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Notizie Varie

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«I ragazzi leggono poco? Affasciniamoli»

roveleto

“Ragazzi, se volete qualcosa, andatevelo a prendere”, basta un’ affermazione per capire di che pasta è fatto il vulcanico, volitivo e ottimista Manlio Castagna, ex vicedirettore artistico del Giffoni Film Festival ed oggi famoso scrittore grazie al suo successo di “Petrademone”, il libro fantasy, edito da Mondadori, più letto dai ragazzi (e non solo) del momento. Castagna è stato ospite delle "Conversazioni con l’autore”, l’iniziativa culturale ideata da don Umberto Ciullo e patrocinata dal Comune di Cadeo. A dialogare con lui, il sacerdote e il vicesindaco di Cadeo Marica Toma, davanti a un pubblico di adulti e ragazzi.

“Era il 2000 quando ho iniziato a lavorare , inizialmente gratis, per il Giffoni Film Festival - dichiara Castagna - poi sono stato vicedirettore fino al 2018. Ma dopo l’uscita di Petrademone tutto è cambiato”. Il successo del suo libro (una trilogia, a Natale 2019 l'uscita del terzo volume) lo sta portando in giro per l'Italia e presto diverrà una serie tv attraverso le sceneggiature di Ivan Cotroneo, contesa da Amazon, Netflix e Rai.

I ragazzi leggono poco? Affasciniamoli! “Perché i ragazzi leggono poco? I ragazzi non leggono perché le proposte non sono adeguate". Il suo libro, adottato da numerose scuole italiane, in controtendenza, ha invece raccolto un successo immenso. “Bello che i ragazzi si appassionino per un libro e non per un videogioco. Nel mio libro c’è suspense e narrazione. Uno scrittore deve affascinare per quello che racconta”.

La generazione Z ha uno sguardo nuovo. “Sono entrato al Festival 20 anni fa e oggi i ragazzi sono cambiati totalmente. Prima non c’erano i telefonini, ora i ragazzi hanno uno sguardo nuovo. Sono abituati alla velocità, alla suspense e quindi disabituati alla lentezza”. Nessuna nostalgia per i tempi passati - quando marinava la scuola per immergersi nell’amata lettura - per non cadere nella "sindrome dell’epoca d’oro" come la chiama Woody Allen: “come è accaduto alle generazioni passate, anche oggi noi adulti vediamo nei ragazzi una deriva di ciò che siamo”.

Suspense ma anche paura, gli ingredienti che contraddistinguono il suo stile narrativo. “È la paura l’elemento che tiene unità una comunità, non il desiderio. La paura è quel link che ci regala la possibilità di stare vicini”. Castagna, uomo poliedrico, scrittore, sceneggiatore e padre di Penelope di soli tre anni; tanti impegni ma nessuno che spenga in lui il potere dell' immaginazione .”Come si fa a risvegliare il bambino che è in me? Non riesco a farlo addormentare! Se il bambino che è in noi dorme, si muore".

Erika Negroni

Pubblicato il 9 aprile 2019

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Aprile, mese della prevenzione alcologica. Spettacoli per gli Studenti

