Nella difficile battaglia che si sta combattendo contro il contagio da Coronavirus anche la Gas Sales ha deciso di scendere in campo, dando il suo contributo per aiutare chi giornalmente è impegnato in prima linea a fronteggiare questa emergenza.
La realtà piacentina guidata dalla Famiglia Curti ha fornito apparecchiature elettromedicali e dispositivi di protezione individuali agli ospedali “Guglielmo da Saliceto” di Piacenza e “Vaio” di Fidenza in provincia di Parma, entrambi impegnati nella lotta al Covid-19’.
Per continuare a garantire la necessaria assistenza ai pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere, infatti, sono indispensabili alcune strumentazioni: pertanto Gas Sales ha acquistato quindici flussimetri per l’ossigenoterapia, due monitor multiparametrici per la terapia intensiva, insieme a tre ecografi portatili, utilizzati dal personale sanitario nelle visite effettuate a domicilio. Oltre a questi, sono state acquistate anche migliaia di mascherine da destinare a Croce Bianca, Croce Rossa, Caritas di Piacenza e Bobbio e all’Istituto Prospero Verani di Fiorenzuola d’Arda.
“Chi vive ed opera nel territorio ha il dovere di aiutare quando l’emergenza chiama - afferma Gianfranco Curti, fondatore di Gas Sales - Con questa donazione vogliamo dare il nostro contributo per sconfiggere questo nemico invisibile e aiutare medici, sanitari e tutti gli operatori che quotidianamente ed instancabilmente sono al lavoro, per cercare di fronteggiare al meglio questa emergenza, che sta mettendo alla prova davvero tutti quanti. Il nostro è un modo per ringraziarli di quello che stanno facendo. C’è bisogno di tutti perché solo uniti potremo vincere questa importante sfida”.
Con riferimento proprio alle misure di tutela da Coronavirus e nell’ottica di confermare la costante attenzione verso la tutela della salute e del benessere dei propri lavoratori, Gas Sales ha prontamente attivato una polizza di copertura assicurativa Covid-19 a favore di tutti i dipendenti che risultassero contagiati dal virus.
Inoltre, fin dall’inizio, Gas Sales ha sposato pienamente la campagna #iorestoacasa, aggiungendosi all’appello a restare nelle proprie abitazioni e a rispettare le misure previste dal Governo. L’invito, rivolto a tutti gli utenti di non recarsi agli sportelli, è stato condiviso anche dagli atleti della Gas Sales Piacenza che dopo la sospensione temporanea del campionato hanno interrotto gli allenamenti al PalaBanca e proseguito la preparazione in modo individuale nelle proprie case.
Dal 14 a 21 aprile va in scena l’Open Week dell’Università Cattolica, un’intera settimana streaming dedicata alla presentazione dei 57 corsi di laurea magistrale delle 11 facoltà. Un vero e proprio #FestivalUnicatt dell’orientamento e della cultura dove ogni giorno, alle ore 11 e alle ore 16, andranno online sui canali social due dirette giornaliere dedicate all’offerta formativa di ciascuna facoltà, accompagnate da video e talk live.
Ad aprire martedì 14 aprile il #FestivalUnicatt saranno le presentazioni dei corsi magistrali di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative (ore 11) e di Scienze matematiche, fisiche e naturali (ore16). Con i rispettivi presidi Elena Beccalli e Maurizio Paolini saliranno sul palco studenti e alcuni testimoni del mondo professionale laureati in Cattolica.
Mercoledì 15 aprile sarà poi la volta delle presentazioni di Economia e Giurisprudenza e di Scienze agrarie, ambientali e alimentari, del campus di Piacenza, con i presidi Anna Maria Fellegara e Marco Trevisan; giovedì 16 aprile di Economia e Lettere e filosofia con i presidi Domenico Bodega e Angelo Bianchi; venerdì 17 aprile di Scienze della formazione e di Psicologia con i presidi Luigi Pati e Alessandro Antonietti; lunedì 20 aprile di Scienze politiche e sociali e di Scienze linguistiche e letterature straniere con i presidi Guido Merzoni e Giovanni Gobber; martedì 21 aprile di Medicina e chirurgia, campus di Roma, con il preside Rocco Bellantone.
