Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

Cadeo festeggia la Festa dell'Albero

cadeo 

Anche Cadeo insieme ai suoi 500 studenti nella giornata del 21 novembre ha festeggiato la "Festa dell'albero". Una sola giornata per parlare di natura ma anche di cura e desiderio di futuro. "La Giornata Nazionale degli Alberi la ritroviamo nella legge 10 del 2013, non è frutto di sentimentalismo o sensibilità green - sottolinea Marco Bricconi, primo cittadino di Cadeo -. Legge che ribadisce l'obbligo per i Comuni con oltre 15 mila abitanti di piantare un albero per ogni nato dopo il 16 febbraio 2013. Noi siamo più piccoli ma abbiamo deciso di fare comunque la nostra parte". Nella mattinata, l'intero Istituto Comprensivo ha preso parte ai festeggiamenti. Oltre ai laboratori realizzati in tutte le classi, a seconda delle età i bambini hanno lasciato un "segno" del loro impegno.

Una quercia, un pino e fioriere 100% riciclate. I bambini della Scuola dell'Infanzia si sono ritrovati tutti in giardino per l'arrivo di un nuovo "amico": una piccola piantina di quercia è stata piantata sotto i loro occhi curiosi ed emozionati. Alla scuola primaria diverse classi al lavoro per la realizzazione di fioriere - che saranno poste all'esterno dell'edificio- realizzate con materiale riciclato. Significativo il gesto del Consiglio Comunale dei Ragazzi: hanno acquistato un pino, ora addobbato con biglietti dedicata alla giornata, e l'hanno posizionato davanti al Municipio. Sarà l'albero che in occasione del Natale sarà addobbato a festa.

Studenti-giardinieri. Passaggio di consegne per la cura degli alberi lungo la ciclabile di strada della Ferrovia. Le piantine, donate la scorsa primavera dalla Regione e messe a dimora dagli studenti "giardinieri" di prima media lo scorso marzo, quest'anno saranno curate dai ragazzi che hanno fatto ingresso a scuola a settembre: nella mattinata gli studenti più esperti hanno mostrato ai più piccoli come prendersene cura.

Il dono delle eco-matite. A festeggiare con studenti e Amministrazione, un'azienda del territorio, Alfaplast, guidata da Daniele Affaticati e dalla moglie Mariagrazia Romanini, che in sinergia con l'Amministrazione Comunale, ha deciso di fare un dono a tutti gli studenti: una eco-matita. Una matita che potrà essere piantata e che una volta germogliata mostrerà piantine di Basilico, Chia, Coriandolo, Girasole, Garofano, Margherita, Non ti scordar di me, Pomodoro ciliegia, Salvia o Timo. "Questa giornata di festa ci fa toccare con mano il valore della cura dell'ambiente ma anche quello della cura reciproca, essenziale per il bene comune di una comunità. Il dono di Alfaplast ne è testimonianza", ha concluso il vicesindaco Marica Toma.

Pubblicato il 27 novembre 2019

Ascolta l'audio   

Ascolta l'audio   

La Gari al President per Francesca Lipeti

Gari

Sabato 30 novembre alle ore 21.15 al Teatro President di Piacenza (via Manfredi) la Filodrammatica Gari G. Battini porterà in scena con la commedia dialettale comicissima “Tri pisson con... una fäva”, con la regia di Mario Peretti.
Il ricavato della serata sarà devoluto a favore della Yoshua Clinic di Ilbissil (Kenya), dove opera il medico il medico piacentino Francesca Lipeti. 


