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Notizie Varie

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Università Cattolica del Sacro Cuore, tutte le Summer School 2024

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Trentaquattro corsi che spaziano dall’agrifood agli studi umanistici, dall’ambiente e sostenibilità all’economia, dal management sanitario alle relazioni internazionali dalla psicologia all’intelligenza artificiale. È la ricca offerta 2024 delle Summer School dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, brevi corsi di approfondimento su molteplici aree disciplinari, fruibili per il 50% sia live – in luoghi e città d’arte, come Ravenna, Verona, Alghero, Desenzano del Garda, Treviso – sia online, secondo la formula del self paced learning, ognuno apprende stabilendo la velocità del proprio passo.

Le Summer School – che coinvolgono tutte le sedi dell’Università Cattolica, Milano, Brescia, Piacenza-Cremona, Roma – si rivolgono a un ampio pubblico: studenti e laureati, dottorandi e ricercatori, insegnanti e professionisti, manager e imprenditori, studiosi e appassionati e a tutti coloro che desiderino approfondire le proprie conoscenze e scoprirne di nuove. 

«Da molti anni il nostro Ateneo offre a tutti l’opportunità di vivere, nel periodo estivo, una learning experience che coniuga la passione per la conoscenza a quella della scoperta di luoghi, di persone e di un tempo dedicato alla crescita di sé», osserva Roberto Brambilla, direttore della Formazione Postlaurea dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Oltre agli ormai storici percorsi in studi letterari sulle orme dei più grandi autori, come Dante e Manzoni, alle esperienze residenziali in luoghi esclusivi in ambito management, finanza e relazioni internazionali, tra le novità di quest’anno, spiccano le scuole estive dedicate all’ambiente, alla sostenibilità e al turismo, in territori che rappresentano mete ambite da visitatori di tutto il mondo, come lo sono le città dei nostri campus.  

Anche quest’anno, le proposte di Summer School saranno ampliate con nuovi programmi di corsi online, per consentire a ciascuno di decidere dove e quando seguire il percorso scelto, per continuare ad arricchire il proprio bagaglio culturale e professionale on demand anche in estate.

Al termine di ogni corso estivo, ai partecipanti sarà conferito un attestato, in alcuni casi dei crediti formativi (CFU) e un “Open badge” digitale, uno strumento che consente di valorizzare le competenze acquisite, adottato a livello internazionale da migliaia di organizzazioni e che può essere veicolato attraverso il proprio curriculum vitae su piattaforme digitali, tra cui Linkedin.

Le proposte Summer School 2024 sono disponibili sul sito della Formazione continua dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Pubblicato il 17 giugno 2024

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Anche i detenuti delle Novate fra i «progettisti sociali», 9 progetti finanziati dalla Fondazione con YouthBank

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Sono nove i progetti vincitori del bando della prima YouthBank di Piacenza. La Fondazione di Piacenza e Vigevano finanzia ogni proposta – dal valore complessivo di 8mila euro – con un contributo di 7mila e 200 euro. Più che raddoppiato dunque il budget fissato all’inizio: da 30mila euro, l’ente di via Sant’Eufemia investe 64mila e 800 euro per le nove proposte, presentate alla città durante l’evento Joy – Journey of youth che si è tenuto sabato sera, 15 giugno, all’ex caserma Cantore a Piacenza. Il progetto YouthBank, promosso dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano per promuovere il protagonismo giovanile, taglia dunque un nuovo traguardo e si prepara a dare vita agli interventi che un gruppo di under 25 ha ideato (gli youthplanner) e altri coetanei hanno selezionato (gli youthbanker).

Nove gruppi affiancati da organizzazioni no profit

“Grazie all’impegno degli youthbanker nel far conoscere il bando presso scuole, associazioni, persino all’interno della casa circondariale – sottolinea Edoardo Favari, consigliere generale della Fondazione – dal territorio è arrivata un’adesione molto superiore alle aspettative, ripagandoci degli sforzi compiuti lungo il percorso. Tanto che abbiamo deciso di celebrare il momento con una festa, il Joy Piacenza Party. Un ringraziamento particolare, per la fase di presentazione formale dei progetti, che si è appena conclusa, voglio rivolgerlo alle associazioni e agli uffici della Fondazione, che hanno supportato gli youthplanner nell’assolvere agli aspetti formali della richiesta di contributo”. Annunciati dagli youthbanker – ovvero i “banchieri” under 25 che hanno scritto il bando – i giovani progettisti sociali (youthplanner) hanno presentato le proprie proposte, che si concretizzeranno grazie all’affiancamento di una organizzazione no-profit del territorio, come previsto dal regolamento. Ecco i nove progetti.

La grafica delle sigarette negli anni

Daniele Sciaudone, affiancato da Associazione Fase Luce, ha proposto Paradiso Artificiale – Una Comunicazione Efficace: una mostra sull’evoluzione delle pubblicità dei pacchetti di sigarette durante il XX secolo, esposizione di poster/grafiche e analisi delle strategie di marketing. «Analizziamo l’aspetto grafico e comunicativo dei pacchetti in tre periodi principali – spiegano i progettisti –: fino agli anni ’50, quando si pensava che le sigarette facessero addirittura bene e quindi venivano usati testimonial medici, dagli anni ’50 agli anni ’80, con i primi divieti, e infine dagli anni ’80 ad oggi».

