Il Gruppo Casalasco è in procinto di organizzare la selezione per le persone che parteciperanno all’imminente campagna di trasformazione del pomodoro, che si svolgerà da luglio a settembre e che rappresenta un momento strategico per l’azienda e per il territorio. Le selezioni saranno strutturate in diverse giornate, che saranno preziose occasioni per chi è in cerca di lavoro, per conoscere anche i valori e la cultura aziendale e per incontrare direttamente i responsabili delle varie funzioni aziendali. I Recruiting Day si svolgeranno per tre giornate durante il mese di giugno e per due giornate durante il mese di luglio, in ogni stabilimento produttivo del Gruppo, per un totale di 25 giornate: Rivarolo del Re (Cr), Gariga di Podenzano e Fontanellato (Pr) per quanto riguarda Casalasco, San Polo di Podenzano e Busseto (Pr) per quanto riguarda Emiliana Conserve. Complessivamente, la ricerca è per circa 1.250 dipendenti, di cui un migliaio saranno addetti alla produzione, mentre le altre posizioni includono mansioni più specifiche: addetti al controllo della qualità, addetti al ricevimento della materia prima, addetti alla manutenzione degli impianti. L’azienda, pertanto, apre le porte a diverse esperienze, professionalità e percorsi formativi. Per partecipare ai Recruiting Day è necessario candidarsi sul sito di Casalasco (https://www.casalasco.com/it/contatti/lavora-con-noi/candidatura-stagionale/) o di Emiliana Conserve (https://www.emilianaconserve.it/lavora-con-noi/). Il candidato entrerà così nell’iter di selezione e la domanda sarà gestita dal team delle Risorse Umane, che esaminerà la candidatura. Requisiti fondamentali: voglia di mettersi in gioco, capacità di adattamento e predisposizione all’apprendimento. I candidati selezionati saranno successivamente contattati per essere informati in merito alle date precise degli eventi e per organizzare il colloquio. Sebbene i posti siano molti, il suggerimento è quello di candidarsi rapidamente perché ogni anno un notevole numero di persone scelgono di tornare a lavorare con Casalasco, testimoniando la qualità dell'esperienza lavorativa offerta. Sui canali social aziendali verranno pubblicati importanti aggiornamenti che accompagneranno verso la prossima campagna.
C’è tempo fino al 30 giugno per opporsi all’inserimento automatico nel Fascicolo sanitario elettronico di dati e documenti relativi a prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale prima del 19 maggio 2020. Lo ricorda la campagna di informazione Fascicolo sanitario elettronico 2.0 ‘Sicuri della nostra salute’, predisposta da un lato per informare i cittadini sull’utilità di questo strumento, in fase di potenziamento e miglioramento grazie ai fondi del PNRR, dall’altro per dare attuazione alle disposizioni dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali. La campagna è realizzata dal ministero della Salute, di concerto con il dipartimento della Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio e il ministero dell’Economia e delle Finanze, in collaborazione con le Regioni e le Province autonome. Opporsi al caricamento dei dati pregressi è semplice: lo si deve fare tramite il servizio "FSE - Opposizione al pregresso" disponibile on line nel Sistema Tessera Sanitaria (TS) all’indirizzo www.sistemats.it. Il mancato accesso al servizio online "FSE - Opposizione al pregresso" o l’accesso al servizio senza registrare la propria opposizione comporterà il caricamento automatico dei propri dati e documenti sanitari disponibili e antecedenti al 19 maggio 2020.
COSA SERVE PER OPPORSI AL PREGRESSO
L’assistito accede al servizio on line “FSE-Opposizione al pregresso” con uno degli strumenti di identità digitale: Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale), Cie (Carta d’Identità Elettronica), Cns (Carta Nazionale dei Servizi). Se non ne è in possesso, può comunque esercitare il diritto all’opposizione accedendo all’apposita funzione online presente nell’area libera del Sistema TS con: Tessera sanitaria o codice STP (Straniero Temporaneamente Presente). Le persone che non hanno la possibilità di accesso digitale possono essere assistite da intermediari autorizzati presso la propria Ausl. Tutte le informazioni e le istruzioni dettagliate sono disponibili sull’apposito sito del ministero della Salute, così come i materiali della campagna informativa. Per ulteriore supporto è possibile, inoltre, rivolgersi alla propria Azienda Usl.
