Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

La vita sociale e lavorativa delle persone fragili parte dall’«abitare»: l’incontro della Fondazione La Ricerca

Corti Uber Cappa Fontanesi

Abitare. È questo il passaggio fondamentale che consente alle persone fragili di integrarsi e avere una vita sociale, affettiva e lavorativa. Si è parlato di questo in un incontro pubblico promosso e ospitato dalla Fondazione La Ricerca il 13 giugno. Al centro del convegno, il progetto “Inte(g)razione. Legami per l’inclusione e l’autonomia” realizzato da Fondazione “La Ricerca” Ets in collaborazione con l’Ausl di Piacenza (centro di salute mentale Serdp – psichiatria di collegamento) e Csv Emilia, con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Attualmente le case per l’inserimento di persone in carico ai Servizi psichiatrici dell’Ausl di Piacenza e gestite dalla Fondazione La Ricerca sono tre e vedono anche un coinvolgimento di volontari nella vita quotidiana e in iniziative di sensibilizzazione e apertura al territorio: due sono in città (Casa Sophia, con quattro posti donne e Casa Lucia con sei posti uomini) e una (Casa Laura, con tre utenti uomini), a Ponte dell’Olio.

Da “figli di un dio minore” a cittadini “di serie a”

L’idea condivisa dagli attori di questo intervento di rete è contrastare insieme il processo di esclusione sociale aiutando le persone con disagio psichico «ad aumentare un senso di sé stabile, un senso di casa, cioè di un posto dove poter stare a proprio agio e a cui sentire di appartenere, un senso di connessione a relazioni stabili e legami sociali». Importantissimo quindi anche il ruolo complementare di volontari per attivare relazioni di aiuto e di amicizia. «Per noi è stata un’occasione enorme – ha spiegato il presidente della Fondazione La Ricerca Enrico Corti – perché, avendo una comunità di doppia diagnosi psichiatrica, ha voluto dire avviare esperienze per portare persone ritenute non solo fragili ma, mi spiace la battuta, di “serie b”, in un contesto urbano e sociale dove non solo possono integrarsi ma avviare un percorso per partecipare attivamente non solo alla vita sociale ma anche lavorativa e affettiva. E questo per noi è molto importante perché porta persone che generalmente sono figlie di un dio minore a un’aspirazione, a una vita civile a partire dall’abitare che è fondamentale per essere cittadini di “serie a”».

Il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano con il “Bando autonomie”

L’incontro, moderato da Raffaella Fontanesi del Csv Emilia, è stato introdotto dagli interventi di Elena Uber, consigliera d’amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano (e direttrice del servizio dipendenze patologiche dell’Ausl di Piacenza) e Corrado Cappa, direttore di psichiatria di collegamento e inclusione sociale dell’Ausl di Piacenza. A seguire, il personale delle tre “case” per l’inserimento ha portato la propria esperienza sui temi dell’inclusione, dell’autonomia e del “fare insieme”. Ha concluso l’incontro l’intervento del pedagogista Johnny Dotti, imprenditore sociale e docente a contratto all’Università Cattolica di Milano, oltre che presidente di “È.one-Abitarègenerativo”, amministratore delegato di “On impresa sociale” e già consigliere delegato e presidente di Cgm e di Welfare Italia. «L’anno scorso la Fondazione ha voluto smettere i panni del “bancomat” – le parole di Elena Uber – e imboccare la via dei bandi per orientare le richieste. All’interno del Bando autonomie, abbiamo scelto alcuni progetti da finanziare, tra cui quello del sostegno all’abitare (della Fondazione La Ricerca, ndr), che non punta solo ad assistere le persone ma investe sul loro protagonismo. È una scommessa che si innesta in un momento storico in cui le risorse investite in questa direzione sono contingentate».

“Senza benessere la vita si spegne”

Corrado Cappa ha spiegato che il progetto mira a «mettere le radici in un contesto di vita fatto di relazioni e non solo di muri». «La psichiatria – ha detto – a distanza di oltre quarant’anni da una riforma importante (la legge 180 “Basaglia”, ndr) si allarga a popolazioni molto più ampie. Perciò vale la pena, a livello locale, praticare azioni congiunte tra istituzioni e associazioni per garantire il benessere delle persone. Il benessere che proponiamo non è individuale ma condiviso: la salute mentale di comunità, che non esclude nessuno. Includere – ha precisato – è uno sforzo attivo che chi è consapevole delle condizioni altrui deve operare. Noi abbiamo incontrato il terzo settore, i familiari, le istituzioni. Sappiamo che le persone possono soffrire o morire, e non si muore solo biologicamente, si muore anche come qualità di vita. Se una persona non acquista una situazione di benessere, la vita si spegne. Per cui, la spinta sull’abitare, insieme a quella del lavoro, va assolutamente promossa, sostenuta e ha un grande futuro: tutti noi abbiamo un luogo in cui vivere che rappresenta il nostro esistere».