Tutte le presentazioni saranno seguite da un talk live, in programma alle 18, che ha l’obiettivo di analizzare le problematiche dell’attualità, a partire dalla multidisciplinarietà che da sempre caratterizza l’Università Cattolica. Così anche grazie all’aiuto di ospiti sempre nuovi si entrerà “nel cuore della realtà” e della complessità che viviamo in questi giorni, offrendo una chiave di lettura dei possibili scenari che si apriranno dopo questa emergenza sanitaria. Tra i relatori, solo per citarne alcuni, i docenti della Cattolica Fausto Colombo, Giuseppe Lupo, Emanuela Confalonieri, Pier Cesare Rivoltella, Massimo Scaglioni, Damiano Palano, il presidente del consorzio Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli e la giornalista Giuliana Grimaldi. Questi invece i titoli dei talk virtuali: Il mistero degli algoritmi nel cuore della realtà: perché e a che cosa servono (14 aprile); Il nuovo sviluppo e la sostenibilità nel cuore della realtà (15 aprile); La nuova casa comune nel cuore della realtà (16 aprile); I nuovi soggetti nel cuore della realtà (17 aprile); I nuovi mondi nel cuore della realtà (20 aprile). Chiuderà il ciclo dei talk live il WebinCatt di venerdì 21 aprile, in programma sempre alle 18 e dal titolo Ripartire con l’Europa. Promosso dalla community Alumni dell’Università Cattolica, sarà moderato dal pro rettore vicario dell’Ateneo e presidente Alumni Antonella Sciarrone Alibrandi.
Ciascuna giornata sarà poi arricchita dalla messa in onda in anteprima di 10 video sul tema “The Day after Covid-19” che, con protagonisti alcuni docenti dell’Ateneo, analizzano l’attuale crisi legata alla diffusione del Coronavirus cercando di capire che cosa ci lascerà questa fase critica e la lezione da apprendere per gestire al meglio quella successiva al lockdown.
Nei sei giorni di #FestivalUnicatt saranno condivisi video con il tour virtuale delle sedi, le fotostorie delle attività didattiche, e non solo, che caratterizzano la vita accademica e culturale dei cinque campus dell’Ateneo. Per non perdere gli appuntamenti: gli hashtag ufficiali #eCatt, #FestivalUnicatt e #OpenWeekUnicatt.
La LILT nazionale oltre alle numerose iniziative che ha già in atto in questo periodo di emergenza, ha suggerito alle sezioni provinciali di devolvere le confezioni dell’Olio della Salute, realizzate come da consuetudine per la “Settimana della prevenzione oncologica” che quest’anno è stata posticipata a data da destinarsi, alle varie Associazioni presenti sul territorio per dare un sostegno a chi in questo momento si trova in condizioni di vulnerabilità. La LILT sezione di Piacenza ha raccolto la richiesta di aiuto dell’Emporio Solidale, che, a causa del virus, non è riuscita ad attuare la colletta prevista, e ha lanciato un appello con la richiesta di beni di prima necessità. Sono state quindi consegnate 120 bottiglie di Olio della Salute a favore dell’Emporio; l’olio verrà inserito nelle borse viveri di chi ne fa richiesta. Un piccolo gesto, da Associazione ad Associazione, simbolo di un’unione indissolubile nei confronti dei più deboli, in un momento di grande criticità.