locandina

Aprile è il mese tradizionalmente dedicato alla prevenzione alcologica. Anche quest’anno l’Ausl di Piacenza è impegnata su due fronti.
A Piacenza sono in programma due edizioni di uno spettacolo per gli studenti delle scuole superiori e realizzato dalla compagnia “Prevenzione teatro” con Enzo Valeri Peruta e Filippo Arcelloni.
Martedì 9 aprile al San Matteo sono coinvolte le classi degli istituti Cassinari e Tramello.
Mercoledì 10 aprile si replica nell’aula magna della scuola Raineri Marcora. Lo spettacolo sarà preceduto da una parte informativa curata dal dottor Antonio Agosti (Pronto soccorso) e dall’educatore professionale Emanuele Soressi e sarà seguito da un approfondimento con  alcuni peer appositamente formati, affiancati dalle assistenti sanitarie di Epidemiologia e Promozione della Salute e dagli operatori di strada del progetto OPS.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di aiutare i ragazzi a conoscere i rischi di dipendenze e alcol: il teatro viene utilizzato come strumento di provocazione e riflessione. Gli spettacoli sono inseriti nelle attività previste dal progetto “Una comunità scolastica che promuove salute”, finanziato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
- A Bologna l’equipe del Servizio dipendenze patologiche, guidata da Antonio Mosti, è promotrice del convegno Antiche risorse, nuovi legami, in calendario  lunedì 15 aprile. L’appuntamento è alle ore 8.30, nella Sala auditorium, in viale Moro 18.
Dal 2011 – evidenzia il dottor Mosti - la Regione riconosce alle associazioni un ruolo di “risorse” nel sistema regionale dei servizi che si prendono cura delle persone con problemi alcol correlati e delle loro famiglie. Sul territorio emiliano romagnolo sono attivi 200 gruppi che collaborano fattivamente con i centri: si tratta di nuclei afferenti alle associazioni AA (Alcolisti Anonimi), Al Anon  e Al Ateen (i familiari e i figli di alcolisti) e Arcat  (Associazione regionale Club alcologici territoriali). “Il modo migliore per conoscere queste realtà – aggiunge l’esperto piacentino – è quello di partecipare a una loro riunione. Ecco perché l’edizione 2019 del convegno si rivolge a tutti i futuri professionisti della cura e offre loro l’opportunità di sperimentare direttamente una sessione del gruppo”. In allegato, si invia il programma del convegno.

Pubblicato il 9 aprile 2019

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Centri estivi, al via le domande per contributo

centriestate

Sul sito www.comune.piacenza.it si trova la sezione aggiornata dedicata al progetto “Conciliazione vita-lavoro”, promosso e finanziato dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito del Fondo sociale europeo. Qui si trova il link diretto dal quale a partire dal 9 aprile, c’è un mese di tempo per presentare on line la domanda di contributo, per abbattere il costo della retta di frequenza a uno dei dieci centri estivi che hanno aderito nella nostra città, il cui elenco è consultabile nella stessa pagina web.
L’iniziativa si rivolge alle famiglie residenti a Piacenza con Isee per il 2019 fino a 28 mila euro e figli di età compresa tra i 3 e i 13 anni, nelle quali i genitori siano occupati o in cassa integrazione, in regime di mobilità, o coinvolti in misure di politiche attive del lavoro definite dal Centro per l’impiego. Potranno richiedere il beneficio anche i nuclei in cui uno dei due genitori si prenda cura in modo continuativo di familiari con disabilità grave o non autosufficienti.
“Il valore di questo progetto – sottolinea l’assessore alla Formazione Jonathan Papamarenghi – consiste proprio nel fornire ai genitori, rendendolo più accessibile economicamente, l’appoggio di una struttura educativa di esperienza consolidata, cui affidare in serenità i propri figli nel periodo delle vacanze scolastiche. Grazie al sostegno della Regione e del Fondo sociale europeo, anche quest’anno tante famiglie potranno beneficiare di questa opportunità”.
Il contributo può raggiungere l’importo massimo di 84 euro a settimana, per un totale di 4 settimane, non superando i 336 euro complessivi per ciascun figlio.
Qualora la retta settimanale fosse inferiore a tale cifra, sarà possibile riconoscere il beneficio per un periodo più lungo, ferma restando la somma totale erogabile per ogni bambino. E’ consigliabile, per le famiglie che non lo avessero ancora fatto, rivolgersi a un Caaf per ottenere l’Isee 2019: tutte le domande trasmesse saranno sottoposte alla verifica dei requisiti dichiarati, ma quelle pervenute oltre il termine ultimo delle ore 12 del 9 maggio non potranno essere prese in considerazione.
La richiesta di contributo viene inoltrata al Comune, tramite il link attivato sul sito istituzionale, ma l’iscrizione al centro estivo tra quelli disponibili in elenco viene fatta presso la struttura: è preferibile contattarla preliminarmente, per accertarsi della disponibilità di posti e ottenere tutte le informazioni necessarie. Nella domanda di contributo deve essere poi specificato il centro estivo di riferimento. Chi avesse necessità di ulteriori dettagli può chiamare lo 0523-492530 dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30, o scrivere all’indirizzo di posta elettronica u [DOT] scuola [AT] comune [DOT] piacenza [DOT] it . In caso di eccedenza delle richieste rispetto al budget disponibile, verrà stilata una graduatoria in base ai valori Isee e, a parità di livello economico, dando la precedenza ai bambini di età inferiore. 