Pensarsi individui attraverso gli altri

Lucia Catino, responsabile servizi adulti fragili, e Andrea Latte, psicologo, hanno parlato dell’esperienza di Casa Sophia, in via Taverna a Piacenza. «È un’idea di cohousing molto innovativa – ha detto Lucia Catino – in linea con un cambiamento sociale che credo debba avvenire, ossia pensarsi individui attraverso gli altri. Abbiamo due obiettivi: far sperimentare l’autonomia a persone con fragilità mentali e dare una valida alternativa ai progetti istituzionalizzati». «Ognuno dei progetti di cohousing della Fondazione La Ricerca – le parole di Andrea Latte – ha le proprie unicità che richiedono declinazioni diverse. Tuttavia, ci sono aspetti comuni nel nostro approccio: innanzitutto, fare in modo che gli ospiti abbiano un ruolo importante nella vita stessa della casa. E, poi, condividiamo situazioni che richiedono un forte investimento da parte sia di chi ci lavora sia di chi ci abita, è un approccio sfidante dal punto di vista educativo. Sulle regole, il nostro approccio è sempre stato ibrido nei contesti di cohousing: alcune arrivano verticalmente (dall’alto al basso) e l’ospite deve accettarle; e poi un aspetto di orizzontalità forte: gli ospiti sono chiamati a discutere con noi alcune regole, proporci modifiche, esporci difficoltà».

Tredici utenti in tre “case”

Andrea Latte ha poi spiegato i tre progetti abitativi della “Ricerca”. «Nel 2018 abbiamo aperto “Casa Laura” a Ponte dell’Olio, progetto pilota, con due inquilini; nel 2021 è stata la volta di “Casa Sophia” in via Taverna, con due inquilini. Due appartamenti in cui c’è un forte stimolo all’autonomia: le persone sono chiamate a sviluppare capacità di gestione della casa e del tempo per la spesa, i pasti e la convivenza forzata con una persona sconosciuta. La nostra presenza in “Casa Laura” è limitata nel corso della giornata, l’operatore c’è come supporto per esigenze pratiche e momenti più complessi. Caso differente è il progetto più recente, “Casa Lucia”: già “geograficamente” la casa richiede approccio diverso, essendo una palazzina di due piani con sei stanze diverse che ospitano una persona ciascuna, con spazi comuni come la cucina, il soggiorno e la sala tv. Ciò significa che ci sono compiti condivisi, e quindi una dimensione di gruppo diversa dalla dimensione di convivenza con una singola persona. Abbiamo investito molto sulla socializzazione, sul fatto che comunità sia parte della vita della città».

“Imprigionate da un mondo interiore che mangia la loro vita”

L’esperienza di “Casa Lucia” è stata raccontata dall’educatrice Anna Bianchi e dalla volontaria Anna Casaroli. «Venendo da un’esperienza istituzionalizzata, gli ospiti erano disabituati ai rapporti umani. Grazie al gran lavoro dei volontari sono stati fatti passi avanti nella socializzazione, e gli ospiti sono stati chiamati a mettere in campo doti sociali e capacità che non sapevano di avere. Un ragazzo, una volta, disse a tutti che la sera precedente era riuscito a prepararsi da solo una piadina: per loro queste piccole cose sono una conquista». Anna Casaroli ha raccontato che, all’inizio dell’attività di volontariato, si dedicò ad aiutare gli ospiti nella preparazione dei pasti. «A volte queste persone sorprendono – ha detto – sono state proprio quelle persone definite “fragili” a prendermi per mano e a portarmi dentro il loro mondo, sono persone trasparenti, non hanno maschere. E, col passare delle settimane, ho capito che è vero che si può morire anche non biologicamente vedendo queste persone imprigionate da un mondo interiore, la loro patologia, che mangia la vita. È per questo che il volontario non solo li aiuta a preparare i pasti, ma deve fare qualcosa in più dal punto di vista umano». Andrea Praolini, educatore, ha spiegato come i tre utenti di “Casa Laura”, al centro di Ponte dell’Olio, siano passati da un’esperienza non più funzionale a un’altra, molto diversa. «Queste persone sono state sradicate dalla loro routine quotidiana e sono state trasferite da Cortemaggiore a Ponte dell’Olio; ma, allo stesso tempo, per loro, è stata una rigenerazione, inseriti nel contesto di un paese che ha consentito loro di sviluppare un’autonomia».