OLTRE 4 MILIONI DI FASCICOLI ATTIVI IN EMILIA-ROMAGNA
Uno strumento molto utile, disponibile per tutti gli iscritti al Servizio sanitario regionale: una sorta di ‘cassetto’ dove è riposta tutta la documentazione sanitaria di un cittadino, ma non solo. Perché con il Fascicolo sanitario elettronico l’assistito può visualizzare e stampare i documenti (prescrizioni, referti, moduli di pagamento), ma ha anche a disposizione una serie di servizi che permettono, ad esempio, di prenotare visite ed esami specialistici, modificare o disdire gli appuntamenti prenotati online, pagare i ticket sanitari e visualizzare le ricevute dei pagamenti, cambiare o revocare il medico di famiglia, autocertificare le esenzioni per età e reddito. Nel Fse i documenti sono protetti e riservati, ma il cittadino può decidere di renderli visibili anche ai professionisti sanitari che lo prenderanno in cura. Si può accedere al proprio Fascicolo da Pc o dispositivo mobile, con credenziali Spid, con Cns o Cie. In Emilia-Romagna sono oltre 4 milioni i cittadini che hanno rilasciato il consenso attivo alla consultazione del Fascicolo sanitario elettronico.
La Sezione Ana (Associazione Nazionale Alpini) di Piacenza e il Gruppo Alpini di Pianello sono lieti di annunciare il Campionato nazionale di marcia di regolarità a pattuglie, che si terrà nelle giornate dell’8 e 9 giugno. Questo prestigioso evento sportivo vedrà la partecipazione di numerosi atleti provenienti da tutta Italia, pronti a sfidarsi in una disciplina che combina resistenza, precisione e passione. La marcia di regolarità, storica pratica associativa degli Alpini, prevede che i partecipanti percorrano un tracciato predefinito mantenendo una velocità costante e regolare. L’obiettivo è raggiungere il traguardo rispettando con la massima precisione i tempi stabiliti. La gara si disputerà su un percorso di 15 chilometri con tratti alternati di piano, salita, falsopiano, discesa, suddiviso in settori con assegnazione di medie variabili da un minimo di due ad un massimo di 6,5 chilometri orari. Tutti i partecipanti alla manifestazione, atleti e non, dovranno attenersi alle più recenti misure per il contrasto del rischio di peste suina.
Il paese di Pianello, noto per la sua bellezza naturale e i panorami mozzafiato, offrirà un tracciato che si snoderà attraverso le colline e i vigneti della Valtidone, offrendo un’esperienza unica sia agli atleti che agli spettatori. I partecipanti affronteranno terreni variegati, mettendo alla prova le loro abilità in un contesto paesaggistico di grande suggestione. L’organizzazione predisposta dal Gruppo Alpini locale, in stretta sinergia con la Sezione di Piacenza e la Commissione Sportiva Nazionale Ana, ha curato nei minimi dettagli ogni aspetto della manifestazione per assicurare il miglior svolgimento dell’evento cui hanno potuto iscriversi Alpini, Aggregati e Militari in Armi. Ad oggi risultano iscritte 167 pattuglie per un totale di 501 concorrenti in rappresentanza di 36 Sezioni Ana. La Sezione piacentina sarà presente con 21 atleti di varia età che formeranno 7 pattuglie. A vincere la gara dello scorso anno è stata una pattuglia della Sezione di Lecco mentre la classifica per Sezioni ha visto prevalere la Sezione di Brescia. Oltre alla competizione sportiva, il campionato sarà arricchito da una serie di eventi collaterali che animeranno il borgo piacentino. Stand gastronomici proporranno i prodotti tipici della zona, permettendo ai visitatori di degustare le specialità locali come salumi, formaggi e vini rinomati. Musica, spettacoli folkloristici e intrattenimenti vari contribuiranno a creare un’atmosfera festosa e conviviale, rendendo l’evento un’occasione di aggregazione per tutta la comunità. L’evento sarà anche un importante momento di ritrovo per gli Alpini, che condivideranno questa esperienza all’insegna dei valori di amicizia, solidarietà e spirito di corpo che da sempre caratterizzano l’Associazione Nazionale Alpini. Le gare si svolgeranno nel rispetto delle normative vigenti, garantendo la sicurezza di tutti i partecipanti e dei visitatori.
