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Notizie Varie

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Cattolica, a settembre la magistrale di «Scienze della formazione primaria»

 Universita Cattolica novita

Dal corso in Studi europei in collaborazione con Belgio, Spagna e Polonia a quello sulle materie prime per l’agroalimentare nel cuore della Food Valley, dalla laurea in Salute e Sport a quella in Mercato energetico rinnovabile e finanza, tutta in inglese. La Regione e le Università del territorio hanno scelto di rafforzare l’offerta di studio nella direzione della sostenibilità, della digitalizzazione e dell’internazionalizzazione, in piena sintonia anche con le priorità indicate dal Patto per il Lavoro e per il Clima, che ha tra i propri cardini come modello di sviluppo proprio la diffusione di saperi e competenze. Il Co.Re.Co. dell’Emilia-Romagna (Comitato Regionale di Coordinamento delle Università), ha espresso all’unanimità il parere favorevole all’attivazione di 20 nuovi corsi di laurea a partire dall’anno accademico 2022-2023. Un primo, fondamentale passo a cui è seguito il via libera da parte dagli Organi Accademici di ogni Ateneo e che ora passa al parere di Cun (Consiglio universitario nazionale) e Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario), prima di arrivare al ministero dell’Università e della Ricerca.

I nuovi corsi

Otto nuovi corsi saranno avviati dall’Università di Bologna, cinque dall’Università di Modena e Reggio Emilia, tre nuovi corsi a testa per Università di Parma e Università di Ferrara; infine, un nuovo corso partirà nella sede di Piacenza dell’Università Cattolica di Milano che propone l’attivazione del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria, già attivo presso le sedi di Milano e Brescia, per diventare insegnanti nelle scuole dell'infanzia e della primaria.
Sei corsi su venti (cinque a Bologna e uno a Parma) - quindi complessivamente un terzo - avranno lezioni ed esami in lingua inglese; per quanto riguarda la tipologia dei nuovi percorsi, la metà fa riferimento a lauree magistrali (10 su 20), in sette casi si tratta di lauree triennali mentre tre sono le nuove lauree professionalizzanti, suddivise tra gli atenei di Bologna, Ferrara e Parma; con quest’ultima che attiva la prima laurea professionalizzante in Professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali sulla Qualità e Approvvigionamento di Materie Prime per l’Agro-Alimentare (QuAM)
All’Università di Bologna sono otto i nuovi corsi di studio pronti a partire: la laurea ad orientamento professionale in “Chimica per prodotti e processi”; le lauree triennali in “Management and economics” (nel campus di Forlì) e quella in “European studies”, entrambe in inglese; le lauree magistrali in “Greening energy market and finance”, “Science of climate” e “International management”, tutte in inglese, e quelle in italiano in “Governance e politiche dell’innovazione digitale” e in “Religioni, storie, culture”, titolo congiunto con l’Università di Modena e Reggio e la Facoltà Teologica.

Per l’Università di Modena e Reggio Emilia sono in programma cinque nuovi corsi di studio: le lauree triennali in “Analisi e gestione dei dati per le imprese” e “Assistenza sanitaria”, quest’ultima inter-ateneo con l’Università di Parma, e le lauree magistrali di “Analisi dei dati per l’economia e il management”, “Digital Automation Engineering”, “Salute e sport” (inter-ateneo con l’Università di Verona) e “Religioni, storia, cultura”, in collaborazione con l’Università di Bologna.
All’Università di Parma al via due lauree triennali, “Dental Hygiene” (in inglese) e “Scienze dei materiali”, e una laurea professionalizzante, “Qualità e Approvvigionamento di Materie Prime per l’Agro-Alimentare”.
Per l’Ateneo di Ferrara i nuovi corsi in partenza sono la laurea triennale in “Filosofia e società contemporanea”, quella magistrale in “Metodologie e innovazione didattica per le biogeoscienze e per la chimica” e quella professionalizzante in “Tecnologie per l’industria digitale”.
Nella sede di Piacenza dell’Università Cattolica di Milano è pronta a iniziare la laurea magistrale a ciclo unico in “Scienze della formazione primaria”, che replicherà quello già attivo presso le sedi di Milano e di Brescia.

