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Notizie Varie

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Sostegno alla mobilità casa-lavoro per persone con disabilità

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Sarà possibile fino a venerdì 15 marzo, presentare domanda per accedere ai contributi a sostegno della mobilità verso e dal luogo di lavoro, relativamente alle spese sostenute nel 2018 da lavoratori dipendenti e tirocinanti con disabilità, che abbiano necessità di trasporto personalizzato.

A richiedere il contributo potranno essere i cittadini residenti a Piacenza, con contratto a tempo indeterminato o determinato (o inserimento in tirocini formativi), in possesso della certificazione di handicap in base alla legge 104 del 1992 e/o della certificazione di invalidità ai fini del collocamento mirato in base alla legge 68 del 1999, il cui luogo di lavoro non sia raggiungibile con mezzi pubblici adeguati o compatibili con gli orari di attività.

Le domande – per cui il modulo necessario è reperibile sul sito www.comune.piacenza.it – devono essere presentate entro e non oltre le ore 13 di venerdì 15 marzo, indirizzandole ai Servizi Sociali del Comune di Piacenza in una delle seguenti modalità: consegna a mano presso l'InformaSociale di via XXIV Maggio 28; spedizione tramite servizio postale (raccomandata con ricevuta di ritorno), corrieri postali o agenzie di recapito autorizzate presso la sede del Servizio in via Taverna 39; tramite posta elettronica certificata alla casella protocollo [DOT] generale [AT] cert [DOT] comune [DOT] piacenza [DOT] it ; in alternativa, con consegna a mano o con raccomandata a/r agli Sportelli Polifunzionali del Comune di Piacenza, in viale Beverora 57.
Le richieste di contributo presentate dopo la scadenza del bando saranno escluse, mentre si intenderanno valide quelle spedite per posta, con data di partenza entro i termini risultante dal timbro postale.

Potranno essere rimborsate le spese documentate per servizi di trasporto personalizzati (ad esempio il taxi), nonché quelle sostenute da parenti o affini fino al terzo grado, anche non conviventi, associazioni di volontariato e colleghi di lavoro che accompagnino la persona con disabilità per gli spostamenti casa-lavoro (i riferimenti saranno la distanza percorsa e le tabelle Aci 2018 relative al costo chilometrico). L'ammontare del contributo sarà quantificato, in base alle risorse disponibili, in relazione al numero di domande ammissibili e alle distanze. Si procederà per garantire, anche in misura parziale, la copertura di tutte le richieste pervenute. Il contributo non potrà in ogni caso superare il limite di 3 mila euro per ciascuna domanda.

Pubblicato il 10 gennaio 2019

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Don Giovanni Capra: «ho fatto il mio dovere giorno per giorno»

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Don Giovanni Capra è andato in pensione. Alla soglia dei 90 anni (li compirà il 31 ottobre del 2019) e dopo quasi 30 anni alla guida della parrocchia di Baselica Duce il sacerdote ora vive alla Casa del Clero a Piacenza. Ha amministrato anche le parrocchie di San Protaso e Rio Mezzano, tutte nel comune di Fiorenzuola. Ha lasciato anche l’incarico di addetto all’ufficio di Cancelleria della curia vescovile.
Nato il 31 ottobre del 1929 a Pradello di Bettola e già da bambino serviva Messa. “Il parroco don Romeo Barbieri era bravo e io lo seguivo, racconta il sacerdote. Piano piano maturai in modo semplice e naturale la vocazione al sacerdozio. Sono stato ordinato il 7 giugno del ’52. Il 1° anno di servizio da sacerdote lo feci a Metti di Bore, poi mi mandarono a Morfasso, dove restai fino al 1960”.
Seguì poi l’esperienza a Olmo di Bettola, per 17 anni. Il vescovo Manfredini, prosegue don Giovanni, chiese a me e al mio compagno di ordinazione don Bruno Saccomani di essere coparroci a San Nicolò. Ci siamo stati 9 anni. Poi sono stato un anno a San Giuseppe Operaio, fino ad arrivare 29 anni fa a Baselica, a cui si sono poi aggiunge San Protaso e Rio Mezzano”.
“Ho fatto il mio dovere giorno per giorno, conclude. La preghiera è il fulcro della vita di un sacerdote”.

