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Notizie Varie

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San Fiorenzo: al via l’iter di realizzazione di una statua

fiore

Fiorenzuola d’Arda ospiterà una statua raffigurante San Fiorenzo, patrono della Città. L’Amministrazione comunale di Fiorenzuola d’Arda intende infatti celebrare con la realizzazione di un’opera d’arte raffigurante il proprio patrono la speciale ricorrenza del cinquecentesimo anniversario dalla consacrazione – avvenuta il 15 ottobre 1525, ad opera del vescovo Pietro Ricorda - della chiesa collegiata dedicata proprio al Santo: ricorrenza che coincide peraltro con il venticinquesimo anno giubilare indetto da Papa Francesco.

Le caratteristiche dell’opera

La statua verrà realizzata dall’artista, noto per le proprie creazioni in ferro battuto, Franco Melis – originario della Sardegna e protagonista di diverse esperienze lavorative all’estero, tra Turchia, Arabia Saudita e Yemen – e sarà collocata su un basamento all’interno della rotatoria tra via Roma, via Matteotti e via Europa, secondo il cronoprogramma dei lavori che prevede l’esecuzione dell’opera entro il prossimo 17 ottobre (giorno della ricorrenza patronale di San Fiorenzo). L’inaugurazione dell’opera è prevista proprio nell’ambito delle celebrazioni per la ricorrenza patronale cittadina.

Il commento del Sindaco e il coinvolgimento dei giovani

Con questo progetto – ha spiegato il Sindaco di Fiorenzuola d’Arda, Romeo Gandolfi - la nostra Amministrazione si prefigge l’obiettivo di celebrare la significativa ricorrenza per la nostra chiesa collegiata, riqualificando uno spazio importante per la nostra Città come quello della storica Porta Piacenza, la via di ingresso a Fiorenzuola situata inoltre sul percorso della via Francigena, e donando, ad essa ed ai cittadini, un’opera di pregio artistico univocamente individuabile anche da turisti e da chi è di passaggio”.

Nell’ambito della realizzazione dell’opera, il Sindaco ha inoltre invitato bambini e ragazzi fiorenzuolani a partecipare “portando un sasso, un ciottolo o una pietra grande o piccola che rappresenti, con la sua forma o colore, la pavimentazione di un’antica strada romana, e su cui sarà possibile scrivere un pensiero, un saluto, un messaggio di speranza o una preghiera. Queste pietre saranno raccolte e diventeranno parte integrante della base della nuova statua di San Fiorenzo, che non sarà solo un’opera d’arte, ma una testimonianza della volontà collettiva di tutta la comunità”.

Nei prossimi giorni sarà comunicato il luogo in cui sarà possibile consegnare la pietra: ai bambini e ragazzi che accoglieranno l’invito del Sindaco, sarà consegnato un attestato di partecipazione.

Nella foto: la rotatoria tra via Roma, via Matteotti e via Europa.

Pubblicato il 18 luglio 2025

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Oltre 200 persone al concerto nel Castello di Vigolzone

vigolzone

Pubblico numeroso per la terza edizione di “Notte d’Opera al Castello”. Oltre 200 persone hanno raggiunto il Castello Landi di Vigolzone per assistere al concerto organizzato da DeA Donne e Arte in collaborazione con il Comune di Vigolzone. Un appuntamento culturale che rimane uno dei più apprezzati della provincia, in un contesto esclusivo, con giovani interpreti di grande talento.
La scelta dei protagonisti e dei brani, a cura della direttrice artistica Giovanna Beretta, ha saputo combinare in modo perfetto lo spirito dell’iniziativa. Un concerto gratuito, aperto a tutti, in grado di coinvolgere un pubblico eterogeneo, accompagnato con maestria da Roberto Codazzi in un viaggio nella storia della lirica.


LA MAGIA DEL CASTELLO
Una serata ben riuscita grazie ad un lavoro di squadra tra musica, organizzazione e location. Un grazie convinto è stato infatti rivolto al proprietario del Castello di Vigolzone, il Marchese Manfredi Landi di Chiavenna e, con omaggio floreale, alla moglie Elke Elisabeth. Entrambi da tempo si impegnano in modo costante per conservare in tutta la sua bellezza uno dei manieri più rappresentativi del circuito del Ducato di Parma e Piacenza. Un castello aperto con parsimonia, lontano da iniziative di facile turismo, luogo ancor più magico se abbinato ad un concerto di qualità artistica indiscussa.