La trama della commedia è incentrata sul padrone di casa, Pinu, che si è sposato in seconde nozze con Rosa che ha portato con sé in casa la figlia Giulia e il fratello Federico. Pinu ha sposato Rosa su raccomandazione del di lei marito defunto e suo vecchio amico ed in casa è un continuo di litigi e discussioni soprattutto a causa delle spropositate attenzioni dei due fratelli verso Giulia che vorrebbero essere bellissima ed in attesa di un matrimonio da favola.
Pinu si confida spesso con la vicina Luisa, sua vecchia carissima amica la quale ha un marito nervosissimo e geloso all’inverosimile verso la moglie ed anche verso una nipote, Sofia, che hanno adottato piccolissima per la morte del padre parente di Luisa.
Un attempato Edo, che da giovane era uno scavezzacollo, ma che ha poi fatto fortuna, si innamora di Sofia ad una festa del quartiere. Edo abita a Milano e per vedere Sofia fa chiedere a Carmen di trovare una stanza in affitto a loro vicino per non farsi troppo vedere, essendo ormai conosciuto come un industriale, andando in albergo.
La stanza, su richiesta di Luisa, sarà proprio in casa di Pinu il che accende ancor di più la speranza, per i due fratelli Rosa e Federico, di far sposare Giulia con un attempato ma facoltoso Edo.
Nascono da qui intrighi e fraintendimenti che rendono la commedia molto brillante e che alla fine si risolveranno con l’imporsi , finalmente, di Pinu su moglie, figliastra e cognato in casa.


Personaggi e interpreti: Rosa, Annamaria Figliossi; Pinu, Giovanni Bellocchi; Federicu, Maurizio Lertua; Luisa, Franca Sartori; Giacinto, Mario Peretti; Giulia, Giusi Baroni; Edo, Giuseppe Barbattini; Sofia, Elisa Rebecchi ; Lallo, Robero Cristalli; Mario, Angelo Rebecchi; Carmen, Mariangela Zilocchi; Ceccu, Lorenzo Rozzarin. Aiuto Regia Annamaria Figliossi, audio Vittore Demaldè, rammentatore Gigi Boselli.

Pubblicato il 26 novembre 2019

Ascolta l'audio

Un monumento dedicato alle mondine

mondine

Un monumento per coniugare passato e presente, storia e memoria quello ideato da Chiara Donetti, studentessa della classe V Design del Liceo Artistico Bruno Cassinari di Piacenza che, entro l'anno, verrà realizzato dal Polo di Mantenimento Pesante di Piacenza per essere collocato nel Giardino comunale di La Verza entro il mese di gennaio.
La Provincia di Piacenza in accordo con il Comune, aveva accolto la proposta di rendere omaggio alle mondine, le storiche raccoglitrici di riso, attraverso una raccolta fondi finalizzata alla creazione di un monumento, la cui ideazione e progettazione è stata affidata agli studenti del Liceo artistico “Bruno Cassinari” e che verrà realizzato grazie alla collaborazione con il Polo di Mantenimento Pesante Nord di Piacenza. 4.035,00 euro raccolti dai cittadini, dai Comuni e dall’Associazione “Piacenza nel Mondo”, che sono stati interamente devoluti al Liceo “B. Cassinari.
Dopo la presentazione ufficiale, avvenuta ad ottobre, delle 40 idee proposte dalle classi quarta e quinta Design, coordinate dal prof. Ferruccio Carra, la scelta della Commissione è ricaduta sul bozzetto elaborato da Chiara Donetti, 17 anni.
"I bozzetti erano tutti di altissima qualità – ha spiegato l'arch. Paola Galvani, consigliere provinciale con delega all'Istruzione – la scelta è ricaduta sull'idea di Chiara perchè ci è parsa la più convincente sulla base della fattibilità tecnica, dei materiali, della collocazione del monumento e delle problematiche manutentive dell'opera. I conplimenti vanno a tuuti gli studenti, per l'impegno  e la creatività con cui hanno affrontato una tematica così complessa e lonatana da loro in così poco tempo".
Il progetto del Monumento ai mondariso della studentessa della quarta Design del liceo artistico “Cassinari” ricorda un campo di riso con le sagome di due mondine, con il tipico cappello di paglia come elemento iconografico e la schiena piegata a raccogliere il riso.
Sarà lunga 4 metri per 180 centimetri di altezza e verrà realizzata utilizzando il legno di faggio, legno tipico della dell'alta val d'aveto e della val Trebbia, le terre da cui provenivano le vittime e i  feriti della targedia del Rio Boffalora del 1956. “20 assi di legno spezzate come sono le vittime e i feriti di quella tragedia – ha specificato Chiara Donetti – con un buco al centro per ricordare la voragine a lato della strada Statale 45, dove precipitò il furgone rosso che trasportava i mondariso verso le risaie del vercellese. Ho voluto inserire ai lati del basamento un elemento in acciaio brunito che richiama il parapetto su cui verrà incisa la data della tragedia del Rio Boffalora. Non mi aspettavo davvero questa soddisfazione - continua timidamente Chiara Donetti - Mi dà forza nel proseguire i miei studi e penso a quanto siamo fortunati noi oggi rispetto alle mondine”.

