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Notizie Varie

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A Bobbio «Una partita per la vita»

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Torna anche quest’anno "Una partita per la vita", iniziativa promossa da Admo, Aido, Avis, Città di Bobbio e Oratorio San G.Bosco in collaborazione con l’Azienda Usl di Piacenza. In memoria di Michele Lizzori  si svolgerà un triangolare di calcio con la Nazionale italiana calcio trapiantati, una rappresentanza del 118 e una squadra di amministratori locali. L’evento prevede anche un momento di informazione sulla donazione di organi, tessuti e cellule e sull’attività di trapianto che si svolgono a Piacenza.
L'evento si svolgerà a Bobbio il 22 e il 23 giugno.
Il 22 alle ore 15 nella sala conferenze del Comune di Bobbio un incontro sul tema "La donazione di organi, tessuti e cellule e l'attività trapiantologica nell'Azienda Asl di Piacenza"; i relatori: Massimo Nolli e Daniele Vallisa. A seguire la presentazioen del libro "Michele... la vita è bella... sempre".
Alle ore 17 nello stadio comunale L. Bianchi calcio d'inizio del triangolare.
Domenica 23 giugno alle 10.30 in Piazza Duomo la presentazione delle squadre.

Pubblicato il 19 giugno 2019

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Un gruppo di rivergaresi all'Aula Blu sul Trebbia

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Tante le richieste di visite guidate agli impianti gestiti dal Consorzio: scolaresche, famiglie e gruppi di amanti del territorio e con la voglia di conoscere più da vicino la nostra provincia e le realtà e potenzialità degli impianti strategici per l’irrigazione e la difesa idraulica delle vallate.
E’ stato ad esempio un gruppo di amici Rivergaresi, appassionati dei luoghi che hanno fatto da sfondo a una vita di ricordi, a prenotare una mattinata all’Aula Blu - nei pressi di Roveleto Landi- sulle rive del Trebbia: “Siamo rivergaresi da sempre, qualcuno di noi, negli anni, si è trasferito in città o in altri paesi della provincia, ma in tutti è rimasto forte l’amore per il nostro territorio e per gli elementi che lo caratterizzano, acqua in primis. Questa visita ci ha permesso di rivivere alcuni ricordi e di conoscere meglio la Val Trebbia e il funzionamento di un impianto e di un sistema gestionale di cui non conoscevamo tutti i dettagli. E’ importante e lodevole che un Ente come il Consorzio permetta a giovani e meno giovani di vivere momenti di educazione ambientale intesa come relazione tra uomo e territorio. Sicuramente visiteremo altri impianti e il primo sarà la diga di Mignano; ne approfitteremo per godere del lago e delle aree attrezzate in prossimità dell’invaso” è questo il pensiero espresso a più voci dal gruppo.
“Il Consorzio ha in gestione molti beni naturali e l’esercizio di impianti e infrastrutture che tutti dovrebbero conoscere da vicino per apprezzarne il valore. Le vie d’acqua caratterizzano il paesaggio e il nostro motivo di esistere. Come Ente siamo lieti e sempre disponibili ad accompagnare chi ne fa richiesta” commenta Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza.
L’aula Blu sul Trebbia è una sede didattica a disposizione di scuole e non solo allestita dal Consorzio di Bonifica in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Piacenza e la Società Piacentina di Scienze Natuali. Al suo interno e nelle immediate vicinanze è possibile effettuare percorsi e progetti legati alla storia del territorio alla geologia, ai fiumi piacentini ecc.
Il Consorzio è l’Ente preposto alla valorizzazione dei beni naturali con particolare riferimento alle risorse idriche, sia ad uso agricolo che extra agricolo. Opera in 46 Comuni della provincia di Piacenza - su un’estensione territoriale di circa 260.000 ettari - e principalmente gestisce: 2.400 km di canali; 5 impianti idrovori di difesa idraulica e 2 di sollevamento irriguo (lungo la fascia costiera del Po); 3 casse di espansione (a Piacenza, San Nicolò, Borgonovo ); 2 dighe (Molato in comune di alta Val Tidone e Mignano in comune di Vernasca); 132 km di strade e 50 acquedotti rurali in territorio montano.

Pubblicato il 19 giugno 2019

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#MiDono: progetto dell'Ausl per promuovere la cultura del dono

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Venerdi 21 giugno, alle 14,30, nella Sala delle Colonne dell’ospedale di Piacenza (via Taverna) si presenta il progetto #MiDono, diretto a sostenere le attività del Centro Trapianti dell’ospedale di Piacenza e a promuovere la cultura del dono.
Nel corso del pomeriggio verranno illustrate le finalità della donazione di midollo osseo, sangue tessuti e organi e sarà possibile eseguire una visita di idoneità per la donazione di sangue e, per chi lo desidera, iscriversi al registro donatori di midollo osseo e/o organi.

