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Notizie Varie

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Annullata la Placentia half Marathon

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Riceviamo l’annuncio da parte degli organizzatori della Placentia half Marathon a firma di Alessandro Perotti e Pietro Confalonieri. Quest’anno la manifestazione, la venticinquesima edizione che doveva svolgersi il 3 maggio 2020, sarà annullata. Così il testo.

È molto difficile parlare di una manifestazione sportiva nel pieno dell’emergenza dettata dalla lotta al Corona Virus. Ciò che vogliamo, è trattare la questione della Placentia Half Marathon con la massima discrezione e con l’unico sincero intento di non pesare in alcun modo sulla città.
Ora è il momento di concentrare ogni sforzo al superamento dell’emergenza, anche stando vicino moralmente a chi si trova in prima linea - istituzioni, sanitari, forze dell’ordine - accettando e promuovendo le regole stabilite. Anche per noi che abbiamo sempre ritenuto e promosso l’attività fisica all’aperto, è arrivato il momento di fermarsi. Non fosse altro che per dimostrare la nostra solidarietà e vicinanza nei confronti di chi stà lottando all’interno degli ospedali per salvare la propria vita o per aiutare gli altri.

Anche nella remota ipotesi in cui l'emergenza corona virus finisse in un giorno, così come ce la siamo ritrovata, non saremmo più in grado di organizzare la manifestazione con le stesse modalità e lo stesso stato d’animo degli anni passati.

Per rispetto di tutti coloro che partecipano o contribuiscono alla realizzazione della manifestazione, non possiamo fare altro che annullare la gara:
per gli atleti, perchè devono avere la possibilità di vivere una giornata di sport, in piena serenità e sicurezza;
per i nostri “sponsor”, che ci hanno sempre accompagnato, ancor più che per il ritorno economico che speravano di ottenere, per stima e considerazione personali;
per tutti coloro che donano il loro tempo ed il loro impegno per la realizzazione della manifestazione; non sono solo gli amici, volontari appassionati della corsa ed in gran parte appartenenti ai gruppi podistici locali. La caratteristica principale di Placentia Marathon è di aver coinvolto tutte le forze positive della città, dando vita ad un sistema di collaborazioni che è il suo vero più importante e riconosciuto successo. I primi “sostenitori ed organizzatori” sono le Istituzioni civili e militari, le forze di polizia e un particolare tipo di associazioni che potremmo definire, magari in modo non particolarmente appropriato, “istituzionali”, formati da alcuni professionisti e tantissimi volontari (dal 118 Piacenza soccorso alla Protezione Civile, dalla Croce Rossa Italiana alle Associazioni di Pubblica Assistenza e della Misericordia....oltre 400 persone).

Proprio coloro che adesso si stanno battendo contro questo nemico invisibile.
Se anche l’emergenza finisse domani, non si potrebbe chiedere proprio ancora a loro, di impegnarsi in una manifestazione sportiva.

Di una sola cosa non è possibile dubitare: questo terribile periodo passerà e questo nostro Paese tornerà ad essere migliore di prima. Se il Sindaco di Piacenza ed i rappresentanti delle altre Istituzioni locali, dovessero ritenerlo opportuno, ci porremmo a disposizione, già il 3 maggio o quando sarà possibile, ad organizzare una festa in onore di tutti coloro che adesso sono in prima linea per la nostra difesa.

Una festa di sport e solidarietà, con la voglia di stare insieme, come è sempre stata e dovrà sempre essere la Placentia half Marathon.

Una festa per il ritorno alla normalità. Alessandro e Pietro.

Giovedì 19 marzo 2020

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Avis, prenotare la donazione

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Prenotare la donazione e continuare a garantire scorte di sangue per i pazienti che ne hanno bisogno. È l’obiettivo per cui AVIS Nazionale ha lanciato la campagna #EscoSoloPerDonare, un modo per incentivare i donatori a rispondere attivamente all’emergenza che il Coronavirus sta provocando anche nelle attività ospedaliere di routine.

