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Notizie Varie

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Dalla Madonna del Pilastro le tute ai sanitari piacentini

pilastro

Il direttivo di Anspi Gragnanino-Madonna del Pilastro è orgoglioso di comunicare ai propri soci ed amici che è stata consegnata l’ultima fornitura di tute agli operatori sanitari piacentini che sono sempre in prima linea in questo periodo di emergenza sanitaria.
“Ed è con altrettanto orgoglio – spiega il direttivo - che vogliamo ringraziare di cuore tutti gli amici che, tramite donazioni private, hanno contribuito alla riuscita di questa iniziativa solidale. Ricordiamo inoltre che Anspi Gragnanino-Madonna del Pilastro ha contribuito con una donazione di 1000 euro alla raccolta fondi dell’Ausl di Piacenza e, soprattutto, che stiamo organizzando una nostra raccolta fondi da destinare all’acquisto di generi alimentari e di igiene”.

Pubblicato il 28 aprile 2020

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Gragnano, la «macchina» della solidarietà va avanti

 Chiesa Gragnano Trebbiense

Il Comune di Gragnano ha messo in pagamento oltre 20.700 euro per sostenere l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, ma altre domande sono già pervenute al Comune e gli Uffici del Servizio sociale stanno procedendo alle valutazioni. Come è noto le risorse messe a disposizione dal Governo per Gragnano sono pari a 24mila euro e devono essere utilizzate prioritariamente per sostenere coloro che, per la propria situazione patrimoniale, avendo subito un sensibile calo del reddito in conseguenza delle misure adottate per combattere il contagio, non sono in grado di far fronte alle necessità quotidiane e comunque persone non usufruiscono già di altri aiuti pubblici. Sono 51 le famiglie aiutate con i primi buoni spesa.
“I criteri applicati sono in linea con quelli previsti dall’ordinanza di Protezione civile - commenta il sindaco Patrizia Calza -. Voglio ringraziare le diverse imprese locali, le associazioni e privati che, allo scopo, hanno effettuato donazioni sia in prodotti che in denaro. I gragnanesi si dimostrano, anche in questa circostanza, davvero generosi. L’Amministrazione intende non lasciare solo nessuno, come fossimo «una cosa sola» e i nostri concittadini ci stanno vicini e ci aiutano. Ad oggi sono stati raccolti oltre 20mila euro: una somma che sarà davvero preziosa in considerazione del fatto che la riapertura delle attività non è stata ancora ufficialmente sancita e comunque anche quando lo sarà, non tutti torneranno a riprendere l’attività precedentemente svolta con i ritmi prima consueti. Come ho già messo a verbale, in occasione del Consiglio Comunale svoltosi da remoto, l’elenco dei donatori verrà conservato agli atti, a futura memoria”.
Ai destinatari vengono forniti buoni spesa che possono variare da 150 euro a 500 euro complessivi, suddivisi in tagli di minor importo, per poter essere spesi presso gli esercizi commerciali locali. I beni acquistabili sono solo beni di prima necessità, alimenti e farmaci e non danno diritto a resto contante. I buoni sono nominativi e vengono consegnati agli aventi diritto direttamente dal personale comunale che provvede a convocare gli stessi al fine di evitare code e assembramenti. “La lista dei negozi è consultabile sul sito web del Comune: si tratta di esercizi che hanno risposto al Bando prodotto e pubblicato dal Comune e si sono convenzionati con esso. Una volta alla settimana il personale incaricato dal Comune ritira personalmente presso i negozi i buoni che sono stati spesi e l’Amministrazione Comunale provvede a rimborsare il commerciante. Tutta l’operazione è coordinata dalla responsabile dei servizi sociali Annamaria Romanini. “Prima della distribuzione dei buoni spesa - aggiunge l’assessore Marco Caviati - si è provveduto alla distribuzione di borse alimentari e di beni di igiene personale, detersivi e detergenti. Continueremo a farlo utilizzando anche i prodotti messi a disposizione dalle associazioni locali come la Pro Loco e dal Movimento Cristiano Lavoratori, con cui la collaborazione è attiva anche durante tutto l’anno”.
Chi volesse ancora contribuire al Fondo Solidarietà con bonifico bancario lo potrà fare indicando i seguenti dati:
BENEFICIARIO: COMUNE DI GRAGNANO TREBBIENSE TESORERIA COMUNA LE
IBAN: IT 96 A 05156 65330 CC0400006057
CAUSALE: Emergenza Covid-19
Le donazioni di beni alimentari, beni per l’igiene della persona e della casa è invece possibile tramite consegna presso:
SERVIZI SOCIALI, COMUNE DI GRAGNANO TREBBIENSE, Via Roma 121, Gragnano Trebbiense contattando il numero 0523.788760

