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Notizie Varie

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Raccolte 3.493 confezioni per il banco farmaceutico

banco farmaceutico

Durante la 25ª edizione delle Giornate di Raccolta del Farmaco di Banco Farmaceutico (4–10 febbraio), sono state donate oltre 640.000 confezioni di medicinali, pari a un valore di oltre 5,7 milioni di euro. Aiuteranno almeno 463.000 persone in condizione di povertà sanitaria di cui si prendono cura 2.031 realtà assistenziali convenzionate con la Fondazione Banco Farmaceutico.
All’iniziativa hanno aderito 5.908 farmacie in tutta Italia. Sono stati coinvolti più di 26.500 volontari e oltre 20.600 farmacisti. I titolari delle farmacie hanno donato a Banco Farmaceutico oltre 850.000 euro. A Piacenza e provincia, hanno aderito 35 Farmacie e sono state raccolte 3.493 confezioni (pari a un valore di 32.722 euro) che aiuteranno i circa 2000 ospiti di 21 realtà assistenziali. In Emilia-Romagna hanno aderito 552 farmacie e sono state raccolte 58507 confezioni, (pari a un valore di 531151 euro) che contribuiranno a curare le persone assistite da 203 realtà del territorio regionale. È necessario continuare a sostenere Banco Farmaceutico al fine di supportare, così, le realtà assistenziali che si prendono cura dei bisognosi: la povertà sanitaria, infatti, rappresenta ormai un elemento endemico. Le persone che, nel 2024, non hanno potuto acquistare farmaci per ragioni economiche sono 463.176 (7 residenti su 1.000) in aumento dell’8,43% rispetto all’anno precedente. Molte di queste, sono minori, pari al 22% del totale (102.000 unità). A rivolgersi alle realtà assistenziali per ricevere farmaci e cure sono, prevalentemente, uomini, (il 54% del campione, contro il 46% delle donne) e adulti (18-64 anni, pari al 58%). Pressoché uguale è la quota di cittadini italiani (49%, pari a 225.594 unità) e di quelli stranieri (51%, pari a 237.583 unità).

Pubblicato il 2 marzo 2025

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Nasce il «Comitato Eventi Alta Val Tidone»

Comitato eventi Valtidone

Nella Sala Consigliare del Comune di Alta Val Tidone, nei giorni scorsi,  si è ufficialmente riunito il nuovo gruppo di volontari che ha deciso di dar vita al “Comitato Eventi Alta Val Tidone”.
Un’iniziativa, capitanata dal neo-presidente Andrea Albertini, a cui hanno aderito diversi volontari provenienti dalle già esistenti associazioni e dalle pro loco attive sul territorio. Carlo Fontana, consigliere delegato alle associazioni di volontariato, ha aperto l’incontro presentando il nuovo comitato che ha l’obiettivo di rafforzare il legame tra i cittadini, le associazioni e il territorio; “Come amministrazione siamo pronti a sostenere questo nuovo gruppo affinché Alta Val Tidone possa mantenere le sue tradizioni e diventare un luogo sempre più vivo e accogliente”, ha chiuso così il suo intervento. Il comitato si occuperà in primis dell’organizzazione della Grande Fiera di Nibbiano, la storica manifestazione dedicata al bestiame che si tiene ogni anno il terzo martedì di agosto. Inoltre s’impegnerà nella gestione e promozione degli altri eventi che animano il territorio durante l’anno. “Sono fiero di poter ricoprire quest’incarico e lavorare insieme a tutti voi per realizzare i nostri obiettivi comuni. Sono molto felice che i cittadini abbiano deciso di appoggiare il mio progetto”, dice il nuovo presidente dopo aver notato una vasta partecipazione, passando dai primi pochi partecipanti a circa una ventina di persone in meno di una settimana. Infine il nuovo presidente ha sottolineato il grande senso di responsabilità che il comitato ha verso la comunità e le radici di Alta Val Tidone e ha dichiarato che con il loro impegno contribuiranno, unitamente alle altre associazioni, ad azioni di beneficienza. Durante l’occasione sono stati nominati anche gli altri incarichi essenziali per la costituzione del comitato: Lucio Botteri affiancherà Albertini nel ruolo di vice-presidente, Michela Picchioni ricoprirà la funzione di segretario e Mattia Valorosi quella di tesoriere.