Pubblicato l'11 febbraio 2022

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Giornata raccolta farmaco, sabato 12 i volontari in 32 farmacie di città e provincia

raccolta

I volontari di Banco Farmaceutico saranno presenti sabato 12 febbraio anche in 32 farmacie di Piacenza e provincia per la Giornata della raccolta del farmaco. I farmaci da banco che verranno donati  sosterranno 20 realtà del territorio che si prendono cura dei bisognosi. Durante l’edizione del 2021, sono state raccolte 2791 confezioni di farmaci (pari a un valore di 23.274,61 euro). L'iniziativa continuerà fino al 14 febbraio.

"La speranza per il nostro Paese è anche responsabilità di ognuno di noi, e si alimenta anche con piccoli gesti di gratuità. Invitiamo chiunque può permetterselo a donare uno o più medicinali per chi ha bisogno - sottolinea Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus -. Perché c’è l’esigenza delle persone indigenti, a cui possiamo rispondere in maniera concreta partecipando alla Giornata. E perché compiere un semplice atto di altruismo come questo, andando apposta in farmacia per donare un farmaco, è un modo per farci carico ciascuno di una parte della speranza di tutti".

C’è un’emergenza che, con o senza Covid, si protrae da anni, ma con la pandemia si è aggravata: si tratta delle persone in condizione di povertà sanitaria. Nel 2021, erano 597.560, 163.387 in più rispetto alle 434.173 del 2020. Si è registrato, quindi, un incremento del 37,63% delle persone indigenti che hanno chiesto aiuto a 1.790 realtà assistenziali convenzionate con Banco Farmaceutico per farsi curare. Per dar loro sostegno, tali realtà hanno chiesto al Banco 980.562 confezioni di medicinali. Attraverso la GRF, è stato possibile coprire il 47,4% del loro fabbisogno.

La voce dei farmacisti

"Noi farmacisti, che abbiamo lavorato per supportare i cittadini anche nelle fasi più dure della pandemia, riscontriamo purtroppo ogni giorno che le aree di sofferenza e di povertà sanitaria sono cresciute enormemente - sottolinea Marco Cossolo, presidente di Federfarma Nazionale -. Iniziative come questa del Banco Farmaceutico sono importanti per dare un aiuto concreto a chi ne ha bisogno. La rete delle farmacie è profondamente integrata nel tessuto sociale del territorio, sia nelle grandi città che nelle aree più interne, ed è particolarmente sensibile alle necessità dei più fragili. La fiducia che ogni giorno ci dimostrano i cittadini è testimonianza del valore sociale dell’impegno quotidianamente svolto dai farmacisti in farmacia in favore della collettività".

"Anche quest’anno ci aspettiamo una grande adesione alla Giornata di Raccolta del Farmaco organizzata dal Banco farmaceutico, un’iniziativa in cui si esprime in maniera concreta l’impegno sociale e la vicinanza dei farmacisti alle persone, soprattutto alle più fragili", dice Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi). "La crisi economica causata dalla pandemia di Covid - aggiunge - ha acuito il già diffuso problema della povertà sanitaria e accentuato le diseguaglianze di salute. Oggi più che mai, c’è bisogno di un forte slancio di solidarietà per sostenere chi è in difficoltà ed è costretto a rinunciare a curarsi, e questa è la migliore occasione per dimostrarlo. Ringrazio tutti i colleghi che si sono messi a disposizione e i cittadini che con le loro donazioni contribuiranno al successo di questa importante iniziativa".

Gli enti della provincia di Piacenza che riceveranno i farmaci donati nella giornata di raccolta 2022