Una comunità scientifica a Piacenza

Maria Diletta Neri, Azzurra Lagomarsini, Anastasia Grendene e Giulio Fontanella sono gli ideatori di Piacenza Scientific Talks, che con l’affiancamento di Amop Piacenza proporrà conferenze in lingua inglese su clinical innovation e medical sciences tenute da ospiti internazionali e laboratori a tema (ad esempio, sulle tecniche di sutura, il massaggio cardiaco, come leggere un elettrocardiogramma, eccetera). «L’obiettivo è creare una comunità scientifica a Piacenza e raggruppare scienziati da tutta Europa per parlare delle loro ricerche in ambito medico. Il nostro interesse è condividere più competenze pratiche su manovre di primo soccorso come il defibrillatore», spiegano le progettiste.

Il carcere parla attraverso la musica

Da Dentro a Fuori – Musica per includere progetto proposto da un gruppo di ragazzi ristretti, in collaborazione con Verso Itaca APS. Eventi musicali con i detenuti della Casa Circondariale “Le Novate”, studenti delle scuole piacentine, ospiti e artisti esterni. A presentare il progetto, e a rappresentare i quattro planners detenuti, la direttrice del carcere Maria Gabriella Lusi e Alberto Gromi di “Verso Itaca”. «È un progetto che nasce dal desiderio dei giovani detenuti di stare insieme attraverso la musica. Credo che la luce negli occhi dei ragazzi, che si sono impegnati in questo progetto scrivendo musica insieme a Michele Serra, col coordinamento del professor Gromi e di un educatore che oggi non c’è, è già un grande risultato. È quella luce che determina speranza, sia nei ragazzi sia in noi e in tutta la cittadinanza», afferma Lusi. «L’evento zero sarà il 20 giugno, poi ci saranno altri tre concerti in autunno, aperti a tutti», spiega Gromi.

Un festival della salute mentale

Estella Dallagiovanna e Bianca Catalano con Associazione Fuori Serie hanno pensato a JOMO – festival della salute mentale che prevede l’attivazione di uno sportello d’ascolto, laboratori e talk con esperti, spazio graffiti, esposizioni di artisti locali e concerto finale del rapper Moder. «Lo sportello, per tutte le fasce d’età e soprattutto per gli adolescenti – spiegano – sarà aperto con un festival di tre giorni, in contemporanea con il Festival del pensare contemporaneo, e andrà avanti per alcuni mesi. Jomo si sviluppa sia sulla salute mentale che sull’ascolto e sulla cultura, sull’arte e sulla musica. Perciò abbiamo deciso di aprire gli stand sui laboratori artistici, con musicisti, dj, artisti piacentini oltre a talk con esperti come ginecologi e volontari dei centri antiviolenza. Vogliamo creare un ambiente di collettività che possa essere un posto sicuro per tutti gli adolescenti e giovani adulti che vogliono farci conoscere i propri problemi».

Aiutare gli studenti internazionali

Aysenur Ozbek e Muhammed Kayra Kilickan affiancati da Rathaus hanno messo a punto Piacenza Student Society (PSS), per favorire e supportare l’integrazione degli studenti internazionali a Piacenza. «Lo scopo è aiutare gli studenti internazionali con le procedure legali e migliorare la loro vita sociale a Piacenza», spiegano.

Dipendenze, un progetto nelle scuole

Shantal Fummi con Tice cooperativa sociale onlus realizzerà AttraversaMENTI, un ciclo di interventi negli istituti superiori sulla salute mentale, le dipendenze, l’affettività e l’età adolescenziale, rivolto sia agli studenti che ai genitori. «È un progetto di educazione, formazione e informazione sui temi della dipendenza da sostanze e affettiva da realizzare negli istituti superiori del territorio. Crediamo sia importante che gli agenti di socializzazione primaria, come famiglia e scuola, possano fare la differenza all’interno delle traiettorie evolutive che i ragazzi potrebbero prendere».

Festival “della sostenibilità”

Elena Brianzi, Nausicaa Fermi, Anna Vullo e Rossana Gazzola coadiuvate da Kult APS hanno pensato ad Alter Fest, un festival poliedrico e partecipato sulla tematica della responsabilità dei giovani in merito alla sostenibilità ambientale, sociale e culturale (talk, proiezioni, laboratori, musica, arte, attività outdoor, mercatino handmade). «Il festival è giunto alla seconda edizione, che riusciamo a realizzare grazie a YouthBank e alla Fondazione. Si svolgerà a ottobre e durerà due giorni».

Tutti possono creare cultura

Anna Ferrari e Matteo Piva con il progetto Ciak! hanno pensato a un laboratorio inclusivo di formazione sulle tecniche audiovisive e produzione di un cortometraggio; saranno affiancati da Associazione Coming out. «Sono poche le iniziative culturali a cui possono avere accesso ragazzi con poca disponibilità economica – spiegano – quindi, abbiamo deciso di dare un’opportunità a questi ragazzi, che selezioneremo entro la fine di giugno, di esprimere la propria voce attraverso il linguaggio cinematografico e la produzione di un breve documentario. Il tema sarà scelto da loro. La prima fase sarà di formazione con professionisti del settore, poi verranno affiancati da un tutor per concretizzare le loro idee per poi restituirle alla comunità in una proiezione che presenterà tutto il percorso svolto».