Il progetto #MiDono mira a sensibilizzare, nel territorio piacentino, la cultura della donazione di midollo osseo, ma anche di sangue e organi è condiviso e promosso dal Reparto di Ematologia e Centro Trapianti Midollo Osseo dell'Ospedale di Piacenza, dall’Unità Operativa di Immunogenetica e Manipolazione cellule staminali emopoietiche dell'Ausl e dalle associazioni AVIS, ADMO, AIDO, APL e sezione Alpini di Piacenza.

Il pomeriggio si apre alle 14.30 con il saluto del direttore generale dell'Ausl di Piacenza Luca Baldino e l'introduzione del progetto #MiDono #Iocisono a cura di Laura Bocciarelli, presidente di Avis e Svep Centro di Servizi per il Volontariato di Piacenza.
Dalle 14.45 intervengono i dottori Francesco Romeo ("Terapia trasfusionale: somministrazione di emocomponenti e farmaci plasmaderivati"), Davide Carini ("
Donazione di sangue ed emocomponenti: criteri di idoneità e procedure"), Daniele Vallisa ("Il supporto della donazione nella terapia oncoematologica"), Angela Rossi ("La donazione effettiva di midollo osseo"), Massimo Nolli e Francesco Lauri ("La donazione di organi e tessuti").
Alle ore 16.10 Leonardo Fascia, Mauro Malaspina, Roberto Mares e Laura Battaglia spiegheranno "Come diventare donatore: le associazioni AVIS, ADMO, AIDO, APL"; seguiranno le testimonianze di un donatore effettivo e di un paziente trapiantato.
A seguire, fino alle 18.30, nel Servizio Trasfusionale i partecipanti potranno eseguire una visita di idoneità per la donazione di sangue e iscriversi al registro donatori di midollo osseo e AIDO.

Pubblicato il 18 giugno 2019

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«Un Po di musica»: suoni e storie del Grande Fiume

 

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Sabato 22 giugno alle ore 18, alla Conca di Isola Serafini  il Conservatorio di Musica “Giuseppe Nicolini” di Piacenza presenterà le due installazioni sonore e il concerto realizzati dagli allievi dei corsi di Musica Elettronica, Musica Applicata, Tecnico del Suono, Composizione, Musica per strumenti a fiato. Il progetto - dal titolo “Un Po di musica. Suoni e storie del Grande Fiume” - vede la collaborazione di tre enti, accanto al Conservatorio cui fa capo la parte artistica: Comune di Monticelli d’Ongina, responsabile della logistica e della sicurezza dell'evento, Consorzio di Bonifica di Piacenza e AIPo - Agenzia Interregionale per il fiume Po in qualità di supervisore. All'iniziativa collaborano anche due sponsor: ENEL Green Power e Bulla Sport.
Il progetto nasce dalla volontà di sensibilizzare le nuove generazioni di musicisti al grande patrimonio sonoro, storico, naturalistico, antropologico rappresentato dal Po. Ogni elemento artistico-musicale di questo evento muove dalle azioni collettive di docenti e allievi nel registrare, ascoltare, classificare, immaginare i suoni e le voci del grande fiume per organizzare infine la costruzione di un paesaggio sonoro a volte intellegibile, a volte misterioso, ma sempre ‘disegnato’ dall’esperienza acustica personale di ogni allievo. Le installazioni saranno collocate sulla scala del mandracchio (le voci di alcuni protagonisti della vita sul Po diffuse da un network di piccoli altoparlanti e attraverso bobine magnetiche a contatto trasformano il metallo in una vera e propria sorgente sonora) e sulla riva sinistra a valle (ventiquattro altoparlanti sono distribuiti lungo la riva e il pubblico potrà passeggiare liberamente fra essi creando un personale racconto del fiume Po fatto di relazioni fra passato e presente acustico). Il concerto dell’ensemble Nuages del Conservatorio si svolgerà infine su un pontone appositamente ormeggiato nel mandracchio. In programma Musiche di Haendel (dalla suite Water Music) e di allievi della Scuola di Composizione.
Al termine del concerto sarà a disposizione un aperitivo, gestito dalla Cooperativa "Isola dei tre ponti" e preparato dalla mano esperta dello staff di “Antica Trattoria Cattivelli”, al costo di 10 €. 

