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Notizie Varie

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Ufficio pastorale scuola: corso di aggiornamento per docenti di tutte le discipline

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Promosso dall'Ufficio Pastorale della scuola della diocesi di Piacenza-Bobbio inizia un corso di aggiornamento per docenti di tutte le discipline. Il primo appuntamento il 23.
Abbiamo scelto, spiegano gli organizzatori,  queste due parole della lingua latina per dare un titolo al corso di formazione rivolto agli insegnanti piacentini. Gravitas indica tutto ciò che è grave, pesante, insensato, minaccioso e negativo. Levitas indica invece il contrario: la leggerezza, il soffio dello Spirito che va dove vuole, l’allegria della mente, l’ironia, la linguaccia di Einstein.
Se ha ragione Agostino, nelle Confessioni, quando scrive: “Nutre la mente solo ciò che la rallegra”, allora, soprattutto per noi insegnanti, per noi che ci rivolgiamo ai ragazzi in questo tempo così assediato dalla violenza del negativo, è essenziale riflettere insieme non solo su quanto accade intorno a noi, ma soprattutto sulla ‘postura’ che, malgrado tutto, come educatori, dovremmo cercare di assumere, sui ‘pesi’ da cui dovremmo imparare a sgravarci, sulle esperienze di chi è riuscito a trovare percorsi di vita nuova.

Gli incontri

Martedì 23 settembre ore 18 all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano in via Sant'Eufemia a Piacenza (e non nell'Aula Magna del liceo “M. Gioia” come comunicato in un primo tempo)
“La città che educa: voci e responsabilità in dialogo. Istituzioni, Scuola e Comunità in ascolto del presente”; Tavola rotonda: Adriano Cevolotto vescovo di Piacenza-Bobbio, Katia Tarasconi sindaco di Piacenza, Andrea Grossi dirigente UST Parma e Piacenza.

Sabato 4 ottobre ore 17.30 Chiesa di San Giovanni in Canale Via Beverora 
Concerto aperto alla cittadinanza dell’orchestra sociale giovanile “MusicaInGioco”, diretta dal maestro Andrea Gargiulo.
“MusicaInGioco” è un’associazione che, ispirata a “El Sistema” fondato in Venezuela da A.J. Abreu, buona pratica europea di musica per il sociale Urbact 2017, dona lezioni e strumenti musicali a bambini e ragazzi prevalentemente in area disagio socio- economico/personale o con disturbi dell’apprendimento e/o diverse abilità.

Lunedì 6 ottobre ore 17.30 Aula Magna Liceo “M. Gioia” V.le Risorgimento ore 17.30
Il maestro Andrea Gargiulo incontra i docenti.

Lunedì 13 ottobre ore 17.30  Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano Via Sant’Eufemia, 12 (PC) 
“La bellezza che trasforma la comunità. Il coraggio di costruire un futuro diverso”; Testimonianza dei giovani della Coop “La Paranza” di Napoli.
“La Paranza” è una cooperativa sociale nata nel 2006 nel Rione Sanità di Napoli su impulso di don Antonio Loffredo, parroco della comunità. Coinvolgendo i giovani del quartiere, la cooperativa ha trasformato luoghi simbolo delle Catacombe di san Gennaro in spazi di cultura, lavoro e riscatto sociale. Oggi La Paranza è un modello di rigenerazione urbana e innovazione civile, capace di generare bellezza, occupazione e speranza a partire dalla forza della comunità.

Per informazioni:
Ai partecipanti verranno certificate le ore di presenza. A chi frequenta il corso e produce un'unità di apprendimento verrà riconosciuto un aggiornamento di 25 ore, certificato dal Liceo Gioia. Per informazioni: Claudio Ferrari, cell. 3286745473.

Pubblicato il 17 settembre 2025

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Una partita per la vita-Memorial Michele Lizzori. Due giorni di sport e solidarietà

