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Notizie Varie

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Cattolica, sei progetti di ricerca finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale

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La «ricerca scientifica ai più alti livelli» e la «riconosciuta capacità di trasferimento tecnologico» sono da sempre, e sempre più, insite nei valori fondativi dell’Università Cattolica. Lo aveva ricordato il professor Franco Anelli, Rettore dell’ateneo, durante l’inaugurazione dell’anno accademico nel campus di Piacenza nello scorso mese di marzo. A testimonianza della rilevanza della seconda missione dell’Università, sono sei i progetti di ricerca appena partiti, dei quali l’Università Cattolica è capofila o partner, finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) nell’ambito del bando Progetti di ricerca industriale rivolti agli ambiti prioritari della Strategia di Specializzazione Intelligente 2023-2024.
I fondi, stanziati con il fine di sostenere progetti di ricerca collaborativa guidati da Università ed Enti di ricerca in accordo con il mondo industriale, provengono dall’Unione Europea, dallo Stato italiano e dalla Regione Emilia-Romagna.
In stretta coerenza con le principali strategie europee e nazionali che individuano nella transizione ecologica e digitale i due pilastri dello sviluppo economico e sociale, il Programma regionale 2021-2027 introduce misure e azioni per accompagnare la Regione nella ricerca di soluzioni e interventi per un’economia forte, verde, digitale e sostenibile.


I progetti sono:

•    AGRIVOLT-ER, del quale capofila è l’Università Cattolica con il Centro di Ricerca Analisi geoSpaziale e Telerilevamento (CRAST), è un progetto il cui obiettivo è lo sviluppo di impianti agrivoltaici sostenibili, nei quali l’attività principale sia quella agricola e la produzione di elettricità sia a essa complementare, contribuendo alla decarbonizzazione del settore. Responsabile scientifico è il professor Stefano Amaducci.

•    CLIMAVIP, del quale capofila è il Centro di ricerca Biodiversità e DNA Antico (BioDNA), è finalizzato a individuare strumenti efficaci per mitigare gli effetti negativi del cambiamento climatico in viticoltura e, inoltre, valutare l’interazione tra i genotipi autoctoni più importanti per il settore vitivinicolo regionale e l’applicazione fogliare di strumenti in grado di migliorare le performance fisiologiche della vite. Responsabile scientifico è il professor Adriano Marocco.

•    ENERVITIS, del quale il CRAST dell’Università Cattolica è partner, si pone l’obiettivo di incrementare la competitività della filiera vitivinicola dell'Emilia-Romagna rendendola un modello di riferimento per l'innovazione sostenibile. Responsabile scientifico è il professor Stefano Poni.

•    ENGAGE.APP, del quale il CRAST dell’Università Cattolica è partner, è un progetto finalizzato a sviluppare una app che contribuisca ad aumentare la consapevolezza del consumatore sugli effetti dei comportamenti di acquisto e la promozione di sistemi più sostenibili. Responsabile scientifica è la professoressa Guendalina Graffigna.

•    MEAT-ICO, del quale capofila è il BioDNA, intende valorizzare dal punto di vista energetico i sottoprodotti dell’industria della trasformazione delle carni dell’Emilia-Romagna per mezzo di prove sperimentali su strumentazione bench-scale, che prevedono la gassificazione, la digestione con larve, la digestione anaerobica e trattamenti idrotermici. Responsabile scientifico è il professor Marco Trevisan.

•    SPRINT, del quale capofila è l’Università Cattolica con il CRAST, integra in maniera multidisciplinare azioni a supporto della ricerca industriale finalizzata a sviluppare strumenti e tecnologie di precisione per un uso efficiente delle risorse naturali, a favore di una viticoltura resiliente ai cambiamenti climatici. Responsabile scientifico è il professor Matteo Gatti.