Forme di vita più socializzate

«Siamo tutti fragili – ha osservato Johnny Dotti –. La popolazione italiana fra poco avrà una maggioranza di ultrasessantenni, e chi vive più a lungo passa gli ultimi anni in una situazione precaria e di difficoltà. Forse bisogna superare l’idea troppo rigida degli alloggi e degli appartamenti, perché ci si isola e si muore da soli». Dotti si è soffermato sulle parole “alloggio” e “appartamento”, considerandole “non adatte a definire l’abitare umano”. «“Alloggio” si usava per gli asini e i cavalli – ha detto – oggi invece abbiamo alloggi protetti, gruppi alloggio. Questa parola va eliminata, così come “appartamento”, che ha la stessa radice di apartheid e determina uno spazio separato». Il pedagogista sostiene che «non sempre bisogna fare interventi specialistici, forse alcune cose si possono fare accompagnando le persone a forme di vita un po’ più socializzate con gli altri. Perché è vero che la comunità psichiatrica, per casi molto spinti, è utile, ma è anche vero che, se si pensa alla lunghezza della vita, è inimmaginabile tenere una persona per troppo tempo in posti che hanno un assetto semiospedaliero».

Francesco Petronzio

Nella foto, da sinistra Enrico Corti, Elena Uber, Corrado Cappa e Raffaella Fontanesi.

Pubblicato il 14 giugno 2024

Ascolta l'audio

Confapi Industria Piacenza: vent'anni al servizio delle imprese

Premiati per 50 anni di attivita

«La nostra forza è il pragmatismo, l’ascolto degli imprenditori e la voglia di rappresentarli senza filtri». Lo dice chiaramente Giacomo Ponginibbi, presidente di Confapi Industria Piacenza, nell’aprire la ventesima assemblea annuale dell’associazione che si svolge nella sede dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.
Dopo i saluti istituzionali del prefetto di Piacenza Paolo Ponta, della sindaca Katia Tarasconi e della presidente della Provincia Monica Patelli, è Ponginibbi a prendere la parola: «Confapi Industria Piacenza è un’associazione che esprime quotidianamente, grazie ad un impegno concreto, i valori delle PMI, che valgono nel Paese per il 65% del valore aggiunto, per il 48% dell'export e per il 76,7% dell'occupazione – sottolinea il presidente – per quanto riguarda le realtà a noi associate, il 34 per cento appartiene al settore della metalmeccanica, ma ci sono anche rappresentanze nei settori alimentare, servizi alle imprese, edilizia e relativa filiera, informatica, sanità, grafica e stampa, trasporti e logistica e chimica. L’89% delle imprese ha addetti compresi nel range 0-49 e l’80% delle imprese risulta costituita da 25 fino a 75 anni fa, segno di credibilità e storia imprenditoriale”.
Nel corso del suo intervento, Ponginibbi ha presentato anche una parte dei risultati di un’indagine condotta tra circa 500 studenti delle terze classi delle scuole superiori sui temi del futuro, dello studio, delle prospettive lavorative.

Le due tavole rotonde

A seguire sono due tavole rotonde: una su “Innovazione, internazionalizzazione e sostenibilità” vede intervenire il presidente di Confapi nazionale Cristian Camisa, l’head of external relations di Simest Francesca Alicata e il docente di strategia e imprenditorialità alla SDA Bocconi School of Management Carlo Alberto Carnevale Maffè. “L’intelligenza artificiale deve essere un modo per colmare gap e migliorare la sicurezza sul lavoro - spiega Camisa - in particolare l’obiettivo sarà avere un sistema preventivo per misurare i comportamenti non corretti dal punto di vista della sicurezza nelle aziende”. L’altra invece, sul tema “Alleanze interregionali strategiche a favore della competitività delle filiere produttive”, vede partecipare il vicepresidente di Confapi Industria Piacenza Vincenzo Cerciello, l’assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla e l’assessore allo sviluppo economico della Regione Lombardia Guido Guidesi. “Per noi e per le aziende è fondamentale la sburocratizzazione - spiega Cerciello- dobbiamo avere il giusto supporto per crescere, serve un’Europa più forte”.

