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Notizie Varie

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Aumentano i contratti di lavoro siglati a Piacenza

Contratti di lavoro

Sono di segno positivo le previsioni relative ai nuovi contratti di lavoro che saranno attivati nella provincia di Piacenza nel corrente mese di agosto e in tutto il trimestre agosto-ottobre 2023. Secondo i dati rilasciati dal Sistema informativo Excelsior, analizzati dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia, nel mese di agosto sono programmati 1.970 contratti (28.300 in Emilia-Romagna e circa 293.000 in Italia), vale a dire il 4,8% in più rispetto all’agosto 2022. Andamento positivo, anche se percentualmente più contenuto, per il trimestre agosto-ottobre 2023, con 7.690 nuovi contratti e un incremento dell’1,1% sullo stesso periodo del 2022. Le stipule di contratti previste per agosto 2023 si concentrano per il 76% nel settore dei servizi, con 1.500 nuovi ingressi (+7,1% rispetto ad agosto 2022) e, per il 57%, nelle imprese con 50 o più dipendenti. L’analisi all’andamento della domanda nei singoli settori rileva che all’interno dei servizi (1.500 nuovi contratti complessivamente) sono previsti 950 nuovi contratti nel comparto dei servizi alle imprese (+5,5% rispetto ad agosto 2022), 200 nei servizi alle persone (voce che mostra un incremento del 25% rispetto all’agosto 2022), 180 nei servizi di alloggio e ristorazione (-5,2%) e 170 nel commercio (+13,3% rispetto ad agosto 2022). Il settore industriale mostra una sostanziale tenuta rispetto ai dati dell’agosto 2022, con la previsione di 470 nuovi contratti, concentrati in massima parte nell’industria manifatturiera e nelle public utilities (400 unità, 10 in meno rispetto al dato agosto 2023) e, a seguire, nelle costruzioni, con 60 nuovi contratti, 10 in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nel 22% dei casi i nuovi contratti saranno stabili (cioè a tempo indeterminato o di apprendistato), mentre nel 78% dei casi saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Le attivazioni di nuovi contratti interesseranno per una quota del 30% giovani con meno di trent’anni, per i quali è comunque richiesta, nel 49% dei casi, il possesso di esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Come ormai accade puntualmente, le aziende incontreranno difficoltà, anche nel mese di agosto e nel 43% dei casi, nel reperimento delle figure professionali ricercate. Nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, la domanda di tecnici della salute è infruttuosa nel 78,3% dei casi, quella di tecnici in campo ingegneristico nel 50% dei casi; seguono poi i tecnici dei rapporti con i mercati, con difficoltà di reperimento nel 44,7% dei casi. Nell’ambito degli impiegati e nelle professioni commerciali e nei servizi, sono di più difficile reperimento i professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali (75% dei casi), gli esercenti e addetti nelle attività di ristorazione (61,5% dei casi) e gli operatori della cura estetica (88% dei casi). Per quanto riguarda gli operai specializzati, le difficoltà si incontrano soprattutto nella ricerca di fonditori, saldatori, lattonieri, calderai e montatori di carpenteria metallica (nel 90,9% dei casi, di difficile reperimento), di fabbri ferrai e costruttori di utensili (80,8%), di operai specializzati nel settore edile (75,8% dei casi) e di conduttori di veicoli a motore (75,5% dei casi).

Pubblicato il 28 agosto 2023

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Un bando per l’acquisto di bici e cargo bike a pedalata assistita