Pubblicato l'11 gennaio 2024

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Il Servizio Civile in Fism: aperte le iscrizioni

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Il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale rende noto che nel Concorso ordinario della scuola 2023 è prevista una riserva del 15% dei posti per gli operatori volontari di Servizio civile universale.
Spiega il Dipartimento: “in relazione alla pubblicazione dei bandi di concorso per il reclutamento del personale docente della scuola dell'infanzia e primaria/secondaria di primo e secondo grado, si comunica che, ai fini del riconoscimento del beneficio gli aventi diritto possono anche autocertificare, in fase di compilazione della domanda di partecipazione, di aver concluso il servizio civile universale senza demerito. Pertanto, non è necessario allegare l’attestato rilasciato dal Dipartimento”.
“I posti riservati nei concorsi pubblici sono una grossa opportunità per gli ex volontari” commenta Davide Briccolani, Coordinatore Servizio Civile per FISM Bologna che da sempre è in prima linea nella gestione di questa preziosa possibilità di formazione.
“FISM, oltre a dare l'opportunità di svolgere il Servizio Civile Universale, specializza la sua offerta offrendo il servizio proprio nelle scuole a contatto con i bambini e con chi nelle scuole lavora ed ha esperienza pluriennale. Avere le carte in regola per partecipare ad un bando pubblico per lavorare nella scuola ed avere anche l'esperienza diretta di un anno di attività di servizio civile all'interno di una scuola è certamente un valore aggiunto importante per un giovane con poca esperienza lavorativa”.
Il bando giovani di Servizio Civile Universale aperto  fino al 15 febbraio 2024 alle ore 14 vede FISM presente con 4 progetti su diverse città dell’Emilia-Romagna con ben 170 posti disponibili. È un'occasione enorme per entrare in questo mondo da protagonisti e con un accesso privilegiato.
Info: https://www.politichegiovanili.gov.it/comunicazione/news/2024/1/riserva-concorsi/
www.scu.fism.bo.it
https://www.instagram.com/scufismbo/

Pubblicato l'11 gennaio 2024

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Tragedia del Pendolino, venerdì 12 il ricordo

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Venerdì 12 gennaio ricorre il 27° anniversario dell’incidente ferroviario del Pendolino dove morirono otto persone: Agatina Carbonara, Gaetano Morgese, Francesco Ardito, Pasquale Sorbo, Lorella Santone, Lidio De Santis, Carmela Landi e Cinzia Assetta. Molti furono i feriti. Una tragedia da non dimenticare. Grazie al Dopolavoro Ferroviario di Piacenza anche quest’anno è stata organizzata una cerimonia. Alle ore 10.45 il ritrovo presso la basilica di San Savino (viale Alberoni) dove alle ore 11 sarà celebrata la messa. A seguire, presso la stele ricordo in stazione, interventi delle autorità e incontro con i familiari delle vittime.

Nella foto di Del Papa, alcuni familiari davanti alla stele a ricordo della tragedia.

Pubblicato il 10 gennaio 2024

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Croce Rossa Italiana (Comitato di Piacenza ): un anno di sfide

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Ammontano ad oltre un milione i chilometri percorsi dai veicoli e dalle ambulanze di CRI Piacenza e delle sedi territoriali. Oltre alla Sede di Piacenza, nel territorio della provincia sono presenti altre 11 Sedi: Agazzano, Bobbio, Borgonovo Val Tidone, Cadeo, Farini, Nibbiano/Pianello, Ottone, Piozzano, Podenzano, Rottofreno/San Nicolò e Marsaglia.
Oltre 12mila interventi effettuati, in soccorso di altrettante persone, in convenzione con la rete di emergenza-urgenza territoriale 118, con le ambulanze che hanno percorso quasi 300mila chilometri. A questi, si aggiungono i trasferimenti ospedalieri e le dimissioni: nell’anno appena trascorso sono stati quasi 400mila i chilometri percorsi per effettuare i circa 5 mila i servizi assegnati dalla Centrale Trasporti Intraospedalieri Urgenti dell’Azienda Usl di Piacenza. Croce Rossa a livello provinciale ha anche soddisfatto oltre 5mila trasporti privati di pazienti, dalle dimissioni da strutture ospedaliere, al trasporto per visite mediche, terapie o consulenze presso centri specialistici, spesso fuori regione e persino oltre i confini nazionali, con le ambulanze e le auto d’istituto che hanno percorso oltre 250mila chilometri. Nella Sede CRI di Piacenza, ogni giorno, dalle ore 8 alle ore 20, sono attive sei ambulanze: due si occupano dei servizi di emergenza-urgenza mentre le altre quattro vengono dedicate ai servizi ordinari di trasporto e trasferimento di pazienti.
Nella fascia oraria notturna, dalle ore 20 alle ore 8, sono attive due ambulanze dedicate ai trasporti ordinari e che sono le uniche a svolgere tale servizio su tutto il territorio provinciale.
È un “fiore all’occhiello” perché la CRI di Piacenza è l’unica realtà che riesce a mettere a disposizione questi mezzi grazie agli sforzi profusi dai volontari. È un valore aggiunto, per l’intera comunità piacentina, avere la disponibilità costante di queste due ambulanze notturne dedicate ai servizi ordinari, che nel corso dell’anno hanno trasportato oltre 3mila pazienti: allo stato attuale, sul territorio provinciale, sono gli unici mezzi a disposizione dell’Azienda USL di Piacenza per effettuare servizi di dimissioni/trasferimenti tra i quattro ospedali (Piacenza, Bobbio, Castel San Giovanni e Fiorenzuola D’Arda), con una media di una decina di servizi effettuati ogni 12 ore di turno notturno da ciascuna ambulanza. Oltre alle ambulanze della sede di Piacenza se ne aggiungono altre 16 operative nella provincia. Inoltre, in questi anni, un gruppo di volontari appassionati di veicoli d’epoca ha restaurato e recuperato alcune ambulanze storiche. 