Pubblicato il 1° marzo 2025

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Le domande per le case popolari dal 1° marzo solo online

Novita case popolari 

Il 1° marzo si aprirà il bando per l’assegnazione in locazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica e per la richiesta di cambio alloggio destinato a coloro che già occupano un alloggio di edilizia residenziale pubblica. A partire da questa data, le domande potranno essere inoltrate esclusivamente attraverso lo sportello telematico del Comune di Piacenza. Questa innovazione rappresenta un importante passo avanti verso una gestione più semplice, moderna, trasparente ed efficiente, pensata per agevolare i cittadini. La piattaforma è stata progettata con l’obiettivo di semplificare la compilazione delle domande, rendendola intuitiva e rapida, e garantire al contempo la massima precisione. I cittadini avranno tre importanti vantaggi: un modulo semplificato; la compilazione guidata passo dopo passo (un sistema interattivo accompagna il richiedente in ogni fase, segnalando eventuali errori o la mancanza di documenti in allegato); flessibilità, è possibile integrare la domanda in qualsiasi momento fino alla data di chiusura del bando, fissata al 2 maggio.

Le domande potranno essere compilate e inviate in autonomia (accedendo alla piattaforma online con le proprie credenziali Spid); con assistenza gratuita: rivolgendosi ai Caf convenzionati, che offriranno supporto per la compilazione e l’invio della domanda. Dopo l’invio, le domande saranno archiviate nell’account personale del richiedente sullo Sportello Telematico, dove sarà possibile consultarle o integrarle fino alla data di chiusura del bando. L’introduzione della modalità online rappresenta un progresso significativo nella digitalizzazione dei servizi comunali, eliminando le attese e garantendo maggiore precisione in un’ottica di semplificazione, tutela della privacy e trasparenza. Inoltre, assicura che non vi saranno più esclusioni a causa di meri errori formali nella compilazione delle domande. Per ulteriori dettagli o per ricevere assistenza, è possibile visitare il sito ufficiale del Comune di Piacenza al link comune.piacenza.it/abitazioni oppure contattare l’Ufficio Abitazioni e diritto alla casa al numero 0523-495162 o via mail all’indirizzo .

Pubblicato il 25 febbraio 2025

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Lo psichiatra Cornaggia: «Giovani e adulti hanno bisogno di riconoscersi in relazione»

 Foto 2 incontro

“Oggi si sente spesso parlare di emergenza educativa, ma io credo sarebbe più opportuno chiamare il disagio che stiamo vivendo «emergenza culturale»: un fenomeno nuovo ed allargato, che non riguarda soltanto i giovani ma anche gli adulti”. Lo ha detto Cesare Maria Cornaggia, psichiatra e professore associato dell’Università Bicocca di Milano, protagonista lo scorso 21 febbraio dell'incontro:“Fragilità e Desiderio: giovani e adulti nella società delle paure” Organizzata dall'associazione Liberi presso l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, la serata ha visto la presenza di una nutrita platea e ha lasciato spazio ad un ricco dibattito con il pubblico sulle problematiche attuali; nel tentativo di indicare una possibile strada che riesca almeno a decifrare e a dare risposte parziali alle fragilità diffuse. A stimolare con domande e considerazioni l'analisi dell'esperto e il successivo confronto sono stati Mauro Monti e Massimo Trespidi, organizzatori e moderatori della serata.

 Serve la responsabilità degli adulti

“Le statistiche e l'esperienza clinica e relazionale ci dicono che oggi attacchi di panico, depressione, ansia, dis-percezione corporea e ritiro sociale sono in netto aumento. Siamo difronte ad un malessere diffuso - ha spiegato Cornaggia -, che però non ha un nome definito e fatica ad essere espresso. Un'apatia estesa in bilico tra patologia e normalità, i cui confini e le cui origini non sono facili da inquadrare neanche per gli esperti di settore. «Non ho voglia, sono triste», si sente spesso dire dalle persone, senza che però esse stesse riescano a capire la natura del loro malessere ”.
“I paradigmi a cui facevo riferimento nella mia professione oggi sono cambiati – continua l'esperto  -. Pensiamo solo all'abbandono scolastico, in notevole aumento negli ultimi tempi: è una tendenza preoccupante, che merita seria considerazione, e indica come ansia e tristezza non rappresentino più gridi d'aiuto da cui riemergere, ma siano percepite troppo spesso come condizioni scontate e quasi ovvie dell'esistenza. In questo contesto, prima ancora di un supporto specialistico (che comunque può essere utile), serve la responsabilità degli adulti”.

Dove si può rintracciare la causa profonda dei mutamenti in atto?