Contributi biciclette 

Veloce, ecologica e sana. La bicicletta si conferma la scelta migliore per muoversi in città sia per quanto riguarda la salute che l’ambiente. Ma non solo. È stato infatti stimato che con le due ruote a pedalata assistita si arriva prima a destinazione rispetto all’automobile su tragitti urbani fino a 10 chilometri. E per chi deciderà di acquistare la propria e-bike dal 7 agosto c’è un altro vantaggio. La Regione ha infatti approvato e finanziato con 9 milioni di euro (dal 2023 al 2025) il bando per sostenere, con un contributo da 500 a mille euro - non superiore al 50% del costo del mezzo -, i residenti dei Comuni firmatari del Piano aria, della pianura e dell’agglomerato di Bologna, che compreranno rispettivamente una bicicletta o una cargo bike (bici da trasporto) a pedalata assistita. Contributo che sale a 700 euro per le bici e 1.400 per le cargo - non superiore al 70% del costo - riservato a chi ha rottamato la vecchia auto dal 1 gennaio 2023 e con un ulteriore incentivo di 200 euro per chi vive in uno dei Comuni alluvionati (come indicati nell’allegato della legge 100 del 27 luglio 2023). Inoltre, è in elaborazione da parte della Regione un bando grazie al quale sarà possibile erogare un contributo di solidarietà a chi, persa la propria auto o la propria moto causa l’alluvione, si trova nelle condizioni di doverne acquistare un’altra, nuova o usata che sia. La platea interessata dal contributo per le bici e i cargo bike è di 4 milioni di abitanti (il 91% della popolazione complessiva dell’Emilia-Romagna) su una superficie di 13.400 chilometri quadrati (il 60% dell’intera superficie regionale) e 207 Comuni coinvolti.
Una decisione che ha l’obiettivo di incentivare gli spostamenti urbani su mezzi meno inquinanti per raggiungere, entro il 2025, nei Comuni con popolazione superiore a 30mila abitanti e in quelli dell’agglomerato di Bologna, almeno la soglia del 50% di traffico più ‘ecologico’ e una riduzione del traffico veicolare del 20% (Piano regionale integrato dei trasporti). “Sosteniamo con una nuova misura la qualità dell’aria della nostra regione perché le implicazioni che ha sulla salute di tutti noi e sull’ambiente sono sempre più evidenti”, affermano la vicepresidente con delega a Transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, Ambiente, Irene Priolo e l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, Andrea Corsini. “Dobbiamo modificare le nostre abitudini per avere città sempre più vivibili e sane, sfruttando al meglio la tecnologia a disposizione. Con questo investimento, dopo quelli del bike-to-work e gli abbonamenti gratuiti treni e bus per gli studenti under 19- chiudono vicepresidente e assessore-, premiamo la mobilità urbana sostenibile in modo concreto. Anche così ognuno di noi può contribuire a contrastare il cambiamento climatico”.
I cittadini dovranno presentare la domanda di contributo online a partire dal 20 settembre sul sito https://mobilita.regione.emilia-romagna.it/bandi/bandobici . I fondi trasmessi alla Regione dal Mase (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) saranno suddivisi in 3 milioni 808mila sul 2023, 2 milioni 387mila nel 2024 e 2 milioni 655mila nel 2025.

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Pubblicato il 27 agosto 2023

Il fungo che può combattere il cambiamento climatico nelle produzioni agricole

Fungo Cattolica


Si chiama Trichoderma spp ed è un’arma potente contro gli effetti del cambiamento climatico sulle produzioni agricole. Emerge da una ricerca coordinata dalla facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell’Università Cattolica, sede di Piacenza e Cremona, e svolta in collaborazione con un centro di ricerca tedesco, e appena pubblicata sulla rivista internazionale Frontiers in Plant Science.
“Questo fungo rientra nella categoria dei biostimolanti, sostanze naturali o microorganismi, diversi dai fertilizzanti, che migliorano la tolleranza agli stress, l’efficienza d’uso dei nutrienti e la qualità, senza danneggiare l’ambiente”, spiega Luigi Lucini, professore di Biochimica, nell’introdurre questa classe di prodotti recentemente regolamentata a livello europeo, per cui la facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali è un punto di riferimento nazionale. “Queste sostanze possono essere classificate in base alla loro origine: possono essere, ad esempio, costituenti naturali della sostanza organica del suolo, estratti d’alga, idrolizzati proteici, piuttosto che microrganismi e funghi benefici. A quest’ultima categoria appartiene il Trichoderma spp., un fungo che interagisce positivamente con la pianta e promuoverne la crescita, lo sviluppo delle radici, l’assorbimento dei nutrienti e la resistenza agli stress ambientali”.