Servizi di assitenza ai Centri sportivi

Croce Rossa Piacenza ha svolto un migliaio di servizi di assistenza ad eventi sportivi grazie ai volontari che hanno permesso una poliedricità di attività, che spaziano dalle partite di calcio disputate allo Stadio Garilli sia dal Piacenza Calcio che dalla Feralpisalò, alle quali si aggiunge l’assistenza durante i match le partite di pallavolo e di pallacanestro, al servizio di assistenza alla mezza maratona di Piacenza, alle gare di triathlon, alle gare podistiche e quelle ciclistiche, alla pista di pattinaggio, negli incontri di pugilato e nelle gare di motonautica lungo il Po a San Nazzaro. Ma non solo, durante il periodo estivo, gli equipaggi hanno garantito un presidio in diverse sagre di paese o feste parrocchiali, e l’assistenza in eventi caratterizzati dalla presenza di folto pubblico, come durante i “venerdì piacentini”. 

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Gli interventi con la protezione civile

Durante l’anno, i volontari hanno speso energie in attività di protezione civile a sostegno delle popolazioni coinvolte. Come durante gli eventi alluvionali che si sono verificati in Emilia, quando sono scesi in campo, con ambulanze per potenziare il servizio di emergenza-urgenza territoriale e, nel contempo, anche con gli operatori OPSA di Piacenza (Operatori polivalenti per il soccorso in acqua) che hanno lavorato in sinergia con i vigili del fuoco per evacuare con il gommone le persone rimaste isolate nelle proprie abitazioni. In occasione delle piogge a carattere torrenziale, sono state decine i volontari che sono scesi in campo a Rivergaro, assieme agli operatori di Protezione Civile e agli agenti della Polizia Locale dell’Unione Bassa Val Trebbia Val Luretta, per montare le paratie a protezione del centro abitato dal pericolo esondazione del Fiume Trebbia. Congiuntamente, altri volontari erano presenti per monitorare la situazione dei corsi d’acqua minori, degli argini e delle zone golenali. Durante il periodo estivo, a seguito di gravi incidenti che si sono verificati lungo l’asse autostradale dell’A1, tra Piacenza e Parma, squadre di volontari sono state attivate per portare acqua agli automobilisti rimasti bloccati nel traffico e per prestare assistenza sanitaria in caso di necessità.
Nel corso del 2023, l'impegno per la sicurezza stradale è proseguito attraverso la collaborazione con la Polizia Stradale di Piacenza nella lotta contro le "Stragi del sabato sera". La Sala Operativa Mobile della CRI di Piacenza è stata messa a disposizione insieme a un equipaggio per supportare il personale medico e infermieristico della Polizia di Stato durante i controlli serali e notturni, compresi gli alcoltest e i test antidroga a cui sono stati sottoposti gli automobilisti.
Il Comitato CRI di Piacenza ha svolto un'intensa attività formativa, offrendo sia corsi online che in presenza, che ha permesso di formare 78 nuovi volontari provenienti da varie sedi provinciali. Inoltre «il Comitato ha proseguito con l’attivazione di corsi di aggiornamento rivolti sia a soccorritori abilitati al trasporto ordinario che a soccorritori destinati alle attività di emergenza-urgenza, e anche mirati a mantenere le qualifiche e affinare le competenze - spiega Giorgia Astorri, delegata alla Formazione -. Parallelamente, abbiamo svolto corsi dedicati agli operatori sociali generici e agli operatori del sorriso e cooperazione internazionale, ampliando così la gamma di competenze e servizi offerti dal Comitato CRI di Piacenza». 

