto con l’esterno (i cosiddetti ikikomori) e la valutazione delle pratiche assistenziali di prevenzione dell’allontanamento familiare, che prevede la promozione di un modello omogeneo per la valutazione del rischio e il monitoraggio degli esiti per i minori e le loro famiglie biologiche e affidatarie. Saranno, inoltre, realizzati in tutte le Ausl della regione che ospitano un carcere progetti di sviluppo della telemedicina per i detenuti.

 Finanziamenti a Piacenza

A Piacenza i finanziamenti previsti sono complessivamente di 159mila euro, suddivisi tra sette diversi interventi.
Il primo riguarda la Psicopatologia infanzia e adolescenza. I fondi assegnati (50mila euro) dovranno essere impiegati per la qualificazione dei percorsi. Il progetto prevede il coordinamento del Programma regionale Psicopatologia percorsi clinici Infanzia, Adolescenza e giovani adulti (0- 25). Inoltre, si dovrà lavorare per la qualificazione a livello locale dei percorsi diagnostico terapeutici e assistenziali (PDTA) già in essere. In particolare, per queste fasce d’età sono già strutturati quattro focus: uno per i disturbi del comportamento alimentare; un altro per gli esordi delle gravità psicopatologiche; un terzo sulla Psicopatologia dell’età evolutiva della prima e seconda infanzia e, infine, un quarto sui Disturbi gravi di personalità.

Un secondo ambito di intervento finanziato riguarda la Residenza a trattamento estensivo dedicata ai gravi disturbi del neurosviluppo. Con i fondi in arrivo dalla Regione potrà essere potenziata l’attività della Comunità Laura, inaugurata nei mesi scorsi in via Buozzi. La residenza, specificamente dedicata ai disturbi del comportamento (soprattutto gravi disturbi del neurosviluppo) è punto di riferimento per tutta l’Area vasta Emilia Nord, che comprende – oltre Piacenza – le province di Parma, Reggio Emilia e Modena. I 30mila euro previsti serviranno per implementare la struttura e supportare la formazione.
Il terzo ambito di finanziamento riguarda il progetto regionale alcol. I fondi (25mila euro) potranno essere utilizzati per la supervisione del percorso aziendale dedicato o per finanziare un master o ricerca nell’ambito.
Ulteriori 10mila euro sono previsti per la formazione del personale sanitario. L’ambito è quello del progetto adolescenza, volto a promuovere l'approccio dialogico nei contesti organizzativi che a vario titolo si occupano di questa fascia d’età.
Nell’ambito della Sanità penitenziaria, è previsto un fondi di 6mila euro per il supporto allo sviluppo del progetto di telemedicina. Le risorse potranno essere utilizzate per l’acquisto di materiale.
Ulteriori 20mila euro sono poi destinati al supporto dei progetti di prossimità e alcol per progettazioni innovative sulle tematiche della prevenzione, disagio giovanile, abuso di sostanze e prossimità e alcol. Beneficiari saranno il SerPD e la nuova unità operativa (di imminente costituzione) nelle Case di Comunità che rappresenterà un raccordo tra i vari attori che si interfacciano con l’adolescente e il giovane.
Infine, a supporto alle attività di psicologia e alcologia sono previsti 18mila euro. Serviranno a incrementare interventi e attività, che finora hanno riguardato soprattutto l’età adulta, allargandole alla fascia giovanile.

Pubblicato il 20 agosto 2023

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