“In agricoltura, le temperature più elevate e la riduzione delle precipitazioni derivanti dal cambiamento climatico hanno modificato le stagioni di crescita, ridotto la resa, la disponibilità di acqua dolce e la biodiversità. La desertificazione aumenterà dell’8% entro il 2050 causando riduzione della produttività dell’agricoltura e dell’allevamento, modificando la composizione delle specie di piante, riducendo la diversità biologica e causando un accumulo di sale nel suolo. Un’emergenza su cui l’Università Cattolica è impegnata in prima linea con diverse linee di attività di ricerca per la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico in agricoltura”. Tra cui, appunto, la ricerca sui biostimolanti e sul Trichoderma spp: “Quando questo fungo viene applicato alle foglie delle colture agrarie, è in grado di stimolare la pianta a produrre determinate molecole che la aiutano a resistere a siccità ed alte temperature”, spiega il professor Luigi Lucini, che ha coordinato le ricerche. “La pianta percepisce la presenza del fungo, ritenendosi infettata da un patogeno (anche se in realtà è un microorganismo benefico), e di conseguenza attiva diversi sistemi di difesa che alla fine portano ad una maggior resistenza agli stress, inclusi quelli legati al cambiamento climatico”. Pur con tutte le differenze del caso, è possibile fare un parallelismo con quanto avviene nell’intestino quando assumiamo dei probiotici. La ricerca, coordinata dalla facoltà di scienze agrarie alimentari e ambientali dell'Università Cattolica e svolta in collaborazione con il centro di ricerca tedesco Leibniz Center for Agricultural Landscape Research-Zalf, Muncheberg, Germany, ha coinvolto anche una giovane ricercatrice piacentina, Biancamaria Senizza, che ha svolto parte delle attività a Berlino, presso l’ente tedesco coinvolto nello studio. I risultati evidenziano come l’utilizzo di biostimolanti potrebbe essere un modo efficace ed ecologico per una produzione di cibo più sostenibile, in linea con le direttive imposte dalla Comunità Europea attraverso il Green Deal.

Nella foto, il professor Luigi Lucini.

Pubblicato il 26 agosto 2023

Cresce l’export dei distretti industriali emiliano-romagnoli

export emiliano

Prosegue la crescita delle esportazioni dei distretti dell’Emilia-Romagna che nel primo trimestre 2023 risultano in aumento dell’11,8% rispetto allo stesso periodo del 2022, per un incremento dei flussi pari a 584 milioni di euro. Spiccano in particolare i distretti della meccanica (+589 milioni) e dell’agro-alimentare (+131 milioni). Questo quanto emerge dall’analisi periodica della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, secondo cui 14 distretti regionali su 19 hanno fatto registrare una crescita rispetto al 2021 ai primi tre mesi dell’anno scorso. “La solida propensione all’export è uno dei capisaldi della competitività dei distretti e dell’economia regionale nel suo complesso, un trend sempre confermato, anche nei periodi dove il quadro macroeconomico presenta delle incertezze – sottolinea Alessandra Florio, direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo -. Un risultato dovuto alla reattività dell’imprenditoria locale e dell’attenzione a quegli investimenti in grado di garantire la competitività nel tempo: dinamiche che da parte nostra siamo attenti a sostenere in particolare, in questo momento, per quanto concerne gli investimenti in sostenibilità, indipendenza energetica, digitalizzazione. A sostenere la competitività regionale - rimarca la Florio - c’è inoltre la forte presenza di filiere corte a livello locale, che garantiscono continuità e certezza delle forniture in un contesto globale contrassegnato dal ridisegnarsi delle catene del valore. Ad oggi in Emilia-Romagna abbiamo siglato 105 programmi di filiera per facilitare l’accesso al credito delle imprese delle stesse, che coinvolgono circa 2.650 fornitori per un giro d’affari complessivo di 14 miliardi di euro”. Performance positiva per tutti i distretti della meccanica, guidati dai Ciclomotori di Bologna (+76 milioni di euro, pari a + 45,8%), grazie soprattutto al traino di Stati Uniti, Germania e Francia. Le Macchine agricole di Reggio Emilia e Modena hanno registrato un’ottima performance (+61 milioni, pari a +38,4%), spinta in particolare dalle vendite in Francia che sono più che raddoppiate. Cresce la Food machinery di Parma (+93 milioni, pari a +35,5%), grazie al massiccio aumento dell’export negli Stati Uniti, ma anche in Francia, Germania, Messico, Arabia Saudita, india, Cile, Australia, Portogallo e Canada. In crescita sia le Macchine per l’imballaggio di Bologna (+159 milioni, +29,8%) che le Macchine per il legno di Rimini (+30 milioni, +28,6%). Bene la Meccatronica di Reggio Emilia (+166 milioni, pari a +14,9%) e le Macchine utensili di Piacenza (+4 milioni, +13,9%).

