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Notizie Varie

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Educazione finanziaria: in Provincia tre incontri dedicati alle donne

GRUPPO formazione provincia donne

Sviluppare indipendenza economica e consapevolezza delle proprie risorse: la Provincia di Piacenza, in collaborazione con centro antiviolenza di Piacenza Associazione “La città delle donne”, Banca d’Italia, Consiglio notarile di Piacenza e consigliere di Parità, organizza un ciclo di tre incontri gratuiti aperti esclusivamente alle donne sull’educazione finanziaria dal titolo “Dai valore al tuo futuro”. L’obiettivo è fornire strumenti concreti per avvicinarsi alla cultura finanziaria per abbattere lo scoglio della disuguaglianza e contrastare la violenza di genere. L’iniziativa è stata presentata mercoledì 13 settembre in Provincia: alla conferenza stampa sono intervenuti la consigliera provinciale con delega alle Pari opportunità (e presidente del Tavolo provinciale di confronto contro la violenza alle donne) Claudia Ferrari, la presidente del centro antiviolenza “La città delle donne” Donatella Scardi, il capo della filiale della Banca d’Italia di Piacenza Massimo Calvisi, la presidente del Consiglio notarile di Piacenza Maria Benedetta Pancera e la consigliera di parità supplente della Provincia Venera Tomarchio.

Gli incontri

Il ciclo si compone di tre appuntamenti a frequenza e ingresso liberi che si terranno nella Sala Consiglio del palazzo della Provincia (Corso Garibaldi, 50 – Piacenza). Il primo, sul tema “La gestione familiare”, si svolgerà lunedì 9 ottobre alle 16.30; il secondo, sul tema “Come gestire una successione”, si terrà giovedì 26 ottobre alle 10.30; infine, l’incontro “Lavoro e impresa” è in programma per mercoledì 8 novembre alle 16.30. Per informazioni e prenotazioni: email pariopportunita [AT] provincia [DOT] pc [DOT] it – tel. 0523 795846.

“La consapevolezza è potere”

“La violenza economica – afferma Claudia Ferrari – è una delle più subdole e, spesso, mette la donna in una posizione di dipendenza concreta, che le impedisce di uscire da situazioni abusanti. Con questo corso, gratuito e aperto a tutte, vorremmo dare gli strumenti fondamentali alle donne per poter intraprendere un percorso di indipendenza economica, anche a piccoli passi: la consapevolezza è potere. Ecco perché, non a caso, gli argomenti scelti per i tre incontri - la gestione familiare, le successioni e i tanti temi connessi a lavoro e imprese - riguardano temi delicati, la cui migliore conoscenza è fondamentale per muoversi con consapevolezza e autonomia nel complesso contesto odierno”.

Conoscere per prevenire violenze domestiche

“Da decenni il centro antiviolenza di Piacenza ‘La città delle donne’ – spiega la presidente Donatella Scardi – si pone al fianco delle donne nel percorso di riscatto dalla violenza e si impegna in azioni di prevenzione e sensibilizzazione per l’abbattimento di stereotipi e per la parità di genere. Sappiamo per esperienza che il potenziamento delle conoscenze porta consapevolezza di sé e controllo sulle proprie scelte, aiutandoci a restare libere. Conoscere può essere il primo passo per evitare violenze domestiche, è importante fare un percorso concreto e comprensibile. A volte le donne provano quasi un senso di vergogna a parlare di soldi. Rilevando quindi l’importanza del ciclo di incontri ‘Dai valore al tuo futuro’ proposti dalla Provincia di Piacenza, ringraziamo tutti coloro che si sono affiancati a questo progetto contribuendo con le proprie indispensabili competenze professionali”.