Pubblicato il 27 aprile 2020

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A 75 anni di distanza ricordata la battaglia di Monticello di Gazzola

Monumento Monticello


 

L’emergenza Coronavirus quest’anno ha profondamente modificato il modo di celebrare il 25 aprile anche a Gazzola in provincia di Piacenza. Il sindaco Simone Maserati ha ritenuto che, pur con tutte le dovute cautele, fosse comunque doveroso ricordare l’anniversario della Liberazione d'Italia ed in particolare le gesta compiute, 75 anni fa, da tanti giovani partigiani a Monticello, in una delle battaglie simbolo della Resistenza piacentina, quella combattuta 16 aprile 1945 ad una sola settimana dalla fine della guerra.
Maserati, a nome della comunità che amministra, ha così deposto una corona sotto il monumento dedicato al Valoroso, il comandante partigiano Lino Vescovi che cadde, colpito da una raffica di mitraglia, quando ormai i partigiani avevano la vittoria in mano.
Ad accompagnarlo il Vicesindaco Gregorio Vernile e Simone Cherchi un giovane rappresentante dell’Anpi Val Luretta.
Le misure di contenimento del virus hanno imposto una cerimonia in forma ridotta, senza i discorsi ufficiali, senza i gonfaloni dei comuni ed i tradizionali canti partigiani che, ogni anno, l’accompagnano.
Poco prima il sindaco Maserati ha posizionato un vaso di fiori davanti al cippo eretto in località "La Balletta" lungo la strada che da Gazzola conduce a Rivalta. Qui, nel podere del signor Zermani, avevano trovato rifugio Armando Piacentini di 22 anni, Lino Bartolini di 18 anni, e Pietro Moretti di 27 anni, tutti e tre originari di Lucca. Il 31 dicembre del 1944 i tre incapparono in un camion di tedeschi e di repubblichini e furono fucilati sul posto, senza che venissero neppure chiesti loro i documenti.
Ad aprire le celebrazioni del 25 aprile era stata la deposizione di una corona davanti al monumento ai caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale collocato presso il Municipio di Gazzola.

Nel ricordo del partigiano Cesare Annoni. Nei giorni scorsi il primo cittadino di Gazzola aveva ricevuto una lettera da Mauro Annoni figlio del partigiano Cesare. Residente a Pesaro (dove il padre lavorò per lungo tempo in Questura) il signor Mauro da 25 anni si è dedicato ad una paziente ricerca di documenti e testimonianze per fornire ai posteri una migliore e più approfondita chiave di lettura sulla battaglia di Monticello e sulla Resistenza in Val Trebbia. Non potendo essere quest’anno presente alle celebrazioni Annoni, ha voluto testimoniare la sua «vicinanza a tutti i cittadini del comune di Gazzola in questo periodo di incertezza e di apprensione che noi tutti stiamo vivendo» ed ha anche fornito interessante materiale sull’episodio fra cui la relazione dattiloscritta (nell’immediato dopoguerra) da Italo Londei, il comandante della 7^ Brigata. Un documento che tanti giovani dovrebbero leggere per meglio comprendere la lotta di liberazione dal nazifascismo.
Annoni, nato a Gazzola il 13 marzo 1916 e noto con il nome di battaglia di Barba Secondo era al comando dei 25 partigiani che si trovavano nel castello di Monticello e che misero in atto una strenua difesa contro i circa 400 assedianti (due battaglioni delle SS Italiane, insieme a due compagnie delle Brigate Nere e al corpo corazzato leonessa). In aiuto dei partigiani arrivò proprio il Valoroso con i suoi uomini della 9° Brigata della divisione Piacenza: nonostante la netta inferiorità numerica alla fine i partigiani riuscirono ad avere la meglio anche grazie all’eroismo di Vescovi che, purtroppo, quando ormai la battaglia era stata vinta, venne colpito da numerosi proiettili. Prima di morire il Valoroso spese parole a favore dei nemici raccomandando ai suoi uomini «curateli, non maltrattateli».