Piacenza Economia Lavoro e Società – la rivista telematica redatta da Università Cattolica, Provincia di Piacenza e Camera di Commercio - presenta un’anteprima dei principali risultati relativi al mercato del lavoro provinciale nel 2019 diffusi recentemente dall’Istat, risultati che saranno comunque oggetto di ulteriori approfondimenti in occasione della redazione del prossimo report congiunturale dedicato al consuntivo dello scorso anno. Mentre l'economia ed il mercato del lavoro locali stanno vivendo grandi difficoltà connesse con l'emergenza sanitaria in corso, i dati sulle forze di lavoro da poco rese pubbliche da Istat e riferiti al 2019 delineano una situazione che per quell'anno era ancora certamente positiva, e che evidenzia in particolare il contributo dato dall’occupazione femminile. Va ricordato ad ogni modo che, essendo i dati riferiti a statistiche campionarie, occorre considerare i risultati esposti per le tendenze di fondo che emergono, piuttosto che rispetto alle variazioni puntuali da un anno all'altro. In provincia di Piacenza, in base agli ultimi dati della rilevazione campionaria sulle forze di lavoro dell’Istat pubblicati a marzo, nella media del 2019 gli occupati sono stati 129mila, in aumento di mille unità rispetto all’anno precedente. La variazione positiva registrata è andata però a vantaggio della sola componente femminile (+2mila unità), dal momento che quella maschile si riduce (-1000). Il tasso di occupazione si attesta, per la popolazione dai 15 ai 64 anni, al 69,9%, in aumento rispetto alla media del 2018 di 0,8 punti percentuali; cresce per le donne (al 62,6%, di quasi due punti percentuali) ma diminuisce per gli uomini (77,1%, -0,4 punti). Nel 2019 le persone in cerca di occupazione sono sempre 8mila, stessa entità del 2018 (e del 2017), egualmente distribuite tra maschi e femmine. Il tasso di disoccupazione provinciale, al 6,1% nel 2017 e al 5,6 nel 2018, si stabilizza nel 2019 in leggero rialzo portandosi al 5,7% (+0,1 punti). In questo contesto, migliora il tasso di disoccupazione femminile, scendendo dal 6,7% al 5,9% (-0,8 punti), mentre quello maschile sale dal 4,7% al 5,5% (+0,8 punti). Nel 2019 le persone attive sul mercato del lavoro (137mila), misurate dall’aggregato “forze di lavoro” (occupati e persone alla ricerca di un’occupazione), sono aumentate rispetto all’anno precedente di mille unità, unicamente grazie all’incremento registrato dalla componente femminile. La partecipazione al mercato del lavoro, misurata dal tasso di attività, è pari quindi al 74,2%, 0,8 punti percentuali in più rispetto al 2018. Si osserva in particolare una crescita della partecipazione femminile, dal 65,1% nel 2018 al 66,6% nel 2019, mentre la partecipazione maschile aumenta in misura inferiore, dall’ 81,5% all’ 81,7% (+0,2 punti). Nonostante il progressivo rallentamento del ciclo economico a livello nazionale e internazionale che si è verificato nel corso del 2019, continuano a rimanere elevati in questo periodo gli indicatori del mercato del lavoro nella nostra provincia; aumentano il tasso di occupazione e il tasso di attività, recuperando abbondantemente la flessione sperimentata nel 2018, mentre solo il tasso di disoccupazione peggiora leggermente (rimanendo comunque su bassi livelli). Piacenza continua quindi ad appartenere – anche nel 2019, come evidenziato chiaramente dalle mappe riportate qui sotto - all’area del Paese con i maggiori tassi di occupazione e con i minori tassi di disoccupazione. Si deve peraltro precisare che – con riferimento in particolare al tasso di occupazione riferito alla classe di età da 20 a 64 anni - il dato della nostra provincia (74,6%) risulta già sostanzialmente in linea con l’obiettivo di Europa 2020 e che fissa tale indice al 75% per tutti gli stati membri. Anche nella media 2019 gli indicatori provinciali si confermano migliori rispetto ai valori medi italiani, con il tasso di occupazione che supera quello medio nazionale di quasi 11 punti percentuali, e il tasso di attività di 8 punti e mezzo, mentre il tasso di disoccupazione è quasi la metà di quello italiano, inferiore di oltre 4 punti. Per quanto riguarda il confronto con il contesto regionale, Piacenza mostra invece un differenziale da recuperare di 0,5 punti percentuali nel tasso di occupazione, e di 0,2 punti nel tasso di attività e nel tasso di disoccupazione. Su quest’ultimo, si deve osservare però come l’indicatore piacentino, aumentando di una frazione di punto (dal 5,6% nel 2018 al 5,7% nel 2019), vada in controtendenza rispetto