Avviare attività economiche sul territorio

“La Banca d’Italia – rivela Massimo Calvisi – ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere percorsi che contribuiscano a incentivare il ruolo delle donne nel tessuto produttivo italiano, ad esempio attraverso il progetto ‘Le donne contano’. Per tale motivo abbiamo aderito all'iniziativa ‘Dai valore al tuo futuro’ organizzata dalla Provincia di Piacenza con l’intento di far acquisire alle donne le conoscenze necessarie per una efficiente pianificazione finanziaria familiare e al contempo introdurre alle opportunità che il settore del credito garantisce per l’avvio di un’attività economica sul territorio. Promuovere la parità di genere vuol dire innanzitutto sostenere l’uguaglianza, evitare casi di discriminazione e porre rimedio ai fallimenti di un mercato del lavoro che fatica ancora oggi a sviluppare e ad allocare in modo efficiente le capacità professionali, in particolare quelli femminili. Su questo l’Italia è ancora indietro rispetto agli altri Paesi”.

L’Italia è 79esima al mondo per parità di genere

“Anche alla luce della quotidiana esperienza, il Notariato piacentino - commenta Maria Benedetta Pancera - ritiene importantissima questa rassegna di incontri volti a fornire informazioni corrette su materie così delicate e sulle quali si gioca, spesso, la reale autonomia femminile. Non a caso il Consiglio Nazionale del Notariato e Banca d'Italia già nel 2021 hanno sottoscritto un accordo di collaborazione finalizzato a promuovere l'educazione finanziaria al femminile e quindi a contrastare la violenza economica. Fornire adeguati strumenti di conoscenza è importante, perché essere consapevoli dei propri diritti, anche in questi campi, è la prima difesa e garanzia di libertà e autodeterminazione, e noi notai siamo a fianco delle cittadine anche per questo". Citando il Global gender gap index 2023 realizzato dal World Economic Forum, Pancera ha ricordato come l’Italia si trovi al 79esimo posto su 146 Paesi al mondo. “Anche il notaio – prosegue – che sembra distante dal tema della parità di genere, può avere utilità in un progetto come questo perché la vera emancipazione non può esserci senza una piena consapevolezza degli istituti economico-finanziari e dei diritti. Il Notariato può essere di supporto portando informazioni chiare e veritiere, sempre a disposizione di chiunque chieda il nostro aiuto”.

Dai lavori part-time alle scarse tutele

“Dati raccapriccianti che ci mettono davanti un’immagine sconcertante della realtà italiana”. Così Venera Tomarchio commenta le rilevazioni citate dalla presidente dei notai piacentini. “Le donne hanno necessità di indipendenza e autodeterminazione – prosegue – che nascono dalla consapevolezza. La violenza nei luoghi di lavoro che spesso le donne subiscono è un aspetto troppo spesso sottaciuto. Un altro tema importante è quello dell’autoimprenditorialità femminile: il mondo del lavoro è difficile in questo momento, le donne accettano impieghi di bassa qualifica e part-time spesso perché costrette a conciliarli con altre mansioni; ma poi, quando andranno in pensione, continueranno a pagare questa differenza, manifestata da una pensione più bassa e meno tutele. I dati evidenziano che le donne fanno più fatica degli uomini a entrare nel mondo del lavoro, anche quando sono più qualificate”.

La consigliera di parità

“Il mondo del lavoro è complesso e articolato – evidenzia Tomarchio –: molte volte si conoscono poco le tutele contro le discriminazioni di genere, la tutela della genitorialità e le pari opportunità, così come ancora poco conosciuta risulta la figura della consigliera di Parità che, pur essendo stata istituita da molti anni, di questi aspetti del lavoro si occupa. La consigliera di Parità – aggiunge – è un organismo di garanzia e vigilanza nel rispetto della legislazione, è un pubblico ufficiale e interviene su mandato della lavoratrice o del lavoratore, gratuitamente. È presente sul territorio provinciale, regionale e nazionale e, oltre ad esercitare funzioni di controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza, di pari opportunità e di non discriminazione per donne e uomini, nel lavoro, promuove progetti di azioni positive. All’interno di questi tre incontri destinati alle donne sulla gestione finanziaria parleremo di queste tutele e di imprenditoria femminile”.

Francesco Petronzio

 

Nella foto, davanti, da sinistra: Venera Tomarchio, Donatella Scardi e Claudia Ferrari; dietro, da sinistra: Massimo Calvisi e le notaie Silvia Bricchi, Maria Benedetta Pancera e Eloisa Alessandra Luini.

Pubblicato il 14 settembre 2023

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Baby sitter, c’è tempo fino al 30 settembre per iscriversi all’albo di Piacenza

 Baby sitter

È il 30 settembre prossimo, entro le ore 12, il termine ultimo per iscriversi all'Albo comunale Baby Sitter, che due volte l'anno viene aperto alla registrazione di nuove candidature. Il servizio, rivolto alle famiglie come strumento di sostegno alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, si propone di favorire l'incrocio tra domanda e offerta mettendo a disposizione dei genitori un elenco di figure qualificate, le cui attitudini, motivazioni e competenze relazionali siano state accertate anche attraverso un colloquio con gli operatori del Centro per le Famiglie o del Servizio InformaFamiglie&Bambini e un successivo percorso formativo propedeutico, la cui frequenza è obbligatoria almeno all'80% delle lezioni.Un vero e proprio registro che annovera la disponibilità lavorativa in termini di orari e giorni della settimana, eventuale fascia d'età di preferenza e capacità organizzative richieste dal ruolo di accudimento dei minori. I requisiti fondamentali sono specificati nell'avviso il cui testo integrale si può consultare sul sito www.comune.piacenza.it, con evidenza anche in home page.

Le domande devono pervenire entro la scadenza indicata (se oltre, saranno ammesse alla prima selezione per il 2024), sull'apposito modulo scaricabile via web, corredate del curriculum vitae e dei documenti necessari. Diverse le modalità di invio possibili: tramite posta elettronica all'indirizzo protocollo [DOT] generale [AT] cert [DOT] comune [DOT] piacenza [DOT] it o mediante raccomandata con ricevuta di ritorno (farà fede il timbro di ricezione al Protocollo comunale), indirizzata a Comune di Piacenza – Settore Promozione della Collettività – Servizi Sociali, via Taverna 39, 29121 Piacenza, indicando nell'oggetto del messaggio o sulla busta “Domanda di iscrizione Albo Baby Sitter”. Il mantenimento dell'iscrizione è subordinato non solo al sussistere dei requisiti fondamentali, ma anche alla frequentazione di ulteriori corsi di formazione organizzati – sempre a titolo gratuito – dal Comune di Piacenza. Per accedere al servizio, le famiglie interessate devono contattare lo Sportello InformaFamiglie&Bambini per un incontro in cui si approfondiranno le esigenze educative e tutte le necessità finalizzate a individuare la figura più idonea come baby sitter.

Pubblicato il 13 settembre 2023

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Fondazione e Banca di Piacenza insieme per il Fondo sociale dello sport

Robert e Pietro Fondo Sport

Promuovere la pratica sportiva tra i minori che appartengono alle famiglie meno abbienti del territorio. È lo scopo del Fondo sociale per lo sport, un bando da 25mila euro annui che Fondazione di Piacenza e Vigevano e Banca di Piacenza stanziano per pagare le quote di iscrizione al posto delle famiglie. Sono le associazioni dilettantistiche a richiedere l’adesione al Fondo, segnalando particolari situazioni di fragilità Le domande, aperte da martedì 12 settembre a venerdì 29 settembre, si possono inoltrare utilizzando la procedura “ROL Richiesta on-line” disponibile sul sito della Fondazione di Piacenza e Vigevano. L’iniziativa è stata presentata martedì mattina, 12 settembre, in conferenza stampa da Robert Gionelli, consigliere di amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, e Pietro Boselli, vicedirettore generale della Banca di Piacenza.

A chi è rivolto il bando

Il sostegno è previsto per ragazzi e ragazze di età non superiore ai 18 anni che desiderino praticare sport presso una delle associazioni sportive dilettantistiche iscritte al Coni che hanno sede legale e operativa in provincia di Piacenza o nel Comune di Vigevano. La domanda non può essere compilata dal singolo ragazzo, ma solo dall’associazione.

Le finalità

Dopo il positivo avvio dello scorso anno, Fondazione e Banca hanno deciso di riproporre il bando per garantire il diritto allo sport ai ragazzi appartenenti a famiglie in condizioni disagiate che, diversamente, sarebbero costretti a rinunciare alla pratica sportiva. La cifra stanziata è la stessa dello scorso anno: 25mila euro.

Lo sport come strumento di inclusione sociale

“Riconosciamo la fondamentale valenza sociale, educativa e culturale dello sport – commenta il consigliere della Fondazione (e delegato provinciale Coni) Robert Gionelli –, perciò abbiamo deciso di riproporre anche quest’anno, in collaborazione con la Banca di Piacenza, il Fondo Sociale per lo Sport. L’attività sportiva contribuisce a diffondere tra le nuove generazioni sani stili di vita ma anche valori come il rispetto delle regole, la lealtà, la correttezza, lo spirito di sacrificio e la capacità di accettare il verdetto del campo. È un fondamentale strumento di inclusione sociale che aiuta anche a combattere il disagio tra i più giovani. Il Fondo permetterà a tanti ragazzi che non hanno possibilità economiche di praticare sport, e fornirà anche un importante aiuto alle Associazioni sportive piacentine e vigevanesi che svolgono attività giovanile”.

Superare le difficoltà

“Riproporre questa iniziativa – sottolinea il vicedirettore generale della Banca di Piacenza Pietro Boselli – ha un duplice significato: per prima cosa si spingono i ragazzi verso la pratica dell’attività sportiva; inoltre, si fornisce alle società uno strumento concreto per far partecipare i ragazzi alle varie discipline, superando quelle situazioni di difficoltà economiche delle famiglie, in questo momento particolare sempre più percepite”.

Come partecipare

Il bando, attivo da martedì 12 settembre, sarà aperto fino alle ore 18 di venerdì 29 settembre. Per presentare la candidatura è necessario utilizzare la procedura “ROL richiesta on-line”, sul sito della Fondazione di Piacenza e Vigevano, accedendo all’apposita modulistica. La valutazione qualitativa e quantitativa sarà effettuata da un’apposita commissione costituita dai promotori. L’assegnazione dei contributi sarà deliberata in modo condiviso dal consiglio di amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano e dagli organi deliberanti della Banca di Piacenza, sulla base delle valutazioni della commissione. Esigenze di chiarimento, domande tecniche sulla procedura di compilazione on-line e ogni altra richiesta relativa al Bando – pubblicato sul sito www.lafondazione.com e www.bancadipiacenza.it – possono essere comunicate via mail a info [AT] lafondazione [DOT] com o al numero 0523 311111.

La prima edizione

Il bando fu istituito per la prima volta il 30 agosto 2022. Il sostegno ha permesso di aiutare 51 giovani a svolgere la pratica sportiva in varie discipline, dal calcio alla pallavolo, dal basket al ciclismo, fino alla pallamano. I progetti presentati furono 13, provenienti da 12 realtà della provincia di Piacenza e una del comune di Vigevano. “Per il pagamento della quota – calcolano Fondazione e Banca – le famiglie spendono mediamente dai 300 ai 500 euro l’anno: un costo troppo alto da sostenere per i nuclei familiari in difficoltà”.

Francesco Petronzio

Nella foto, da sinistra Robert Gionelli e Pietro Boselli.

Pubblicato il 13 settembre 2023

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Accademia della cucina piacentina: dopo 10 anni torna il concorso della Süppéra d’Argint

suppera

E’ stata in “letargo” per dieci anni (per difficoltà organizzative, logistiche, Covid ed altro) ed ora grazie alla sensibilità della Banca di Piacenza, sempre di supporto alle iniziative che caratterizzano il territorio (unitamente alla Camera di Commercio dell’Emilia), ritorna il concorso della Süppéra d’Argint, competizione tra cuochi gentleman indetto dall’Accademia della cucina piacentina, una manifestazione che per le sue peculiarità ormai storiche (si tratta della trentesima edizione) concorre a rivitalizzare ed ulteriormente valorizzare, il sistema agro-alimentare piacentino di qualità, attraverso una valenza che è culinaria, ma soprattutto culturale e di promozione del territorio. E proprio per questo importante significato, il fattivo sostegno di eventuali sponsor dell’agro-alimentare e della ristorazione piacentina sarà ben accolta, considerando anche i riflessi mediatici extra-provinciali che la “Süppéra” comporta.

Nella preparazione e nella presentazione - come si evince dal Regolamento - infatti si intende premiare e valorizzare cuochi gentlemen non professionisti (quindi esclusa ogni attività di ristorazione), che attraverso le loro ricette si distinguono per la particolare maestria e creatività nell’esaltare le caratteristiche organolettiche delle materie prime prodotte nel proprio territorio di origine o nel territorio piacentino. Il concorso premia anche la capacità di scegliere attentamente gli ingredienti di base e di abbinarli alle bevande selezionate in accompagnamento. La partecipazione è gratuita; il concorrente deve provvedere a sue spese all’acquisto degli ingredienti e dei vini in abbinamento ai piatti scelti.

Come partecipare

Per essere ammessi al concorso gli aspiranti concorrenti dovranno presentare domanda all’Accademia (via Gaspare Landi 85 in Piacenza, e-mail: Concorso [AT] accademiacucinapiacentina [DOT] com), indicando la professione, le proprie generalità, un recapito telefonico, o indirizzo e-mail, nonché le ricette di un primo ed un secondo piatto, per 4 persone, con l’abbinamento delle relative bevande, entro il 25 settembre.
Il concorrente dovrà indicare il tipo di vino in abbinamento per ciascuna ricetta (denominazione, provenienza) o eventuale bevanda alternativa, se confacente al piatto scelto. I piatti concorrono congiuntamente al giudizio finale. Le ricette proposte dovranno essere dettagliate sia negli alimenti e materie prime scelte, come per l’esecuzione, in modo tale da consentire alla giuria di poter valutare, con adeguati criteri di scelta, l’ammissione.
La segreteria tecnica valutate la conformità alla finalità del concorso, la qualità ed il livello di creatività dei piatti selezionerà fino a 14 concorrenti e ne darà immediata comunicazione stabilendo le date di partecipazione.
I concorrenti saranno convocati presso la sede del concorso sfidandosi a coppie e cucinando i piatti prescelti, un assaggio dei quali sarà sottoposto ad una giuria composta da un numero massimo di otto persone che stabilirà l’orario di presentazione dei piatti e conseguentemente il concorrente comunicherà l’orario di utilizzo della cucina.

Le fasi eliminatorie

Le fasi eliminatorie si terranno nei mesi di ottobre e novembre, il lunedì (9 ottobre, 16 ottobre, 23 ottobre, 30 ottobre, 6 novembre, 13 novembre, 20 novembre). La premiazione avverrà alla fine del concorso presso la sede della Banca di Piacenza (la data verrà indicata successivamente). Il primo classificato riceverà una artistica “Süppéra d’argint”; al secondo sarà assegnato il “Miscül d’argint” ed al terzo e quarto classificato i “Piatt d’argint”.
La “Süppéra” è dunque tornata: i fornelli dell’Accademia della cucina piacentina attendono gli appassionati che vorranno cimentarsi nel presentare i loro manicaretti, quegli stessi che avranno preparato nelle mura domestiche e che ora possono essere conosciuti ed apprezzati nel gotha culinario piacentino.

La manifestazione è stata presentata nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta alla Sala Ricchetti della Banca di Piacenza. Sono intervenuti il presidente della Banca Giuseppe Nenna, il vicepresidente della Camera di Commercio dell’Emilia Filippo Cella, il presidente dell’Accademia della cucina piacentina Alberto Paganuzzi, il vicepresidente dell’Accademia Mauro Sangermani, coordinati dal giornalista Giuseppe Romagnoli.

Nella foto, la presentazione nella Sala Ricchetti della Banca di Piacenza.

Pubblicato il 13 settembre 2023

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Università Cattolica, al via i Welcome days per le matricole

Professoressa Anna Maria Fellegara

Al nastro di partenza i Welcome days dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, con il benvenuto alle matricole del corso di Laurea Doppia Laurea in Giurisprudenza ed Economia (5+1). Dopo i saluti della Preside di Facoltà Anna Maria Fellegara, del prof. Marco Allena, Presidente del Corso di Laurea, e di Angelo Manfredini, direttore della Sede di Piacenza-Cremona dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, la mattinata di accoglienza è proseguita con gli interventi pensati per fornire ai nuovi arrivati tutte le informazioni utili alla gestione ideale del loro ingresso in università.

Punta sul valore dell’aggregazione e del confronto la Preside Anna Maria Fellegara nel suo benvenuto alle matricole: «Già oggi vi sarà evidente la differenza con le aule dei licei: siete in una classe di 100 persone, con percorsi di vita molto autonomi; vi invitiamo a relazionarvi prima di tutto tra di voi, sfruttando i numerosi spazi di aggregazione presenti nel campus: piazzetta, aule studio, postazioni di lavoro; abbiamo attrezzato anche spazi esterni per poter studiare».

«È importante avere fin da subito dei punti di riferimento, non “perdersi”: per questo la parola chiave è organizzazione, fondamentale per trasmettervi la serenità utile per affrontare un corso di studi lungo e impegnativo, ma che saprà darvi molte soddisfazioni», prosegue Fellegara che suggerisce alle matricole di mettere a punto subito i mezzi di navigazione per compiere il loro “viaggio”: «Aver chiare le procedure della facoltà è fondamentale: in caso di dubbio, andate alla fonte, venite da noi, non abbiate paura di chiedere. Il nostro Ateneo è al servizio degli studenti, c’è un rapporto molto trasparente: noi pretendiamo da voi impegno (e per questo inostri laureati sono eccellenti), ma ci mettiamo a vostra disposizione per ogni necessità, affinché il vostro percorso individuale vi dia la giusta soddisfazione. Devono essere anni in cui studiate laureate ma vivete anche: possiamo tenere insieme tutto, con equilibrio».

Professor Marco Allena

Nella foto, il professor Marco Allena.

«Siete nelle aule della più grande Università Cattolica d’Europa, una delle più importanti università private del mondo, in un Ateneo che da poco ha festeggiato i propri Cento Anni - ha introdotto Prof. Marco Allena -; gli studi giuridici hanno in Cattolica una lunga, storica e prestigiosa tradizione, e qui, nel campus di Piacenza, avete la fortuna di intraprendere un percorso che coniuga appunto tradizione e innovazione, unendo al consueto rigore giuridico della Cattolica una serie di esami economico-finanziari che si pongono in perfetta linea con le esigenze del mercato e del mondo che evolve; dopo il quinquennio, e dopo la laurea in Giurisprudenza (connotata da forti innesti economici), potrete con un solo anno aggiuntivo conseguire la laurea magistrale in Economia, profilo generale o finanza. Un percorso non facile, impegnativo, ma che evidentemente non vi ha spaventati, essendo oggi qui così numerosi».
Il direttore di sede Angelo Manfredini ha ribadito la disponibilità di tutto il personale tecnico amministrativo a rendere questi anni positivi e proficui, grazie alla totale disponibilità all’ascolto e ai numerosi servizi destinati agli studenti messi a disposizione dal campus.

Nella foto in alto, la professoressa Anna Maria Fellegara.

Pubblicato il 13 settembre 2023

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