Prendono forma le iniziative di solidarietà sociale in memoria del videomaker piacentino Giuseppe Piva. L’associazione Amici di Johnny, costituita per ricordarlo, ha già raccolto tremilaseicento euro grazie alla cena di autofinanziamento organizzata in maggio presso l’osteria La Cambusa di San Polo. L’importo nei giorni scorsi è stato simbolicamente consegnato al presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi: l’ente, che nelle settimane passate aveva ospitato la presentazione ufficiale dell’associazione, è infatti intenzionato a sostenere con ulteriori risorse proprie una borsa di studio per studenti meritevoli dell’Istituto professionale alberghiero Marcora di Piacenza.
«Le iniziative sociali possono nascere anche da momenti dolorosi, ed è commovente la catena di solidarietà che si sta sviluppando in memoria di Giuseppe Piva - commenta il presidente Reggi -. Come già avevamo avuto modo di annunciare pubblicamente, la Fondazione ha intenzione di fornire un proprio contributo a sostegno del progetto di borsa di studio, che aiuterà nel percorso scolastico i nostri ragazzi più meritevoli». La delegazione che si è recata in via Sant’Eufemia era composta da Francesco Boselli, in rappresentanza dell’associazione; Giancarlo Piva, padre di Giuseppe e vicepresidente; Valter Bulla, consigliere generale della Fondazione che ha partecipato all’organizzazione della cena; il ristoratore Daniele Galetta, proprietario dell’Osteria La Cambusa; Giulia Deviletti, in rappresentanza di Fisar-Federazione Italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori Piacenza.
«Abbiamo deciso di iniziare la nostra attività sostenendo una borsa di studio per l’Istituto alberghiero perché l’idea era di partire con un’iniziativa vicina a Giuseppe come persona, più ancora che come professionista - hanno spiegato i responsabili dell’Associazione -.. Giuseppe aveva un grande amore per la cucina e la buona tavola, e su questo tema aveva sviluppato anche dei programmi per Telelibertà, in collaborazione con l’istituto scolastico piacentino e con lo stesso ristorante La Cambusa. C’è tanto di lui, in questa iniziativa. Per quanto fatto finora vogliamo ringraziare di cuore Valter Bulla, che ci ha affiancati nel percorso, la Fondazione, l’Osteria La Cambusa, i sommelier della Fisar e la cantina Il Poggiarello». Alla cenahanno preso parte 74 commensali. Per incrementare il risultato della raccolta fondi, la serata è stata animata da un’asta di vini: una delegazione di sommelier della Fisar, guidata da Enrico Fermi, si è messa a disposizione dell’iniziativa per presentare una selezione di bottiglie offerte da Il Poggiarello e da altre cantine locali.
Conosciuto regista e operatore di Telelibertà, diplomato alla Scuola di Alta Formazione Cinematografica di Marco Bellocchio, Giuseppe Piva è scomparso improvvisamente nel maggio 2023. Alcuni mesi più tardi, nel febbraio scorso, si è costituita ufficialmente l’Associazione allo scopo di ricordarlo, che riunisce i suoi amici più stretti e che è presieduta da Lorenzo Tagliaferri.
Chi volesse contribuire all’attivazione della borsa di studio e alle future iniziative dell’Associazione può ancora farlo, con una donazione sul conto corrente IT23 N 05034 12600 000000008231.
Nella foto di Mauro Del Papa l'incontro a Palazzo Pisaroni.
Inaugurato a Piacenza un nuovo spettacolare playground d’artista: un’opera complessa e originale nel disegno e nell’esecuzione, voluta dal Comune di Piacenza nell’ambito di un progetto ampio e integrato di contrasto al disagio giovanile. A firmare “La piramide della vita” - questo il nome scelto dall’autore - il pittore e urban artist Antonio Cotecchia, in arte Koté, che, coinvolgendo ragazzi di età compresa tra i 10 e i 18 anni, ha dipinto 52 coloratissime figure su una superficie totale di circa 370 mq.