Un musical per parlare di sé

Ludovica Fissolo, Erica Pittoni, David Remondini, Jacopo Farsetti e Ginevra Barani hanno presentato il progetto A scuola di musical, e con la Compagnia teatrale Erranti Aps hanno pensato a un laboratorio teatrale finalizzato alla realizzazione e messa in scena di un musical con il coinvolgimento degli studenti del Liceo artistico per le scenografie. David Remondini, vicepresidente di Erranti Aps, ha illustrato i dettagli del progetto: «Ci ha colpito molto la trasversalità pensata dai ragazzi, che significa empatia. Ragazzi del Cassinari hanno pensato di creare un musical, un “pretesto” per arrivare a raccontare qualcosa di sé. Il musical è il massimo dell’espressione dell’essere umano su un palco, perché laddove non bastano le parole del testo, il personaggio deve cantare. Laddove non basta il canto, bisogna muoversi, ballare. E così si arriva a mettere insieme tre discipline artistiche fortissime. Trasversalità perché i ragazzi che parteciperanno saranno non solo interpreti ma anche scenografi, costumisti, creatori di un video che racconti l’esperienza a chi non potrà esserci».

Premio extra a “Piacenza Student Society”

L’evento Joy Piacenza Party è andato avanti dalle 18 fino alla mezzanotte di sabato 15 giugno con musica live, premiazioni e dj set. Durante la serata si sono esibite dal vivo diverse giovani band della new wave piacentina: dagli Amine all’indie rock/pop degli Sbraisers, dai Fields of petrichor a Beatrice Tommasi, per proseguire con gli Aeufenic e concludere con l’alternative rock dei Lunaris Causa. Dopo la premiazione dei progetti, il pubblico ha votato il “preferito”, Piacenza Student Society di Aysenur Ozbek e Muhammed Kayra Kilickan affiancati da Rathaus, che si è aggiudicato la speciale “borsa Joy”, ossia un fondo extra di 500 euro per la realizzazione dell’attività.

Francesco Petronzio

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Conclusa la stagione di formazione del Movimento laicale orionino

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Il Movimento Laicale Orionino, come ogni anno, ha concluso la stagione formativa invernale con la messa ed il pranzo comunitario. La celebrazione è stata presieduta dall’orionino don Alessandro D'Acunto, assistente della casa di Borgonovo e, fino alla settimana scorsa, Economo della provincia della Congregazione che comprende, oltre all'Italia, l'Albania, la Romania e l'Ucraina. Recentemente, infatti, il Superiore Generale, Don Tarcisio Gregorio Vieira, ha nominato i nuovi Consigli Direttivi e gli incarichi di tutte le province del mondo.
Di queste novità ha parlato don Alessandro al termine della messa: “Conosciamo la persona di Don Orione e quanto egli ha fatto – ha detto - ma dovremmo anche conoscere le tante opere che ha creato e che erano note alla gente del suo tempo, ne fu prova la grande massa di persone che, in diverse città del nord Italia, onorarono il suo corpo dopo la morte. Molte di queste opere ancora oggi esistono e ne sono state aggiunte altre, alcune, invece, han chiuso o si sono ridimensionate: così è stato anche per le province, che hanno cambiato forma e dimensione in base al numero delle strutture presenti, dei fedeli e dei religiosi. Se, infatti, sono cresciute quelle dell'Africa, dell'Asia (tra cui Filippine e India) e ve n’è in via di creazione una in Palestina, stanno diminuendo quelle dell’Europa e del Nord America. In Italia, ad esempio, si è passati da tre province ad una sola, accorpata, a sua volta, con Romania, Ucraina e Albania. Nella sola Italia ci sono ancora 40 opere di vario tipo, Santuari, Parrocchie, oratori, case di riposo, ecc.” “Il 2024 – ha, poi, ricordato - è anche un anno di tanti anniversari per la Congregazione: il 20° della Canonizzazione di Don Orione, il 90° della nascita dell'Associazione Ex Allievi, il 100° dell'invio nelle Case orionine dell'immagine di Maria “Mater Dei”, l'80° della miracolosa liberazione di Roma e dell’installazione della statua di Maria a Montemario, il 50° della creazione della Casa di Pontecurone ed il 100° di quella di Reggio Calabria, il 150° della nascita di Don Sterpi, primo successore di Don Orione.” La giornata è terminata col pranzo organizzato dai volontari del Movimento Laicale Orionino e dagli Ex Allievi di Borgonovo, a cui han preso parte anche i componenti della Banda ed il corpo delle Majorettes.

Nella foto, la celebrazione della messa presieduta da don Alessandro D'Acunto.

Pubblicato il 15 giugno 2024

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Rotary Fiorenzuola e Polo Scolastico Mattei, tante attività per il futuro dei giovani

arduini montesissa

Sabato 1° giugno, in una festosa cornice, si è svolto l’evento di chiusura delle attività che Polo scolastico e Rotary Club Fiorenzuola hanno comunemente portato a termine nel 2023/2024, con il fattivo coinvolgimento di docenti e studenti.
La giornata, organizzata presso l’Istituto Mattei, ha trovato in Lisa Piccioni, studentessa al quinto anno dell’indirizzo Scienze Umane dell’istituto, una valente conduttrice. Lisa, in apertura, ha presentato il Rotary, ricordando che il sodalizio si configura come una rete globale di 1,4 milioni di uomini e donne intraprendenti, amici, conoscenti, professionisti e imprenditori che credono in un mondo dove tutti i popoli, insieme, promuovono cambiamenti positivi e duraturi nelle comunità vicine e lontane.
La Presidente del Rotary Federica Arduini ha ricordato che il club ha dedicato questo anno rotariano ai giovani, partendo dai service dedicati ai bambini della scuola materna, primaria e secondaria, per arrivare a ragazzi laureati con il “Premio di laurea Roberta Solari” sulle pari opportunità, passando poi a presentare lo svolgimento della mattinata.