UNA PARTITA PER LA VITA

Torna, con la nona edizione,Una partita per la vita – Memorial Michele Lizzori: due giorni dedicati alla sensibilizzazione sul tema delle donazioni a Monticelli. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Italiana Trapiantati insieme ad Asmo, Aido e Avis Piacenza, con il patrocinio del Comune di Monticelli d’Ongina e dell’Ausl di Piacenza, e con la collaborazione del 118 Piacenza e della società sportiva San Lorenzo di Monticelli. LA manifestazione è stata presentata dai professionisti coinvolti e dal direttore generalePaola Bardasi.
Il programma della due giorni
La manifestazione si aprirà, come di consueto, con un incontro serale, il20 settembre alle 21 alla sala consiliare di via A. Moro 20, durante il quale, oltre alla presentazione delle squadre partecipanti, ci sarà un momento di approfondimento con medici e professionisti impegnati quotidianamente nel campo della donazione e dei trapianti.
Interverranno, coordinati dalla giornalistaMarzia Foletti:Daniele Vallisa, direttore del dipartimento di Oncologia-ematologia dell'ospedale di Piacenza;Angela Rossi, direttore Biologia dei trapianti, diagnostica molecolare e manipolazione cellule staminali emopoietiche;Ruggero Massimo Corso, direttore dipartimento Emergenza-urgenza e Area critica;Maria Cristina Savi, responsabile del coordinamento trapianti di Piacenza;Chiara Rocca eRaffaella Zangrandi, medico, insieme al dottor Luigi Melfa,ed infermiera referenti dell’ambulatorio dei trapianti di Nefrologia; eEvelina Cattadori, direttore del distretto di Levante.
Il21 settembre dalle 10, tutti in campo al San Lorenzo Stadium di via Edison 7. A darsi battaglia sul rettangolo verde la Nazionale Italiana Calcio Trapiantati e la rappresentativa 118 Piacenza – Vecchie Glorie Monticelli. Non sarà soltanto una sfida calcistica, ma soprattutto un incontro dal forte valore simbolico: lo sport diventa testimonianza di rinascita e strumento di sensibilizzazione.
IlMemorial Michele Lizzori rinnova così il suo messaggio: ricordare attraverso la condivisione e trasformare la memoria in impegno concreto per diffondere la cultura della donazione.
I numeri delle donazioni a Piacenza
Nel corso della serata di venerdì,Maria Cristina Savi, responsabile aziendale delle attività di donazione, prelievo organi e tessuti, offrirà un aggiornamento sull’attività locale.
“Nel corso del 2024 l'attività di donazione d'organo, un gesto di grande generosità, ha permesso a più persone in lista d'attesa di essere trapiantate. Questo è stato reso possibile a seguito delle donazioni di fegato e reni oltre ai tessuti corneali. Nel 2025 resta confermata la solidità nelle donazioni sia di organi sia tessuti che hanno offerto una nuova speranza a chi attendeva un trapianto. Oltre all'attività clinica, c'è un forte impegno nella sensibilizzazione con l'incontro degli studenti dei licei Gioia e Respighi di Piacenza e gli universitari del corso di Laurea in Infermieristica. È un tema delicato ma prezioso, e si auspica che i giovani comprendano come un atto di donazione possa salvare e cambiare la vita di una persona. Inoltre,  questi incontri offrono un'occasione di riflessione e confronto su un gesto di altruismo di fondamentale importanza etica. Nell' ultimo decennio la trapiantologia, soprattutto per il trapianto di fegato, ha avuto un grande sviluppo sia per l'aumento delle donazioni e l'introduzione di nuove strategie di ricondizionamento degli organi che permette l' ampliamento dell' idoneità dei donatori di organo”.
Dell’importanza della donazione di midollo osseo ha parlato la dottoressaAngela Rossi. “Il trapianto di midollo osseo rende possibile la guarigione di gravi malattie come leucemia, linfomi, mieloma, talassemia, immunodeficienze, disordini congeniti e, più recentemente, anche di alcune tipologie di tumori solidi. Il prelievo è indolore e avviene, nella maggior parte dei casi, da un braccio. Solo in rari casi si ricorre al prelievo dalle creste iliache (il margine superiore delle anche) con anestesia locale. Non comporta conseguenze per il donatore, che viene preventivamente sottoposto a rigidi controlli per valutare il perfetto stato di salute, la possibilità di donare in piena sicurezza e la compatibilità.
A Piacenza i donatori sono cresciuti costantemente: dai 7.405 del 2024 agli attuali 7.521, con una prevalenza femminile. Sono state 64 le donazioni di piacentini per pazienti italiani e non: 31 da sangue periferico, 3 tramite linfociti e 30 da sangue midollare. Di queste, 43 sono state destinate a pazienti italiani e 21 a pazienti esteri. Sono invece 20 i trapianti allogenici eseguiti qui a Piacenza. Quello di donare è un gesto di grande generosità fatto nel più totale anonimato. Il Registro italiano donatori di midollo osseo, infatti, si basa su questi due inderogabili principi: gratuità e anonimato. Tuttavia non manca il contatto umano: i pazienti possono scrivere ai loro donatori lettere di ringraziamento che, dopo le valutazioni dei referenti del registro, vengono consegnate ai destinatari con grande emozione.”
Collegandosi alle parole della dottoressa Rossi, il direttore di Oncologia-ematologiaDaniele Vallisa ha dato i numeri dei trapiantati a Piacenza: “Dal 2003, quando siamo partiti con questa attività, sono 251 i trapianti allogenici. Lo scorso anno i pazienti sono stati 18, numero che con ogni probabilità sarà lo stesso per questo 2025.”
Roberto Scarpioni, direttore di Nefrologia e dialisi, ha illustrato il ruolo dell’ambulatoriodei trapianti guidato daLuigi Melfa eChiara Rocca, in cui vengono seguiti i pazienti indirizzati ai Centri trapianto prima o subito dopo l’inizio della dialisi, e nel follow-up dopo l’intervento.
“Seguiamo in reparto circa 150 pazienti sul territorio piacentino che afferiscono al nostro reparto dopo il trapianto di reni, ma anche di cuore, fegato e polmoni con problematiche renali, eseguiti principalmente a Bologna Parma e Pavia, ma anche da altri Centri. Ai pazienti vengono eseguiti esami periodici ematici e strumentali per valutare l’andamento clinico e adeguare il dosaggio dei farmaci, in stretta collaborazione coi Centri Trapianto di riferimento, e periodicamente condividiamo in presenza e in webinar le problematiche coi chirurghi e i nefrologi dei Centri. Lo scorso anno ben 15 pazienti sono stati trapiantati di rene e non necessitano più di dover venire tre volte alla settimana in Ospedale per eseguire la Dialisi, con una qualità di vita incomparabile. I colloqui per valutare l’immissione in lista trapianto vengono effettuati una volta alla settimana, e la nostra referente,Raffaella Zangrandi, è disponibile tutti i giorni per raccogliere richieste e fissare appuntamenti”.
Pubblicato il 17 settembre 2025