Tra i protagonisti della serata il Comune di Vigolzone, rappresentato in serata dall’assessore Lucia Serena che in apertura ha portato i saluti del sindaco Gianluca Argellati ricordando l’impegno dell’Amministrazione comunale nell’organizzazione del concerto e la convinzione del valore di iniziative come questa, in un programma culturale estivo vario e di qualità.
E un grazie non è mancato nemmeno nei confronti di chi ha creduto ancora in questo progetto, contribuendo a renderlo accessibile in modo gratuito. Accanto a DeA e al Comune di Vigolzone, la Regione Emilia-Romagna, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Camera di Commercio dell’Emilia e la ditta Steriltom. Preziosa, infine, la collaborazione dell’Associazione Culture per lo sviluppo locale, di Avis Vigolzone e Proloco Vigolzone.

BRAVISSIMI INTERPRETI
Sul palco allestito nel cortile più ampio del castello, si é esibito, tra gli applausi, Hyun-Seo Park tenore coreano vincitore del terzo premio al Concorso di DeA lo scorso anno e reduce dal recente successo come protagonista nel Simon Boccanegra a La Spezia.

Tanti applausi anche per il basso piacentino Agostino Subacchi, secondo classificato nello stesso Concorso e tra i protagonisti del Simon Boccanegra. La sua vocalità ha conquistato il pubblico per intensità e qualità timbrica a vantaggio di una completa espressività.
Apprezzata soprattutto nei brani rossiniani, Anna Trotta, mezzosoprano modenese, premio speciale Ruggero Leoncavallo nella sezione lirica del Concorso San Colombano 2024, applaudita con convinzione anche nel concerto di Vigolzone.
Tre vocalità diverse in grado di far vibrare di emozioni pagine tra le più note della lirica internazionale, celebri arie e brani di bravura che hanno messo in evidenza le capacità tecniche ed espressive degli interpreti, con un viaggio nell’opera e in alcuni dei suoi capolavori più popolari.
Prezioso e indispensabile l’accompagnamento affidato alla bravissima Gaboon Ko, al pianoforte anche come solista, professionista in grado di cimentarsi con disinvoltura tra repertori e stili anche diversi.
Originale e accattivante la conduzione affidata per la prima volta, in questo contesto, a Roberto Codazzi, musicista e musicologo, direttore artistico del Museo del violino di Cremona. In modo trasversale, Codazzi ha presentato i brani in programma ricordando aneddoti e curiosità, rendendo più interessante l’ascolto e arricchendolo con informazioni che hanno incuriosito e coinvolto il pubblico.

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NUOVA EDIZIONE DEL CONCORSO SAN COLOMBANO
Per gli interpreti del concerto, la serata ha rappresentato la possibilità di esibirsi in un contesto prestigioso e di fronte ad un pubblico autorevole, nello spirito del Concorso San Colombano che tornerà, ottava edizione, dal 23 al 26 ottobre 2025 a Piacenza. Lo ha ricordato a margine del concerto la presidente di DeA Giovanna Beretta, anima dell’iniziativa e direttrice artistica anche del contest vocale. Da anni, con perseveranza, DeA Donne e Arte accoglie giovani artisti dando loro opportunità per emergere artisticamente ma anche per crescere dal punto di vista professionale. L'abbinamento Concorso/concerti, prosegue in questa direzione, contribuendo in modo decisivo anche alla qualità dell'offerta culturale del territorio piacentino.

Pubblicato il 18 luglio 2025

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Santa Maria di Campagna, in scadenza la concessione per l'area verde

orto

«Abbiamo trasformato un luogo abbandonato in un’oasi di biodiversità aperta a tutta la popolazione, ma ad oggi non abbiamo alcuna risposta dall’Amministrazione Comunale, né certezze sul futuro». Oggetto è l’Orto-Frutteto di Santa Maria di Campagna, a parlare Cosmonauti Aps, l’associazione di promozione sociale che dal 2017 custodisce lo spazio verde di via Tramello, situato a pochi passi dal centro storico di Piacenza.
Un impegno – evidenzia l’associazione – che si è tradotto in oltre 4mila ore di volontariato dedicate alla manutenzione quotidiana e alla riqualificazione dello storico “polmone urbano”, a partire dal recupero dei rifiuti presenti – cinque i carichi smaltiti nel tempo – e da potature e sfalci stagionali.
Numerosi gli interventi messi a punto - spiega Giulio Merli, fondatore di Cosmonauti - per preservare l’area e renderla accessibile; si va dalla realizzazione di un impianto di irrigazione goccia a goccia alla nuova cartellonistica, passando per la sistemazione delle recinzioni e alla costruzione di strutture coperte in bioedilizia: «Nell’ultimo anno abbiamo messo a dimora quattrocento piante e aperto i cancelli in oltre cento giornate, soprattutto nei fine settimana, per poter consentire a chiunque di poter accedere liberamente».
«Qui abbiamo investito 65mila euro di finanziamenti attratti da vari sostenitori – proseguono Javier D’Argenio e Lucia Rossetti, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione - destinandoli in toto alla cura del frutteto e all’organizzazione di circa sessanta tra eventi e attività gratuiti aperti a tutta la cittadinanza. Solo l’ortoterapia per persone con disabilità conta più di 1.600 ore di laboratorio, in particolare rivolte a giovani con disturbo dello spettro autistico».