Le premiazioni delle aziende

A chiudere l’assemblea sono le premiazioni: per l’occasione infatti Confapi Industria Piacenza ha voluto celebrare un importante traguardo di cinque realtà associate che hanno tagliato il traguardo dei cinquant’anni di attività. Si tratta di BFT BURZONI, MBR, ZINCATURA E METALLI, FULGOSI e TECNO SERVICE. Sono stati inoltre consegnati i premi “Sostenibilità ambientale”, “Donne imprenditrici” e “Giovani industriali”.

Le schede dei premiati

BFT BURZONI: alla memoria di Alberto Burzoni è stato consegnato il premio ad Arianna Burzoni da Giacomo Ponginibbi (Presidente Confapi Industria Piacenza) e Andrea Paparo (Direttore Confapi Industria Piacenza). BFT Burzoni, nata nel 1974 dalla volontà e dalla passione di Alberto Burzoni, continua a riflettere la lungimiranza del suo fondatore. La dinamicità che la contraddistingue ha permesso a BFT Burzoni di diventare un importante punto di riferimento nell’ambito delle lavorazioni meccaniche ad asportazione truciolo. Con un magazzino che vanta 10 milioni di pezzi suddivisi in oltre 60.000 articoli in pronta consegna, l’azienda riesce a rispondere alle esigenze di tutti i settori della meccanica, Oil & Gas e del comparto stampi.

MBR: alla memoria di Emilio Barilli è stato consegnato il premio ad Ave Romani e a Matteo Barilli da Giacomo Ponginibbi (Presidente Confapi Industria Piacenza) e Andrea Paparo (Direttore Confapi Industria Piacenza). 50 anni fa nasceva MBR quando dalla visione e dalla passione per l'edilizia di Emilio Barilli insieme ai soci originari Giulio Modenesi, Franco e Antonio Baisi, Gianni Bravetti e Adolfo Ragazzo, prendeva vita una piccola attività artigiana specializzata in tinteggiature, oggi moderno contractor, un'impresa edile strutturata e votata alla sostenibilità. MBR è, infatti, uno dei principali operatori in ambito edile a Piacenza così come attiva e consolidata anche a Milano e Bologna.

ZINCATURA E METALLI; alla memoria di Luigi Gatti è stato consegnato il premio ad Alberta Gatti, Roberto Gatti e Marco Miglioli da Anna Paola Cavanna ed Elisabetta Curti (Vice Presidenti Confapi Industria Piacenza) e Marika Lusardi (Vice Direttore Confapi Industria Piacenza). Zincatura e Metalli S.p.A. nasce nel 1974 dall'idea del Cavaliere Luigi Gatti di creare una azienda che fosse vicina alle esigenze di artigiani e agricoltori del panorama piacentino. Ben presto l'azienda diventa un punto di riferimento nel servizio di zincatura a caldo per immersione e dagli anni Novanta viene affiancato il commercio di prodotti in acciaio inossidabile. Zincatura e Metalli S.p.A. si è sempre distinta nel settore per l'aggiornamento e l'avanguardia del proprio processo produttivo, così da garantire il migliore servizio e un elevato grado di qualità dei prodotti, occupandosi dell'impatto ambientale che hanno i materiali ferrosi.

FULGOSI: è stato consegnato il premio a Davide Fulgosi da Anna Paola Cavanna ed Elisabetta Curti (Vice Presidenti Confapi Industria Piacenza) e Marika Lusardi (Vice Direttore Confapi Industria Piacenza). Alla fine del giugno 1974, di ritorno dal Belgio dove era stato minatore, Giovanni Fulgosi costituisce la sua impresa per costruzioni meccaniche per l'industria del cemento. Cinque anni più tardi la richiesta del mercato di prodotti per l'industria petrolchimica portò l’azienda ad essere la prima del nord Italia da utilizzare una macchina per calandrare lamiere fino a 65 mm di spessore. Questa scelta ha fornito più del 90% della capacità produttiva necessaria all'azienda ad esser quello che è oggi.

