“È iniziata anche in Emilia-Romagna e Piemonte la raccolta del pomodoro da industria da destinare a concentrati, polpe e passate e, dalle stime iniziali provenienti dai nostri stabilimenti di Piacenza e Ferrara, si prevede un calo nella raccolta e nella produzione dovuti principalmente al maltempo che ha colpito soprattutto i territori emiliani e piemontesi con periodi di siccità alternati a grandine e temporali”. Lo dichiara Alessandro Squeri, direttore generale di Steriltom, società leader a livello Ue nella produzione di polpa di pomodoro per il settore Food Service e Industriale in merito alle stime iniziali sulla raccolta di pomodoro 2024. “Il 2023 si è caratterizzata come un’annata difficile ma positiva, dove gli obiettivi di filiera sono stati raggiunti, grazie anche a un sistema di regole condivise e alla collaborazione tra parte agricola e parte industriale. Il 2024 si sta contrassegnando come una stagione iniziale molto incerta dove la crisi climatica, la visione di breve termine di alcuni operatori, e la concorrenza estera scorretta di paesi come la Cina che vende in Europa in dumping non rispettando i nostri standard di sicurezza e sostenibilità, stanno minando la nostra filiera d’eccellenza".
"Come Steriltom, che rappresenta una delle maggiori eccellenze del Made in Italy a livello europeo - prosegue - ci auguriamo che a ottobre, al termine della campagna di raccolta, queste stime iniziali al momento preoccupanti non vengano confermate e che il comparto possa raggiungere i suoi target di cui beneficeranno i consumatori e tutto l’indotto di riferimento. Se ciò avvenisse - conclude Squeri - confermerebbe ancora una volta la grande capacità dei nostri agricoltori di rispondere positivamente alle difficoltà. Per questo stiamo lavorando per affiancarli e supportarli al massimo”.
La Camera di Commercio dell’Emilia raddoppia gli investimenti a sostegno delle imprese delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Dopo lo stanziamento di 6,6 milioni di euro deliberato nei mesi scorsi, l’Ente camerale emiliano (nato un anno fa dalla integrazione delle Camere di Commercio delle tre province dell’Emilia occidentale) ha infatti portato a quasi 13 milioni di euro le risorse destinate a sostenere lo sviluppo delle imprese e del territorio. “Un investimento straordinario – sottolinea il presidente della Camera di Commercio dell’Emilia, Stefano Landi – che supera largamente, in valore, la somma delle risorse messe annualmente a disposizione, in precedenza, dagli Enti camerali confluiti nella nuova realtà interprovinciale”. “In una stagione segnata da un rallentamento della crescita, da problemi di tenuta che riguardano il comparto manifatturiero, da buoni livelli occupazionali che però si associano ad un aumento del ricorso alla cassa integrazione – prosegue Landi - abbiamo ritenuto necessario fare leva su ogni risorsa disponibile per sostenere la competitività di un sistema che conta 112.474 imprese attive con 546.106 occupati, esprime un Pil pari al 2,7% del Pil nazionale e del 29,4% del Pil regionale e realizza 30 miliardi in termini di esportazioni, vale a dire il 35,6% di quello dell’Emilia-Romagna e il 4,9% di quello nazionale”. “Un sistema forte – puntualizza Landi – di cui andremo a sostenere, in particolare, i processi di innovazione digitale, l’internazionalizzazione e la sostenibilità, con un’attenzione particolare riservata a quelle piccole e medie imprese che ne rappresentano tanta parte”. Su proposta della Giunta, il Consiglio camerale ha così approvato ieri il rifinanziamento dei bandi da poco emanati, che destineranno le risorse agli specifici capitoli di investimento; “dalle richieste pervenute dalle imprese su quelli aperti – spiega Landi – appaiono comunque già delineati gli orientamenti sui quali ci muoveremo per corrispondere alle esigenze esplicitamente manifestate dalle aziende e dalle loro associazioni di