Nella sintesi di bilancio rientrano anche le collaborazioni con le scuole del territorio e decine di partnership con soggetti attivi sui temi dell’ambiente, della sostenibilità e dell’inclusione: «Un percorso – continuano soci e socie - che ha anche consentito a una zona colpita dal degrado di diventare un corridoio biologico, in grado di adempiere da ecosistema per varietà vegetali e specie animali che potrebbero non essere presenti nel raggio di molti chilometri; una realtà preziosa per la città e che potrebbe scomparire».

Il 14 settembre il termine

L’associazione teme di vedere vanificato il proprio lavoro: il prossimo 14 settembre scade la concessione quinquennale in comodato gratuito per uso pubblico, stipulata tra l’Ordine dei Frati Minori di Santa Maria di Campagna - proprietario dello spazio verde - e il Comune di Piacenza, premessa all’autorizzazione accordata all’associazione piacentina per la gestione del frutteto, nel rispetto degli obiettivi previsti: garantirne il presidio, la manutenzione, il miglioramento e la fruizione da parte della cittadinanza, con particolare attenzione alle categorie fragili e ai giovani.
«Senza un rinnovo - chiariscono Javier D’Argenio e Lucia Rossetti, rispettivamente presidente e vice presidente dell’associazione - la prospettiva è quella di interrompere le attività, con il rischio di disperdere un’esperienza che negli ultimi otto anni ha rappresentato un esempio di gestione virtuosa e partecipata del verde urbano».
Da qui l’appello per salvaguardare il frutteto e la richiesta che venga ufficialmente riconosciuto il valore sociale di ciò che è stato fatto: «Un accordo pluriennale - concludono - sosterrebbe la continuità del progetto, permettendoci di pianificare investimenti, eventi e attività educative con una prospettiva stabile; al momento dall’Amministrazione Comunale non abbiamo ricevuto riscontro, né alcuna garanzia per il domani».

Pubblicato il 15 luglio 2025

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Il prefetto Ponta lascia Piacenza

prefetto Paolo Ponta in studio

Potrebbero essere introdotte anche a Piacenza le “zone rosse”: è una delle ipotesi uscite dal comitato per l’ordine e la sicurezza urbana che si è riunito oggi in Prefettura alla presenza del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del capo della Polizia Vittorio Pisani. Era stata la sindaca Katia Tarasconi a chiedere al Ministro di inviare nuovi agenti per rispondere all’escalation di episodi di violenza dell’ultimo periodo in città.
Il Ministro, nell’elogiare il lavoro delle forze dell’ordine -  il numero di reati sul nostro territorio risulta in calo nei primi sette mesi del 2025 - ha chiesto di verificare se misure già adottate altrove con risultati positivi, come appunto l’individuazione di “zone rosse” sottoposte a particolare controllo di polizia, siano applicabili non solo nelle grandi città ma anche in realtà come Piacenza. Quanto all’invio di nuovi agenti, ha assicurato il suo interessamento, senza però sbilanciarsi sulla tempistica.

Novità in Prefettura: saluta Ponta, arriva Palmisani 

L’incontro è stato anche occasione per raccogliere le attestazioni di stima nei confronti del prefetto Paolo Ponta (nella foto in alto), che si prepara a lasciare Piacenza dopo due anni per la nuova sede di Lecco. La nomina è stata decisa il 14 luglio dal Consiglio dei Ministri, insieme a quella del suo successore, Patrizia Palmisani. Oggi alla guida della Prefettura di Monza e Brianza e, prima ancora, di Lodi, laureata in giurisprudenza, ha una specializzazione in mediazione, conciliazione e negoziazione. Il passaggio di consegne potrebbe arrivare già entro la fine del mese. 

Come "nasce" un Prefetto 

“Piacenza è una bellissima città, con una bella provincia. È accogliente, ha tratti comuni con le città e province dove ho prestato servizio (Asti e Alessandria), un alto livello culturale e una propensione all’innovazione che non tradiscono tuttavia l’originaria tradizione contadina. Vedo tanta concretezza, tanta voglia di lavorare e di fare squadra”, aveva dichiarato il prefetto Ponta nell'intervista concessa al nostro settimanale per lo Speciale Sant'Antonino a fine giugno, in preparazione alla festa del patrono della città e della diocesi. 