Pubblicato il 22 novembre 2019

Ascolta l'audio   

A Palazzo Galli la gestione del patrimonio immobiliare in sede esecutiva e concorsuale

ConvegnoImmobiliare

«Solo quando i prezzi delle case torneranno a crescere la crisi dell’immobiliare sarà risolta con benefici per l’economia tutta»
A Palazzo Galli della Banca di Piacenza partecipato convegno sulla gestione del patrimonio immobiliare in sede esecutiva e concorsuale

«Milton Friedman sosteneva che i soldi gettati dall’elicottero non sono d’aiuto all’economia reale. Ancora oggi i fatti gli danno ragione: Draghi, scaduto in questi giorni, da governatore della Bce ha inondato di liquidità i Paesi europei acquistandone i titoli allo scopo di creare inflazione, necessaria a uno sviluppo economico che non c’è stato. L’obiettivo è fallito perché la liquidità non è finita all’economia reale ma alla finanza internazionale. Anche se i tassi sono ai minimi storici, in Italia non si acquistano più immobili, tranne la prima casa. Che va benissimo, ma a determinare lo sviluppo economico sono gli acquisti a scopo di investimento, molto importanti per lo sviluppo in generale, perché se va l’economia immobiliare, tutto va».
Questa, in sintesi, l’analisi del presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani sul peso della crisi della proprietà immobiliare nell’economia italiana, presentata al convegno di studi su “Gestione e liquidazione del patrimonio immobiliare in sede esecutiva e concorsuale” che si è svolto nel Salone dei depositanti di Palazzo Galli, organizzato da Banca di Piacenza, Tribunale di Piacenza e Confedilizia in collaborazione con gli Ordini professionali (architetti, avvocati, commercialisti, ingegneri, geometri) e al quale ha partecipato un gruppo di studenti dell’Istituto Tramello.

«La stagnazione di un settore importante e decisivo come quello immobiliare - ha specificato il presidente Sforza Fogliani - è dimostrata dai dati della Banca d’Italia, dai quali si evince che siamo l’unico Paese dell’Europa dove il comparto non cresce. In un suo studio Francesco Forte ha dimostrato che la crisi (ereditata dai subprime americani) persiste dal 2007 per la forte tassazione sugli immobili introdotta nel 2011 da Monti. Forte ha dimostrato anche che questo tipo di politica è stata voluta dalla finanza internazionale, che è riuscita a spostare gli investimenti dal mattone alla finanza stessa. La crisi immobiliare - ha proseguito l’avv. Sforza - sarà risolta solo quando i prezzi delle case torneranno a crescere. La tassazione, che con la nuova manovra economica salirà ancora con l’unificazione Imu-Tasi, un aggravio spacciato per semplificazione, porta invece alla diminuzione di valore degli immobili, e non può durare perché reca danno all’economia in generale».

Il giudice Antonino Fazio ha trattato della custodia dell’immobile dopo la riforma dell’art 560 del Codice di procedura civile (una riforma che, aumentando le tutele nei confronti dei debitori, crea problemi: mentre prima vendere un immobile pignorato occupato era un’eccezione, adesso è la regola).
Il dott. Fazio - dopo aver spiegato che l’unico modo per ovviare alle complicanze che la norma può creare, è agire in fase di interpretazione della stessa - ha illustrato l’azione del Tribunale di Piacenza nel campo delle esecuzioni immobiliari: un’azione che punta alla massima efficienza possibile.
L’ufficio del processo esecutivo è organizzato con il giudice più tre ausiliari: il custode (si occupa dei profili giuridici), il perito estimatore (a cui sono demandate le verifiche tecniche) e il notaio (che svolge una pre-relazione) con l’obiettivo di agire in modo informato.