rappresentanza, assicurando, così, il più efficace esito dell’utilizzo delle risorse”. I finanziamenti per sostenere la relazione con i mercati esteri (333 richieste pervenute) passeranno da 1 a 1,7 milioni; quelli per l’acquisizione di certificazioni ESG (120 richieste) saliranno da 0,5 a 1 milione; le risorse per le piccole imprese del territorio, e in particolare per la filiera turistica e commerciale (172 richieste), si porteranno a 1,2 milioni (il primo stanziamento era pari a 0,75 milioni). L’incremento più consistente riguarda, in ogni caso, le risorse a disposizione per l’innovazione digitale delle imprese (523 richieste pervenute), che passeranno da 0,75 a 4,5 milioni di euro. “Prevediamo inoltre – osserva Landi – investimenti ulteriori per 1 milione di euro a sostegno delle richieste che potranno giungere su altri capitoli di interesse per le imprese e uno stanziamento di circa 250.000 euro da destinare a sostegno del capitolo formazione, lavoro, nascita di imprese, ad esempio per i giovani, puntando ad assicurare, grazie anche alle costanti iniziative camerali di orientamento rivolte alle scuole e agli studenti del territorio, il superamento del pesante mismatching che si sconta tra offerta di lavoro e profili effettivamente reperibili”. “A completare il quadro delle risorse stanziate – spiega il vicepresidente vicario della Camera di Commercio dell’Emilia, Filippo Cella -, insieme ai 10 milioni direttamente destinati alle imprese vi sono poi 1,62 milioni destinati ad altri soggetti del territorio (enti di ricerca e innovazione, formazione e internazionalizzazione, ma anche istituzioni e progetti culturali) e quasi 1,3 milioni a sostegno di attività dirette condotte dalla Camera di Commercio dell’Emilia. “L’essere promotori di sviluppo – sottolinea Cella – si traduce, così, in uno sguardo e in azioni ampie sia sui fattori che possono accrescere la competitività delle nostre imprese, sia sui tanti elementi di attrattività del nostro territorio, sostenendo e valorizzando anche quelle risorse che riguardano, ad esempio, la storia, la cultura e le tradizioni, dalle quali possono nascere nuove economie e, conseguentemente, nuove realtà imprenditoriali molto legate alle comunità locali”. “In questo senso – conclude Cella – è emblematico l’investimento (1,2 milioni di euro) a sostegno delle piccole imprese del commercio e della filiera turistica, le cui attività impattano fortemente proprio sulle comunità locali e fanno leva su risorse, anche immateriali, che divengono generatrici di lavoro, sicurezza e coesione nel territorio”.
“Le risorse economiche messe a disposizione di imprese ed enti – spiega il vicepresidente della Camera di Commercio dell’Emilia, Vittorio Dall’Aglio, recentemente nominato presidente della Borsa Merci Telematica Italiana – non esauriscono, in ogni caso, il lavoro a sostegno dello sviluppo del territorio”. “Le azioni che vanno in tal senso – prosegue Dall’Aglio - si traducono, ad esempio, nei progetti e negli incontri con buyer esteri nell’ambito della ricerca di nuovi partners commerciali e nell’approfondimento delle opportunità di sbocco su Paesi esteri (31 le iniziative nel primo anno di attività dell’Ente camerale emiliano), in nuovi servizi online sia per l’internazionalizzazione che nell’ambito della finanza (è di poche settimane fa il lancio del “Portale Agevolazioni” in percorsi di formazione e informazione per le imprese sulle opportunità legate alla transizione digitale e alla sostenibilità ambientale (22 i webinar e gli eventi in presenza realizzati in un anno)”. “A questi interventi – conclude Dall’Aglio – si associano interventi formativi e consulenze mirate su brevetti e proprietà intellettuale, sull’efficientamento energetico e su tutti i temi che possono consentire alle imprese, e soprattutto a quelle di minori dimensioni, che hanno minori capacità di investimenti propri, di accrescere la loro competitività”.