Pubblicato il 19 giugno 2019

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Festival teatro antico Veleia, al via la sezione dedicata ai ragazzi

 

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Dopo il successo del 2018 torna per il secondo anno l'appuntamento con “Veleia Ragazzi”, appendice del celebre Festival di Teatro Antico veleiate, al via il 3 luglio prossimo. Dopo un lavoro decennale che lo ha reso un importante appuntamento teatrale a livello nazionale, il Festival di Teatro Antico di Veleia, diretto da Paola Pedrazzini, ha pensato di lavorare nella direzione dell’ampliamento della propria offerta artistica e culturale nei confronti di bambini e adolescenti: “così è nata 'Veleia Ragazzi' - racconta Paola Pedrazzini - sezione parallela al Festival che intende proporre laboratori, incontri e visite guidate all’area archeologica. Si tratta di tre appuntamenti costruiti appositamente per avvicinare il pubblico più giovane al patrimonio culturale e artistico su cui sono fondate le nostre comuni radici classiche e mediterranee, con codici adeguati alle diverse fasce di età”.
Reduci dall'apprezzamento di pubblico della scorsa edizione, quella 'pilota', i laboratori si avvalgono anche della competenza di studiosi del mondo antico e archeologi; in particolare quest'anno è stata coinvolta Arti e Pensieri, associazione piacentina che si occupa di conservazione e valorizzazione dei beni culturali.
La partecipazione a “Veleia Ragazzi” è gratuita e a numero chiuso: è necessaria la prenotazione telefonando al 340.6160854.
Appuntamento inaugurale dell'edizione 2019 sarà il laboratorio di sabato 13 luglio dal titolo “Maschere di pietra”: dalle ore 16 alle 19, per una fascia d'età consigliata dai 10 ai 15 anni, l'incontro si aprirà con una visita guidata all’Antiquarium, alla scoperta del magnifico mosaico raffigurante una maschera teatrale, e alla parte residenziale del sito, sia quella meridionale che ha restituito la cosiddetta Domus del cinghiale, che quella ad ovest del foro dove è stato rinvenuto il mosaico veleiate. Ci si sposterà poi al Centro Visite dove un archeologo condurrà un laboratorio sul mosaico, preceduto da una breve presentazione sul tema della maschera teatrale. Ogni partecipante, partendo da modelli e con tante tessere colorate a disposizione, potrà così realizzare un proprio mosaico ispirato agli antichi motivi decorativi.
Sabato 20 luglio
sarà invece la volta del pubblico dei 'piccolissimi' (età consigliata: dai 3 ai 6 anni) con il laboratorio “Un magico scrigno di storie”: ancora a partire dalle ore 16 e fino alle 19, spazio a un divertente laboratorio di marionette con teatrino autoprodotto dai bambini, preceduto da una visita guidata alla Stele del Venator in Antiquarium, al foro - in quanto possibile sede di spettacoli di pubblico intrattenimento come quelli dei gladiatori - e alla zona del cosiddetto Anfiteatro. Infine, a partire dal testo di un commedia antica raccontata da un archeologo con l’ausilio di immagini, i bambini giungeranno alla creazione di un teatrino partendo da una scatola a cui aggiungeranno fondali e “marionette” realizzati da loro stessi. I partecipanti porteranno con sé un magico scrigno di storie da animare.
Incontro conclusivo quello di domenica 21 luglio: per un'utenza consigliata dai 6 ai 10 anni, arriva “Veleia è profumata!” (dalle ore 16 alle 19): i piccoli partecipanti verranno condotti nel mondo della bellezza e della cura di sé in età romana, tra musiche, letture di testi latini, proiezioni di immagini ed esperienze olfattive. Sarà possibile assistere a una performance di trucco e acconciatura di una matrona romana da parte della sua ornatrix, commentata da un esperto di Arti e Pensieri. In seguito, i partecipanti saranno guidati a visitare le terme e l’Antiquarium, dove scopriranno spatoline, pinzette, ampolle e altri strumenti restituiti dagli scavi e legati all’igiene e alla cura personale. Completerà l’esperienza il laboratorio di creazione della propria essenza, utilizzando sostanze secche e olii profumati.
“Veleia Ragazzi” è un progetto che nasce dall’esigenza di soddisfare più bisogni: quello artistico e culturale del Festival di Teatro Antico di Veleia (e del suo pubblico) di ampliare e differenziare la propria offerta con una sezione dedicata ai bambini e ai ragazzi, ma anche l’esigenza formativa ed educativa di avvicinare i più giovani al patrimonio culturale e artistico su cui sono fondate le nostre comuni radici (della Grecia antica, della Magna Grecia, della latinità), veicolando l’universo valoriale del mito e del mondo classico.

Pubblicato il 18 giugno 2019

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