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Il 1° giugno la Notte dei Santuari a Piacenza, Bobbio e Bedonia

notte dei santuari

Inizierà martedì 1° giugno con “La Notte dei Santuari” il percorso “Ora viene il Bello”, iniziativa che l’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport della Cei lancia alle diocesi nell’estate che sta per cominciare, come occasione per creare “esperienze generative sui territori”, attraverso le quali riprendersi il respiro della vita. Come? Promuovendo la scoperta o la riscoperta di luoghi di spiritualità, d’arte o di cammini naturalistici. Passato “il tempo della tempesta, in cui, tutti stretti sulla stessa barca, abbiamo sperimentato paure, dolori e ansie per una malattia che ha messo in discussione le nostre certezze” - si legge nella presentazione del percorso - ora “viene il Bello”, si apre cioè un tempo di ripartenza, di speranza, di relazioni rinnovate - con se stessi, gli altri e il Creato - e nutrite di bellezza.

Indulgenza plenaria per chi varca la "Porta della Speranza"

La tappa iniziale è fissata per il 1° giugno con “La Notte dei Santuari”. Tre sono quelli individuati per la nostra diocesi: Santa Maria di Campagna a Piacenza, la Madonna dell’Aiuto a Bobbio e la Madonna di San Marco Madre della Consolazione a Bedonia (qui la locandina). Alle ore 20.45, in contemporanea nelle tre sedi, verrà proposta una celebrazione della Parola che inizierà all’esterno del santuario con la benedizione del fuoco e proseguirà con l’apertura della “Porta della Speranza”. Nel corso della celebrazione verrà accesa una lampada di fronte all’immagine sacra venerata nel santuario. La Penitenzieria Apostolica ha concesso l’indulgenza plenaria alle consuete condizioni a tutti i pellegrini che varcheranno la “Porta della Speranza” nei santuari italiani dal 1° giugno fino al 16 settembre vivendo un’esperienza di “Ora viene il Bello”.

ora viene il Bello

Il percorso "Ora viene il Bello"
La “Notte dei Santuari” sarà seguita dalle esperienze studiate e proposte sui territori. Saranno declinate in cinque modalità: “Hope&Pray” (che ha come fulcro i santuari), “Hope&Walk” (i cammini che terminano in un santuario), “Hope&Place” (i borghi e le città d’arte), “Hope&Welcome” (l’ospitalità delle strutture religiose, dei monasteri e dei conventi, che sarà legata all’approfondimento della Divina Commedia tramite i linguaggi della musica e del teatro) e “Hope&Play”, un “giro d’Italia della speranza” che porterà la fiaccola ad accendere le lampade dei principali santuari italiani in tutte le regioni (per l’Emilia-Romagna il passaggio è previsto dal 10 al 24 luglio).
Il filo conduttore è appunto “Hope”, ovvero “speranza”. L’icona biblica è il passo di Genesi in cui il Signore invita Abram a guardare il cielo e contare le stelle, promettendogli una discendenza numerosa (Gn 11,1-6). Allo stesso modo, anche le esperienze scaturite da “Ora viene il Bello” - che si svilupperanno in tutta Italia fino al 16 settembre - vogliono essere un’opportunità per tenere lo sguardo “alto”.
Anche la nostra diocesi è al lavoro con i vari uffici pastorali e le realtà territoriali per mettere a punto le proposte; le comunicheremo quanto prima. Inoltre, sul sito nazionale di “Ora viene il Bello” verranno via via caricate le offerte sul territorio della penisola.

Pubblicato il 25 maggio 2021.

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