Secondo lo psichiatra alla base della fragilità contemporanea c' è “una crisi d'identità, una difficoltà dell'io a trovare spazio e a definirsi all'interno di una relazione di reciproco riconoscimento”. Da terapeuta percepisco sovente il vuoto lasciato dalla mancanza di un'esperienza di riconoscimento” - ha sottolineato Cornaggia -, un vuoto che si traduce nell'incapacità di incontrare l'altro e di guadarlo in tutta la sua complessità. Troppi giovani vivono per essere amati, ma questo non coincide né con l'amore, né con la libertà. Essere liberi vuol dire fare le cose perché si è consapevoli di essere amati a priori, di far parte di relazioni di fiducia che formano e arricchiscono il proprio io. Sono quindi la perdita del senso di sé e l'impoverimento delle relazioni a produrre quelli che l'esperto considera i due elementi costitutivi dell'emergenza in corso, intimamente legati tra loro: “lo sfaldamento del concetto di realtà” a cui si accompagna “la scomparsa del limite”.
“Oggi la realtà non è più concepita come qualcosa che è, un dato esterno dal quale partire – osserva - ; al contrario viene costruita su misura e inseguita come ciò che dovrebbe essere per arrivare alla felicità. È perciò naturale che il limite e il dolore non debbano più avere posto: tutto deve andare bene, essere bello, performante, le malattie devono guarire sempre. Ma il limite ha un alto valore identitario, se ci pensiamo è proprio attraverso i nostri limiti che riusciamo ad incontrare l'altro in profondità. I giovani ci chiedono di avere dei limiti che li aiutino a definire se stessi. Compito dell'adulto, non sempre facile ma necessario, è darli in maniera adeguata”.
“I no detti ai ragazzi sono efficaci solo se trovano spazio dentro una relazione solida e credibile – ha concluso - . Dobbiamo imparare a metterci in ascolto dei giovani ,ad entrare in dialogo aperti alla possibilità di uscire dal confronto diversi rispetto a quando lo abbiamo iniziato. Siamo disposti a provarci?”.

Micaela Ghisoni

Nella foto, da sinistra Massimo Trespidi, Cesare Maria Cornaggia e Mauro Monti.

Pubblicato il 27 febbraio 2025

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Ripartono i Gruppi di Cammino

Gruppi di cammino primavera 2025

Dal 10 marzo ripartono i Gruppi di Cammino: sono incontri settimanali nei diversi quartieri della città, con l'obiettivo di garantire agli over 65 residenti a Piacenza un'ulteriore opportunità di socializzazione e benessere fisicoaccessibile a tutti.L'attività è gratuita, ma per ragioni organizzative- legate anche all'assicurazione -è obbligatorio registrare la propria partecipazione,sino ad esaurimento dei posti disponibili,rivolgendosi direttamente al Centro Sportivo Italiano, cui l'Amministrazione ha affidato la gestione dell'iniziativa: presso la sede di via Mutti 5 (aperta il mercoledì dalle 9 alle 11 e il giovedì dalle 16 alle 18), in alternativa scrivendo ao contattando - telefonicamente, via whatsapp o con sms - il numero 335-447701.

"Mi fa molto piacere - sottolinea l'assessora al Welfare Nicoletta Corvi - annunciare la ripresa di un'attività che ha riscosso un gradimento crescente sin dal suo avvio, subito dopo il periodo del Covid, ampliatasi nel corso degli anni sia in termini di fruizione che di estensione a nuove zone della città, dal centro alla periferia, permettendo anche di scoprire percorsi urbaniinsoliti edi inattesa suggestione".Per garantire la più ampia disponibilità e l'esaurimento di tutte le richieste, sarà possibile iscriversi a uno solo dei sette gruppi in partenza, ciascuno dei qualisi articolerà in 10 incontri, uno a settimana, con ritrovo in un giorno e in un orario fisso: il lunedì alle 9 all'ingresso del parco Montecucco in via De Longe; il martedì alle 15 ai giardini degli orti Degani in via Borghetto; il mercoledì si potrà scegliere tra il gruppo che si riunisce alle 9 del mattino in via Trebbia 89, di fronte alla chiesa parrocchiale di Borgotrebbia, o alle 15.30 in via De Longe al parco Montecucco; il giovedì si parte alle 14.30 dal Palazzetto dello Sport di via Alberici; il venerdì, infine, l'opzione è tra l'appuntamento alle 9 nel piazzale della chiesa di Santa Francain via Vittime di Stràalla Farnesiana o, alle 10.30, all'ingresso del parco della Galleana in via Gobetti.

"E' importante ricordare che la finalità primaria di questo progetto sta nella condivisione e nella possibilità di creare nuovi legami di amicizia", rimarca l'assessora Corvi, "per cui non si tratta in alcun modo di un esercizio competitivo o agonistico. Al contrario,chi partecipa deve essere consapevole che possono esserci persone con abilità differenti e ritmi diversi di camminata: l'obiettivo non è andare più veloce, ma permettere a tutti di godere degli spazi urbani, stando insieme all'aria aperta, sempre sotto la supervisione di un responsabile che si assicuri che nessuno faccia sforzi superiori alle sue condizioni di salute".

Pubblicato il 25 febbraio 2025

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