La parola è passata quindi alla Dirigente Scolastica dell’Istituto, prof.ssa Rita Montesissa, per i saluti e i ringraziamenti al Club, per il grande lavoro realizzato durante l’anno. Analoghi ringraziamenti da parte del Rotary: senza l’impegno della Dirigente in prima persona e al fondamentale contributo dei professori che hanno portato avanti le iniziative non poteva essere immaginato il grande risultato raggiunto. Tutti hanno creduto fortemente nelle attività diversificate e multidisciplinari, improntate a sviluppare il futuro dei giovani.
Ha preso poi la parola l’Assessora alla Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili del Comune di Fiorenzuola, Elena Grilli, per un saluto Istituzionale, la cui partecipazione a questa interessante iniziativa ha testimoniato la sensibilità da parte della Grilli e del Comune di Fiorenzuola nei confronti dei giovani, dell’istituzione scolastica e del Rotary club Fiorenzuola d’Arda. Il Comune, infatti, è da sempre impegnato a sviluppare le politiche giovanili e questa attività si inserisce perfettamente nel percorso intrapreso.
Arduini ha ripercorso quindi, insieme alla Presidente Rotaract Clara Alfano, i passaggi principali dell’anno denso di progetti incentrati sui giovani , fulcro del suo anno di presidenza. Il Rotaract, ha ribadito Arduini, è stato un valido partner del Rotary in questa azione, sia per l’attività con gli studenti, sia per la formazione dell’Interact. Nel corso della giornata, in questo solco, Alfano ha presentato i progetti portati avanti quest’anno con la scuola: “Drive Smart” e “Bullismo e legalità”. I progetti sono tesi a sensibilizzare i ragazzi sull’uso nocivo di alcool e sostanze che alterano i riflessi durante la guida e su come individuare e difendersi dal bullismo.
La giornata è stata allietata dalle musiche e dal canto di Elia e Giulia, due ragazzi della 5C del “Liceo delle scienze umane” che già da 6 anni lavorano ad un progetto musicale insieme ad una band (i Data Zero, recentemente uscito un loro nuovo singolo, “Sweat”, disponibile su tutte le piattaforme digitali ). I due bravissimi musicisti hanno intrattenuto gli intervenuti facendo ascoltare brani molto apprezzati.

I progetti

I progetti presentati e realizzati in questo anno Rotariano sono stati veramente tanti e hanno visto un grande impegno da parte dei soci in termini di professionalità e tempo e da parte del Club in termini di programma e di risorse. Il club infatti ha investito sui “giovani” , in questo anno rotariano, circa 500 ore di volontariato e una ragguardevole somma in denaro per i costi vivi necessari per la realizzazione dei progetti e per i premi in denaro consegnati ai ragazzi meritevoli, supportato in questo da due sponsor amici del Club: Elfo Srl e EmilBanca. I progetti che il club ha realizzato per i giovani, procedendo dai più piccoli, sono partiti dalla scuola Materna San Fiorenzo con gli incontri di arte emozionale, in collaborazione con l’artista Alfonso Maffini, per poi estendersi alla scuola Primaria con la Pet Therapy, grazie alle professioniste del “Centro Cinofilo Val Luretta”, e con tantissimi progetti al “Polo Mattei di Fiorenzuola”, per poi terminare con il sostegno alle pari opportunità con una borsa di studio per neolaureati, “Borsa di studio Roberta Solari”, del valore di 1000 Euro, che ha trovato la propria collocazione al di fuori del polo scolastico.
La scuola secondaria superiore “Polo Mattei di Fiorenzuola” è stata coinvolta in numerosi progetti: la borsa di studio di 2.500 Euro per studenti neodiplomati ”+Opportunità: una finestra sul futuro”; “Bando Progetto Ambiente” con premio di 600 Euro ; Bando “Progetto etica e Legalità” con premio di 500 Euro ; “Rotary Youth Exchange (Rye)” per il progetto internazionale di scambio giovani; “New Generation Service Exchange (NGSE)”; e infine la campagna di sensibilizzazione alla donazione degli organi, con la proiezione del cortometraggio “SEVENTYFIVE bpm”, alla presenza delle classi quarte e quinte del polo scolastico, progetto realizzato in collaborazione tra Rotary Club Fiorenzuola , Cineclub Piacenza e Aido.

Il primo momento della mattinata è stato dedicato all’ Interact Club Fiorenzuola d’Arda, che conta attualmente 12 membri. Il Club Interact è stato fondato il 1 dicembre 2023, alla presenza del Governatore Luigi Maione e delle due Presidenti Federica Arduini (Rotary) e Clara Alfano (Rotaract), che insieme hanno firmato la sua costituzione, e che lo hanno fortemente voluto sin dall’inizio del loro mandato, nel luglio 2023, quando lo hanno inserito come primo obbiettivo nel programma dei rispettivi club per l’annualità 2023-2024. I Club Interact raccolgono ragazzi dai 12 ai 18 anni. Il Rotary International vede nell’ “azione Giovani” un importante via d’azione e chiede ai Club Rotary e Rotaract di favorirne la costituzione sul proprio territorio, affinché i giovani sperimentino le loro doti di leadership e scoprano il valore del servire con disinteresse e in modo divertente. Lo scopo è quello di promuovere la comprensione internazionale e la creazione di nuove amicizie in tutto il mondo. Il giorno 18 aprile 2024 sono stati spillati il Presidente dell’Interact Francesco Lapi, il Tesoriere Gianluigi Piano e i membri di Club: Emma Sabatini, Azelmad Aicha, El Bachraoui Oumaima, Ylenia Lupo, Ilaria Sidoli, Francesco Liguori, Davide Chini.