La descrizione dell’opera
In “La piramide della vita” sono raffigurati corpi di ragazzi e ragazze, figure allungate d’ispirazione futurista e picassiana, tipiche dei murales e dei dipinti dell’artista, intrecci di braccia e gambe che si inerpicano in maniera speculare nelle due metà del campo; dal centro, mani robuste afferrano quelle di un compagno o una compagna, si forma piano piano un’architettura umana che, sfidando la gravità, raggiunge un unico grande obiettivo: schiacciare la palla nel canestro. Koté, alla sua prima interpretazione di un playground, ha commentato: “Ho pensato molto a come approcciare il campo. Non volevo limitarmi a un intervento puramente decorativo, ma era molto importante per me esprimere un messaggio forte. Ogni ragazzo o ragazza che sale sulla schiena di un altro rappresenta un passo verso l'alto e il superamento dei propri limiti. Per raggiungere un obiettivo comune, nello sport, come nella vita, è necessario conoscersi, comprendersi, fidarsi, andando oltre le apparenze e i pregiudizi, lasciando da parte la rabbia che spesso si prova da giovani, trasformandola in un’impresa umana”.
Riqualificazione urbana e street art
L’opera artistica di Koté è parte di un progetto ampio e integrato di contrasto al disagio giovanile denominato #ontheroad, promosso da diversi settori del Comune di Piacenza, tra cui le Politiche Giovanili e lo Sport, i Servizi sociali ed educativi e la Regione Emilia-Romagna. Il playground d’artista completa i lavori di riqualificazione del “campaccio”, un campo polivalente in cemento situato all’interno di un’area verde in via Negri che, negli anni, aveva subito un progressivo declino e un conseguente abbandono. Al fine di realizzare un campo da basket aperto delle dimensioni di 14,75m x 25m sono stati rimossi i parapetti esterni al perimetro della piastra, rifatta la pavimentazione in cemento e impiantati i canestri. Per la verniciatura sono state utilizzate resine acriliche in dispersione acquosa della Mapei. Il campo, così trasformato e riqualificato, sarà messo a disposizione – oltre che di tutta la cittadinanza - dei giovani frequentatori dei giardini, in attività sia libere che coordinate da società sportive, “street academy” e agenzie educative di strada attive sul territorio e coinvolte nel progetto #ontheroad. “E’ una grande gioia essere oggi qui, ai giardini di via Negri - ha sottolineato la sindaca Katia Tarasconi - a festeggiare l'inaugurazione di un'opera d'arte straordinaria realizzata da Antonio Cotecchia, un artista la cui visione e creatività hanno saputo trasformare questo spazio in qualcosa di davvero speciale. Grazie quindi a Koté, ma con lui voglio ringraziare i ragazzi del quartiere che hanno dedicato tempo, energia e passione a questo progetto. Questo lavoro non è solo un'espressione artistica, ma anche un simbolo della vitalità dei nostri giovani e una testimonianza della bellezza che nasce dalla collaborazione e dall’aiuto reciproco. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto comunale #ontheroad - sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, a cui va il mio grazie più sentito – la cui finalità è quella di favorire, nello spazio urbano, una migliore qualità del vivere.
Biografia dell’artista
Antonio Cotecchia, in arte Koté, è un pittore e urban artist di origini salernitane che attualmente vive tra Milano e Piacenza. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo artistico di Salerno, a 18 anni si trasferisce a Milano dove frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Brera, laureandosi in pittura con il maestro siciliano Saverio Terruso. La passione per la musica e per il mondo digitale contaminano il suo linguaggio pittorico che presenta chiari riferimenti di matrice cubista, futurista, espressionista e pop. Dal 2018 realizza murales in collaborazione con scuole, amministrazioni pubbliche ed enti privati di promozione culturale. Tra questi: “Futura” ad Aielli, in provincia dell’Aquila, e “Parolana” a Salerno nell’ambito dell’iniziativa EU Street Art della Rappresentanza italiana della Commissione europea (2024), l’opera “Clessidra” per la Fondazione Piacenza e Vigevano nel complesso dell’ex convento di Santa Chiara (2022), tre murales a Porretta Terme commissionati dal Porretta Soul Festival, che celebrano alcune tra le leggende della musica soul internazionale, come Solomon Burke e Wilson Pickett (2021, 2023).
Nelle foto, l'inaugurazione del campo di basket in via Negri a Piacenza.(foto Del Papa)
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