Nei giorni scorsi, anche alla luce dei numerosi appelli lanciati dal Centro nazionale sangue (Cns) e da rappresentanti delle istituzioni, non ultimo il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, si è registrato un aumento impressionante di donatori in tutte le regioni italiane, fatto che ha contribuito a ricostituire le scorte e ad assicurare la compensazione interregionale.
Addirittura, come comunicato dallo stesso Cns, si è registrato “un surplus di 900 sacche su scala nazionale”. Un risultato straordinario frutto anche, se non soprattutto, della campagna di AVIS Nazionale, per la quale l’associazione ha realizzato un’apposita pagina web sul proprio sito, con una serie di scatti fotografici, uno spot radiofonico e un video tutorial per spiegare ai donatori come e cosa fare per compiere il proprio gesto di solidarietà in tutta sicurezza nell’epoca del Coronavirus.
Dal triage telefonico con il personale avisino, che pone le domande su eventuali contatti con persone a rischio, passando per la compilazione del modulo per l’autocertificazione che giustifica il motivo dello spostamento da casa, il breve video realizzato per #EscoSoloPerDonare spiega tutto ciò che il donatore deve sapere per rendere ancora più efficace il suo periodico gesto di solidarietà.
La donazione di sangue ed emocomponenti, infatti, è stata inserita tra le “situazioni di necessità” per le quali è possibile uscire di casa nella circolare del ministero della Salute. Da qui la necessità di spiegare ai donatori che, mai come oggi, è fondamentale donare effettuando la prenotazione della donazione, così da evitare assembramenti e assicurare un afflusso costante anche nelle prossime settimane.
Come ha sottolineato il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, “ogni giorno oltre 1800 persone ricevono trasfusioni per curarsi e poter continuare a vivere e per questo non possiamo permetterci di abbassare la guardia su questo tema. Anche in un periodo in cui la diffusione del Coronavirus sta generando ansie e incertezze, occorre sapere che ogni donatore può continuare a fare la propria parte in assoluta sicurezza. La risposta degli ultimi giorni è stata straordinaria su tutto il territorio. Tutte le nostre sedi sono impegnate per garantire che la donazione sia effettuata in maniera sicura seguendo una serie di raccomandazioni. La vita di moltissimi pazienti dipende da noi, prenotiamo e andiamo a donare. Sempre”.

Per maggiori informazioni visitare il sito www.avis.it/coronavirus/
https://piacenza.avisemiliaromagna.it/prenota-la-tua-donazione/

Giovedì 19 marzo 2020

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Coronavirus: altri 7 milioni ai comuni per welfare, famiglie e persone in situazioni di fragilità

regione

Ancora più tutele per lavoratori e imprese, con altre 9 settimane di cassa integrazione in deroga e nuovi fondi per welfare e famiglie: quasi 7 milioni di euro, di cui 1,7 per le persone in situazioni di fragilità, a partire dai senza fissa dimora. Oltre a scadenze prorogate e pagamenti anticipati rispetto a lavori e procedure della ricostruzione post sisma, così da immettere liquidità e garantire investimenti fatti per centinaia di milioni di euro. E il bando da 10 milioni di euro per permettere alle aziende di accedere al credito a interessi zero. Sono le nuove misure decise dalla Giunta regionale, per far fronte alle conseguenze economiche e sociali dell’emergenza Coronavirus in Emilia-Romagna. “Dopo le misure decise una settimana fa, con oltre 45 milioni di euro per famiglie e imprese fra fondi regionali straordinari e anticipo di pagamenti- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- oggi abbiamo rafforzato il nostro intervento, aggiungendo nuove risorse a sostegno delle politiche di welfare, quasi 7 milioni destinati ai Comuni, e ampliando la tutela delle aziende e del lavoro, soprattutto per garantire la continuità di reddito per i lavoratori. Inoltre, adottiamo decisioni per dare più tempo a cittadini e imprese sugli adempimenti per la ricostruzione post sisma, agevolando i Comuni nella gestione delle pratiche relative agli investimenti nei centri storici e accelerando il pagamento delle fatture per i lavori fatti, aumentando il saldo fino al 90% del totale. In questo momento, una liquidità preziosa per le aziende. Voglio però ribadire quella che è una priorità assoluta: è necessario non uscire di casa, bisogna rispettare le regole restrittive col massimo rigore. E’ il solo modo per fermare la diffusione del virus, non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Così come va garantita la sicurezza nei luoghi di lavoro: per questo- chiude Bonaccini- ho chiesto alle nostre Aziende sanitarie di aumentare i controlli nelle fabbriche e nei siti produttivi con i Servizi di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Su questo, occorre che venga rispettato l’accordo siglato fra il Governo e le parti sociali a livello nazionale, e anche su questo come Regione intendiamo fare la nostra parte fino in fondo”