Pubblicato il 9 gennaio 2019

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Cadeo, sì alla sicurezza

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"Il Comune di Cadeo pone la sicurezza del territorio e dei cittadini tra le priorità assolute, ma nell'osservanza delle leggi e delle direttive della Prefettura".  Così Marco Bricconi, primo cittadino di Cadeo spiega ai cittadini come viene affrontata la questione sicurezza e dentro quali confini si possono muovere i gruppi di "Controllo Vicinato" e i vari gruppi whatsapp esistenti.
"Filippo Bruschi, in qualità di coordinatore del gruppo “Occhi Aperti”, aveva chiesto all'amministrazione di Cadeo, in nome della tutela della cittadinanza, di poter avere i  dati riguardanti veicoli rubati  o sospetti rilevati dalle telecamere di lettura targhe ubicate nel nostro territorio;  - spiega l'assessore Massimiliano Dosi -. Per evitare polemiche o gravi errori valutativi ci siamo rivolti alla Prefettura e la risposta è stata la medesima da noi anticipata: i dati relativi al transito di veicoli targati sospetti o segnalati per la commissione di reati non possono essere condivisi con privati cittadini".
"Riteniamo quindi che la nostra scelta di evitare di diffondere, sui gruppi aperti, informazioni che contengano dei dati sensibili, come targhe di auto sospette o rubate, sia stata coerente e in linea con la normativa - aggiunge l'assessore Dosi - Invitiamo i cittadini a chiamare senza indugi le Forze dell’Ordine per qualsiasi sospetto, limitandosi a dare sul gruppo di Controllo di vicinato informazioni senza dati sensibili".
"Sappiamo bene tutti che la sicurezza è una delle questioni che ci tocca più da vicino ma dobbiamo ricordarci che come semplici cittadini non siamo gli organi preposti ad occuparci di ordine e sicurezza - conclude Bricconi -. Essenziale è osservare e segnalare ma senza calpestare i paletti dettati da legge della privacy e affini. Con i nostri interventi impulsivi possiamo addirittura rovinare il lavoro di carabinieri e polizia, si rischia  addirittura di intralciare e far fallire indagini in corso. Senza dimenticare che una sentenza del TAR Toscana ha confermato che le persone sottoposte ad un qualsiasi controllo a seguito di un esposto hanno diritto di conoscere il contenuto dell’esposto e i nominativi dei cosiddetti informatori".

Pubblicato il 9 gennaio 2019

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A Pontenure il nuovo progetto de «La Giraffa di Adriano»

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“Lo sport è un formidabile volano di integrazione. Ma non tutti i genitori oggi   possono pagare 350 euro per iscrivere i figli a calcio o pallavolo. Se poi i figli son più di uno, la quota incide ancora di più sul bilancio. Il pericolo è che questi bambini ne restino sempre esclusi”. Sono le parole di Federico Camia, pontenurese da tre generazioni, presidente de “La giraffa di Adriano Onlus”, venticinque anni di frequentazione degli ambienti del volley come dirigente, non ha dubbi.
Nasce da questa considerazione il nuovo progetto dell’associazione che Camia ha fondato a Pontenure due anni fa insieme ad alcuni amici: fare squadra nel nome dello sport, perché vengano inseriti bambini e bambine con disagio in forma gratuita; metà della retta verrebbe sostenuta da “La giraffa di Adriano” e metà dalla società sportiva che li prende in carico.
Nasce da questa considerazione il nuovo progetto dell’associazione che Camia ha fondato a Pontenure due anni fa insieme ad alcuni amici: fare squadra nel nome dello sport, perché vengano inseriti bambini e bambine con disagio in forma gratuita; metà della retta verrebbe sostenuta da “La giraffa di Adriano” e metà dalla società sportiva che li prende in carico.

Pubblicato il 9 gennaio 2019

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Festival della cultura della libertà dal 26 al 27 gennaio