a quello emiliano-romagnolo (che cala dal 5,9% al 5,5%). Allineate a quelle regionali (e dello stesso segno) sono state invece le variazioni positive del tasso di occupazione e del tasso di attività. In questo contesto sono da segnalare poi i miglioramenti degli indicatori riferiti alla componente femminile, punto di debolezza storico del nostro mercato del lavoro, con i tassi di attività e di occupazione provinciali che si portano adesso rispettivamente a –1,9 e –1,5 punti percentuali da quelli medi emiliano-romagnoli (il divario era di -2,6 e -2,0 punti nel 2018), e con il tasso di disoccupazione femminile oggi a Piacenza al 5,9%, più basso che in regione (6,6%). Per quanto riguarda infine il confronto con le province limitrofe, nel tasso di occupazione la provincia di Piacenza presenta valori migliori di quelli di Parma, Cremona, Lodi e Pavia, nonché allineati (seppur verso il basso) a quelli di Milano. Nel caso del tasso maschile il dato di Piacenza è addirittura superiore a quello di tutti gli altri contesti di riferimento. Anche nel tasso di attività il dato piacentino è superato solo da quello riferito all’area metropolitana milanese. Relativamente al tasso di disoccupazione infine fanno meglio di noi solo Parma e Cremona; ma osservando in particolare la componente femminile, è la nostra provincia, insieme a quella di Parma, che presenta il valore più basso, superando tutte le altre province lombarde. Pubblicato il 14 aprile 2020
“Le attività e l’operato di ogni Pro Loco sono tutte rivolte a favorire la comunità con eventi, iniziative culturali e azioni di promozione del territorio, ma, ancora più importante, svolgere azioni di interesse sociale. In questo momento più che mai, la nostra società ha un grande bisogno di collaborazione e di partecipazione”. Con queste parole Sergio Bertaccini, presidente della Pro Loco castellana, intende descrivere il particolare momento che tutta l’Italia, e non solo, sta vivendo e come si sia evoluto il compito delle associazioni di volontariato. “Nessuno poteva immaginarsi gli effetti catastrofici di una pandemia – prosegue Bertaccini – che ha messo in ginocchio il mondo, portandosi via numerose vittime. Quello che viene chiesto a ognuno di noi è di rispettare le ordinanze e fare il possibile affinché il contagio non avanzi. Prima regola, assumere un comportamento responsabile e restare a casa il più possibile. Allo stesso tempo, il nostro compito adesso, come associazione, è offrire aiuto ai più fragili e a chi si è ritrovato improvvisamente in difficoltà”. Ed è per questo che i volontari della Pro Loco si sono resi attivi in numerose iniziative di solidarietà in collaborazione con l’amministrazione comunale, con i commercianti castellani e con l’ulteriore aiuto di Auser e della Pubblica Assistenza della Val Tidone. “Spesso l’attività di solidarietà può essere svolta anche da casa, in “smart working” – aggiunge il presidente della Pro Loco, supportato dall’importante collaborazione del consiglio direttivo -. Non occorre uscire dalle mura domestiche: l’associazione infatti ha una serie di contatti che può sfruttare per far incontrare le persone. Ad esempio, trovare posti letto ai nuovi infermieri che sono venuti a dar man forte al nostro ospedale”. Resta poi in essere il carrello solidale, che in queste settimane ha intensificato la propria attività. Un lavoro di squadra con tante associazioni, con gli Scout, Auser, con i commercianti castellani, con tante aziende private: ognuno ha dato il proprio apporto per recuperare le borse per il trasporto dei beni, per raccogliere alimenti e vestiti. “Un grazie che dobbiamo rivolgere a tutti, veramente. In questo momento di necessità è uscito il lato positivo della maggioranza delle persone, che hanno iniziato o intensificato il proprio volontariato. Nessuno si è tirato indietro in questa gara di solidarietà. Noi continueremo la nostra mission e siamo pronti ad accogliere chi vuole dare il proprio contributo o dare una mano, anche restando a casa. Ci sono vari modi per contattarci, direttamente ai nostri numeri di telefono, alla nostra pagina Facebook oppure il sito internet www.prolococastello.com. E per quanto attiene gli eventi e la programmazione delle manifestazioni del 2020 ci sarà tempo per pensarci. Al momento l’attenzione della Pro Loco è rivolta a compiere il servizio principale: la promozione sociale per tutta la comunità”.
Nella foto, la proloco di Castel San Giovanni in uno scatto prima del DPCM 8 marzo
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