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Notizie Varie

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La Giornata del Ringraziamento a Piacenza

LOCANDINA RINGRAZIAMENTO

Sabato 23 novembre a Piacenza ci sarà la Giornata provinciale del Ringraziamento.

I momenti principali della manifestazione organizzata da Coldiretti Piacenza:

Alle 15.30 in Piazza Duomo a Piacenza ci sarà il ritrovo dei trattori e l’accoglienza delle autoritàaccompagnato dalla Banda Musicale Ponchielli

Alle 16 la messa nella Cattedrale, celebrata dal Vescovo Monsignor Adriano Cevolotto, insieme all’assistente ecclesiastico di Coldiretti Piacenza Don Giuseppe Sbuttoni e al Parroco Don Serafino Coppellotti.
A seguire:

Benedizione mezzi agricoli

Saluto autorità

Degustazione tipicità ed eccellenze del territorio in collaborazione con le aziende agricole

Caldarroste e vin brulè in collaborazione con Unpli (Unione Nazionale Proloco d’Italia)

In piazza Duomo si svolgerà inoltre il Mercato di Campagna Amica e sarà presente l’artista Maurizia Gentili con l’arte dei vinarelli.

Coldiretti Donne organizzerà un’iniziativa solidale a favore del Centro Antiviolenza di Piacenza, Associazione "Città delle Donne" odv in vista della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza di genere che ricorre il 25 novembre.

In piazza Duomo proseguirà inoltre la raccolta delle firme per una legge di iniziativa popolare che porti l’Europa a cambiare strada sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola con l’obbligo dell’etichetta d’origine a livello europeo su tutti gli alimenti in commercio.

Nella piazza vi sarà anche un’area dedicata alla situazione degli allevatori, che vivono forti problematiche.

Al termine delle iniziative, i partecipanti, accompagnati dalla banda, raggiungeranno piazza Cavalli per l’accensione dell’albero e per chi lo desidera, la manifestazione proseguirà al Mercato Coperto di Campagna Amica in via Farnesiana,17 a Piacenza.

Pubblicato il 22 novembre 2024

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Il progetto della Casa della Salute e della Comunità di Borgonovo premiato al Lean Healthcare Award

direttore Bardasi Lean Healthcare Award
L’esperienza dellaCasa della Salute e della Comunità di Borgonovo è stata premiata alla settima edizione delLean Healthcare Award, il premio rivolto ai migliori progetti di riorganizzazione e innovazione presentati dalle Aziende sanitarie pubbliche e private e Aziende appartenenti ai settori Healthcare. 
L’importante riconoscimento è stato ritirato a Roma dal direttore generalePaola Bardasie del direttore del distretto di PonenteGiuseppe Magistrali. L’appuntamento focalizzato sull’innovazione nella sanità italiana ha visto la partecipazione di oltre 270 progetti presentati da 98 aziende sanitarie di 14 regioni su diverse categorie con un unico filo rosso: l’ottimizzazione dei processi e il miglioramento della qualità dei servizi, con focus sul paziente. 
Tema perfettamente centrato dal modello – definito un’eccellenza - della Casa della Salute e della Comunità di Borgonovo per il suo percorso di co-progettazione e di coinvolgimento della comunità locale, considerato un caso di studio di particolare interesse per i futuri manager sanitari.
“Per il secondo anno consecutivo – ha sottolineato il direttore generale – veniamo premiati dal Lean Healthcare Award. Questo riconoscimento è emblema della nostra perseveranza e del nostro impegno nel perseguire l’obiettivo comune di crescita, mettendo al centro i bisogni dei cittadini e, soprattutto, è simbolo della capacità dei nostri professionisti di fare sistema lavorando per l’efficientamento dei percorsi di cura nelle aree di cronicità dando valore al tempo delle persone”.
“Ancora una volta la Casa della Salute e della Comunità di Borgonovo - ha sottolineato il direttore Magistrali-è stata riconosciuta come un’eccellenza e un modello di riferimento nel panorama nazionale. Avviato nel 2019 il progetto è diventato punto di riferimento a livello regionale e nazionale. Oggi, come già accaduto, raccogliamo i frutti di questo lavoro fondato sul protagonismo attivo di volontari e cittadinanza all’interno delle Case di Comunità”.
“All’Azienda Usl vanno i nostri complimenti per il prestigioso riconoscimento ottenuto – sottolinea il sindaco di BorgonovoMonica Patelli- La Casa della Comunità di Borgonovo, a servizio dell’intera Val Tidone e dei territori vicini, si conferma un prezioso esempio sia in termini di innovazione nei processi sanitari, sia per il grande percorso di partecipazione attiva e coinvolgimento della comunità locale, delle scuole, delle associazioni, delle istituzioni”.
Pubblicato il 22 novembre 2024