TECNO SERVICE: è stato consegnato il premio a Enrico Bonvini da Cristian Camisa (Presidente Confapi nazionale) e Giangiacomo Ponginibbi (Presidente Confapi Industria Piacenza). Tecno Service S.r.l. rappresenta sul territorio nazionale da cinquant’anni una delle più rilevanti concessionarie europee della società americana Thermo King Corporation, leader mondiale nel settore del trasporto a temperatura controllata. Si aprì da allora, soprattutto per il settore del trasporto di alimentari, un mondo nuovo, un modo migliore e sicuro di trasportare la merce che troviamo tutti i giorni sugli scaffali dei supermercati. La Tecno Service dispone oggi di un’area complessiva di 10.000 m2 con un’officina di oltre 2.000 m2, uffici, magazzino ricambi e un apprezzabile piazzale, operando la vendita, l’installazione e la manutenzione di unità refrigeranti naturalmente del marchio americano.

Il PREMIO SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE è stato assegnato alla TORELLO TRASPORTI, rappresentata da Umberto e Annachiara Torello, premiati da Cristian Camisa (Presidente Confapi nazionale), Giangiacomo Ponginibbi (Presidente Confapi Industria Piacenza) e Pietro Ercini (Membro di Giunta di Presidenza Confapi Industria Piacenza). Torello, azienda familiare fondata nel 1975 da Nicola Torello, è una società di logistica integrata che, guidata dai figli Umberto, Concetta e Antonio, opera in tutta Europa. Il core business del brand è la progettazione di strategie personalizzate per il trasporto, la logistica di magazzino e la distribuzione ultimo miglio per qualsiasi esigenza di carico, dai prodotti general cargo a quelli a temperatura controllata. I dati riassuntivi del Gruppo, di cui Torello è la capofila, descrivono una realtà da +280 Mio € di ricavi, una flotta di oltre 4000 veicoli industriali e commerciali di proprietà, +317.000 mq per stoccaggio e attività a valore aggiunto per merce general cargo e 0/+4°C, +2750 risorse umane impiegate nelle 26 sedi in Italia, Francia, Slovacchia, Romania e Serbia.

Il PREMIO DONNE IMPRENDITRICI CONFAPID è stato assegnato a Cristiana Braghieri della BRAGHIERI PLASTIC, premiata da Barbara Boselli (Presidente CONFAPID), Anna Paola Cavanna (Vice Presidente Confapi Industria Piacenza) e Giovanni Rabaiotti (Membro di Giunta di Presidenza Confapi Industria Piacenza). Braghieri Plastic si occupa di recupero materiali plastici dal 1997, adottando un approccio circolare. L’attività si sostanzia nel reperimento, trattamento, cernita, selezione e macinazione di scarti industriali e imballaggi rigidi e flessibili da pre-consumo e da post-consumo. La materia prima seconda ottenuta attraverso la lavorazione di rifiuti/scarti di produzione può essere reintrodotta sul mercato ed impiegata nella produzione di manufatti in materiale plastico. Braghieri Plastic, inoltre, porta avanti dal 2009 il “Progetto raccolta plastica” sposando a pieno i tre pilastri della sostenibilità e grazie al quale è stata inserita tra gli innovatori responsabili della Regione Emilia-Romagna e nel 2023 ha ricevuto una menzione la “transizione ecologica”.

Il PREMIO GIOVANI INDUSTRIALI è stato assegnato a Francesco Mangia di COMEP da Gianluca Poggioli (Presidente Gruppo Giovani Industriali Confapi Industria Piacenza) e Giuseppe Ballotta (Membro di Giunta di Presidenza Confapi Industria Piacenza). COMEP è un’azienda familiare che opera nel settore della costruzione meccanica e nella lavorazione per conto terzi, seguendo la commessa dalla lavorazione del grezzo al prodotto assemblato. L’attività dell’azienda nasce nel 1980 dalle conoscenze tecniche maturate dal fondatore Enio Moschini nel campo dell’industria agricola. A seguire iniziano i rapporti con ARBOS SpA per la costruzione di sistemi per il livellamento delle mietitrebbie che permettano alle macchine di operare in collina. Questa attività è stata potenziata negli anni, diventando la specializzazione primaria dell’azienda. La produzione delle attrezzature per mietitrebbie autolivellanti viene affiancata da un’attività di studio e di progettazione all’interno della società stessa per la costruzione di tali attrezzature.