Gropparello si appresta a celebrare l'80esimo anniversario della sua liberazione dal nazifascismo con due eventi che ricordano quel giorno e i protagonisti della lotta partigiana. Due momenti per riflettere sul valore della resistenza della libertà e della democrazia.
Il trekking storico a Montechino
Ad aprire le celebrazioni dell’80mo della Liberazione di Gropparello si è tenuta domenica 4 agosto l’escursione “La guerra dei pozzi”. Un itinerario, realizzato con la Proloco Montechino, che ripercorre la storia Montechino a partire dalle prime lotte sindacali fino al 1943, quando la guerra arriva alla sua fase più cruenta e l’impianto estrattivo di Montechino diventa un bottino ambito. In tale occasione è stato inaugurato alla presenza del vicesindaco di Gropparello Giuseppe Previdi e della vicepresidente del Museo della Resistenza Piacentina Valentina Pareti il pannello del sentiero “La Guerra dei Pozzi”. A seguire è stato presentato il secondo volume “Sentieri della Libertà” che aggiunge altri 14 sentieri al progetto “La Resistenza si impara in montagna” (www.sentieridellalibertà.it)
L’evento dell’8 agosto
Proprio la Resistenza, nelle sue varie forme ed accezioni è il tema conduttore dello spettacolo “altREsistenze”, un omaggio a donne e uomini che hanno resistito e tuttora resistono a varie forme di oppressione. Si parlerà di resistenza delle donne, resistenza alla mafia, al razzismo fino ad arrivare a una più recente forma di resistenza: quella contro chi nega il cambiamento climatico. Ascolteremo le storie di Tina, staffetta partigiana, di Masha, uccisa per un ricciolo fuori posto, di Peppino freddato dalla mafia, di Biko imprigionato e torturato e di tanti altri che si sono battuti, a costo della propria vita nella speranza di un mondo migliore. Le narrazioni saranno intervallate dall’esibizione del gruppo “Born in the Sixty” che ha selezionato i brani musicali coerenti con i temi trattati. Ad aprire la serata l’incontro con il vicepresidente nazionale ANPI Emilio Ricci, che dialogherà con Alessandro Pigazzini, coordinatore del progetto 8 agosto 1944, sul tema “Dalle lotte di ieri l’ispirazione per le lotte di oggi”. Lo spettacolo si terrà a Gropparello presso l’ex Asilo Gandolfi alle ore 21.00 La manifestazione, entrata nel calendario civile di Gropparello, è patrocinata dall’Amministrazione Comunale ed è organizzata dall’Associazione Oltre la Storia, la sezione ANPI Gropparello Carpaneto e il Museo della Resistenza.
Nella foto, l'inaugurazione del pannello del sentiero "La Guerra dei Pozzi”.
Al via gli anticipi alle imprese agricole, tra le più colpite dalle alluvioni di maggio 2023, per il ripristino di strutture aziendali, danni a macchinari, terreni e strade poderali. A disposizione della Regione risorse complessivamente per 49 milioni, sulla legge nazionale 100/23 per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali. Saranno avviati in questi giorni i pagamenti degli anticipi alle imprese agricole che hanno ottenuto il provvedimento di concessione degli aiuti, per sostenere il riavvio delle attività e le reintegrazioni o acquisti di impianti, strutture e infrastrutture aziendali. Gli anticipi, previsti per spese ammesse uguali o superiori a 50mila euro, sono pari al 50% del contributo concesso, previo rilascio di fidejussione bancaria o assicurativa. Vengono erogati nel periodo intermedio che passa tra la concessione dell’aiuto e il saldo finale del contributo.