Una laurea a Genova in giurisprudenza con una tesi sul diritto umanitario internazionale, è stato un articolo sulla rivista “Famiglia Cristiana” con l’intervista a Carmelo Caruso, prefetto di Milano della fine degli anni ’80, ad avergli svelato questa possibilità per la sua vita. Classe 1964, nativo di Novi Ligure, sposato, una figlia, era Prefetto a Piacenza dal novembre 2023. “Mi piace incontrare i giovani per lanciare loro un messaggio di legalità, di etica del servizio, di educazione al rispetto. Valori che appaiono di vitale importanza soprattutto quando accadono fatti tragici legati, spesso, a relazioni di presunto amore, ma che in realtà sono solo espressione di volontà di possesso”, proseguiva nell'intervista. 
“A Piacenza sono molto attivi il mondo della scuola, del volontariato, dello sport, delle parrocchie. Il loro, insieme a quello delle forze dell’ordine, è un contributo fondamentale per far interagire i giovani e prevenire il disagio giovanile che può dar vita a fenomeni come il bullismo e la violenza delle bande giovanili. Non si può però delegare tutto alla scuola, i genitori hanno un ruolo educativo primario. Lo ripeto spesso - aggiungeva il Prefetto -: i re possono abdicare, i capi di Stato possono dare le dimissioni, ma chi non può mai tirarsi indietro sono i padri e le madri di famiglia perché altrimenti si sfascia il sistema”. 

Pubblicato il 15 luglio 2025

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Pulcheria, approvato il percorso di coprogettazione per l'edizione 2025

Pulcheria nuova edizione 

La Giunta ha approvato, nei giorni scorsi, l'avvio del percorso di coprogettazione per l'edizione 2025 di "Pulcheria", storica rassegna artistica e culturale per la quale, a breve, sarà emanato l'avviso pubblico rivolto agli enti del terzo settore (iscritti al Registro Nazionale da almeno sei mesi), in linea con il documento di indirizzo predisposto dal Settore Piacenza 2030 che definisce modalità, criteri generali e finalità da rispettare per la realizzazione dell'iniziativa. A disposizione, risorse per 50 mila euro: uno stanziamento disposto dall'Amministrazione anche a fronte del contributo che la Fondazione di Piacenza e Vigevano ha concesso al Comune, a supporto sia di "Pulcheria", sia di eventi che promuovano la conoscenza e la memoria della Resistenza femminile. “L'obiettivo della coprogettazione - sottolinea l'assessore alle Pari Opportunità Serena Groppelli - è il coinvolgimento attivo del territorio, per costruire insieme una manifestazione che, in continuità con le edizioni precedenti e in chiave contemporanea, valorizzi l'identità e la pluralità di esperienze, identità e voci femminili, contribuendo a una riflessione collettiva e condivisa sui temi che riguardano la parità di genere, la prevenzione e il contrasto a fenomeni di discriminazione e violenza contro le donne, ma anche la promozione dei talenti, delle buone pratiche, delle espressioni creative che possano avere un impatto sociale positivo”.

Ai soggetti che parteciperanno, con il Comune, all'organizzazione di "Pulcheria", è richiesta l'ideazione di eventi che richiamino a Piacenza anche personalità e testimonianze di rilievo nazionale, garantendo nel contempo spazio e visibilità alle realtà del territorio, relazionandosi e collaborando ad esempio con il Tavolo Politiche di Genere, i Centri Antiviolenza e le associazioni locali impegnate negli ambiti di interesse. Si conferma inoltre l'attribuzione del Premio Pulcheria, come riconoscimento di merito ed eccellenza destinato a figure femminili tra le protagoniste della kermesse. I proponenti, singoli o in rete, potranno a questo proposito attivare sinergie con partner esterni, pubblici o privati, per la fornitura di servizi, ma non potranno delegare il coordinamento della rassegna a terzi. Il Comune di Piacenza metterà a disposizione gratuitamente le proprie sale per gli appuntamenti in programma, ma sarà a cura del soggetto assegnatario della coprogettazione - cui è richiesto un investimento pari almeno al 10% delle risorse comunali - la gestione finanziaria e organizzativa dell'intera rassegna, compresa la stipula dei contratti artistici con gli ospiti. Tra i criteri di valutazione delle proposte che saranno considerati, verranno valutate innanzitutto la qualità del progetto, del piano di comunicazione e del business plan, nonché la coerenza con gli obiettivi dell'avviso pubblico. “Pulcheria - conclude l'assessore Groppelli - è un tassello fondamentale nell'impegno dell'Amministrazione per una cultura della parità, dell'inclusione e del rispetto, guardando ai target dell'Agenda 2030 relativi alla parità di genere, alla riduzione delle disuguaglianze e, con riferimento alla partecipazione della comunità, alla partnership per obiettivi che promuove modelli di governance inclusiva e improntata all'equità sociale. La coprogettazione, come abbiamo voluto ricordare anche nel documento di indirizzo, risponde proprio a questi requisiti”.

Pubblicato il 15 luglio 2025

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