Nella foto, l'assemblea di Confapi Industria Piacenza: i premiati per i 50 anni di attività.

Pubblicato il 12 giugno 2024

Ascolta l'audio

Centri di facilitazione digitale, è attiva la quinta e ultima postazione a Spazio 4.0

Punto Digitale Facile Spazio 4

Con l’apertura a Spazio 4.0 in via Manzoni 21 del quinto punto di Facilitazione digitale sul territorio comunale, è pienamente operativo il servizio che il Comune di Piacenza offre ai cittadini che hanno bisogno di assistenza e aiuto nell’utilizzo delle nuove tecnologie. Un servizio che si inserisce nell’ambito del progetto regionale “Digitale facile in Emilia Romagna”, finanziato con risorse Pnrr – Next Generation EU.

Oggi dunque l’attivazione del punto di facilitazione di Spazio 4.0 alla presenza dell’assessore alla Digitalizzazione Simone Fornasari. “Oltre alla postazione con computer portatili e operatori specializzati a disposizione dei cittadini – ha spiegato -  il centro di via Manzoni ospiterà anche uno dei due spazi che verranno utilizzati per momenti di formazione gratuita aperti a chiunque voglia partecipare. L’altro spazio è la sala informatica di Piazzetta Pescheria. I temi e le date dei vari eventi verranno comunicati una volta raccolti i primi feedback da parte degli utenti in modo che le iniziative formative rispondano ad esigenze reali, riscontrate direttamente dai facilitatori nei cinque punti attivi in città”.  

Gli altri punti digitali

Oltre a quello inaugurato a Spazio 4.0, gli altri punti Digitale Facile sono presso il Quic di viale Beverora (lunedì dalle 9 alle 13, giovedì dalle 14 alle 17, sabato dalle 9 alle 12), presso l’Informafamiglie nella Galleria del Sole, al Centro Civico Farnesiana, cui ci si può rivolgere ogni lunedì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17, nonché il giovedì dalle 14 alle 17; e ancora, il punto allestito presso la sede dell’Unità Minori di via Martiri della Resistenza 8/a, a disposizione degli utenti il mercoledì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30, il venerdì dalle 10 alle 12.30. Infine è attiva la postazione presso gli spazi della Biblioteca Besurica, dove il servizio di facilitazione digitale è accessibile il giovedì dalle 9 alle 13, il venerdì dalle 15 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 12.

Il punto di Spazio 4.0, infine, sarà aperto al pubblico lunedì dalle 14 alle 17, martedì dalle 9 alle 13 e mercoledì dalle 14 alle 17.

Il progetto regionale, a cui il Comune di Piacenza ha aderito in coprogettazione con la cooperativa sociale SolCo, sarà attivo sino al dicembre 2025 e ha come obiettivo quello di favorire l’utilizzo di applicazioni e sistemi telematici che possano semplificare la quotidianità, prevenendo e contrastando il digital divide.

Pubblicato l'11 giugno 2024

Ascolta l'audio

University Sport Day, il campus universitario di Piacenza animato da inclusione e fratellanza

sport.universityjpg

Una giornata dedicata allo sport, alla socializzazione e alle opportunità di coinvolgimento della comunità universitaria nel tessuto sociale della città di Piacenza: l’evento University Sport Day, primo evento sportivo realizzato dopo la sottoscrizione del documento “Piacenza città universitaria”, patrocinato da tutti gli atenei cittadini e organizzato dal comune di Piacenza, in collaborazione con la Fondazione per il Diritto allo Studio Universitario EduCatt e il servizio Sport InCampus, Er.Go - Azienda regionale per il diritto agli studi superiori dell’Emilia Romagna e il Centro Sportivo Italiano (Csi), ha visto la partecipazione, lo scorso martedì 4 giugno, di un centinaio di studenti dei vari atenei presenti nella città di Piacenza, come l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Politecnico, l’Università degli Studi di Parma e il Conservatorio “Giuseppe Nicolini”.