AMICI DELL'HOSCPICE ONLUS BORGONOVO VAL TIDONE
AS.SO.FA. PIACENZA
ASSOCIAZIONE ARCANGELO DIMAGGIO ODV ONLUS PIACENZA
ASSOCIAZIONE LA RICERCA "CASA ACCOGLIENZA DON VENTURINI" (LA PELLEGRINA) PIACENZA
ASSOCIAZIONE LA RICERCA "COMUNITÀ EMMAUS" PIACENZA
ASSOCIAZIONE LA RICERCA "LUNA STELLATA" PIACENZA
ASSOCIAZIONE LA RICERCA "COMUNITÀ LA VELA" PIACENZA
CASA DI RIPOSO F.LLI COPELLI PODENZANO
CASA DI RIPOSO FACSAL PIACENZA
CASA DI RIPOSO GIUSEPPE GASPARINI RIVERGARO
CENTRO AIUTO ALLA VITA CHIARA CORBELLA PETRILLO DI PIACENZA PIACENZA
CONFRATERNITA MISERICORDIA DI PIACENZA PIACENZA
CONGREGAZIONE DELLE FIGLIE DI GESÙ BUON PASTORE PIACENZA
FONDAZIONE AUTONOMA CARITAS DIOCESANA PIACENZA BOBBIO PIACENZA
FONDAZIONE MADONNA DELLA BOMBA SCALABRINI ONLUS PIACENZA
ISTITUTO FIGLIE DI MARIA SS. DELL'ORTO (GIANELLINE) PIACENZA
LE QUERCE DI MAMRE ONLUS PIACENZA
MONASTERO BENEDETTINO SAN RAIMONDO PIACENZA
SUORE MISSIONARIE SCALABRINIANE DI SAN CARLO BORROMEO "S. RAFFAELE" PIACENZA
TELEFONO ROSA PIACENZA - ASSOCIAZIONE "LA CITTÀ DELLE DONNE O.D.V." PIACENZA

Le farmacie  della provincia di Piacenza che aderiscono alla giornata di raccolta 2022

PODENZANO GARIGA - VIA CHERUBINI 7 PODENZANO
BARBIERI EX ECCHER - PIAZZA RE AMATO 16 PONTENURE
BERTUZZI - VIA ROMA 141 PIACENZA
BESURICA - VIA MALASPINA 2 PIACENZA
BONORA - VIA GENOVA, 20 PIACENZA
BOSSI - VIA SARAGAT, 3 CASTELVETRO PIACENTINO
BOZZI - C.SO MATTEOTTI, 35/B CASTEL SAN GIOVANNI
CAMILLO CORVI - VIA GIORDANO BRUNO 54 PIACENZA
COMUNALE MANFREDI - VIA MANFREDI, 72 PIACENZA
COMUNALE NIVIANO - VIA PIROLI, 2/F NIVIANO
CONTRADA - CONTRADA DELL'OSPEDALE 3 BOBBIO
CORVI GIANNI - C.SO V. EMANUELE, 121 PIACENZA
DALLAVALLE - VIALE D. ALIGHIERI, 34 PIACENZA
DEL SANTUARIO - VIA EMILIA, 153 ROVELETO
DR. BIANCHI IL CASTELLO - VIA DON MAZZOCCHI, 4 C/D CASTEL SAN GIOVANNI
EUROPA - VIA CALCIATI, 25 PIACENZA
FARNESIANA - VIA FARNESIANA, 100/E PIACENZA
FIORANI - P.ZZA BORGO, 40 PIACENZA
GARAVANI - VIA MATTEOTTI, 76 CASTEL SAN GIOVANNI
GENESI - VIA MARCONI, 2/A CAORSO
LANERI - C.SO V. EMANUELE, 66 PIACENZA
NAVILLI - PIAZZA CAVALLI 29 PIACENZA
OLDRINI FUGAZZA - VIA ROMA, 68 BORGONOVO VAL TIDONE
PIACENZA - VIA PIETRO CELLA, 56 PIACENZA
PIU' - VIA CAVOUR 37 PIACENZA
PONTE SUL NURE - VIA EUGENIO MONTALE 11 PONTENURE
PRATI (DELL'OSPEDALE) - VIA TAVERNA, 74 PIACENZA
REBECCHI - VIA VITTORIO VENETO, 99 PONTE DELL'OLIO
SAN FRANCESCO - PIAZZA SAN FRANCESCO 17 BOBBIO
SAN NICOLO' - VIA EMILIA OVEST 41 SAN NICOLO'
SANT'ANTONIO - VIA EMILIA PAVESE 248 PIACENZA
ZACCONI - VIALE SANT'AMBROGIO 33 F/G PIACENZA

Pubblicato l'11 febbraio 2022

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Un team di cinque esperti per facilitare il territorio nell’attuazione del PNRR

gruppo esperti

Accelerare i procedimenti autorizzativi di competenza degli enti locali e della Regione e supportare e facilitare il territorio nell’attuazione del PNRR (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), un percorso che è caratterizzato da iter complesso e scadenze incalzanti. È questo il compito a cui sono chiamati i cinque esperti che compongono il team tecnico destinato alla realtà piacentina dalla Regione Emilia-Romagna: sono stati presentati ufficialmente nella mattinata di martedì 8 febbraio nella Sala Consiglio della Provincia di Piacenza.