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Sono 4,3 milioni i fascicoli sanitari elettronici in Emilia-Romagna

Fascicolo sanitario elettronico usato

Oltre 4,3 milioni fascicoli sanitari elettronici attivi, con una percentuale di consenso alla consultazione prossima al 90%, tra le più alte d’Italia. Quasi 68 milioni gli accessi di cittadine e cittadini nel 2024, pari a una media di 6,7 milioni al mese, e oltre 72 milioni i documenti sanitari consultati. Risultati che segnano un’accelerazione significativa rispetto al panorama nazionale: nel primo trimestre 2025, il 65% dei cittadini emiliano-romagnoli ha utilizzato almeno una volta il Fse, contro una media italiana ferma al 21%. L’Emilia-Romagna conferma, dunque, la sua eccellenza nel campo dell’innovazione sanitaria e digitale e guida anche le statistiche per il coinvolgimento dei professionisti: il 92% delle cittadine e dei cittadini ha autorizzato il proprio medico ad accedere al Fse, rispetto a una media nazionale del 42%, con il 100% dei medici di medicina generale e pediatri e il 97% degli specialisti abilitati che hanno effettuato almeno un’operazione nel sistema (72%, la media nazionale).
Anche i farmacisti hanno trovato nel Fascicolo uno strumento fondamentale, con oltre 19 milioni di accessi per consultare prescrizioni dematerializzate. E sono già 14 le tipologie di documenti disponibili digitalmente sulle 16 previste dal decreto nazionale, l’88% rispetto a una media italiana del 74%. “I risultati raggiunti raccontano un’Emilia-Romagna che non solo ha saputo anticipare i tempi, ma si conferma un punto di riferimento a livello nazionale per l’innovazione digitale in sanità”, ha spiegato l’assessore alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi, in Commissione Assembleare illustrando lo stato di avanzamento del Fse.
“Il cronoprogramma verso il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 è già tracciato- ha aggiunto-. Con un investimento complessivo di 39 milioni di euro di fondi Pnrr, abbiamo già avviato un piano di adeguamento tecnologico e un programma di formazione e comunicazione per le professioniste e i professionisti del Servizio sanitario regionale. L’Fse diventerà sempre più lo strumento unico attraverso cui le cittadine e i cittadini potranno accedere, ovunque si trovino, ai servizi di sanità digitale, indipendentemente dal luogo di residenza, e favorirà un’assistenza sempre più personalizzata sul paziente. Nello stesso tempo rafforzerà anche la capacità del sistema sanitario di operare in rete, contribuendo al raggiungimento di una maggiore efficienza e qualità a beneficio di tutte e tutti”.