Altre 9 settimane di cassa integrazione in deroga
Si aggiungono alle 4 già decise con l’accordo firmato dalla Regione e da tutte le parti sociali riunite nel Patto per il Lavoro, che mette a disposizione i primi 38 milioni di euro di fondi regionali. Coprivano il periodo dal 23 febbraio al 23 marzo, data dalla quale partiranno le nuove 9 settimane. Un ammortizzatore sociale che garantisce la continuità di reddito ai lavoratori di tutti i tipi di aziende, anche di quelle con un solo dipendente e che può essere richiesto da ogni datore di lavoro privato, di ogni settore produttivo, che non abbia accesso agli ammortizzatori ordinari.
Accesso al credito a interessi zero, via al bando per le imprese
La Giunta ha approvato un bando da 10 milioni di euro per l’accesso al credito a interessi zero per l’intero sistema delle imprese, a partire dalle Pmi. Si potranno ottenere fino a 150mila euro a tasso zero per 36 mesi. Operazione fatta insieme ai Consorzi fidi e alle banche e in grado di generare investimenti per almeno 100 milioni di euro, con l’obiettivo di garantire liquidità nell’immediato e far ripartire gli investimenti non appena sarà possibile farlo.

Altri 5 milioni di euro per welfare e famiglie
La Giunta ha poi deciso di stanziare altri 5 milioni di euro per misure a favore di welfare e famiglie. Viene infatti aumentato il Fondo ordinario per i nidi da 7,25 milioni, portandolo in via straordinaria a 12,25 milioni, per sostenere i Comuni nel far fronte alle mancate entrate delle rette di modo che le famiglie non paghino per i servizi non resi, vista la sospensione dei servizi educativi.Sono poi in corso di definizione le delibere che erogano anticipatamente i quasi 11 milioni di euro ai Comuni già previsti anch’essi per l’abbattimento delle rette, decisione questa, di erogare prima i fondi, presa dalla Giunta nella seduta precedente. La Regione ha inoltre avviato insieme a ANCI, UPI, enti gestori e sindacati un tavolo di confronto per individuare protocolli condivisi per dare forme di sostegno concreto alle famiglie in difficoltà a causa della sospensione dei servizi educativi, dell’educazione di sostegno per alunni con disabilità e dei centri diurni per anziani e per persone con disabilità, nel pieno rispetto delle direttive sanitarie e con tutte le misure necessarie alla massima tutela della sicurezza e della salute degli operatori e degli utenti.

Fondi per le persone in condizioni di fragilità
Per i Comuni, in grandi difficoltà in questo periodo nella gestione dei servizi, arrivano oltre 1,7 milioni di euro.  La Regione con una delibera adottata oggi ha deciso di erogare immediatamente il Fondo Nazionale Povertà per i senza dimora ai Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, per un totale di 1.181.600 euro, a cui va aggiunta la quota di 558.400 euro che il ministero eroga direttamente alla Città Metropolitana di Bologna. Le risorse aiuteranno i Comuni a fornire risposte adeguate, durante l’emergenza, anche alle persone senza fissa dimora, che per la loro condizione vivono una situazione di particolare vulnerabilità. E’ un sostegno immediato ai Comuni che, anche in collaborazione con la protezione civile e le associazioni di volontariato, in alcuni casi hanno già deciso di ampliare l’accoglienza nelle proprie strutture alle ore diurne per consentire anche a queste persone di restare “a casa” (nel rispetto delle ordinanze in materia di riduzione della mobilità). Tutto questo a tutela della salute delle persone più vulnerabili e dell’intera comunità.

Pubblicato il 18 marzo 2020

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«Io resto a casa...e leggo»: un milione di testi disponibili in rete

buch

È possibile accedere a oltre mille biblioteche dell’Emilia-Romagna, attraverso la rete, anche da casa. Circa un milione di titoli online sono a disposizione dei lettori emiliano-romagnoli sui portali dedicati nell’offerta di ebook, audiolibri, periodici e immagini. Da Rimini a Piacenza, in attesa della riapertura delle biblioteche, che segnerà la fine dell’emergenza Covid 19, il vasto patrimonio digitale della rete bibliotecaria, sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il suo Istituto Beni Culturali, viene messo a disposizione dei lettori.
Due portali offrono la possibilità di accedere a MediaLibraryOnLine (MLOL), la rete italiana di biblioteche pubbliche che mette a disposizione sia pubblicazioni protette da diritti (più di 35 mila ebook, 7mila tra riviste e quotidiani italiani e stranieri, 700 audiolibri), sia risorse ad accesso libero selezionate dalla rete in collaborazione con i bibliotecari (oltre un milione tra ebook, audiolibri, immagini, mappe, banche dati, e-learning e app). Si tratta dei portali EmiLib per i territori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e la Biblioteche Romagna perle zone di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.
I portali EmiLib e Biblioteche Romagna sono accessibili con ogni dispositivo, compatibili con tutti i sistemi operativi e si avvalgono di apposite app per la fruizione ottimale delle risorse digitali. Per accedere occorre essere iscritti a una biblioteca pubblica del territorio e registrarsi al servizio. In questi giorni di emergenza le biblioteche stanno potenziando le strutture per consentire l’iscrizione direttamente online. Ciascun utente può prendere in prestito ogni mese 4 titoli a scelta tra quelli protetti da diritti. Nessuna limitazione, naturalmente, per i contenuti open access selezionati, disponibili gratuitamente e legalmente in rete (la licenza viene sempre indicata).
Notizie ulteriori sono disponibili sul canale Letture e incontri del portale EmiliaRomagnaCreativa, realizzato dall’Assessorato alla cultura della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’Istituto Beni Culturali (
https://lettureincontri.emiliaromagnacreativa.it/).
Infine segnaliamo la rubrica Racconti d’autore di RadioEmiliaRomagna, la radioweb della Regione Emilia-Romagna, che propone più di 500 puntate con letture musicate di racconti e poesie, sia in modalità streaming, sia in formato podcast (http://www.radioemiliaromagna.it/programmi/racconti-autore/default.aspx).
Per ulteriori informazioni visita il sito dell’IBC-Istitituto Beni Culturali della regione Emilia-Romagna http://icb.regione.emilia-romagna.it