Ad illustrare i dettagli del lavoro che svolgeranno sono intervenuti il presidente della Provincia di Piacenza, Patrizia Barbieri, il direttore generale della Provincia di Piacenza, Vittorio Silva, e gli stessi componenti del quintetto di tecnici, presentati dal team leader Marco Scafetta.
Si tratta di figure di alta professionalità, selezionate nell’ambito del “Progetto 1000 esperti” varato dal Governo: complessivamente la Regione Emilia-Romagna ha messo a punto una task force di 62 specialisti in vari ambiti strategici, cinque dei quali opereranno appunto sul territorio piacentino.

Il presidente della Provincia, Patrizia Barbieri, nel portare il saluto di tutti gli amministatori del territorio e nell’augurare buon lavoro al gruppo di tecnici, ha evidenziato che “Questo rinforzo di competenze, garantito da professionisti con curricula di alto livello, sarà particolarmente importante nel cammino per intercettare i fondi del PNRR. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è una grande occasione, ma richiede efficaci modalità di azione e il rispetto di scadenze precise: sono certa che gli enti locali e lo staff di esperti sapranno fare squadra per raggiungere il maggior numero possibile di obiettivi, a vantaggio di tutti. La Provincia, che nei mesi scorsi ha già avviato un lavoro importante in questo senso, fornirà il massimo supporto in linea con l’obiettivo di un’Ente che sia ‘Casa dei Comuni’: le esigenze di ciascun territorio sono esigenze di tutti, e potranno ottenere un aiuto concreto dalle risorse del PNRR”.
Il team leader del gruppo di esperti, Marco Scafetta, ha poi dettagliato i tre assi strategici del PNRR (transizione ecologica, transizione digitale, inclusione sociale), le caratteristiche del Piano Territoriale della Regione Emilia-Romagna e gli obiettivi del gruppo, che supporterà gli enti locali su bandi e opportunità in arrivo.

Il direttore generale della Provincia di Piacenza, Vittorio Silva, ha illustrato il lavoro svolto dagli uffici dell’Ente riguardo al Tavolo per il PNRR (che presenterà a breve i progetti da candidare) e alla capillare ricognizione delle progettualità dei Comuni: ad oggi sono già finanziati (con fondi confluiti nel PNRR) progetti per un totale di 32 milioni di euro, mentre la stima complessiva dei progetti finanziati per la nostra provincia ammonta a 235 milioni di euro.
Il nostro territorio è in effetti già pronto a provare a intercettarne di più: ad oggi, infatti, 37 Comuni su 46 si sono già attivati per presentare un totale di 330 progetti (il report in merito sarà reso noto prossimamente), pari a 351 milioni circa di investimento teorico: “Per ottenere risultati concreti - ha sottolineato Silva - occorrerà ora collegare i progetti alle reali opportunità di finanziamento”.
In questo senso sarà pertanto importante il contributo dei cinque esperti: Marco Scafetta (team leader, responsabile di progetti internazionali con prestigiosa esperienza manageriale in Italia e all’estero), Cinzia Zugolaro (biologa, esperta in ingegneria ambientale), Fabiana Panella (ingegnere, specialista di rinnovabili, economia circolare e industria 4.0), Francesco Del Castillo (matematico, riferimento per la transizione digitale) e Carla Ottone (architetto, esperta in edilizia e in appalti) si sono detti entusiasti di poter iniziare a operare in una provincia considerata particolarmente interessante per le sue caratteristiche territoriali e in una regione tra le meglio organizzate sul fronte del PNRR.

Pubblicato il 9 febbraio 2022

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Urge ripristinare la cedibilità multipla dei Bonus