Fondamentale il ruolo della Coordinatrice Tiziana Meneghelli, socia del Club , Past President  ed oggi Assistente del Governatore. Tiziana ha ricordato le prime attività svolte dal neocostituito Interact, la preparazione di pacchi presso l’Emporio Solidale di Fiorenzuola, l’attività al canile intercomunale di Fiorenzuola, il primo mercatino a Cortemaggiore il 5 maggio, la preparazione di biscotti da presentare al mercato di Cortemaggiore del 2 giugno per ottenere offerte da utilizzare per le attività di service del prossimo anno interactiano. Sono state proiettate alcune immagini dei service fatti e della spillatura dei ragazzi, con un loro breve discorso. Tiziana ha poi chiamato i 12 ragazzi e li ha presentati.

La Presidente ha quindi spillato le due segretarie dell’Interact Club, Ilaria Sidoli e Ilenia Lupo, già membri di Club, e tre nuovi soci, William Oroboncoidi della 2° ITT, Amampreet Sing e Giacomo Armani della 2C ITT. Chiamato per un breve intervento il Presidente dell’Interact, Francesco Lapi della classe 3B del Liceo Scientifico  che resterà in carica sino al 30 giugno 2025, ha parlato della sua entusiasmante esperienza di Presidente dell’Interact Club di Fiorenzuola, e anche dello scambio giovani (RYE) , altro interessante programma rotariano che lo vedrà protagonista quest’estate con una vacanza studio in Texas, resa possibile da questo interessante e gratuito progetto del Rotary International. Francesco infatti sarà ospite di una famiglia rotariana negli Stati Uniti , in Texas, e, con la sua famiglia italiana, a sua volta, si sta preparando a ricevere Samuel, che arriverà in Italia mercoledì 12 giugno , per poi rientrare nuovamente in Texas, insieme al nuovo amico Francesco, a metà luglio.

Il secondo dei progetti presentati al Polo Mattei è il Bando per studenti neodiplomati del Mattei che si chiuderà il 15 luglio, dal titolo “+Opportunità: una finestra sul tuo futuro” , consistente in una borsa di studio universitaria per i giovani che si diplomeranno nel mese di luglio 2024. La borsa di studio avrà un valore annuo di 2.500 Euro ( Bando disponibile sul sito dell’Istituto Mattei). Il terzo progetto presentato è stato il Bando “Progetto “AMBIENTE”, che ha sensibilizzato i ragazzi su argomenti emergenziali come il clima, l’acqua, il suolo, l’energia e l’utilizzo virtuoso delle energie alternative. I ragazzi, divisi in gruppi, hanno elaborato dei prototipi, 14 in totale, esposti in un’aula. Le classi che hanno partecipato sono state: 1A, 1B, 2A e 2B del Liceo Scientifico. Claudio Mazzari, rotariano e responsabile del progetto, Simone Costa, rotaractiano, e il Prof. Santi, referente di progetto, hanno presentato le attività svolte, in classe e in gruppo, e spiegato le ragioni della scelta del gruppo vincitore del premio di 600 Euro , composto dagli studenti della classe 1 A del Liceo Scientifico: Stefano Beccali,  Alberto Cattadori,  Filippo Cavalieri, Ernesto Dadomo. Il gruppo ha realizzato un prototipo interessantissimo dal titolo “Dall’acqua alla produzione di idrogeno”. E’ seguita l’intervista ai vincitori, con presentazione dei progetto e consegna del premio.

Il quarto progetto presentato è stato il Bando “LEGALITA’ E CULTURA DELL’ETICA” che ha richiesto agli studenti delle classi 4 A E 4 B del “Liceo delle scienze umane” di affrontare il tema dell’intelligenza artificiale. La domanda a cui i ragazzi hanno dovuto rispondere è stata : “intelligenza artificiale tra opportunità, rischi e possibili illegalità: viaggio verso l’ignoto, evoluzione o declino?”.

Gli studenti hanno prodotto 5 elaborati. La Responsabile di progetto, Silvia Romanini, rotariana, e la referente di progetto per il Mattei, Prof.ssa Michela Pisu, con la Presidente di giuria Elena Grilli, hanno ricordato quanto l’intelligenza artificiale possa essere importante fonte di sviluppo ma anche molto pericolosa se non regolamentata da normative precise e lasciata senza controllo. La Presidente del Rotaract Clara Alfano ha proclamato vincitrice del premio, Serena Agrillo della classe 4 C del Liceo delle scienze umane, con un bellissimo tema su un aspetto controverso dell’intelligenza artificiale. A seguire la proiezione degli elaborati e una breve intervista alla vincitrice a cui è stato consegnato l’attestato e l’ assegno di 600 Euro. Infine è stato presentato il progetto del Rotary International “ NEXT GENERATION SERVICE EXCHANGE (NGSE)”. Si tratta di un progetto di scambio giovani dai 19 ai 30 anni che ha trovato nel Polo Mattei un riferimento sicuro. Georgia Lira Hoffman, protagonista del progetto (22 anni, laureata in comunicazione e fotografia, attualmente studentessa di un master in design) ha raccontato come, per lei, sia stata importante questa esperienza per accrescere la propria cultura e formazione. E’ intervenuto Alberto Portapuglia, socio del Club e responsabile del progetto insieme a Francesco Timpano. Portapuglia ha spiegato che Georgia proviene da Port Allegre, a Sud del Brasile, Stato Rio du Sud, ha partecipato ai service di club insieme ai soci rotariani e ha potuto entrare fisicamente nelle aziende dei soci, osservandone i processi produttivi e contribuendo in modo concreto ad accrescere nelle aziende la consapevolezza dell’importanza di saper comunicare il proprio business per valorizzare le competenze.