Pubblicato il 26 aprile 2020

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Mcl, la formazione ai tempi del coronavirus

 mcl

La pandemia  causata dal covid-19 ha imposto una riorganizzazione non solo del lavoro ma anche della formazione professionale e gli enti di formazione a seguito del decreto Cura Italia, si stanno attrezzando per poter continuare ad erogare i corsi formativi e professionalizzati per i loro discenti.
Proprio in queste ore sono oggetto di discussione alla Camera alcuni emendamenti presentati rispetto alla legge Cura Italia che dovranno far chiarezza sulle procedure da attuare per riprendere l'attività di formazione professionale. A questa rivoluzione formativa non si è sottratto il nostro ente di Formazione Professionale.
L'Efal difatti segue attentamente l'evolversi della vicenda e si sta adoperando attraverso le proprie ramificazioni sul territorio nazionale, e anche tramite i propri soci, per offrire percorsi formativi in modalità e-learnig/fad "a distanza", una soluzione ottimale per sfruttare bene le proprie giornate in quarantena.
Quegli spiragli di tempo nella vita normale spesso mancano. L'offerta formativa certificata e abilitante che Efal propone permette di scegliere tra una grande varietà di corsi direttamente da casa. Certificazioni linguistiche, corsi sulla sicurezza per diverse figure professionali, sopratutto in settori come quello agricolo dove lo smart working non è possibile attivarlo e dove le indicazioni sul distanziamento sociale e il buon uso dei dispositivi per evitare il contagio sono fondamentali per far ripartire questo settore produttivo, e tanti altri corsi per lavoratori.
Un modo efficace per accrescere le conoscenze e tornare alla normalità con competenze a titoli maggiori, al fine di uscire dalla quarantena con la prospettiva di nuove opportunità lavorative. Se fino a ieri sembrava che in ambito formativo la rivoluzione digitale consistesse solo nel dotare le aule di nuove tecnologie, oggi si assiste ad una evoluzione diversa : si può fare un ottima formazione attraverso al rete ed anche possibile "smaterializzare" incontri, seminari, eventi formativi portandoli nelle case,  nei luoghi di lavoro. In ogni luogo sia ritenuto idoneo per potervi partecipare in modo interattivo.
Stiamo parlando del webinar, un termine nato dalla fusione dei termini web e seminar e utilizzato per identificare sessioni informative e formative a cui possibile prender parte attraverso una connessione informatica mantenendo come tra le pareti di un aula, la possibilità di integrare con i docenti e con gli altri partecipanti all'evento in diretta.
Efal assieme ai suoi soci e alle sue entità territoriali potrà grazie a questo sistema garantire la formazione e gli aggiornamenti obbligatori, perchè il futuro economico del nostro Paese passa da qui.

Pubblicato il 27 aprile 2020

MORELLI UMBERTO
componente del cda nazionale Efal Mcl

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MCL Piacenza, donazioni e solidarietà

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Con il lockdown, dovuto all'emergenza sanitaria covid-19, sono più di due mesi che è cambiato il nostro modo di vivere. Causa queste misure ristringenti, da parte delle autorità competenti, per tutelare la nostra salute, l'attività dei corpi intermedi legati al mondo del terzo settore, tra cui MCL, hanno dovuto rivedere l'azione associativa che da anni con i propri volontari e grandi sacrifici, mettono al servizio della nostra comunità. L'emergenza sanitaria del coronavirus, che ha falcidiato il territorio Piacentino con più di 800 deceduti, ha fatto riscoprire alla nostra comunità, e ai vari movimenti e associazioni il vero senso della generosità, e di solidarietà assopiti nel tempo e dalla vita frenetica della nostra società , tanti gesti di solidarietà abbiamo visto in questi giorni da parte di enti, associazioni di categoria, associazioni e movimenti legati al terzo settore, attività commerciali e di ristorazione verso il mondo della sanità locale, verso le rsa che accolgono i nostri anziani , verso le famiglie che a causa l'emergenza hanno perso il lavoro e oggi vivono in stato di indigenza.
In tutto questo contesto l’MCL locale, guidata da Umberto Morelli, non è certamente rimasta a guardare ha promosso varie iniziative di solidarietà, partendo da una donazione di 300 mascherine alle case di riposo ASP Vittorio Emanuele, Ceresa di San Giorgio Piacentino, e alla fondazione Madonna della Bomba alla quale verranno consegnate nei prossimi giorni. Alle stesse realtà che accolgono i nostri anziani, che in questa pandemia sono state la parte della nostra comunità più a rischio e fragile, l’MCL grazie anche la compartecipazione dell'attività Verde Fumo di Gragnano, sono stati donati anche un quantitativo significativo di gel igienizzante. A sostenere questo atto di solidarietà ha contribuito anche la ditta Tecnoservice che ha la propria attività nella zona industriale della Colombarola in Comune di Gragnano che ha donato 425 tute protettive che sono state consegnate alla ASP Vittorio Emanuele, alla Casa riposo Ceresa, alla Caritas diocesana, che affiderà il materiale in uso ai propri operatori che ogni giorno incontrano nel progetto "Case tra le case" di cui l'ente caritativo della nostra diocesi è il principale interlocutore.