L’avv. Renzo Rossi ha quindi focalizzato la sua relazione sull’attività del custode giudiziario nella procedura esecutiva immobiliare, sottolineando due aspetti di questa attività: una, più statica, di conservazione del bene; l’altra, più dinamica, di accompagnamento dello stesso al collocamento sul mercato.

All’avv. Michele Cella il compito di parlare della liquidazione privatistica come alternativa alle procedure ordinarie, introdotta dal legislatore nel Testo unico bancario del 2016. Si tratta di un contratto di finanziamento garantito dal trasferimento diretto al creditore (la banca) della proprietà dell’immobile dato in garanzia, in caso di inadempimento del debitore.
Il tema della consulenza tecnica di stima nelle procedure esecutive (quali sono i compiti di un tecnico estimatore) è stato affrontato dall’ing. Roberto Skabic
(per la parte riguardante le verifiche preliminari alla pubblicazione dell’avviso di vendita) e dall’arch. Carlo Ponzini (che si è occupato dell’accertamento della regolarità urbanistico-amministrativa degli immobili).
Il dott. Mauro Peveri ha invece trattato della tassazione degli immobili (nel 2018 arrivata a 40 miliardi di euro, 50 se si considera la Tari), sottolineando che non è solo un problema di eccessivo peso della stessa: lo Stato non taglia le spese e quindi le tasse non le riduce mai nessuno, al massimo cambia la distribuzione delle stesse.

Il presidente di Confedilizia Antonino Coppolino ha fatto una valutazione (negativa) del mercato immobiliare a Piacenza, che risente della crisi a livello nazionale. Siamo fanalino di coda in regione per numero di transazioni nel residenziale e penultimi nel commerciale, con i prezzi degli immobili continuano a scendere.

Il condirettore generale della Banca Pietro Coppelli ha infine illustrato la Banca dati immobiliare che l’Istituto di credito di via Mazzini ha realizzato, unico in Italia, per venire incontro a tutti gli operatori del settore ed anche alla clientela. Un portale che raccoglie i prezzi - reali - delle transazioni immobiliari verificate, realizzato in collaborazione con il Tribunale di Piacenza, l’Associazione Proprietari Casa-Confedilizia, la Fiaip e il Collegio Geometri (1800, fino ad ora, gli immobili censiti).
Uno strumento (gratuito) utile ai consulenti per le esecuzioni immobiliari per andare al realizzo in tempi più brevi, ma anche ad acquirenti e venditori, che hanno accesso a dati oggettivi.
Per informazioni: 0523.542223 - .

Il convegno, seguito da numerosi professionisti, si era aperto con i saluti portati dai rappresentanti degli Ordini professionali: Antonino Fazio (Tribunale), Giuseppe Baracchi (Architetti), Giovanni Bertola (Avvocati), Andrea Renai (Commercialisti), Alberto Braghieri (Ingegneri), Gian Paolo Ultori (Geometri).
Gli interventi dei qualificati relatori saranno pubblicati sulla rivista nazionale “Archivio delle locazioni” (ed. La Tribuna).