Uno sport per tutti

A partire dalle prime ore della mattina la SportHouse di via dell’Anselma 7 si è animata grazie a stand ed eventi sportivi. I vari partecipanti, dopo il tesseramento a cura del Csi, oltre a cimentarsi nelle varie attività sportive in programma, hanno avuto anche la possibilità di provare diversi corsi fitness come pilates, yoga, zumba e danza terapia, sotto la supervisione degli istruttori del Centro Sportivo Italiano. Tutti gli atleti hanno potuto svolgere i tornei in piena sicurezza atletica, grazie al contributo di Er.Go che ha permesso, nel giro di pochi giorni, di far svolgere le visite mediche a tutti gli atleti iscritti sprovvisti di certificato medico. Durante la mattinata del 4 giugno alcuni studenti hanno avuto modo di sperimentare il baskin (“basket inclusivo”), sport che ha voluto mettere in risalto la sua natura di gioco “per tutti” e “per tutti insieme”. Dopo che la squadra Assigeco Baskin ha spiegato le regole e le modalità di gioco, i vari partecipanti hanno avuto l’opportunità di giocare un match assieme ai ragazzi della società piacentina. La giornata sportiva ha visto poi le squadre create dai vari studenti degli atenei sfidarsi nei tornei di basket 3vs3, pallavolo mista e calcio a 5, supportati dallo sponsor tecnico Macron che ha messo a disposizione palloni e abbigliamento sportivo. Per il torneo di basket 3vs3, la squadra L’Uni Tunes ha avuto la meglio per 13-6 contro il Kareem Cheese. Grande partecipazione e grande agonismo per questo sport, che ha visto confrontarsi in più match anche le squadre di EduCatt, Cavallini, Real Madrink e la squadra PuliUniversity. Per il torneo di pallavolo mista ad alzare il trofeo dei vincitori è stata la squadra delle Paesane e il Contadino che in finale ha battuto i Perreali; terzo e quarto posto rispettivamente per le squadre di EduCatt e Cavallini.

La squadra dei Moggatori

Per il torneo di calcio a 5 a vincere è stata la squadra dei Moggatori, la favorita dopo la sequela di vittorie di tutte le altre partite della manifestazione (ad eccezione dell’unico pareggio avvenuto nel derby contro la squadra di EduCatt). Hanno partecipato al torneo di calcio a 5 anche i Reali Madrink, Cavallini, Piacenza San Vincenzo e la squadra del comune di Piacenza, capitanata dall’assessore Francesco Brianzi (autore del gol più veloce di tutto il torneo) e dal rappresentante di Er.Go Giuseppe Grasso.

“A concludere la giornata di festa, la premiazione, con le coppe per i vincitori donate dal Coni, assieme a musica, intrattenimento, un food corner e una “fiera delle opportunità”; con associazioni di promozione sociale e realtà del volontariato, presso lo Spazio 4.0 in via Manzoni 21, un evento a cura dell’Associazione giovanile Piacenza Network che rientra nel progetto “Stay Jude”, co-finanziato dalla Regione Emilia‐Romagna nell’ambito della legge regionale per l’attrazione e valorizzazione dei talenti in Emilia‐Romagna. Alle premiazioni serali ha preso attivamente parte Zakaria El Agbani, guardia classe 2001 della Bakery Piacenza ed ex studente universitario, che ha consegnato il trofeo alla squadra di basket vincitrice.

Un grande successo

«Una giornata dove la dimensione di squadra l’abbiamo vissuta sicuramente in campo, ma anche nel virtuoso coordinamento tra tutti i numerosi soggetti coinvolti. Fare città universitaria significa anche questo, sensibilizzare e rendere protagoniste più realtà nell’organizzazione di iniziative dedicate agli universitari di Piacenza. Questo è il senso e il presupposto del Protocollo atenei che abbiamo siglato, e lo abbiamo fatto partendo dalle idee degli studenti: è proprio dal tavolo dei rappresentanti degli studenti delle nostre quattro università che è nata l’idea di un torneo sportivo e di una festa universitaria con fiera delle opportunità del nostro territorio. Ne è derivata una giornata sportiva dal sapore internazionale, e una vivace aggregazione in serata presso Spazio 4 con numerose realtà coinvolte. Siamo orgogliosi dei nostri universitari e siamo orgogliosi di un territorio che ha saputo rispondere» (Francesco Brianzi, Assessore a Politiche Giovanili, Università e Ricerca del Comune di Piacenza).