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Visite guidate e laboratori nelle imprese con il “Pmi Day” di Confindustria

Confindustria Pmi

È in corso il Pmi Day di Confindustria Piacenza, che culmina venerdì 22 novembre con la giornata dedicata delle Piccole e Medie Imprese a livello nazionale. Organizzata dal Comitato Piccola Industria di Confindustria Piacenza, l’iniziativa coinvolgerà 55 classi di terza media provenienti dagli istituti scolastici di tutta la provincia. Sono 41 le aziende piacentine che, per un’intera settimana, accoglieranno gli studenti con visite guidate e laboratori pratici per far vivere loro in prima persona ciò che accade all’interno delle imprese piacentine. “Il Pmi Day è la festa delle Piccole e Medie Imprese, che in Italia e a Piacenza rappresentano oltre il 95% di tutte le industrie”, commenta Elisa Tatano, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Piacenza. “Non esiste modo migliore per celebrare questa ricorrenza che aprire le porte delle aziende alle nuove generazioni, in questo caso a studentesse e studenti di terza media. Confindustria negli ultimi anni si è impegnata tanto su questo fronte, allargando l’iniziativa a sempre più aziende e raccogliendo adesioni di un numero sempre maggiore di istituti scolastici”. Perché questa formula riscuote tanto successo? Secondo Elisa Tatano il segreto sta nell’approccio fortemente laboratoriale delle visite.
“L’iniziativa si rivolge agli alunni di tredici e quattordici anni. Quella del Pmi Day per loro è una delle prime volte, se non la prima in assoluto, in cui entrano in un’azienda e scoprono cosa accade dentro agli stabilimenti che magari osservano ogni mattina nel tragitto verso la scuola”. L’iniziativa a livello nazionale gode del patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, oltre che della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. È inserita nella Settimana della Cultura d’Impresa promossa da Confindustria e nella Settimana Europea delle Pmi della Commissione Europea.

Pubblicato il 22 novembre 2024

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I carabinieri forestali hanno piantumato alberi nelle scuole piacentine

Carabinieri giornata alberi

Nella mattinata del 21 novembre in 23 scuole delle province di Parma e Piacenza i carabinieri forestali hanno piantato, assieme a docenti, studenti e autorità, piantine di specie forestali autoctone. È stata ricordata la necessità di tutelare l’ambiente, difendere e piantare nuovi boschi e alberi. In occasione della “Giornata nazionale degli Alberi” e nell’ambito del progetto “Un Albero per il Futuro” promosso dal Ministero, congiuntamente ai reparti carabinieri forestali e della biodiversità, i comandanti dei nuclei carabinieri forestali delle province di Parma e Piacenza, hanno consegnato e piantato, assieme a sindaci, autorità locali, docenti ed alunni di numerose scuole del territorio una ottantina di piantine forestali prodotte dai vivai dei reparti carabinieri biodiversità e dal vivaio della Regione Emilia-Romagna. Il progetto di educazione alla legalità ambientale denominato "Un albero per il futuro", prevede la donazione e la piantagione nelle scuole di circa 50.000 piantine. All'iniziativa, orientata a rendere gli studenti consapevoli dell'importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici e la conservazione dell'ambiente, hanno finora aderito oltre 1.500 Istituti scolastici e oltre 40.000 piante sono già state messe a dimora. Dopo un momento formativo, nel quale si è rimarcata l’importanza del patrimonio forestale e la necessità di tutelare l’ambiente e piantare nuovi alberi e boschi, le piante forestali autoctone: tigli, cerri, roverelle, ornielli, ma anche arbusti come sanguinella, prugnolo, sambuco e sorbo sono stati messi a dimora nei cortili e nei giardini delle scuole. L'obiettivo è quello di superare le mille piante messe a dimora contemporaneamente in altrettante località del territorio nazionale.