Pubblicato il 25 novembre 2019

Ascolta l'audio

Banda ultra larga a Gragnano, si lavora per le zone non ancora coperte

 larga

Prosegue l’implementazione della banda ultralarga nel territorio Gragnanese. In attesa di poterla estendere anche nelle zone non ancora coperte entro il 2021, come previsto dai piani della Regione, il Comune di Gragnano sfruttando un’opportunità offerta dalla L.R. 14/2014 per le aree produttive due anni fa “candidò” l’area della Colombarola. A seguito di un incontro promosso dall’Amministrazione tra rappresentanti sia di Lepida che di tutte le imprese potenzialmente interessate e insediate nell’area, si è pervenuti, per il momento, alla stipula di un primo accordo tra Comune, Ulma Packaging srl, e Lepida che, come è noto, è stata incaricata dalla Regione a mettere a disposizione di operatori pubblici nazionali o locali, per fini di soluzione del digital divide, infrastrutture passive o servizi di connettività attivi. “Siamo consapevoli – spiega il sindaco di Gragnano Patrizia Calza e l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Schiavi”. - che l’economia del territorio si promuove oggi anche attraverso azioni che mettano a disposizione delle aziende sistemi di comunicazione a banda ultra larga che mettano loro in condizione di sviluppare al meglio le proprie azioni imprenditoriali per questo ci siamo subito attivati perché le aziende interessate potessero accedere a questa infrastruttura strategica. Poiché Lepida ha ora terminato la realizzazione della dorsale dell’area Colombarola finanziata con fondi FESR e il Comune ha intenzione di fornire servizi tipici delle città intelligenti secondo lo sviluppo dell'Agenda Digitale si è pervenuto ad un accordo pubblico - privato che prevede impegni reciproci”.
Il Comune mette a disposizione, senza oneri ed a titolo di cofinanziamento, tubazioni di proprietà pubblica, siano esse legate alla pubblica illuminazione o a qualsiasi altro scopo originario che possa includere anche la posa di fibre ottiche. In tali tubazioni vengono posati cavi contenenti fibre ottiche che interconnettono la rete Lepida Lepida verso punti di distribuzione e/o verso le sedi delle aziende stesse. Le aziende coinvolte finanziano la infrastrutturazione della rete di accesso, dal punto di concentrazione al punto di terminazione posto all’interno della azienda, e acquisiscono la proprietà della relativa porzione della rete. Contestualmente a tale acquisizione le aziende coinvolte cedono al Comune, a titolo gratuito, la propria quota di infrastrutturazione sin dall’atto della sua acquisizione. Il Comune concede a titolo gratuito alle aziende, contestualmente alla cessione della proprietà delle infrastrutture da parte delle aziende, il diritto d’uso quindicennale, rinnovabile, della infrastruttura. Il costo della manutenzione ordinaria della rete di dorsale è posto in capo a Lepida. Il costo della manutenzione straordinaria della dorsale è un onere in capo alla proprietà e quindi alla Regione Emilia-Romagna.

Pubblicato il 24 novembre 2019

Ascolta l'audio   

Altri articoli...

  1. A Palazzo Galli è stato ricordato Aldo Ambrogio
  2. Scoprire l’Ecobonus: una buona opportunità per il rilancio del settore immobiliare
  3. Nek a Piacenza lancia un messaggio d’amore
  4. Ogni sabato e domenica, dall’1 al 29 dicembre, l’Atelier delle candele al Castello di Gropparello
  5. Il meteorologo Mercalli: «Adesso è il momento di agire, altrimenti le conseguenze saranno catastrofiche»
  6. A Cerignale il primo nuovo Atm Postamat per i piccoli Comuni
  7. A Ottone anche una panchina rossa per dire “basta” alla violenza contro le donne
  8. In un “quaderno” della Scuola Primaria di Ferriere aspetti anche inediti della storia e del paesaggio locale
  9. Sulle orme di Giuseppe Verdi: gita a S. Agata e a Soarza con il Fai
  10. Lella Costa a Roveleto: L'utopia è femmina
  11. Il sindaco di Bedonia ai giovani: “Acquistate dai nostri commercianti”
  12. Si concludono le celebrazioni del centenario della Carlo Ponzini Arredamenti
  13. Career Day, grande coinvolgimento dei giovani all’Università Cattolica
  14. I 100 anni di Confagricoltura. Il presidente Gasparini «La nostra una storia che non può finire»
  15. Gragnano rievoca con i suoi studenti la Caduta del Muro
  16. Solidarietà, cultura e buon vino; il Picchio Rosso di Cantina Valtidone è un successo
  17. «Francesco Daveri non fu tradito, il suo arresto da parte dei tedeschi dovuto a un caso fortuito»
  18. Provincia, nel 2019 investiti 11 milioni di euro per strade e ponti
  19. Dal 22 novembre il Concorso internazionale San Colombano
  20. Un bus festivo collegherà Gropparello a Piacenza

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente