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Notizie Varie

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Luciano Vitali cittadino benemerito di Podenzano

Cittadino podenzanese

È Luciano Vitali il cittadino benemerito 2023 di Podenzano. Come ogni anno, a partire dal 2008, i cittadini, le associazioni possono proporre le candidature che vengono esaminate dalla apposita commissione composta da sindaco, assessore, consiglieri di minoranza e due rappresentanti delle associazioni. “Anche quest’anno – fa sapere la commissione - sono pervenute diverse candidature e tra queste anche quella di Luciano Vitali che, sorpreso per la sua candidatura, essendo componente della commissione, ha chiesto e ottenuto di poter abbandonare la seduta. Dopo aver esaminato tutte le candidature e le motivazioni che sono state portate a sostegno dei candidati, pur considerando l’elevato livello dei curricula presentati, la commissione si è espressa all’unanimità sul nome di Luciano Vitali”.

“Presidente del Gruppo Marciatori Gelindo Bordin - prosegue - Vitali fa parte anche del Gruppo Alpini, dell’Avis, della Proloco di Podenzano, è tra i fondatori dell’associazione Guadagnare Salute, dà una mano all’Assofa di Verano e collabora con le altre associazioni del paese. Sempre in prima linea nell’allestimento dei tanti eventi culturali aggregativi del paese, da quando è approdato alla pensione nel 2004, ha fatto del volontariato la sua nuova professione”.
La motivazione che più di ogni altra ha portato la commissione ad indirizzare la scelta è il grande impegno che Luciano Vitali ha sempre profuso per il sostegno e la promozione di importanti iniziative benefiche, coinvolgendo tutte le associazioni del paese. È per questo che la comunità di Podenzano lo vuole ringraziare.

Pubblicato il 21 luglio 2023

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Insieme per Patrick Zaki

Patrick 19 07

Manifestazione di solidarietà per Patrick Zaki a livello nazionale promossa da Amnesty International.
A Piacenza la mobilitazione  si svolge nella giornata di oggi mercoledì 19 luglio alle ore 18  in Piazzetta Mercanti con l'adesione della Camera del Lavoro CGIL, del Comitato Donna Vita Libertà e di altre associazioni e persone sensibili al rispetto dei diritti umani che si uniranno.
Il tribunale di Mansoura - comunica Amnesty- ha condannato Patrick Zaki a tre anni di detenzione con false accuse in relazione al suo esercizio pacifico del diritto di espressione. Il verdetto è definitivo e non è soggetto ad appello. Per Amnesty International Patrick Zaki è un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media e deve essere rilasciato immediatamente.
Patrick è stato arrestato il 18 luglio direttamente in tribunale, senza la possibilità di replica, per "diffusione di notizie false e terrorismo tra la popolazione" per un post pubblicato nel 2019 in cui denunciava le discriminazioni nei confronti della minoranza cristiano-copta in Egitto. Ha già trascorso 22 mesi in carcere e dovrà restarci per altri 14 mesi.
Come ha dichiarato il portavoce della sezione italiana di Amnesty International, Riccardo Noury, questa è una condanna scandalosa per un reato che Patrick non ha commesso.
In questi anni abbiamo sempre chiesto di tenere alta l'attenzione su Patrick imputato dove in Egitto imputato è sinonimo di condannato e così è accaduto. Ora chiediamo che tutte le possibilità legali vengano intraprese per liberare Patrick Zaki e chiediamo l'intervento del Governo Italiano.

Pubblicato il 19 luglio 2023

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Anche Cattolica e Politecnico in campo per formare gli specialisti dei Big Data

chiostri politecnico piacenza

Nella Data Valley dell'Emilia-Romagna nascerà la nuova generazione di specialisti nei Big Data, grazie a FutureData4EU: un nuovo progetto europeo – finanziato dalla Commissione Europea con più di 5,3 milioni di euro, su un totale di oltre 8,9 milioni – che darà vita a una “scuola regionale di dottorato” per formare esperti qualificati sui molteplici temi della Data Science. Le applicazioni possibili spaziano dalle simulazioni climatiche alla medicina personalizzata, dalla trasformazione digitale delle imprese alla produzione di nuovi materiali, dalla mobilità sostenibile alla conservazione dei beni culturali.
FutureData4EU è l’unico progetto finanziato in Italia dall’ultimo bando MSCA COFUND, la Marie Skłodowska-Curie Action che, nell'ambito di Horizon Europe, è pensata per sostenere – attraverso un meccanismo di cofinanziamento – lo sviluppo della carriera di ricercatori di talento e il consolidamento di collaborazioni nazionali e internazionali attraverso la creazione di programmi di dottorato e post-dottorato.

Gli Atenei della Regione coinvolti
L’iniziativa è coordinata dall’Università di Bologna in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e con tutti gli altri atenei del territorio regionale: Università di Ferrara, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, Campus di Piacenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Polo territoriale di Piacenza del Politecnico di Milano.

“Questo prestigioso finanziamento europeo, ottenuto superando un processo di selezione estremamente competitivo, premia la qualità della proposta scientifica e formativa di FutureData4EU, e dimostra la capacità della rete delle università dell'Emilia Romagna di affrontare temi innovativi e trasversali come quelli legati ai Big Data”, dichiara Alberto Credi, Prorettore per la Ricerca dell'Università di Bologna. “Come maggiore Ateneo della regione siamo orgogliosi di coordinare questo progetto, che ci consentirà di sviluppare profili di elevata professionalità in settori di grande interesse per il territorio”.

che cos'è FutureData4EU

La Regione Emilia-Romagna ha investito nell’iniziativa 505.000 euro a valere sulle risorse del Fondo sociale europeo Plus, mentre l’impegno finanziario complessivo della rete degli Atenei regionali sfiora quota 3,1 milioni di euro. Per un totale, appunto, compreso il cofinanziamento europeo, di quasi 9 milioni.

"Il via libera della Commissione Europea al progetto FutureData4EU - sottolinea l’assessore regionale alla Scuola, Università, Ricerca e Agenda digitale, Paola Salomoni - è un ulteriore riconoscimento del prestigio di cui godono le Università dell’Emilia-Romagna in ambito europeo ed internazionale, con le quali mi complimento per l’eccezionale risultato raggiunto. Si tratta di un progetto di grande rilevanza accademica e scientifica dove più di cinquanta dottorande e dottorandi potranno scegliere il nostro territorio per un percorso di studio e ricerca di tre anni nel campo dei Big Data. Con questo progetto confermiamo e rafforziamo due obiettivi molto chiari che ci siamo dati come Regione: fare dell'Emilia-Romagna la Data Valley d'Italia e d'Europa, e farlo formando e attraendo giovani talenti ad alta specializzazione da tutto il mondo. Un altro tassello per l’attuazione della Legge sui Talenti che si aggiunge però ad una strategia di lungo respiro che ha il proprio cuore nel Tecnopolo Manifattura dove sono già attivi il Data Center del Centro Meteo Europeo per le previsioni a medio termine e il supercomputer Leonardo, infrastruttura gestita da Cineca con una potenza di calcolo senza precedenti nel nostro Paese – l’80% di quella italiana e oltre il 20% di quella europea – al servizio del territorio, dell’Italia e dell’Unione europea. Tecnopolo che ospiterà anche la nascente Università delle Nazioni Unite su 'Big Data e Intelligenza artificiale per la gestione del cambiamento climatico'".

FutureData4EU permetterà di formare una nuova generazione di ricercatori con competenze trasversali e interdisciplinari, sostenendone la carriera e fornendo loro le competenze necessarie alla collaborazione con organizzazioni del settore accademico e industriale, contando su un nutrito network di collaborazioni con i Partner Associati coinvolti nel progetto: sono già 37 quelli che si sono impegnati a collaborare, tra prestigiose realtà industriali e centri e infrastrutture di ricerca nazionali e internazionali in ambito Big Data.

Il progetto partirà in autunno

Il progetto – che partirà in autunno e proseguirà per cinque anni – recluterà con un bando internazionale 53 candidati, di cui 21 andranno all’Università di Bologna, 9 rispettivamente all’Università di Modena e Reggio Emilia, all’Università di Parma e all’Università di Ferrara, 3 candidati saranno assegnati al Polo territoriale di Piacenza del Politecnico di Milano e 2 al Campus di Piacenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Partendo dai corsi di dottorato esistenti nelle università emiliano-romagnole, offrirà una combinazione innovativa di formazione, ricerca e competenze trasversali in ambito Data Science. Le dottorande e i dottorandi si specializzeranno sulle complesse dinamiche di natura culturale, organizzativa, ambientale, tecnologica e politica collegate all’applicazione dei Big Data.

Le ricadute sul territorio
Il Prof. Dario Zaninelli, Prorettore del Politecnico di Milano con delega per il Polo Territoriale di Piacenza, sottolinea come “questa prestigiosa opportunità consenta di avere presso il Polo di Piacenza del nostro Ateneo profili internazionali di giovani ricercatori che, interagendo con le altre Università partner, saranno portatori di nuove esperienze di eccellenza”.

Oggi l’80% della capacità di calcolo italiana si trova sul territorio dell'Emilia-Romagna. Questo soprattutto grazie alle strutture di supercalcolo presenti, dal Data Center del Centro Europeo per le Previsioni Meteo a Medio Termine (ECMWF) al CINECA (uno degli European Large-Scale Facilities, fondatore del PRACE) con il supercomputer Leonardo, sostenuto dall'EuroHPC Joint Undertaking, all'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).

Queste strutture, Partner del progetto FutureData4EU, insieme ad un vivace ecosistema di ricerca e sviluppo, fatto di università di alto livello, centri di ricerca, aziende, cluster e laboratori di innovazione, fanno dell'Emilia-Romagna una vera e propria Data Valley. Un territorio con enormi potenzialità, che per continuare a crescere ha bisogno di esperti qualificati in Data Science, in grado di portare le applicazioni dei Big Data su tutti i principali settori sociali e industriali.

Nel promuovere l’attrazione dei giovani talenti sarà possibile contare su ART-ER, la Società Consortile dell’Emilia-Romagna, che attraverso lo sviluppo dell'innovazione e della conoscenza, si occupa dell'internazionalizzazione del sistema regionale. ART-ER contribuirà attivamente allo sviluppo di carriera dei giovani dottorandi, attraverso delle attività di formazione mirate allo sviluppo dell’imprenditorialità e al rapporto con i Partner industriali.

Pubblicato il 26 luglio 2023

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A Borgo Val di Taro la storica fiera del fungo porcino Igp

BORGOTARO FIERA DEL FUNGO PORCINO IGP


Nei boschi situati lungo la dorsale appenninica e ricadenti nei Comuni di Borgotaro, Albareto e Pontremoli, la raccolta dei funghi è una consuetudine che si tramanda da molti secoli. Sono proprio queste zone infatti che, a partire dal 1934, sono indicate nelle raccolte di usi e consuetudini vigenti in provincia di Parma, come aree ove si produce il Fungo di Borgotaro. Per “Fungo di Borgotaro”, nella tradizione e nel commercio locale, si intendono le quattro specie di porcino: Boletus edulis, Boletus aereus, Boletus aestivalis e Boletus pinophilus.