IL NUOVO FSE

Le indicazioni ministeriali prevedono che il Fascicolo sanitario elettronico diventi un punto unico di accesso ai servizi del Sistema sanitario nazionale, indipendentemente dalla regione di appartenenza; un insieme di servizi basati su dati per consentire ai professionisti sanitari la diagnosi e la cura dei propri assistiti, e uno strumento per un’assistenza sempre più personalizzata sul paziente. Ma anche un sistema informativo per le strutture e le istituzioni sanitarie, che potranno utilizzare le informazioni contenute nel Fse a fini clinici e migliorare l’erogazione dei servizi sanitari. In Emilia-Romagna sono stati predisposti specifici piani operativi approvati dal Ministero della Salute e dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale sia per l’adeguamento dei sistemi informativi agli standard e agli indirizzi dettati dalle linee guida ministeriali, sia per lo sviluppo delle competenze digitali dei professionisti del sistema sanitario. Entro dicembre 2025 dovranno essere completati il potenziamento delle infrastrutture e delle competenze digitali, mentre entro giugno 2026 tutti i documenti sanitari saranno digitalmente nativi e conformi agli standard nazionali, facendo del Fascicolo il contenitore unico e omogeneo dei dati clinici di ogni cittadino, a livello nazionale.

Pubblicato il 17 settembre 2025

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Anche Piacenza celebra la Giornata mondiale dell'Alzheimer

cs Municipio 1

Il 20 settembre ricorre  la Giornata mondiale dell'Alzheimer, una malattia altamente invalidante che in Italia colpisce oltre 600.000 persone, ovvero il 60% dei pazienti con demenza, che sono oltre il milione: più di 70.000 in Emilia Romagna e oltre 5.000 nella nostra provincia.
Per l’occasione, anche a Piacenza sono previsti momenti di incontro con la cittadinanza, l'allestimento di mostre a Borgo Faxhall, l'esposizione di manifesti informativi sulle vetrine dell’INPS in piazza Cavalli, stand di sensibilizzazione in cui saranno presenti i volontari della Federazione Alzheimer Italia affiancati da medici geriatri, psicologi e altro personale sanitario dell'Azienda Usl.

Le iniziative 

Sabato 20 settembre, in particolare, saranno attivate due postazioni informative, operative dalle 9 alle 13: in città, presso la Casa della Comunità di piazzale Milano, e a Fiorenzuola al Centro commerciale Conad. Entrambi i punti saranno a disposizione per fornire informazioni importanti sul tema, consigli e supporto, promuovendo la prevenzione perché la demenza colpisce prevalentemente gli anziani, ma può manifestarsi - seppur raramente - anche nei più giovani.A Piacenza, inoltre, l'associazione Alzheimer promuove una mostra e, in sinergia con il Comune, saranno utilizzate le vetrine INPS di piazza Cavalli (gentilmente messe a disposizione dall'istituto) per veicolare alcuni messaggi informativi.
Per quanto riguarda il Distretto di Ponente, si sta organizzando un incontro pubblico il 26 settembre a Pianello.
“Un impegno importante che dimostra come la nostra comunità sia attenta a questo tema così delicato", commenta Pasquale Salvatore Turano, direttore di Geriatria territoriale e Consultorio deterioramento cognitivo. "In ogni postazione informativa saranno presenti, accanto ai volontari della Federazione Alzheimer Piacenza, un medico geriatra, una psicologa e altri professionisti sanitari esperti in disturbi cognitivi che risponderanno a dubbi sulla malattia, sui percorsi e i servizi di prevenzione attivi nel nostro territorio. È importante non sottovalutare eventuali sintomi, soprattutto se si è soggetti a rischio. In caso di dubbio è possibile rivolgersi al medico di famiglia che indirizzerà presso il nostro centro per i disturbi cognitivi e per le demenze. L’accesso avviene tramite prenotazione diretta, con impegnativa del medico di famiglia per una valutazione multidisciplinare geriatrica di equipe oppure per visita neurologica per i pazienti sotto i 65 anni".

Come partecipare

Per prenotare il primo appuntamento basta chiamare il numero 0523-317845. La Geriatria territoriale accoglie anche il Centro Provinciale di Ascolto Demenze (CADE) che garantisce un front office telefonico attivo h24 con una segreteria telefonica: tutte gli utenti vengono richiamati e ascoltati. "Gli psicologi impegnati al centro - spiega il dottor Turano - offrono ascolto e supporto a pazienti e familiari e hanno anche un importante ruolo di orientamento e consulenza, promuovendo il confronto attivo tra pazienti e caregiver. Le malattie cognitive, infatti, coinvolgono tutta la famiglia e il nostro compito è guidare tutti all’approccio più idoneo”.