 sforza

Tornano a volare su Piacenza gli aironi stilizzati simbolo del “Festival della cultura della libertà”. Giunto alla sua terza edizione, il Festival avrà come tema portante “I luoghi, le città, i territori” e si terrà come sempre l’ultimo weekend di gennaio (sabato 26 e domenica 27) a Palazzo Galli della Banca di Piacenza. Visto il successo dei precedenti appuntamenti, non cambia la squadra: Associazione dei Liberali Piacentini Luigi Einaudi, Confedilizia nazionale, quotidiano Il Foglio ed European Students For Liberty (ESFL), sono i promotori della due giorni all’insegna della cultura liberale autentica: un’occasione per rigenerare il nostro morale e le nostre conoscenze su una visione del mondo che privilegia l’individuo e si batte contro uno stato iperfiscalista che ammazza l’imprenditoria e chi chiede solo di portare avanti le proprie iniziative.
La direzione scientifica del Festival è stata di nuovo affidata a Carlo Lottieri, che è riuscito nuovamente a mettere insieme una formidabile squadra di relatori. A cominciare dal professor Francesco Forte (già titolare della cattedra di Scienze delle finanze che fu di Luigi Einaudi ed ex ministro) che aprirà gli appuntamenti di sabato 26 con la lectio su
“Banche, economie locali ed Europa” (ore 11, Sala Panini), preceduto dai saluti di Corrado Sforza Fogliani, del sindaco Patrizia Barbieri e del direttore de Il Foglio Claudio Cerasa (ore 10.30, Sala Panini).
Cinque le sessioni della prima giornata del Festival: “Il declino e la perdurante attualità della questione territoriale in Italia”, con Oscar Giannino, Carlo Lottieri, Alessandro Vitale (ore 11.45-13.15, Sala Panini); “L’Unione europea tra fatti e ideologie”, con Roberto Brazzale, Pierluigi Magnaschi, Paolo Luca Bernardini (ore 15.15-17, Sala Panini); “Città private? Un’imprenditoria al servizio della convivenza civile, con Silvio Boccalatte, Guglielmo Piombini, Marco Romano (ore 17.15-19, Sala Panini); “Milano: un gigante economico, un nano politico”, con Emanuele Boffi, Leonida Miglio, Adriano Teso (ore 15.15-17, Sala Verdi); “Roma: soltanto politica e burocrazia?”, con Daniele Capezzone, Serena Sileoni, Giorgio Spaziani Testa (ore 17.15-19, Sala Verdi)
Domenica 27 gennaio la seconda giornata del “Festival della cultura della libertà” avrà la sua sessione plenaria tra le 12.45 e le 13.15 in Sala Panini, con Stefano Moroni, urbanista del Politecnico di Milano, che affronterà il tema “Verso un’urbanistica liberale. Diritto, mercato, innovazione”. Ecco il programma delle cinque sessioni: 9-10.45, Sala Panini, “La globalizzazione sta entrando in crisi? Perché le comunità locali hanno bisogno di mercati globali”, con Raimondo Cubeddu, Roberto Festa, Nicola Iannello;
11-12.45, Sala Panini, “Il riemergere del nazionalismo e le ragioni della libertà”, con Luca Diotallevi, Lorenzo Infantino, Michele Silenzi; 9-10.45, Sala Verdi, “L’eterno ritorno della Questione meridionale”, con Rosamaria Bitetti, Luciano Capone, Florindo Rubbettino; 11-12.45, Sala Verdi, “Il Veneto della Lega e l’impasse post-referendum. Quali prospettive?”, con Andrea Favaro, Michele Fiorini, Antonio Guadagnini; 15.15-17, Sala Panini, “L’Italia unita. Problema o soluzione?”, con Luigi Marco Bassani, Franco Debenedetti Alle 17, in Sala Panini, conclusioni affidate a Corrado Sforza Fogliani.
Per tutta la durata del Festival - che non beneficia di contributi pubblici né della comunità - la sede dei Liberali Piacentini di via Cittadella rimarrà aperta, a disposizione dei relatori e del pubblico.
Come avvenuto lo scorso anno, il giorno dopo la conclusione del “Festival della cultura della libertà”, iniziativa dei Liberali Piacentini Luigi Einaudi in ricordo della “tragedia dimenticata” della deportazione degli italiani dalla Crimea nei gulag sovietici in Kazakistan, avvenuta nella notte del 29 gennaio 1942. Lunedì 28 gennaio è stata organizzata una visita guidata (nel 2018 la meta fu Bobbio) a Lugagnano Val d’Arda (partenza in pullman dal parcheggio Cheope alle 8.30, oppure, per chi viaggia con mezzi propri, appuntamento alle 9.30 all’Oratorio Beata Vergine dell’Annunziata, dove verrà ricordata la tragedia di Crimea). Altre tappe della visita guidata, Palazzo Gandolfi, sede del Municipio e della sala Luigi Einaudi; maniero quattrocentesco “la Torricelli”; oratorio di piazza IV Novembre. La quota di partecipazione, comprensiva di viaggio in pullman, pranzo e ingressi, è di 35 euro. Per informazioni e prenotazioni 328 2184586.
A settembre invece - dopo quello organizzato lo scorso anno in Kazakistan per visitare i gulag sovietici - nuovo viaggio di studio dell’Associazione liberali, questa volta nelle capitali affacciate sul mar Baltico: Helsinki, Riga (con visita al visita al Museo dell'occupazione sovietica) e Tallin (Finlandia, Lettonia, Estonia), dal 3 all’8 settembre. Per informazioni e adesioni 328 2184586.

Pubblicato il 9 gennaio 2019

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