Due week end a settembre col Mercato di Campagna Amica
La Fiera del fungo porcino IGP di Borgotaro, rinomato in tutto il mondo, quest’anno si tiene nei week-end 16-17 settembre e 23-24 settembre. Per questa 48esima edizione della fiera del fungo porcino, l’area cucina si troverà in Piazza XI febbraio, porta d’ingresso della fiera, dove per i due weekend i fornelli saranno accesi per ospitare showcooking e degustazioni gratuite.

Ad affiancare lo straordinario fungo porcino Igp della Valtaro ci sarà anche il Mercato di Campagna Amica con i produttori agricoli di Coldiretti, uno spazio attrattivo, dove degustare e acquistare prodotti a km zero. Presenti anche altri prodotti d’eccellenza del territorio, dal Parmigiano Reggiano di Vacca Bruna ai prodotti da forno a base di farro bio, dalle confetture ai frutti di bosco al miele e prodotti dell’alveare, dalle verdure bio ai formaggi di capra freschi e stagionati.

Le proprietà del prezioso frutto del sottobosco
Il fungo porcino IGP di Borgotaro è considerato un prodotto superiore per qualità organolettiche, olfattive e aromatiche, rispetto agli altri porcini che, pur delle stesse specie, provengono da altre zone sia italiane sia estere. Inoltre, è assai diverso dalle altre produzioni tipiche perché rientra tra gli ortofrutticoli, ma non è “coltivato” nel senso classico del termine. La sua fama non è solo a livello culinario, ma è anche legata alla passione di migliaia di cercatori provenienti da ogni parte d’Italia che frequentano i boschi del comprensorio nei mesi di settembre e ottobre. Regolamento per la raccolta e altre informazioni sul sito: www.fungodiborgotaro.com.
La parola “fungo” proviene dal latino fungus (in uso a partire dall’inizio del XIV sec.) e si può accostare al greco spóngos o sphóngos (spugna). Dal greco mykés deriva il termine miceti e micologia e il nome della città di Micene, fondata, secondo il mito, da Perseo proprio là dove, stanco e assetato per il viaggio, fu dissetato dall’acqua racchiusa dal cappello di un fungo.
I funghi sono ricchi di sostanze azotate; il loro valore proteico è del 3% circa, quindi, inferiore alla carne, cereali e legumi. Le sostanze proteiche contengono aminoacidi essenziali, con variazioni anche significative tra specie e specie. I grassi sono circa lo 0,4%, i carboidrati il 6% mentre le sostanze minerali, interessanti da un punto di vista nutrizionale, rappresentano l’1% del peso del prodotto fresco. Il ferro, anche se non ben assorbibile, è significativamente presente, così come potassio, rame, fosforo, zinco (specialmente nei funghi secchi). Contengono vitamina C e vitamine del gruppo B (acido niacinico e pantotenico). Il fungo è composto per il 90% di acqua (10-12% quando essiccato). Il valore energetico di questo prodotto alimentare è di poche calorie (mediamente con meno di 25-35 calorie in 100 gr.), ma può essere un ottimo integratore di vitamine e sali minerali. I funghi contengono pochi glucidi (con pochissimi zuccheri), pochi grassi (0.2-0.4 gr. mediamente in 100 gr.) e non hanno colesterolo. Questo rende il fungo, per quanto ricco di molti elementi, un alimento poco considerato nelle diete per il basso apporto nutrizionale. Il pregio maggiore dei funghi è il valore gastronomico, consistente nell’inconfondibile profumo, capace di nobiliare qualsiasi tipo di preparazione culinaria.
Alcuni funghi sono più ricchi di vitamine solubili in acqua rispetto a molte verdure, contengono poco sale e il contenuto di fibra dietetica è circa 1-3 gr. per 100 gr. Quindi, sicuramente un alimento consigliato per diabetici e cardiopatici.