"Il Comune di Piacenza - sottolinea l'assessora al Welfare Nicoletta Corvi - aderisce con convinzione a tutte le iniziative di sensibilizzazione e alle campagne informative che possono non solo rafforzare la prevenzione, ma anche contribuire a far sentire meno gravoso il peso della cura per le famiglie. Due anni fa, nell'ottobre 2023, un passo importante per rafforzare ulteriormente i servizi dedicati in ambito locale è stato compiuto con l'apertura del Centro diurno Perusini presso la Fondazione Madonna della Bomba, gestito da una équipe multiprofessionale in collaborazione con la rete dei servizi territoriali. i Centri per i disturbi cognitivi e le demenze e l'associazione Alzheimer. Garantire un sostegno concreto e punti di riferimento strutturati sia ai pazienti, sia ai loro cari, è fondamentale. Ringrazio tutto il personale medico, sanitario e assistenziale per il lavoro quotidiano di cura, così come l'associazione e i volontari che ci aiutano ad accendere i riflettori su un problema serio, che richiede risposte attente, lungimiranti e incisive".

La rete di Centri per disturbi cognitivi del territorio e il Centro di ascolto

La demenza è una malattia che colpisce la singola persona, ma stravolge la vita anche dei familiari. Per questo il supporto alle persone che si occupano dei malati è fondamentale. A questo scopo sono attivi su tutto il territorio i Centri per disturbi cognitivi e demenze che, oltre alla presa in carico dei pazienti offrono supporto a familiari e caregiver. Al centro si accede chiamando il numero 0523.317845 da lunedì al mercoledì, dalle 14 alle 16. Sul territorio ne sono presenti sette: uno a Piacenza a piazzale Milano; quattro nel distretto di Levante: nella sede ospedaliera di Fiorenzuola e nelle Casa della comunità e della salute di Bettola, Cortemaggiore e Podenzano; due nel distretto di Levante: al nosocomio di Bobbio e alla Casa della comunità e della salute della Valtidone a Borgonovo. Forza dei centri è il ruolo dell’equipe multiprofessionale che vi opera, composta da medici specialisti in Geriatria e Neurologia, neuropsicologi, assistenti sociali, infermieri e operatori sanitati. Tutti i centri, infatti, sono inseriti nella rete dei servizi territoriali e ospedalieri e collaborano con il terzo settore e i servizi sociali delle amministrazioni comunali.

Inoltre pazienti e caregiver possono contattare il Centro ascolto per la demenza gestito dall’Azienda Usl di Piacenza, in collaborazione con l’associazione familiari e finanziato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, che offre supporto telefonico al numero 0523.317512, per affrontare i problemi legati all’assistenza a persone con disturbo neurocognitivo. All’altro capo del telefono un team di professionisti che rispondono gratuitamente ai dubbi e alle necessità presentate.

Nella foto, la presentazione delle iniziative per la Giornata mondiale dell'Alzheimer.

Pubblicato il 17 settembre 2025

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Le attività di Anpas e Croce Rossa illustrate al prefetto Palmisani

Anpas e Cri con prefetto

Nella mattinata del 15 settembre, il coordinatore di Anpas Provincia di Piacenza e membro della direzione nazionale, Paolo Rebecchi, insieme a Giuseppe Colla, presidente del comitato di Piacenza della Croce Rossa Italiana, ha incontrato presso la prefettura il nuovo prefetto Patrizia Palmisani. L’incontro è stato l’occasione per presentare al neo prefetto le attività capillari che Cri e Anpas svolgono su tutto il territorio provinciale. Durante il dialogo sono stati approfonditi i principali ambiti di intervento sociale e sanitario, illustrando l’impegno quotidiano del volontariato locale.
“Ho avuto modo di partecipare a un tavolo tecnico con Palmisani e già allora avevamo notato, dalle sue argomentazioni, un’elevata esperienza e un forte senso pratico. Gli apprezzamenti al mondo del volontariato e la sensibilità su temi concreti come sicurezza e welfare sono di buon auspicio per collaborare proficuamente sui tanti temi che vedono Anpas a fianco delle istituzioni”, ha dichiarato Paolo Rebecchi. Anche Giuseppe Colla ha sottolineato la positività dell’incontro: “È stato un momento piacevole e costruttivo, durante il quale abbiamo presentato la nostra realtà e il contesto in cui operiamo. Il prefetto ha dimostrato una grande sensibilità per il tema della sicurezza, sia in ambito sanitario che in altri settori, con particolare attenzione al mondo del volontariato e alla forza della coesione tra le varie istituzioni”. Questo primo incontro segna l’inizio di una collaborazione che, nelle intenzioni dei partecipanti, potrà rafforzare ulteriormente il legame tra le istituzioni e il volontariato piacentino, a beneficio della comunità.

Pubblicato il 17 settembre 2025

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