La Presidente Arduini ha consegnato un attestato a Lira a conclusione del suo progetto NGSE. L’intervento ha suscitato grande interesse nei ragazzi presenti. Per finire i ringraziamenti, con interventi di Federica Arduini e Claudio Mazzari (che sarà Presidente del Rotary Fiorenzuola nell’anno 2024/2025) , con un breve “passaggio delle consegne”, da Arduini a Mazzari, volto a sancire la continuità del lavoro svolto in questo anno rotariano anche per il prossimo anno scolastico, con l’approvazione da parte della Dirigente scolastica e del consiglio di Istituto del Polo Mattei. L’evento è stato quindi chiuso dalla Dirigente Scolastica, professoressa Rita Montesissa, che ha colto l’invito, e si è resa disponibile a valutare i nuovi progetti per poter proseguire il percorso intrapreso.

Nella foto, Federica Arduini e Rita Montesissa.

Pubblicato il 15 giugno 2024

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Industriali alle prese con la burocrazia, l’assessore regionale Colla: Lavoriamo per semplificare l’iter alle imprese virtuose

COLLA

“Rendeteci le cose facili, perché lì fuori sta diventando sempre più complesso”. È la richiesta di Vincenzo Cerciello, vicepresidente di Confapi Industria Piacenza, agli amministratori pubblici nel corso della ventesima assemblea dell’associazione di categoria delle piccole e medie imprese che si è svolta all’Università Cattolica di Piacenza l’11 giugno scorso. L’ostacolo è la burocrazia. “Per crescere, per essere leader, dobbiamo lavorare di squadra – dice Cerciello – non si gioca solo sul campo di Piacenza, ma su un campo internazionale. Siamo in Champions League, dobbiamo prepararci ad affrontare le sfide al meglio”. Davanti a sé, Cerciello aveva gli assessori regionali allo sviluppo economico di Emilia Romagna, Vincenzo Colla, e Lombardia, Guido Guidesi. “Negli Stati Uniti è molto più semplice – osserva Cerciello – per qualsiasi cosa ci sono uffici preposti in cui si ottengono risposte; in Italia, invece, ogni cosa richiede tantissimo tempo. Per fare investimenti, spesso, ci vogliono tanti anni affinché i progetti vengano approvati”. La soluzione proposta da Vincenzo Colla è una “lista” di imprenditori e imprese che, forti della loro reputazione, possano avviare progetti con un iter più snello.

Sburocratizzare: iter semplificato a imprenditori “virtuosi”

“Gli imprenditori hanno ragione quando dicono che c’è un problema di burocrazia – ha detto Colla – agli investimenti serve velocità per stare al passo, la tecnologia ha velocità incredibile, o ci sei dentro o c’è qualcun altro che ti scansa”. Colla elenca due grandi fattori. “In Regione – ha rivelato – stiamo discutendo sul creare liste di merito degli imprenditori con una certa storia e reputazione che, se si presentano con un progetto, non facciano più trenta passaggi prima di avere una risposta; l’amministrazione può dare loro fiducia senza bloccare gli investimenti all’inizio, può farli partire prima perché hanno una reputazione e non vogliono rovinarsela”. Il secondo fattore riguarda la stabilità delle norme. “Bisogna modificare il terreno della giustizia industriale – ha detto Colla – ad esempio, il Testo unico sugli appalti è stato modificato tantissime volte, quando uno ha imparato a fare un appalto, dopo diverse modifiche non sa più farlo. Abbiamo un problema molto grande nella stabilità delle norme”.

Transizione ecologica e digitale “con pragmatismo”

L’assemblea dell’11 giugno è stata aperta dal presidente di Confapi Industria Piacenza Giacomo Ponginibbi, che – dopo aver ricordato il rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Franco Anelli, tragicamente scomparso lo scorso 23 maggio – ha invitato a trattare i grandi temi della transizione ecologica e digitale con pragmatismo. “Noi imprenditori – ha affermato Ponginibbi – siamo abituati a guardare sempre avanti e non crogiolarci dei risultati ottenuti. È del presente e del futuro che voglio parlare. Anche perché anche oggi ci troviamo, come ormai da tempo, in una situazione caratterizzata da tensioni internazionali che impattano nella vita quotidiana delle aziende: i conflitti in Ucraina e Medio Oriente che stanno comportando l’aumento dei costi e la difficoltà negli approvvigionamenti delle materie prime, proprio per la situazione nel Mar Rosso. Se si pensa poi all’incertezza dovuta alle elezioni nelle più grandi democrazie del mondo: Stati Uniti, Europa e India e alle politiche monetarie di contenimento inflazionistico con le conseguenze che tutti conosciamo sul costo del denaro. Siamo, inoltre, davanti a grandi cambiamenti: la transizione ecologica, che speriamo venga attuata con pragmatismo: se intendiamo perseguire un obiettivo di sicurezza economica all’interno di un percorso di decarbonizzazione occorre uscire dall’approccio ideologico e premere affinché si ristrutturi nel profondo il green deal e renderlo realmente sostenibile. Così come quella digitale: l’avvento dell’intelligenza artificiale è ormai realtà già nelle aziende e noi, grazie anche alla nostra categoria Unimatica, siamo già in prima linea da mesi. La nostra forza infatti è il pragmatismo, l’ascolto degli imprenditori e la voglia di rappresentarli senza filtri”.