 Le scuole coinvolte

Nel Piacentino sono state interessate le seguenti scuole. Il Nucleo carabinieri forestale di Piacenza ha tenuto l’iniziativa presso La Scuola dell’Infanzia di Calendasco. Il Nucleo carabinieri forestale di Fiorenzuola Val d’Arda ha tenuto l’iniziativa presso la Scuola primaria di S. Polo – Podenzano. Il Nucleo carabinieri forestale di Castell’Arquato ha tenuto l’iniziativa presso la Scuola dell’Infanzia “F. Remondini” di Castell’Arquato. Il Nucleo carabinieri forestale di Bettola ha tenuto l’iniziativa presso l’Istituto Comprensivo della Val Nure, Primaria di Vigolzone. Il Nucleo carabinieri forestale di Ferriere ha tenuto l’iniziativa presso la Scuole dell’Infanzia, primaria e secondaria di Ferriere dell’Istituto Comprensivo della Val Nure. Il Nucleo carabinieri forestale di Bobbio ha tenuto l’iniziativa presso la Scuola primaria “Gianni Rodari” di Corte Brugnatella. Il Nucleo carabinieri forestale di Gazzola ha tenuto l’iniziativa presso le Scuole dell’Infanzia di Rivergaro dell’Istituto comprensivo di “Rivergaro-Gossolengo” e presso la Scuola Primaria “P. Costa” di Agazzano. Il Nucleo carabinieri forestale di Pianello Val Tidone ha tenuto l’iniziativa presso la Scuola primaria di Pianello Val Tidone; Scuola dell’Infanzia di Pianello Val Tidone, Scuola primaria di Trevozzo di Alta Val Tidone.

La Giornata Nazionale degli Alberi, che è stata rilanciata e rivitalizzata   dalla Legge n.10 del 14 gennaio 2013, ha in realtà origini molto antiche. Fu istituita per la prima volta negli Stati Uniti con la denominazione “Arbor day” con l’intenzione dichiarata di “creare una coscienza ecologica nella popolazione e per rimpinguare il patrimonio forestale del paese”. L’iniziativa ebbe un enorme successo in America e così anche in Europa si iniziarono ad organizzare eventi simili. In Italia fu il Ministro della Pubblica Istruzione Guido Baccelli, che fu poi anche Ministro dell’Agricoltura, che la istituì per la prima volta con una Circolare del 27 giugno 1899. Questa disponeva la celebrazione della Festa degli Alberi nelle scuole del Regno d’Italia il 21 novembre di ogni anno. Fu proprio grazie all’intuizione del Ministro che in Italia la giornata dell’albero è da sempre legata al mondo della scuola. La prima Giornata dell’albero in Italia si tenne 27 agosto 1899 a Torino e a Castiglione dei Pepoli, un comune della montagna bolognese, per iniziativa dell’associazione “Pro Montibus et Silvis” attiva ancora oggi. La Giornata degli alberi è stata poi ripresa e aggiornata in più di una occasione con leggi specifiche nel 1902, nel 1911, nel 1923, nel 1939, nel 1951 e nel 1992.

Pubblicato il 22 novembre 2024

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“Le mani in pasta”: un ponte tra generazioni attraverso la cucina

L’esperienza dell’oratorio Let’SGO della parrocchia di San Giuseppe Operaio a Piacenza. Gli adulti insegnano ai bambini a preparare i piatti della tradizione

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Le mani in pasta” è un’iniziativa che sta conquistando il cuore di tante persone di diverse età. Nell’ambito dell’oratorio Let’SGO della parrocchia di San Giuseppe Operaio a Piacenza si sta svolgendo questo progetto che ha l’obiettivo di favorire il dialogo e il lavoro insieme tra le diverse generazioni, creando un ponte di condivisione attraverso la cucina.