Pubblicato il 18 marzo 2020

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Mattia Signaroldi all'Antivirus Festival

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Siamo ormai giunti alla seconda settimana di quarantena e sono ormai molte le proposte telematiche che ci permettono qualche momento di svago: dalla trasmissione delle partite dei mondiali 2006, alle visite virtuali a svariati musei fino ai concerti in streaming.
E’ proprio questa una delle offerte dell’Antivirus Festival. Grazie a un’idea del Fillmore Festival e dei Ladri di Fragole, dal 9 marzo si può passare una piacevole serata in compagnia di sei artisti (musicisti, comici, attori) che si collegheranno dalle loro abitazioni per esibirsi sulla pagina del Fillmore Festival.
Tra i vari partecipanti c’è anche Mattia Signaroldi, polistrumentista piacentino laureato in musicologia presso l’Università di Pavia e diplomato al Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano. Mattia è compositore, musicista, componente dei Lucky Fella ed insegnante di musica presso l’Officina della Musica a Piacenza.
“Siamo rimasti tutti spiazzati e ci siamo chiesti (noi musicisti) come potessimo inventare nuove strade lavorative in questo contesto di difficoltà. Penso si tratti di una proposta molto interessante: come ci insegna il jazz, bisogna essere sempre pronti a sfruttare al meglio gli imprevisti che ci si parano davanti.”
Reinventarsi. Una parola chiave secondo Mattia, “bisogna essere come l’acqua che non si ferma davanti ad un ostacolo, ma trova sempre un modo per proseguire il suo percorso, per andare avanti.” Essere come l’acqua, “Like the Water” è il titolo dell’ultimo brano polistrumentale composto, proprio in questi giorni di quarantena, da Signaroldi. Produzione di questo periodo così particolare, è anche “Running away, inside my heart” che Mattia ha suonato il 16 marzo.
Quest’ultimo pezzo prende spunto da una frase di Pascal: “Tutta l'infelicità dell'uomo deriva dall'incapacità di starsene nella sua stanza da solo.”, decisamente attuale in questi giorni così particolari.
L’idea di fondo è che il silenzio sia assordante, costringe le persone a pensare e ciò può essere fastidioso e così, per scappare, l’uomo cerca e inventa stimoli esterni.
La seconda delle tre proposte è un brano risalente a tre anni fa: “Puzzle”. Questa volta a dare il “la” è Franco Nembrini, famoso saggista italiano. Lo studioso, durante un incontro, paragonò la vita a un puzzle appunto: capitano tante cose che noi cerchiamo di incasellare, di collocare come se fossero le tessere di un puzzle. Compare sempre però un pezzo fastidioso, un tassello che proprio non si riesce a collocare: si tratta, fuor di metafora, di quegli avvenimenti che non capiamo, di quelle situazioni che ci fanno chiedere “perché a me?”.
L’ultimo componimento proposto, “Weak man”, risale invece all’adolescenza di Mattia: lo compose all’età di diciotto anni in occasione della sua partecipazione al Festival Acustico di Trento.
Questa volta lo spunto è biblico: “Quando sono debole, è allora che sono forte.” (2Cor 12, 10). “L’adolescenza” dice Mattia “è costellata di momenti di sofferenza, ed è proprio durante uno di questi momenti che un mio amico, per altro ateo, mi suggerì questo passo di San Paolo. Nel momento in cui si soffre si sta crescendo, un uomo debole è in realtà più forte".

Pubblicato il 18 marzo 2020

Federico Podrecca

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