Le autorità presenti

Prima dell’inizio dell’assemblea, hanno preso la parola il prefetto di Piacenza Paolo Ponta, la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi e la presidente della Provincia di Piacenza Monica Patelli. “Quello della provincia di Piacenza è un tessuto ricco e fecondo di iniziative – ha detto il prefetto Ponta – fatto di aziende che sanno affrontare le sfide del presente e del futuro, in un contesto che fa di tutto per mettere i bastoni fra le ruote. Auspico un’imprenditoria che tragga spunto dalla tradizione per portare ai giovani cultura d’impresa e nuove leve di lavoro”. La sindaca Tarasconi ha sottolineato come “l’ossatura del nostro paese, così come quella della nostra città, è fatta di piccole e medie imprese, e quindi di voi – ha detto rivolgendosi agli oltre quattrocento imprenditori presenti – ci conosciamo tutti e ci sentiamo spesso. La pubblica amministrazione può creare migliori condizioni affinché voi possiate crescere e affinché il nostro territorio, grazie a voi, cresca”. Confapi, ha osservato la presidente della Provincia Monica Patelli, è “una realtà solida che non fa mancare il sostegno alle imprese associate”. “Abbiamo davanti sfide nuove e difficili, e in un contesto globale difficile anche le amministrazioni devono fare la loro parte. La Provincia c’è e si mette a disposizione del territorio, abbiamo approvato il Piano territoriale di area vasta (Ptav), un importante strumento di coordinamento per scelte urbanistiche strutturali che incidono a lungo termine sul territorio. Ma è il capitale relazionale che favorisce sviluppo e viceversa: lavorando insieme possiamo ottenere risultati a vantaggio dei cittadini e del territorio”.

Sostenibilità demografica

Il discorso della sostenibilità, ha sottolineato Vincenzo Colla, comprende anche la demografia. “Sostenibilità ambientale e sociale devono andare di pari passo, ma c’è anche un’altra sostenibilità, quella demografica, che non è un fatto né di destra né di sinistra ma la cifra del nostro futuro. Se riparte il Pil, come spero, e se parte Industria 5.0 e riparte il mercato, ormai abbiamo un sistema di imprese che non incrocia domanda e offerta e manca a livelli alti, intermedi e bassi e rischia di non prendere le commesse. Abbiamo fatto una legge in questa Regione per attrarre e trattenere i talenti, chi avrà le teste farà la differenza. Non si fa la meccanica senza teste, che vengono prima del manufatto. Chi avrà la qualità delle teste farà la traiettoria. Questa legge, votata all’unanimità in assemblea legislativa, è stata presentata con una ricerca dell’Istituto Cattaneo sul lavoro da cui emergeva che nel 2023 in Emilia-Romagna abbiamo avuto 3mila e 500 ragazzi e ragazze che sono andati di là dalla frontiera, i laureati. Il più grande investimento pubblico lo consegniamo di là e fa concorrenza a noi. Lì il paese deve mettere un focus prioritario. Come ha retto l’Emilia Romagna – ma l’ha fatto anche la Lombardia – sulla demografia? Abbiamo una demografia più alta rispetto ad altre regioni per tre motivi: le università che attraggono a livello internazionale, le imprese con reputazione che hanno saputo trattenere e far arrivare e 8mila ragazzi che dal Sud Italia hanno deciso di fermarsi in Emilia Romagna, a cui si aggiungono altre 7mila e 500 persone che da tutte le parti del mondo sono entrate nel processo produttivo della nostra regione. Siccome la natalità non è un colpo di frusta, per il manifatturiero chi sarà in grado di avere progetti di integrazione. In Albania, paesi come Germania, Francia e Austria stanno costruendo scuole tecniche per formare i lavoratori a cui proporre un posto di lavoro in Europa. Lì l’integrazione inizia ad avere uno spessore progettuale che non vedo nel nostro paese. Non è sufficiente la digitalizzazione e la tecnologia senza testa, braccia e corpo intermedio”.

Camisa: “Il sano pragmatismo piacentino a Roma, Industria 5.0 merito di Confapi”

Non poteva mancare all’assemblea dei piccoli e medi industriali il presidente nazionale di Confapi Industria, il piacentino Cristian Camisa, che ha sottolineato come il suo impegno nazionale non lo abbia “allontanato” da Piacenza. “Sono andato a Roma ma resto sempre con voi – ha detto –, ho cercato di portare il sano pragmatismo piacentino a Roma, una delle sfide che stiamo portando avanti è far capire sempre di più al governo che il nostro è un mondo fondamentale e che le leggi vanno fatte a misura di piccole e medie imprese”. Camisa ha evidenziato poi l’impegno profuso negli ultimi anni dall’associazione di categoria e i risultati ottenuti a livello nazionale ed europeo. Per primo, il lavoro di Confapi per arrivare al decreto Industria 5.0. “A Palazzo Chigi, nella prima riunione della cabina di regia – ha detto il presidente di Confapi – feci presente al ministro Raffaele Fitto che nei programmi, oltre al Pnrr e a Transizione 5.0, non c’era nulla per la piccola e media industria, ma solo per il pubblico e per la grande e grandissima industria. La nostra proposta fu di mutuare il modello di Industria 4.0, dicemmo al ministro che per noi il modello vincente era il credito d’imposta, semplice, intuitivo, già conosciuto e soprattutto funzionava. Il ministro Fitto è stato molto bravo, è andato in Europa e ha ricontrattato gli interventi: il risultato è stato Repower Eu, con 6,3 miliardi di euro all’anno per due anni. Sappiate che se questi interventi oggi ci sono sicuramente è merito del governo ma soprattutto di Confapi, che è stata l’unica associazione a fare questa proposta concreta”. La difficoltà per le imprese, a Piacenza come in Italia, resta quella del reclutamento. “Viviamo un inverno demografico – ha osservato Camisa – oggi il nostro centro studi ha stimato più di un milione di persone che saremmo disponibili ad assumere ma che non riusciamo a trovare. Nell’ultima indagine congiunturale, oltre il 60% delle nostre imprese non trovano personale: avremmo la possibilità di crescere maggiormente ma non lo possiamo fare”.