Dei sette distretti dell’agro-alimentare monitorati cinque hanno raggiunto risultati positivi. Il distretto agro-alimentare che ha conseguito la maggior crescita in valore è l’Alimentare di Parma, che chiude il periodo con un aumento di 61 milioni di euro, pari a +16,5%, ottenuto grazie alle vendite in Germania (+8,7%), Francia (+17,4%) e Stati Uniti (+44,6%), primi tre paesi per flussi commerciali. Ottima performance – prima delle alluvioni dello scorso maggio - dell’Ortofrutta romagnola (+32 milioni, +18,2%), sostenuta soprattutto dal principale mercato, la Germania, che da sola acquista il 36,5% delle vendite estere del distretto. In crescita i Salumi del modenese (+29 milioni, + 15,8%), i Salumi di Parma (+16 milioni, +16,4%) e il Lattiero caseario di Reggio Emilia (+3,1%). In calo i Salumi di Reggio-Emilia (-7 milioni, pari a una riduzione del 27,9%) e il Lattiero-caseario parmense (-1,6%). Le Piastrelle di Sassuolo hanno conseguito una performance negativa (-90 milioni, pari al -8,1%) a causa del calo delle esportazioni nei primi quattro mercati di riferimento del distretto (Francia, Germania, Stati Uniti e Belgio) non compensato dal balzo di vendite in Algeria. Negativa anche la performance sui mercati esteri dei Mobili imbottiti di Forlì (-13 milioni, -11,5%), a causa del forte calo delle vendite in Cina e degli arretramenti negli Stati Uniti e in Corea del Sud, nonostante il buon andamento in Francia.

Due su tre dei distretti della moda emiliano-romagnoli hanno dato segnali positivi. L’Abbigliamento di Rimini ha aumentato l’export di +22 milioni di euro (+19,1%) grazie alle vendite in Russia (principale mercato di sbocco), Stati Uniti, Austria, Malta, Arabia Saudita, Filippine e Uzbekistan. Anche il distretto delle Calzature di San Mauro Pascoli ha mostrato un dato positivo (+6 milioni, +11%), sostenuto da Russia, Spagna, Emirati Arabi Uniti e Turchia. In calo la Maglieria e abbigliamento di Carpi (-62 milioni, -33,6%). Le esportazioni dei Poli tecnologici dell’Emilia-Romagna sono aumentate di 51 milioni di euro (+15%), dato nettamente superiore rispetto alla crescita rilevata a livello nazionale (+2%), penalizzata dalla contrazione dell’export del Polo farmaceutico del Lazio e del Polo aerospaziale del Piemonte. Le esportazioni sono aumentate di 22 milioni di euro per il Polo ICT dell’Emilia-Romagna (+14,8%) e di 30 milioni (+28,8%) per il Biomedicale di Mirandola. Il Biomedicale di Bologna, invece, mostra un lieve calo pari a 2 milioni di euro (-2,5%). Buono l'andamento sia verso i mercati maturi (+10,7%) che verso i nuovi mercati (+14,5%). Gli Stati Uniti sono il primo paese per crescita in valore (+130 milioni di euro), seguiti dai principali partner commerciali europei: Francia (+91 milioni), Germania (+39), Regno Unito (+33) e Spagna (+23). Tra i paesi emergenti spicca l’aumento delle esportazioni verso India (+44), Turchia (+40) e Algeria (+21). I paesi protagonisti dei cali principali cali sono invece Cina (-30 milioni), Singapore (-8) e Hong Kong (-6).

Pubblicato il 26 agosto 2023

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Continua la collaborazione tra Anpas e Rio Torto

Rio Torto


Rischi naturali, prevenzione e una notte in tenda per la comunità Rio Torto di Borgonovo. In campo i volontari di Anpas, realtà “conosciuta nel nostro paese, ma soprattutto nella nostra regione, principalmente per l’attività di soccorso in convenzione 118, per i trasporti sanitari, l’accompagnamento dei dializzati, per le missioni di Protezione Civile, ma svolge un ruolo importante anche nel sociale”, spiega l’associazione. “Il coordinatore provinciale e membro della direzione nazionale di Anpas, Paolo Rebecchi, ha sempre indirizzato la collaborazione anche con altri enti - prosegue - soprattutto se finalizzato alle fasce deboli. Anpas dal 2017 collabora con il «Club dei Piccoli di Rio Torto» a Borgonovo, centro che pone particolare attenzione nei confronti di ragazzi con situazioni svantaggiate e diversamente abili. Anche questa estate Anpas ha presenziato a momenti di incontro al centro estivo dei piccoli di Rio Torto, che ha ospitato i volontari di Protezione Civile Croce Bianca di Piacenza, per una giornata all’insegna della prevenzione in senso generale, trattando in modo discorsivo anche i rischi naturali del nostro paese”.

“Rio Torto è un posto speciale, dove vige l’armonia della natura, in cui adulti, ragazzi, bambini, animali, coesistono in un equilibrio perfetto”, spiegano Rebecchi. Gloria Zanardi e Oreste Guglielmetti di Croce Bianca Piacenza, che di recente hanno partecipato ad un corso formativo Anpas per attività sul tema indirizzata agli under 20. “Attraverso modalità interattive e ludiche – continua la nota -hanno fatto comprendere ai ragazzi i concetti base di protezione civile e, soprattutto, quali comportamenti si devono tenere in caso di calamità, quali terremoto, alluvione, incendi, ma anche inquinamento, ondate di calore, maremoto, siccità. Dopo un momento di condivisione generale dei concetti chiave di protezione civile, i volontari hanno coinvolto i ragazzi con un quiz in cui, dando le indicazioni sul contesto, occorreva scegliere la giusta azione da compiere tra una rosa di tre opzioni, per poi concludere la giornata con la creazione di una frase che potesse esprimere cosa questa esperienza avesse lasciato loro. Rio Torto, gestito da Gigi Fiori e da suo figlio Yuri, da anni organizza il centro estivo per i ragazzi, in mezzo alla natura, ponendo particolare attenzione nei confronti di ragazzi con situazioni svantaggiate e diversamente abili. Ma non solo; la mattinata è stata preceduta da una “esperienza notturna” trascorsa dai ragazzi in una tenda, per un maggior contatto con la natura, ad “assaggiare” ciò che spesso vivono i volontari quando sono in missione”. “I ragazzi hanno manifestato interesse – commentano – e anche una grande sensibilità su temi così importanti. I giovani sono il futuro e, partendo da loro, si può davvero fare la differenza. Ringraziamo la nostra associazione per avere accolto questa iniziativa. È stata per tutti un’esperienza di crescita straordinaria, anche per noi, perché i ragazzi ci insegnano sempre tanto. E grazie a Gigi e Yuri Fiori per tutto quello che quotidianamente fanno in questo bellissimo centro”. Gigi e Yuri Fiori hanno ringraziato i volontari della Croce Bianca per la giornata, auspicando che la collaborazione possa continuare per ulteriori e nuove iniziative.

Pubblicato il 26 agosto 2023

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