Pubblicato il 9 aprile 2019

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Un progetto che unisce giovani, mondo lavoro e paesi di appartenenza

progetto

Un progetto che unisce giovani, mondo del lavoro e comunità di appartenenza. E' il progetto “About a Job” -promosso e gestito dalla cooperativa sociale L’Arco e messo in campo nei Comuni dell’Unione Valnure e Valchero - che attraverso l'apertura di cinque sportelli e la presenza di orientatori, accompagna i giovani nella ricerca del lavoro.
“Cercare un lavoro è un lavoro - dichiara Paola Bersani, presidente in carica della cooperativa piacentina - Per noi che lavoriamo con i giovani, tasso di disoccupazione giovanile elevato, aumento dei neet, scarsa conoscenza del mondo del lavoro da parte dei neo diplomati o laureati sono questioni che viviamo nella quotidianità. È necessario dare corpo a progettualità che, valorizzando le reti territoriali locali, permettano loro di essere accompagnati e allenati a compiere scelte professionali adeguate e qualificate”.

Giovani e lavoro. Conoscere se stessi per affrontare il mondo. Un “lavoro” impegnativo quello della ricerca di un’occupazione, che gli orientatori fanno fare a coloro che si rivolgono agli sportelli: "Qui i giovani dai 14 ai 34 anni ma anche chi sta loro vicino, come genitori e insegnanti, in un’ottica di alleanza educativa, soprattutto per la fascia degli adolescenti, trovano la possibilità di costruire un progetto professionale mirato e individualizzato - aggiunge Bersani -. Il compito delle orientatrici è quello di accogliere i giovani e parlare con loro, per far emergere e riconoscere le loro risorse individuali”.

Gli sportelli. Il Progetto è attivo fino alla fine di maggio a Podenzano, San Giorgio, Carpaneto, Gropparello e Vigolzone con l'apertura degli sportelli (ad accesso gratuito) secondo i seguenti orari:

- Vigolzone al martedì dalle 10 alle 11.30 presso il Centro Civico di Viale Stefano

San Giorgio Piacentino al mercoledì dalle 9.30 alle 11, Biblioteca Comunale di Via Castello 6

Podenzano al giovedì dalle 10 alle 11.30 alla Sala Video della Biblioteca Comunale, Palazzo della Cultura in Piazza Nuova

Carpaneto Piacentino al mercoledì dalle 11 alle 12.30, Biblioteca Comunale di Piazza XX  Settembre

Gropparello al martedì dalle 11.30 alle 13, Biblioteca Comunale di Via Roma.

Pubblicato il 9 aprile 2019

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«Mäi dì mäi», la Filodrammatica Piacentina per «La Ricerca»

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Ridere per beneficenza: sabato 13 aprile alle ore 21 gli attori della compagnia teatrale Società Filodrammatica piacentina porteranno in scena sul palco dell’Oratorio di Nostra Signora di Lourdes (Piacenza, via Damiani 6) la spassosa commedia dialettale “Mäi di’ mäi”, scritta e diretta da Gian Carlo Andreoli.
L’ingresso è a offerta e il ricavato della serata, organizzata in collaborazione con l’associazione di volontariato “PaCe” (Persona al Centro) sarà devoluto a sostegno di progetti e attività dell’associazione “La Ricerca”.

Mai dire mai è il motto ricorrente di fronte alle continue sorprese della vita: una notte il taxista Rossetti mosso da un moto di compassione decide di aiutare una donna straniera sua inaspettata cliente, ospitandola a casa per non lasciarla sola in balia di chissà chi.
Da qui un susseguirsi di sorprese e reazioni a catena che vedono coinvolte la moglie del taxista, la vicina di casa Luisa, il collega Fausto, il medico di famiglia, fino al genero avvocato che ad un certo punto è chiamato a intervenire per risolvere una questione divenuta ormai troppo complicata.
Sul palco gli attori Giorgio Molinaroli, Maria Luisa Travaini, Stefano Forlini, Tiziana Innocenti, Loredana Vallisa, Giuseppe Orsi e Franco Balordi.

Prima che si alzi il sipario, breve testimonianza dell’opera che viene svolta dall'Associazione La Ricerca al fianco dei giovani e delle famiglie in difficoltà.

Pubblicato il 9 aprile 2019

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