Area sociale

L’Area Sociale, guidata da Ivana Casotti, ha fornito assistenza a oltre 600 famiglie, distribuendo, a Piacenza, circa 2400 borse viveri. Ammontano, invece, a 5mila euro i buoni spesa che sono stati consegnati a nuclei familiari in grave stato di difficoltà. Inoltre, l’impegno è stato speso prestando servizio all’Emporio Solidale e nello "Sportello di Ascolto", che ha registrato oltre 600 accessi di famiglie con varie necessità, e tenendo corsi di lingua italiana per stranieri. Nel corso dell’anno, i ragazzi dell’Area Giovani, settimanalmente, hanno distribuito generi di conforto ai clochard.
L’Unità Cinofila della Croce Rossa di Piacenza ha svolto varie attività benefiche nel territorio, partecipando a eventi sociali, feste locali, a supporto degli anziani e delle persone fragili, come, ad esempio, «l’iniziativa di collaborazione realizzata con la Cooperativa Sociale TICE dove i loro ragazzi hanno potuto interagire con i nostri cani» sottolinea Francesco Cagni, coordinatore del gruppo. Nell’ambito delle ricerche di persone disperse, i conduttori e i loro fedeli amici a quattro zampe hanno contribuito al ritrovamento di una signora a Calendasco. Questo è stato possibile grazie agli addestramenti a cui si sono sottoposti effettuando esercitazioni su diversi scenari.
Il 2023 è stato l’anno in cui gli Operatori del Sorriso hanno potuto tornare a pieno regime con le attività ludiche e ricreative all’interno dell’Ospedale di Piacenza, specialmente supportando i bambini ricoverati in Pediatria e al Pronto Soccorso Pediatrico. «Abbiamo partecipato ad attività carcerarie in modo proficuo - sottolinea Giuseppe Colla, referente del Gruppo -. Inoltre, siamo orgogliosi di aver realizzato il nuovo Clownendario 2024 e di aver aperto lo Smile Point, la mostra fotografica delle nostre attività, riconosciuto come il primo progetto del genere di Croce Rossa Italiana».

300 giovani volontari

Il Comitato di Piacenza della Croce Rossa Italiana conta oltre 300 giovani volontari, tutti under 32, che hanno offerto lezioni di educazione civica, nelle scuole di ogni ordine e grado, promuovendo valori di pace e umanitari, favorendo l’inclusione sociale e sostenendo stili di vita sani. Il Gruppo Giovani è stato inoltre coinvolto nei corsi di primo soccorso e ha partecipato attivamente alle campagne nazionali come "LoveRED", per la sessualità consapevole, e "Sicurezza on the road", per sensibilizzare sulla sicurezza stradale. La Croce Rossa Italiana ha lanciato le "Olimpiadi di Primo Soccorso per Studenti" alle quali hanno partecipato i ragazzi del penultimo anno dell’Istituto Casali.
Inoltre, con i fondi del progetto "Officine della Salute” promosso dalla Croce Rossa Italiana - con lo scopo di contribuire a ridurre le diseguaglianze sociali e sanitare emerse durante la pandemia di Covid-19, offrono un’ampia rosa di servizi gratuiti e integrati per le persone con fragilità sociali e sanitarie - è stato possibile ristrutturare e rinnovare l’ambulatorio medico e infermieristico della Sede CRI di Piacenza. Sono una dozzina gli accessi al giorno da parte di pazienti che usufruiscono dei servizi dell’ambulatorio - in cui prestano servizio le Crocerossine infermiere e le infermiere volontarie e che è aperto quattro giorni alla settimana e nelle festività - dove vengono praticate le iniezioni (sotto presentazione della ricetta medica o del piano terapeutico), nonché prove glicemiche e monitoraggio della pressione arteriosa. Le Crocerossine di Piacenza, inoltre, hanno prestato servizio di assistenza a Polizia, Carabinieri e forze armate al poligono di tiro e in occasione di esercitazioni, sono state presenti nei campi di protezione civile di Modena e in Romagna, hanno fornito assistenza sanitaria - congiuntamente al Corpo Militare della CRI - durante le operazioni di bonifica di vecchi ordigni bellici effettuate dagli artificieri appartenenti al Secondo Reggimento Genio Pontieri dell’Esercito Italiano, sono state protagoniste di un progetto educativo nelle scuole e hanno fornito assistenza sanitaria alla Marina Militare all’Isola Palmaria a La Spezia. 