Un aiuto concreto e indispensabile
“Lo strumento dell’anticipo, a fronte delle spese per gli interventi più complessi- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi- rappresenta un aiuto concreto e indispensabile. Dopo i danni gravissimi subiti le imprese si sono trovate di fronte a un rilevante sforzo finanziario per il riavvio delle attività, che in taluni casi rischiava di compromettere gli equilibri aziendali e di costituire un vero e proprio rischio per la tenuta di parti rilevanti del sistema agricolo dei territori colpiti”. “Siamo ancora lontani dalla cifra necessaria a coprire tutti i danni alle imprese colpite- aggiunge Mammi-. In attesa che il Governo garantisca il 100% delle risorse per i danni subiti dalle imprese, noi intanto lavoriamo per facilitare la ricostruzione delle infrastrutture, il ripristino dei siti produttivi e gli interventi indispensabili sui suoli agricoli”. In dettaglio gli anticipi potranno essere concessi per danni alle serre, danni ai suoli, agli impianti di produzioni arboree e arbustive, compresi i vivai, a macchinari e attrezzature agricole. Previsti nel provvedimento anche i lavori per ripristinare infrastrutture aziendali come canali di scolo, strade, impianti di approvvigionamento idrico, depositi rurali e strutture agricole complesse come stalle, porcilaie, allevamenti. Per quanto riguarda le infrastrutture condivise da più aziende, potranno accedere agli anticipi anche i lavori per la rimessa in funzione di opere di interesse pubblico come acquedotti rurali, impianti irrigui, argini golenali a difesa di aree agricole, canali di scolo, strade interpoderali, valloni interaziendali.
È stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione del Gal del Ducato. L’Assemblea dei Soci nei giorni scorsi si è infatti riunita alla scadenza naturale del precedente Cda, provvedendo a nominare i nuovi membri della struttura direttiva dell’organizzazione di valorizzazione e sviluppo territoriale delle aree interne e montane delle province di Parma e Piacenza. E accanto ad alcune conferme, vi sono anche alcune novità. La prima e più importante è la nomina del nuovo presidente: ora a guidare il Gal è stato incaricato Alessandro Cardinali, già vicepresidente nel periodo 2021-2024. Cardinali, in precedenza sindaco di Tornolo, comune della Val Taro e consigliere regionale, succede a Gino Losi e riporta a Parma la presidenza, nel rispetto della staffetta tra le due province.
Alla vicepresidenza è stato nominato Sergio Copelli, direttore di Piacenza Expo Spa, in passato sindaco di Pontedellolio, mentre gli altri tre consiglieri sono le confermate Maria Cristina Piazza ed Enrica Gobbi e la novità rappresentata dall’avvocato ed ex sindaco di Bettola, Simone Mazza. “Il nuovo Consiglio di Amministrazione dovrà affrontare le sfide imposte dal nuovo piano quadriennale della Strategia Leader 2023-2027 – ha dichiarato il neo presidente Cardinali – l’impegno si tradurrà in un sempre maggior ascolto del territorio e dei settori produttivi sostenendone gli investimenti e in un confronto aperto e collaborativo con gli enti in un’ottica di rilancio, sviluppo e allargamento degli orizzonti dell’area Appenninica”. “Il nuovo CdA è all’insegna della continuità – spiega Copelli, vicepresidente – ora si entra nella fase operativa della strategia quadriennale, con la pubblicazione dei nuovi bandi, e il territorio ha bisogno delle azioni puntuali che il Gal è in grado di mettere in atto”. “Mi è stata proposta la candidatura al Consiglio e l’ho accettata in un’ottica di rendere un ulteriore buon servizio al territorio, di cui conosco punti di forza e criticità, grazie all’esperienza di sindaco che ho svolto nel recente passato”, ha aggiunto Simone Mazza, neo consigliere del Gal. Ricordiamo che il Gal del Ducato ha ricevuto dalla Regione una dotazione di oltre 11 milioni di euro per il quadriennio 2023-2027, fondi che saranno a disposizione dell’area appenninica delle due province ed erogati attraverso bandi rivolti ad enti pubblici e imprese private. Rispetto al piano 2014-2022, l’area di azione del Gal è stata estesa con tre nuovi comuni parzialmente inseriti nell’ambito (Castel San Giovanni, San Giorgio Piacentino e Traversetolo), che portano così il totale a 60 comuni coinvolti (29 in provincia di Piacenza e 31 in provincia di Parma).
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