Un progetto nato in montagna

“Eravamo in montagna, con i ragazzi del soggiorno estivo, a Vigo di Fassa, e a don Federico Tagliaferri, il nostro parroco, è venuta l’idea di far fare qualche cosa di manuale per i loro pasti, quindi abbiamo preparato i pisarei e fas´ö, un piatto tipico piacentino. «Ma che bello!», in molti di loro ci hanno detto. È stata questa la spinta che ci ha portato a organizzare questa attività anche in oratorio”: a parlare è Stefania Scagnelli, una delle signore animatrici di questo evento.
“Abbiamo così deciso - aggiunge Elena Galli, responsabile dell’oratorio - di organizzare delle serate nelle quali i bambini e gli adulti s’incontrano per cucinare e poi successivamente consumare insieme, seduti agli stessi tavoli, ciò che si è prodotto. Insomma è proprio un bel momento di condivisione in cui le signore cuoche ci raccontano la storia dei piatti che si preparano”.

Un’occasione per rimettersi in gioco

Il corso di cucina serale proposto da “Le mani in pasta” è diventato quindi un punto di riferimento per bambini, adulti e anziani che desiderano imparare a preparare piatti gustosi e trascorrere del tempo significativo insieme. La magia di questa iniziativa sta nel fatto che non si tratta solo di insegnare a cucinare, ma di creare un momento di convivialità in cui ognuno può mettere in comune le proprie abilità e condividerle con gli altri.
“È l’occasione - rimarca Stefania - anche per delle signore, adesso anziane, che un tempo erano il fulcro delle feste parrocchiali, di rimettersi in gioco. Sono persone che hanno oltre gli 80 anni e che sono molto felici di partecipare e di dare il loro contributo di esperienza e di vita”.


Insieme intorno al tavolo

Nelle serate, i partecipanti imparano a preparare diverse ricette tradizionali, scoprendo i segreti della buona cucina e sperimentando nuovi sapori e ingredienti. Il momento clou di quest’iniziativa è la cena finale, in cui tutti si riuniscono per gustare insieme ciò che hanno preparato durante il corso.
Questo momento non solo permette di apprezzare il frutto del proprio lavoro, ma soprattutto di condividere emozioni e storie intorno a un tavolo imbandito di sapori e profumi.
“In questo anno - ci racconta Elena - abbiamo già svolto un paio di serate e la prossima sarà il 3 dicembre. I giovani partecipanti vanno dai 5 anni fino alle scuole medie. Ci sono anche i ragazzi delle superiori che aiutano i bambini più piccoli, ed anche loro sperimentano cosa vuol dire mettere le mani in pasta. Alcune ragazzine sono già al terzo anno di presenza e non si sono mai tirate indietro, partecipando con entusiasmo. Inoltre anche le mamme, insieme ai bambini, condividono questa attività. Nell’ultima serata eravamo circa 50 persone...”.



Uno scambio generazionale

“Le mani in pasta” quindi è molto più di un corso di cucina, è un’opportunità preziosa per valorizzare le diversità e le competenze di ciascuno, per promuovere lo scambio generazionale e per costruire legami autentici basati sulla reciprocità e sulla solidarietà.
Questa iniziativa dimostra che quando le mani si uniscono per creare qualcosa di bello e gustoso, si creano anche legami speciali che vanno al di là delle differenze di età.
In un’epoca in cui la frenesia e la solitudine sembrano prevalere, “Le mani in pasta” è una bella iniziativa che ricorda l’importanza di ritrovarsi, di cucinare insieme, di condividere momenti di gioia e di crescita.
Grazie a progetti come questo, si possono costruire ponti solidi e duraturi tra le generazioni, regalando a tutti la possibilità di imparare e di sorridere insieme.

Riccardo Tonna

“Nelle serate i bambini e gli adulti
s’incontrano per cucinare
e poi mangiare insieme,
seduti agli stessi tavoli,
ciò che si è prodotto.
È un bel momento di condivisione
in cui le cuoche ci raccontano la storia
dei piatti che si preparano”

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