Una giornata da ricordare, non solo per la perseveranza e la tenacia che da sempre caratterizzano lo sport e che hanno permesso a squadre come i Cavallini, partecipanti a tutte e tre le discipline sportive della giornata, di guadagnare ottimi risultati (due quarti posti nel basket 3vs3 e nella pallavolo mista e un secondo posto nel calcio a 5), ma anche per lo spirito di fratellanza e inclusione, dimostrato anche e soprattutto dalla squadra rappresentante dell’Università degli Studi di Parma: ragazzi di nazionalità diversi, provenienti da Iran, Israele, Canada, Italia e Marocco, che si sono messi in gioco per valorizzare come «lo sport dà il meglio di sé quando ci unisce».

«Er.Go condivide profondamente i valori che hanno caratterizzato questa giornata di festa e di sport. Iniziative come questa sono un segno tangibile di partecipazione e inclusione, parole importanti per chi si occupa di Diritto allo Studio Universitario. L’accoglienza, anche attraverso queste occasioni, delle tante studentesse e dei tanti studenti che arrivano a Piacenza, così come nelle altre città della nostra Regione, è fondamentale per farle e farli sentire a casa in una comunità attenta al loro benessere. Un grazie particolare a tutti i partner del progetto: il lavoro comune ha sempre un valore inestimabile e la bella atmosfera di quella giornata lo ha dimostrato» (Patrizia Mondin, Direttrice Er.Go ‐ Azienda regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell’Emilia Romagna).

Condivisione

Lo sport come occasione di scambio e condivisione dei valori è incoraggiato da EduCatt grazie al servizio Sport InCampus, che comprende strutture e iniziative pensate per incentivare il benessere e l’attività fisica degli iscritti in Università Cattolica. L’area Sport InCampus di Piacenza si trova fra il Collegio Sant’Isidoro e la Residenza Gasparini e offre una proposta variegata di spazi adatta a numerose discipline sportive: due campi da calcio a 5 scoperti e una tensostruttura polifunzionale dotata di tutte le attrezzature per il gioco del calcio a 5, basket e della pallavolo.

«Eventi come l’University Sport Day evidenziano due paradigmi cari alla Fondazione. Il primo legato alla modalità con cui è stato costruito: fare rete con gli stakeholder principali del territorio mettendo a disposizione tutte le professionalità per rispondere con maggior incisività ai bisogni dei nostri studenti. Il secondo è quello di innovare continuamente la modalità con la quale declinare il diritto allo studio, evidenziando come lo sport, oltre ad offrire un momento di svago e convivialità, ben si presti a perseguire il progetto educativo offerto dalla nostra Università» (Andrea Castiglioni, responsabile della sede EduCatt di Piacenza e Cremona, Andrea Castiglioni).

Pubblicato l'11 giugno 2024

Ascolta l'audio

Un fondo per investimenti «green» a favore dei professionisti

lavoro

Sono circa 3 i milioni di euro assegnati a Consorzi fidi e Cooperative di garanzia, che andranno a finanziare gli investimenti di Pmi e professionisti dell’Emilia-Romagna. Le risorse, stanziate dalla Regione serviranno per abbattere il costo del denaro a chi intende attivare finanziamenti per investimenti produttivi, innovazione tecnologica e digitalizzazione, e per l’utilizzo di fonti rinnovabili e di efficienza energetica. Il provvedimento, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessorato allo Sviluppo economico, rappresenta una misura anticiclica poiché, come rilevato anche da Banca d’Italia nel bollettino economico di aprile 2024, i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle imprese si attestano ancora su livelli nettamente superiori alla media dell’ultimo decennio e si registra una contrazione del credito alle imprese. Le risorse sono destinate a imprese e professionisti della regione di tutti i settori produttivi, eccetto l’agricoltura che possiede proprie linee di finanziamento. Ai finanziamenti verrà riconosciuto l’abbattimento del 4% del Taeg, calcolato su un massimo di 100mila euro e con 60 mesi di ammortamento, per un contributo attualizzato e anticipato non superiore a 8mila euro.
Le Pmi e i professionisti possono presentare domanda di accesso all’agevolazione rivolgendosi ai principali Consorzi fidi operanti in regione. La misura della Regione arriva dopo l’attivazione del Fondo Multiscopo, che finanzia a tasso agevolato gli investimenti green e delle nuove imprese, il fondo di garanzia Basket bond, che garantisce portafogli obbligazionari emessi dalle Pmi anch’essi per investimenti verdi, nonché il fondo Special-Er.

Pubblicato il 9 giugno 2024

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente