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Notizie Varie

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Raccolta di solidarietà il 5 a San Giorgio

raccolta allunga la tua mano

Dopo Podenzano, nuovo appuntamento con la spesa per solidarietà grazie all'associazione "Allunga la tua mano” e la disponibilità dei fratelli Cordani, titolari del punto vendita Conad di San Giorgio Piacentino.
Sabato 5 luglio per tutta la giornata i volontari saranno al supermercato di San Giorgio per raccogliere prodotti alimentari a lunga scadenza o prodotti per l'igiene che la clientela vorrà aggiungere nel proprio carrello. Quanto raccolto verrà donato per esigenze del territorio a sostegno di famiglie in difficoltà e per altre emergenze umanitarie, per esempio l'Ucraina. L'associazione "Allunga la tua mano” ha infatti allacciato una consolidata collaborazione con l'associazione ucraini di Piacenza per far arrivare aiuti alle persone che vivono le sofferenze della guerra. Nella giornata di raccolta del 28 giugno a Podenzano sono stati donati complessivamente 385 kg di generi alimentari, consegnati direttamente a don Pietro Cesena per la parrocchia di Borgotrebbia (110 kg), don Giovanni Cacchioli per la parrocchia Corpus Domini (112 Kg), alla presidente dell'associazione per l'Ucraina (94 Kg) e il restante per alcune famiglie bisognose assistite direttamente.

Nella foto sopra, un momento della raccolta a Podenzano il 28 giugno.

Pubblicato il 2 luglio 2025

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Nasce la scuola professionale «Skill Lab Amministrazione Italia»

lab 

Con la costituzione ufficiale del comitato scientifico, prende forma in modo strutturato la scuola professionale “Skill Lab Amministrazione Italia”, progetto innovativo e ad alto impatto, promosso e guidato dall’Unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili di Piacenza, in collaborazione e sinergia con l’Istituto Cappellari rappresentato da Andrea Cappellari e Infomedia rappresentato da Sandra Politi. Un’iniziativa che assume fin da subito un forte rilievo politico categoriale: non una semplice scuola, ma un vero laboratorio permanente di competenze amministrative, orientamento professionale e responsabilità sociale, pensato per rispondere alle esigenze concrete delle imprese, degli studi professionali e della pubblica amministrazione. Alla presentazione ufficiale hanno partecipato, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale piacentina, l’assessore alle Politiche giovanili Francesco Brianzi e il consigliere comunale Andrea Fossati, che hanno confermato il pieno sostegno istituzionale all’iniziativa e alla rete progettuale promossa dalla categoria.

“Si tratta di un atto di responsabilità – precisa Fabio Maggi, presidente dell’Associazione Skill Lab Fabio Maggi - verso la nostra categoria e verso il territorio. Il vero valore aggiunto risiede nelle competenze e nella volontà dei singoli componenti: ciascuno di loro apporterà un contributo concreto e qualificato. Oggi non presentiamo solo un progetto, ma un modello di rappresentanza professionale attiva e concreta”. A fargli eco la vice presidente Cristina Betta, che ha aggiunto: “Un ringraziamento sentito ai giovani colleghi che si sono messi a disposizione con entusiasmo e spirito di servizio e ai commercialisti senior che con la loro pluriennale esperienza, anche di docenza, garantiranno equilibrio e profondità. Insieme, daremo continuità e valore all’azione della categoria». «Ringrazio l’Unione - ha preso poi la parola anche la coordinatrice del comitato scientifico, Paola Fantini - per la fiducia e per avermi affidato questo ruolo: è un onore contribuire alla nascita di un progetto così ambizioso. Siamo pronti a lavorare con determinazione per creare un'offerta formativa seria, solida e capace di generare impatto reale”.

Il comitato scientifico, vero motore tecnico organizzativo del progetto, sarà composto da: Carlo Bernardelli, Marisa Benzi, Gianluigi Boselli, Loretta Buschi, Roberta Cassinelli, Michele Delfanti, Eleonora Dosi, Margherita Ferrante, Paola Fantini (Coordinatrice), Matteo Galante, Danila Gambazza, Francesca Lombardelli, Mattia Magnani, Arianna Molinaroli, Francesco Perini, Patrizia Rossi, Silvia Sardo, Carlo Salice, Mattia Valorosi. Un gruppo eterogeneo e altamente qualificato, espressione di competenze tecniche, sensibilità organizzative e visione intergenerazionale. Lo “Skill Lab Amministrazione Italia” non è solo un progetto didattico, ma una presa di posizione netta della categoria: costruire un ponte stabile tra giovani professionisti, enti pubblici e mondo imprenditoriale. È una scuola di amministrazione, ma anche di cittadinanza attiva e coesione sociale. La sinergia con il Comune di Piacenza e l’impegno diretto della governance Ugdcec confermano che si sta strutturando un’iniziativa replicabile, sostenibile e con un potenziale impatto sistemico sul territorio.

Pubblicato il 2 luglio 2025

Lotta al mieloma multiplo: un premio internazionale per cura e ricerca

FotoDELPAPA cassi

Un prestigioso premio internazionale per promuovere la ricerca scientifica e lo sviluppo di approcci diagnostici innovativi nel contrasto al mieloma multiplo. È il Francesca Cassinelli Award 2025, intitolato all’imprenditrice piacentina scomparsa tre anni fa, dopo una lunga e coraggiosa battaglia contro la malattia devastante che colpisce le plasmacellule del midollo osseo. Negli anni aveva più volte manifestato il desiderio di dedicare una parte del suo patrimonio al progresso della ricerca scientifica sulla patologia: un’idea ora realizzata dai familiari, che hanno proposto alla Fondazione di Piacenza e Vigevano di unire le forze e cofinanziare un premio internazionale. L’obiettivo è dare un riconoscimento a coloro il cui lavoro ha consentito di acquisire una migliore comprensione della biologia del mieloma multiplo, accelerare la diagnosi, rendere il trattamento più efficace e facilitare il supporto ai pazienti affetti e alle loro famiglie. Sono previsti due riconoscimenti: ventimila euro a un ricercatore senior (di età superiore ai 40 anni) e cinquemila euro a un ricercatore junior (fino ai 40 anni). 

«Il sostegno alla ricerca in ambito medico e scientifico è uno dei capisaldi della nostra attività istituzionale - sottolinea il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -. Tuttavia, questa è per noi una iniziativa in qualche modo inedita: abbiamo ricevuto un invito a collaborare dai familiari di una persona scomparsa, che in maniera assolutamente filantropica vogliono aiutare altri pazienti, attuali e futuri. Ebbene, l’invito lo abbiamo accolto e anche con entusiasmo, poiché conosciamo bene il valore dell’impegno necessario a rafforzare assistenza e cura a favore dei malati e delle loro famiglie. È un tema che ci impegna su più fronti e che, in questo caso, può avere una ulteriore ricaduta positiva: per le sue caratteristiche di internazionalità il premio ci consente di candidare Piacenza a un ruolo di primo piano nella lotta contro il mieloma multiplo».

A rappresentare la famiglia Cassinelli è una figura molto conosciuta in città, il presidente di Leap-Laboratorio Energia Ambiente Piacenza, Stefano Consonni, che di Francesca era cugino. «L’istituzione del premio intitolato a Francesca Cassinelli vuole corrispondere alla generosità e all’umanità che Francesca sempre esprimeva per le persone in difficoltà, ancor più quando il disagio era determinato da fragilità di salute - spiega Consonni -. L’aspirazione ad alleviare le sofferenze si coniugava con la volontà di risolvere problemi e a guardare avanti, un’attitudine mutuata dallo spirito imprenditoriale con cui ha saputo ben gestire l’azienda che il padre Ferdinando aveva fondato all’epoca del boom economico. Con lo stesso spirito la famiglia vuole ora onorare la sua memoria con questo premio, nella convinzione che ricerca e avanzamento della conoscenza siano il miglior strumento per sconfiggere la terribile malattia che ha accomunato Francesca alla mamma Rita. Un ringraziamento speciale alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, che co-finanziando l’iniziativa ha consentito di raddoppiare le risorse disponibili. Confidiamo che il doppio stimolo che ne consegue potrà amplificare l’attenzione per la ricerca sul mieloma ben oltre due volte».

Luigi Cavanna, consigliere generale della Fondazione, ha un ruolo operativo nella gestione del Premio, grazie anche alla sua pluriennale esperienza come oncologo ed ematologo. «La ricerca sul mieloma multiplo sta registrando negli ultimi anni progressi significativi - commenta -. I nuovi approcci terapeutici stanno dimostrando di poter migliorare la sopravvivenza, ma anche la qualità di vita delle persone che ne sono colpite. Ritengo particolarmente significativo supportare chi si sta impegnando per lo sviluppo di terapie e farmaci in un’ottica di prevenzione, ma anche di sostegno a favore di pazienti con malattia avanzata. Non è solo un riconoscimento, è un modo per diffondere le buone pratiche, condividerle e metterle in rete. I risultati della ricerca si devono a un percorso che arriva da lontano ed è costellato di scoperte e, talvolta, battute d’arresto. Permettetemi un bel ricordo: appena giunto a Piacenza il primo convegno ematologico lo organizzammo nel 1983, proprio sul mieloma multiplo, con i professori Edoardo Storti di Pavia e Sante Tura di Bologna». 

CANDIDATURE E SCADENZE 

Le candidature al Premio saranno vagliate da una Commissione valutatrice composta dai medici Luigi Cavanna in rappresentanza della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Filippo Consonni per la famiglia di Francesca Cassinelli, e da tre ricercatori di spicco nel campo dell’oncologia e dell’ematologia.

Il termine di presentazione delle domande è fissato al 13 ottobre 2025. I vincitori saranno proclamati entro il 15 dicembre e i premi assegnati nel corso di una cerimonia ufficiale che si terrà a Piacenza, tentativamente il 14 gennaio 2026. In quella sede i premiati illustreranno i principali risultati delle loro ricerche, in relazione alla comprensione della patogenesi e dei meccanismi del mieloma multiplo, sviluppo di approcci diagnostici innovativi, definizione di strategie terapeutiche, iniziative a supporto dei pazienti e delle loro famiglie.

INFO
Il bando con i dettagli e le modalità di partecipazione è disponibile sul sito della Fondazione www.fondazionepiacenzavigevano.it/cassinelliaward ed è reperibile sulle piattaforme e sui canali della ricerca a livello nazionale e internazionale.

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Nelle foto: sopra, Francesca Cassinelli; in alto, da sinistra, Luigi Cavanna, Roberto Reggi e Stefano Consonni.

Francesca Cassinelli, umanità e generosità  

Figlia di Ferdinando Cassinelli e Rita Guasconi, Francesca Cassinelli nasce a Piacenza il 24 maggio 1942. Nel 1961 Inizia a lavorare presso l’azienda La Rinnova del Pneumatico fondata dal padre Ferdinando. L’azienda si occupa di ricostruzione pneumatici usati, una pratica che trova notevole diffusione con l’espansione della motorizzazione e che anticipa una tendenza – quella del recupero e del contenimento dell’uso di risorse – che diventerà poi principio ispiratore delle visioni di Economia Circolare e Sostenibilità. Dopo l’avvio in una piccola officina in via Palmerio, dove si trova ora l’ampio parcheggio retrostante la Questura, nel 1966 l’azienda si trasferisce in un nuovo stabilimento in Via I Maggio, dove ampi spazi e più favorevole logistica danno ulteriore impulso alla crescita dell’attività. Dopo la prematura morte del padre, nel 1971 Francesca prende le redini dell’azienda, dedicandosi per 40 anni alla sua gestione insieme al marito Romano Favari. Nella sua attività di imprenditrice si è distinta per il rispetto e il rapporto costruttivo con i dipendenti e i collaboratori, con i quali ha sempre intrattenuto rapporti cordiali e comprensivi che andavano ben oltre lo standard delle relazioni aziendali. Alla generosità e all’umanità nei rapporti di lavoro – e con tutti i familiari - si aggiungeva l’impegno nel sociale e nell'aiuto dei bisognosi. Scompare nel luglio 2022 dopo lunga malattia, che un crudele destino ha voluto accomunare alla mamma Rita mancata nel 1987.

Pubblicato il 1°luglio 2025

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L’ordinanza: non si lavora all’aperto nelle ore più calde

Ordinanza caldo estremo

Caldo anomalo o estremo e condizioni di esposizione prolungata al sole, ecco l’ordinanza della Regione: in tutta l’Emilia-Romagna, tra le ore 12.30 e le 16, stop per chi opera nei cantieri edili, in agricoltura, nel florovivaismo e nei piazzali della logistica. Il vicepresidente Colla e l’assessore Paglia: “Misura necessaria, la priorità per noi è tutelare la salute dei lavoratori”.
L’ordinanza entrerà in vigore da oggi mercoledì 2 luglio e avrà efficacia fino al 15 settembre 2025, salvo revoca anticipata. Lo stop scatta nei giorni in cui la mappa pubblicata sul sito web www.worklimate.it indica un livello di rischio ‘Alto’Stop al lavoro, in condizioni di caldo estremo o anomalo in determinate fasce orarie, nei cantieri edili e affini, in agricoltura, nel florovivaismo e nei piazzali della logistica. Con un’ordinanza regionale, scatta in Emilia-Romagna - a partire da mercoledì 2 luglio - il divieto di lavorare in questi settori, in condizioni di esposizione prolungata al sole e svolgendo attività fisica intensa, dalle ore 12.30 alle ore 16, nei giorni e nelle aree in cui le mappe nazionali online del rischio segnalano un livello ‘Alto’. La misura resta in vigore fino al 15 settembre, salvo revoca anticipata. La Regione ha ritenuto necessario emanare un provvedimento a tutela della salute e dell’igiene pubblica, finalizzato a ridurre l’impatto dello stress termico ambientale sulla salute dei lavoratori impegnati all’aperto senza possibilità di ripararsi dal sole e dalla calura. La prolungata esposizione al sole rappresenta un pericolo per la salute dei lavoratori, perché può causare stress termico e colpi di calore, con esiti talvolta anche gravi. “Tutelare i lavoratori per noi è una responsabilità e su questo abbiamo registrato grande disponibilità delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali, per un’assunzione comune nello spirito del Patto per il Lavoro e per il Clima - evidenziano il vicepresidente della Regione, Vincenzo Colla, e l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia -. Benché in Emilia-Romagna molte aziende si siano già attivate per trovare soluzioni adeguate- hanno puntualizzato-, serviva un atto in grado di garantire omogeneità delle misure sul territorio regionale e piena tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, compresa la possibilità di astensione dal lavoro nelle ore più calde della giornata. Gli aspetti fondamentali sono la flessibilità in entrata e in uscita dal luogo di lavoro, la rimodulazione degli orari, prevista peraltro dalla contrattazione”.

L’ORDINANZA

La misura prevede che è fatto divieto di lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12.30 alle ore 16, nei settori agricolo e florovivaistico, nei cantieri edili e affini, nonché nei piazzali della logistica (limitatamente a quelli destinati in via esclusiva e permanente al deposito merci, con esclusione delle pertinenze dei magazzini coperti), ad ogni lavoratrice e lavoratore, senza alcuna differenza di ruoli, inquadramento e applicazione contrattuale, nei giorni e nelle aree in cui la mappa del rischio pubblicata sul sito internet http://www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ - riferita a: ‘lavoratori esposti al sole’ con ‘attività fisica intensa’ ore 12 - segnali un livello di rischio “Alto”. L’Inail, nell’ambito del progetto Worklimate (Inail-Cnr), ha reso disponibile sul sito web www.worklimate.it le mappe nazionali di previsione del rischio di esposizione al caldo, al fine di contenere tale rischio per i lavoratori, tanto più per chi svolge attività fisica intensa. Con riferimento alle attività svolte dai concessionari di pubblico servizio o connesse a ragioni di pubblica utilità e pronto intervento, i datori di lavoro adottano idonee misure organizzative finalizzate a salvaguardare le prestazioni dei servizi pubblici essenziali. La mancata osservanza degli obblighi indicati dall’ordinanza comporterà le sanzioni previste per legge (art. 650 c.p.), se il fatto non costituisce più grave reato.

Pubblicato il 2 luglio 2025

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NuovaMente Estate! Le Summer School dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

cattolica Piacenza copia 2

Per molti l’estate è sinonimo di relax e tempo libero. Per altri, invece, diventa una preziosa occasione di studio e formazione. Per rispondere a quest’ultima esigenza, anche quest’anno l’Università Cattolica del Sacro Cuore mette a disposizione un’ampia offerta formativa di Summer School, pensata per arricchire il bagaglio culturale e di conoscenze, approfittando del periodo estivo.
Sono oltre 40 i programmi proposti dall’Ateneo e rivolti a studenti, laureati, insegnanti, manager, professionisti ma anche a studiosi e amanti del sapere desiderosi di esplorare o approfondire materie disciplinari di proprio interesse. Percorsi intensivi che superano il tradizionale approccio didattico, permettendo ai partecipanti di vivere esperienze di studio uniche grazie ad ambienti internazionali, aperti al confronto e straordinari dal punto di vista del networking e della crescita personale.
Vasta e articolata la gamma di tematiche al centro della proposta formativa estiva dell’Università Cattolica. Si va dalla letteratura - con le scuole estive su Dante e Manzoni - al turismo, dalle relazioni internazionali all’Intelligenza artificiale, senza dimenticare i temi della sostenibilità, della psicologia, della comunicazione, del management. 

«Si tratta di un’opportunità per acquisire nuove conoscenze e competenze», spiega Roberto Brambilla, Direttore Formazione Post Laurea e Research partnership dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. «Sono davvero tanti gli argomenti di cui discuteremo quest’estate in Cattolica. Gran parte dei percorsi verranno realizzati in luoghi e città d’arte dove è più facile vivere un’esperienza di apprendimento immersiva nella bellezza dei nostri territori. Cremona, Brescia, Ravenna, Verona, Venezia, Desenzano del Garda, Castellammare di Stabia, sono solo alcune suggestive località che ospiteranno i nostri programmi formativi», continua Brambilla.
Accanto ai corsi in presenza e residenziali, c’è anche la possibilità di una formazione più flessibile. Infatti, sono oltre una ventina le Summer School disponibili sulla piattaforma digitale dell’Ateneo, fruibili per 12 mesi dalla data di iscrizione. Una modalità ideata per conciliare al meglio vacanze e studio. Sono, cioè, corsi self-paced learning asincroni che, in qualsiasi momento e da qualsiasi device, consentono di scegliere non solo tra le molteplici tematiche disponibili ma anche di individuare gli strumenti di fruizione più adeguati alle proprie esigenze per poterli seguire, per esempio video, podcast, testi. 
Infine, per ogni corso frequentato l’Università Cattolica rilascia un Open Badge. In altre parole, è un certificato digitale che agevola il riconoscimento del percorso frequentato e attesta le competenze acquisite. Inoltre, adottato già da migliaia di organizzazioni in tutto il mondo, è facilmente spendibile in un mercato del lavoro sempre più globale. Per ottenere l’Open Badge è necessario aver completato il corso, con frequenza di almeno il 75% delle lezioni, e aver superato un test di valutazione di fine attività. Una volta rilasciato, il Badge può essere inserito nel curriculum vitae digitale e condiviso sulle piattaforme social.

Pubblicato il 30 giugno 2025

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