Il Piano Mattei

Camisa ha poi spiegato il progetto avviato da Confapi insieme agli industriali tedeschi per formare nuovi lavoratori nei paesi africani. “All’interno della cabina di regia del Piano Mattei – ha detto – abbiamo proposto un sistema di immigrazione completamente differente da quello che oggi vediamo, con necessità che partano dalle nostre piccole e medie industrie e che arrivino direttamente in Africa con una sessione di formazione sulle specifiche esigenze delle nostre imprese. Una seconda sessione di formazione è prevista all’interno delle nostre associazioni per mettere a disposizione poi delle nostre industrie. Per dare concretezza a questa idea abbiamo firmato, la scorsa settimana, nell’assemblea nazionale, con la piccola e media industria tedesca un accordo di collaborazione attraverso il quale innanzitutto avremo una collaborazione a 360 gradi per abbattere i confini geografici per uno sviluppo del sistema industriale, ma soprattutto sul tema africano: loro (i tedeschi, ndr) sono già presenti in nove paesi con influenza su venticinque, con quest’accordo già a partire da questo mese anche Confapi Industria potrà cominciare a lavorare su questi paesi, formare il personale e metterlo a disposizione delle nostre aziende. Sicuramente non è la risoluzione del problema ma, come sempre, in maniera pragmatica, cerchiamo di dare una soluzione a una domanda pressante del nostro sistema industriale”. Una strada che Carlo Alberto Carnevale Maffè, docente di strategia e imprenditorialità alla Sda Bocconi School of Management, definisce giusta “perché il capitale umano è la chiave della trasformazione”. “Le Pmi devono essere portate su una piattaforma di produttività che colmi questo ritardo ormai ventennale che abbiamo, bisogna fare formazione permanente”, sostiene il docente, che punta tutto sulla formazione. “Mandate i vostri collaboratori a studiare sempre, per tutta la vita, viste le rivoluzioni tecnologiche che abbiamo, altrimenti il declino produttività è irrecuperabile”.

Non c’è manifattura senza servizi, e i salari “vanno aumentati”

“Il mondo sta uscendo dalla crisi – ha osservato Carnevale Maffè – anche il Pil dell’Europa, che fa fatica, è leggermente al rialzo quest’anno con una produttività e un’occupazione in crescita. E questo è paradossalmente un problema, abbiamo l’occupazione in crescita ma il capitale umano insufficiente. Torno all’idea di integrazione come patto fondamentale di cittadinanza: l’Europa è tornata nel 2024 per la prima volta dopo il buco del 2021-23 ad essere esportatore netto. La nostra esportazione non va male, rispetto alla crescita che ha fatto la Cina e a quella sistematica di Europa e Stati Uniti, noi siamo messi in ripresa con l’Italia che ha fatto meglio degli altri paesi d’Europa in questi quattro anni dopo il Covid, anche per gli investimenti, grazie a Industria 4.0 che ha sicuramente aiutato. Ho ricevuto pochi minuti fa la bozza di Industria 5.0: questa quota di investimenti ha aumentato la produttività del sistema paese e delle Pmi come nessun’altra cosa in vent’anni. L’appello che faccio è molto chiaro: sfruttate il decreto Industria 5.0 perché è sicuramente un indirizzo di fondamentale importanza. Nel 2023 l’Italia non è andata benissimo, siamo leggermente cresciuti ma abbiamo fatto peggio di Francia e Spagna, meglio della Germania che ha più problemi di noi. L’export italiano, secondo i dati Istat di stamattina, non sta andando benissimo nel primo trimestre di quest’anno e paradossalmente al Sud sta andando meglio del Centro-Nord. Questo mi fa riflettere: in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, motore dell’esportazione italiana, nel primo trimestre 2024, si registra un -3, -4 e -5%. Non è una buona notizia, ma in questo quadro la provincia di Piacenza è record italiano. Complimenti a voi che tenete alto l’onore dell’export italiano. C’è un tema fondamentale che riguarda il personale: l’industria in questi trent’anni ha perso mezzo milione di addetti, pur avendo aumentato la produttività più dei servizi, che hanno preso tre milioni e mezzo di addetti ma sono ancora inchiodati al palo: significa che non c’è abbastanza tecnologia, informatica e supporto della burocrazia. Il gap di produttività dal 1992 al 2022: l’Italia ha perso produttività rispetto ai grandi competitor mondiali e lo ha fatto soprattutto nei servizi; quindi, per quanto la cultura manifatturiera sia importante, ricordiamoci che non c’è manifattura senza i servizi, tra cui la pubblica amministrazione. E questa scarsa produttività si riflette in scarsi salari: possiamo fare tutti i decreti del mondo, ma i miei studenti se devono guadagnare 1200 euro al mese non vengono a lavorare. E per aumentare i salari non servono i decreti della politica, serve la capacità delle imprese di aumentare produttività e funzionalità”. Piacenza, secondo Carnevale Maffè, ha ottime potenzialità per l’internazionalizzazione. “Piacenza è il porto di Palos da cui partire – ha detto l’economista facendo un paragone con l’avventura di Cristoforo Colombo verso le Americhe – serve chiedere qualche fondo a Isabella d’Aragona e poi partire alla scoperta di nuovi mercati”.

Francesco Petronzio

Nella foto, Vincenzo Colla durante il suo intervento.

Pubblicato il 14 giugno 2024

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