ASSISTENZA FISCALE AGEVOLATA PER GLI OPERATORI SANITARI. Altre due importanti iniziative benefiche del movimento che ha sede in piazzale Crociate a sostegno del mondo della sanità locale, la prima promossa dalla dirigenza del CAF del movimento stesso, per ringraziare i medici, gli infermieri e il personale sanitario che si sono tanto prodigati in questa emergenza in vista della campagna fiscale 2020, il Movimento Cristiano Lavoratori di Piacenza desidera sostenere e ringraziare il personale medico infermieristico e socio sanitario per quanto hanno fatto per i propri dirigenti, iscritti e simpatizzanti colpiti dal corona virus. Si è voluto per l'occasione offrire in segno di ringraziamento tariffe in esclusiva per la prossima campagna fiscale: 730 singolo euro 11,00; 730 congiunto euro 21,00 e IMU gratis. Purtroppo il corona virus ha colpito pesantemente l’MCL locale in quanto tra dirigenti, iscritti, e simpatizzanti il virus malefico si è portato via quasi 50 amici che si incontrava nei vari ambiti di vita associativa. Oltre al 730 si mette a disposizione tanti altri servizi fiscali e previdenziali offerti per l'occasione per informazioni si può contattare 0523.498932 o il 389.4786145, oppure scrivere all'indirizzo mail piacenza [DOT] h5 [AT] cafmcl [DOT] it .

Per contattare il patronato sias si può invece chiamare il 338.8309473,oppure scrivere a piacenza [AT] patronatosias [DOT] it.

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RACCOLTA FONDI PER IL MONDO SANITARIO. Nei circa 50 decessi che si sono verificati nei quadri associativi del movimento compare Bruno Arfini, attivo dirigente che per più di 20 anno ha operato presso la sede provinciale di piazzale Crociate, un dirigente meticoloso, preciso e puntuale, che si occupava della stampa delle tessere associative durante la campagna del tesseramento. In suo ricordo la dirigenza provinciale ha promosso una raccolta fondi a sostegno del mondo sanitario piacentino, per le offerte utilizzare l'iban it23w0515612607cc0400005567, specificando la causale “grazie Bruno”. Oltre alla dirigenza provinciale anche i vari circoli collegati al movimento sono particolarmente attivi nonostante l'isolamento sociale, e la sospensione della loro attività promuovendo iniziative di solidarietà a sostegno a chi colpito duramente in questa emergenza, tra le vari sodalizi, svetta quello di Gragnano che nei giorni scorsi ha aiutato l’Amministrazione Comunale nella distribuzione della mascherine alle varie famiglie del territorio, e ha promosso in sinergia con la direzione del supermercato locale coop alleanza 3.0 la raccolta “dona la spesa” dove è possibile donare 1 euro, 5 euro che verranno poi donati alla parrocchia locale dedicata a San Michele "per sostenere le famiglie in difficoltà economica che durante tutto l'anno sostiene in sinergia con l'assessorato ai servizi sociali oltre che alla realtà locale del MCL. Ancora una volta la comunità locale pur provata ancora una volta ha riscoperto il suo essere comunità all'insegna della solidarietà, in cui sono stati determinanti i corpi intermedi e gli enti del terzo settore che si sono spesi verso chi è in difficoltà , ma poco riconosciuti dalle istituzioni per l'attività che ogni giorno svolgono in tutte emergenze.

Pubblicato il 26 aprile 2020

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