famiglia e palazzo sir

I bonus, super o meno, hanno funzionato per i cittadini e le imprese: ce ne siamo accorti tutti, anche solo camminando nelle nostre città. Ma hanno funzionato fino a che il governo non ci ha messo le mani, soprattutto eliminando, o comunque largamente limitando, la cedibilità multipla.
Se queste modifiche sono state introdotte ad evitare che si verifichino fatti negativi ed incresciosi a carico dello stato, non si capisce, prima di tutto, perché si sia agito su questa multilateralità, che era invero uno dei cardini del successo riscontrato. Semmai, è esattamente il contrario, infatti. Perché multilateralità significa anche maggiori controlli ed eliminarla, minori controlli. Aver agito in questo modo ha limitato in maniera abnorme la circolazione dei crediti d’imposta. Cambiare passo (e norme) appare non solo opportuno ma anche necessario se si vuole sostenere quella ripresa dell’economia che rischia comunque già di essere rivista al ribasso, come confermano le ultime stime della Banca d’Italia e del Fondo Monetario Internazionale.
Lo ha già ricordato anche l’on. Riccardo Fraccaro: la proposta del Governo rischia seriamente di ammazzare la crescita del PIL e di ridurre gli interventi nel settore dell’efficienza e del risparmio energetico. Inoltre, rendendo più difficile il sostegno alle cessioni del credito da parte delle banche di territorio, si limita la concorrenza all’interno del sistema bancario, come ha già ricordato Assopopolari, alle banche associate e all’opinione pubblica. Il rischio in futuro è che qualora non vi fossero imposte da compensare le banche di territorio (che sono quelle che, conoscendo l’ambiente in cui operano, fanno davvero credito e soprattutto fanno quello che al sistema compete nella materia di cui stiamo trattando) perdano per sempre le quote di credito non utilizzate.
Restando, sostanzialmente, la possibilità di agire in capo ai soli maggiori gruppi bancari: così di certo sempre affrettando l’avvento (sperato non da tutte le banche) del monopolio bancario, ma non certo rendendo più fluente il credito ed incrementando il ricorso del finanziamento dei bonus. Altrettanto si annullerebbero i benefici sperati (e già in molti casi concretizzatisi) sia per l’economia che per l’opera di intermediazione svolta dalle numerose attività bancarie presenti nel nostro Paese e radicate, come detto, nei territori. La grave realtà venutasi a creare (oltretutto in un periodo particolarmente delicato, caratterizzato da uno spropositato aumento delle materie prime) farà anche venir meno il riattamento degli immobili rustici, che - com’è noto - rappresentano un patrimonio, anche storico, di riguardo, pur dopo la desertificazione causata nei nostri territori, a cominciare dalla briosa valle padana, dalle (spesso astrattamente previste e studiate) norme europee.

Di questa nuova situazione causata dalle modifiche si sono resi conto numerosi parlamentari, sensibili e preoccupati per i propri territori, così come si sono mosse alcune Organizzazioni ed in particolare la Confedilizia (“l’intervento correttivo serve adesso con un decreto del Governo”, così il suo Presidente Spaziani Testa), nonché il Ministero dell’Economia, ABI, ANCE e Ministero delle Infrastrutture, con interlocuzioni. Il provvedimento correttivo è attualmente all’esame della Commissione Bilancio del Senato dove è stato incardinato martedì, con una seduta nella quale è stato deliberato un ciclo di audizioni. L’esame del merito inizierà la prossima settimana, mentre domani verrà stilato il calendario dei lavori. Relatori saranno gli on. Conzatti, Misiani e Damiani.
Il termine per la presentazione degli emendamenti non è ancora stato fissato. Al di là di tutto questo, provvedere è urgente: per cui si spera che il Governo provveda immediatamente (come richiesto da Confedilizia) con provvedimento d’urgenza. Farà cosa giusta e utile per l’intero sistema delle imprese, ma anche per quello, nel suo intero, delle banche.

                                                                      Corrado Sforza Fogliani

                                                                      Presidente Assopopolari

Pubblicato il 9 febbraio 2022

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Coprogettare con l'ente pubblico: webinar con Sol.Co e CSV Emilia

corso coprogettazione Sol.Co. Piacenza

Co-programmazione e Co-progettazione. Come collaborare efficacemente con l’Ente Pubblico” è il titolo del seminario on lie promosso da Consorzio Sol.Co insieme al Centro Servizi per il Volontariato in programma il prossimo 16 febbraio alle ore 17. L'iniziativa ha il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Nel corso del seminario, tenuto da Marisa Acconcelli dell'IRESS di Bologna, verranno chiariti i concetti di co-programmazione e co-progettazione e, partendo dalle esperienze delle associazioni partecipanti, verranno raccolte e condivise buone prassi di collaborazione tra pubblico e privato.

Il Webinar è gratuito ma per partecipare l’iscrizione è obbligatoria. Si rivolge agli enti del terzo settore e agli enti pubblici della provincia di Piacenza. Qui la locandina con le informazioni per iscriversi e il programma completo.

Pubblicato l'8 febbraio 2022

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