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 Nuovi progetti

I Comitati CRI di Piacenza, Parma e Ponte Taro hanno recentemente stipulato un’iniziativa collaborativa denominata “Cooperazione Internazionale Decentrata”. Il team che rapidamente si è consolidato, composto da un delegato locale e da una ventina di volontari, si dedica all’analisi e alla fattibilità dei progetti di cooperazione sociale, sanitaria, alle crisi migratorie e climatiche. L'obiettivo è coinvolgere i territori nelle attività di supporto al Comitato Nazionale della CRI, affrontando le richieste di aiuto umanitario internazionale per offrire un impatto significativo sulle Società Nazionali e i loro beneficiari per supportare le comunità nel realizzare le proprie potenzialità e condurre una vita dignitosa, tutelando i loro diritti. 
Infine, CRI Piacenza riconosce il valore strategico della comunicazione per dare voce ai bisogni umanitari delle persone vulnerabili. Condividiamo esperienze e progetti all’interno dell’Associazione, utilizzando sistemi di condivisione volti a informare i nostri Volontari e Dipendenti, e gestiamo la comunicazione istituzionale con l’esterno (giornali cartacei, quotidiani online, tv) per diffondere notizie sulle nostre attività. Nello specifico all’interno di questa area, nel 2023, la Croce Rossa Italiana di Piacenza ha raggiunto complessivamente 632 nuovi follower della pagina Facebook ufficiale del Comitato e 471 nuovi follower della pagina Instagram.

Pubblicato il 10 gennaio 2024

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Il 14 la commemorazione dell'eccidio di Rio Farnese

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Domenica 14 gennaio, come ogni anno, si terrà a Bettola la commemorazione dell'eccidio di Rio Farnese:  il 12 gennaio 1945 una ventina di prigionieri venne prelevata dalle scuole di Bettola – usate come centro di raccolta – e condotta vicino a un orrido naturale formato dal piccolo corso d’acqua. Lì vennero uccisi con un colpo di pistola alla nuca da un ufficiale tedesco. I cadaveri furono abbandonati sul greto del torrente. A ricordarli ora c’è una scacchiera composta da 21 blocchi di calcestruzzo sovrapposti che rappresentano i partigiani uccisi 300 metri più in alto, a Rio Farnese.
Il programma della cerimonia prevede il ritrovo alle 10.30 al monumento, dove verrà deposta una corona d’alloro. La commemorazione prosegue con il saluto della presidente della sezione Anpi Valnure Elena Mazzocchi, l’intervento del sindaco di Bettola Paolo Negri e di una delegazione di studenti della scuola media e l’orazione ufficiale del consigliere della Regione Emilia Romagna Gianluigi Molinari. L’iniziativa è organizzata dalla sezione di Ponte dell’Olio-Valnure dell’Anpi e dal Comune di Bettola, insignito della medaglia d’argento al valor militare anche per l’eccidio di Rio Farnese.

Nella foto, il monumento ai ventun partigiani uccissi a Rio Famese a Bettola.

Pubblicato il 10 gennaio 2024

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