Pubblicato il 27 agosto 2023

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Il Comune di Alta Val Tidone ha celebrato il patrono San Colombano

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La comunità di Alta Val Tidone ha celebrato il Santo patrono, San Colombano Abate. Alle ore 11.00 di oggi 18 luglio nella chiesa di San Pietro Apostolo a Nibbiano si è tenuta la funzione solenne, presieduta dal cancelliere vescovile della diocesi di Piacenza e Bobbio, don Mario Poggi.
Nel corso della cerimonia, si è svolta la tradizionale offerta della lampada con olio votivo da parte del sindaco Franco Albertini.
Nel pomeriggio, ci sarà la consegna delle Civiche Benemerenze “San Colombano”.
“E’ per la nostra comunità un momento di profonda e sentita condivisione – sottolinea il sindaco Franco Albertini – nel quale ci uniamo nella celebrazione solenne del nostro patrono, rinnovando in lui la nostra preghiera di protezione e prosperità per la nostra amata terra”.
Il forte legame con le proprie radici e con le radici cristiane che animano la comunità di Alta Val Tidone trovano in San Colombano Abate, uno dei riconosciuti padri dell’Europa, il loro profondo senso di essere. Per tali ragioni, l’Amministrazione del nuovo Comune, nato nel 2018 dalla fusione dei comuni di Pecorara, Caminata e Nibbiano, chiamata a indicare il nuovo patrono, propose - in accordo con don Giuseppe Bertuzzi – la figura di San Colombano, la cui effige in maestà è raffigurata, in massima evidenza, nello stemma del nuovo Comune; effige completamente ridisegnata e ricavata da un sigillo bobbiese su ceralacca del 1400. La proposta venne accolta dall’allora vescovo di Piacenza-Bobbio Gianni Ambrosio. Contestualmente, l’Amministrazione propose come giorno per la festa patronale di San Colombano il 18 luglio, a ricordo di quanto avvenuto nello stesso giorno del 929, con il passaggio in Alta Val Tidone delle spoglie mortali del santo, nella nota traslazione da Bobbio a Pavia.

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Tre nuove Civiche di benemerenze “San Colombano”

In occasione della giornata celebrativa il sindaco Albertini e l’Amministrazione comunale hanno inteso unire anche il conferimento di tre nuove Civiche Benemerenze “San Colombano”.
La prima ad Angela Maria De Luca, “che – si legge nella delibera comunale - nelle Scuole Primarie Milite Ignoto di Nibbiano e Pietro Buscarini di Trevozzo, ritenute un bene vitale della comunità di Alta Val Tidone, è stata e ancora oggi è un formidabile supporto al lavoro pedagogico e didattico delle insegnanti, con generosa intraprendenza e disponibilità nelle molteplici circostanze in cui sia necessaria la sua presenza”.
La seconda sarà conferita ad Umberto Fava. “da trentacinque anni, a Pecorara, presidente di giuria del Premio Valtidoncello, che egli stesso definisce l’abbraccio e il bacio tra l’estate e la poesia. Nella sua feconda opera letteraria e giornalistica la parola cultura si riveste di compiuto significato e dona incanti sospesi in un tempo lirico e in armoniche pagine di prosa. e alla memoria di Vittorio Travini”.
Infine, non ultima, la terza, alla memoria di Vittorio Travini, “che ha fondato e portato a costante espansione aziende impegnate nella realizzazione di macchinari per tubi d’acciaio, attraverso una tecnologia sempre all’avanguardia”.
“Si tratta – sottolinea Franco Albertini – di fulgidi esempi di generosità e impegno che, con la loro opera liberamente prestata alla nostra terra e alla nostra comunità, contribuiscono all’arricchimento umano di ognuno di noi. La Civica Benemerenza di San Colombano è il giusto riconoscimento che attribuiamo con gioia ed emozione ad ognuno di loro”.

Nelle foto di Massimo Bersani la messa patronale di San Colombano celebrata nella chiesa di Nibbiano e il tradizionale rito dell'accensione della lampada votiva da pare del sindaco Franco Albertini.

Pubblicato il 18 luglio 2023

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