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Notizie Varie

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Cattolica, firmata la convenzione con gli Ordini dei Commercialisti ed esperti contabili di Piacenza, Cremona e Lodi

Piacenza 

L’Università Cattolica del Sacro Cuore ha firmato una Convenzione Quadro di collaborazione con gli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili rispettivamente di Piacenza, di Cremona e di Lodi. Si tratta di una reciproca collaborazione in tutti gli ambiti di reciproco interesse e, in particolare, nell’organizzazione di attività di formazione continua e di ricerca, nonché nel consolidamento del supporto in relazione ai programmi di orientamento degli studenti e dei praticanti dottori commercialisti nella fase di passaggio dall’università all’attività professionale.
«Sulla base della fruttuosa collaborazione degli ultimi anni, abbiamo deciso che valeva la pena dare una dimensione piena alla relazione tra il nostro Ateneo e gli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Piacenza, di Cremona e di Lodi» ha detto Anna Maria Fellegara, Preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. «È la prima volta, infatti, che ragioniamo in termini di Convenzione Quadro. Le novità dell’accordo riguardano non solo la formazione ma anche gli strumenti che possono aiutare la professione: dall’intelligenza artificiale alla dotazione di una banca dati che favorisca gli Ordini nella migliore conoscenza del territorio in cui operano».
Del resto, ha sintetizzato la Preside Fellegara, «un dialogo costruttivo tra università e mondo del lavoro» è fondamentale «per conoscere le richieste del tessuto imprenditoriale e, quindi, per capire in che modo articolare l’offerta formativa». Nella fase di grande cambiamento che stiamo vivendo, diventa cruciale sapere formare professionisti sempre più qualificati. In tal senso, gli Ordini professionali possono essere d’aiuto per riconoscere le competenze che il mercato del lavoro si attende.
«La Convenzione amplia la sua portata collaborativa rispetto al rapporto precedentemente avviato, diventando di fatto quadriennale» ha proseguito Marco Dallagiovanna, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Piacenza. «L’accordo quadro siglato fra i tre Ordini professionali e l’Università Cattolica del Sacro Cuore assumerà un respiro ancora più profondo dal punto di vista culturale e sociale, occupandosi di ricerca e di analisi del territorio e accrescendo in questo modo le possibilità di nuove iniziative per gli iscritti, le imprese, gli studenti».
«La vera novità di questa Convenzione, infatti, riguarda il coinvolgimento degli Ordini nella realizzazione di ricerche e studi scientifici» ha sottolineato Paolo Stella Monfredini, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Cremona. «Nell’ambito del progetto Ecosistema territoriale di innovazione dell’Emilia-Romagna (Ecosister) finanziato attraverso il Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza, cui l’Università Cattolica del Sacro Cuore partecipa attraverso il campus di Piacenza, è già in corso un’indagine dedicata ai fattori Esg e all’evoluzione della normativa in tema di sostenibilità. L’elaborazione della survey è affidata a un gruppo di lavoro composto sia da docenti dell’Università Cattolica sia da alcuni professionisti indicati dai rispettivi Ordini».
«Siamo convinti che con l’Università Cattolica del Sacro Cuore si possano approfondire argomenti di frontiera, e ottenere così una formazione di qualità» ha concluso Pierluigi Carabelli, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Lodi. «Per questo riteniamo fondamentale creare una vicinanza reciproca sempre maggiore, tra gli atenei e agli ambiti professionali. Ne abbiamo bisogno per avvicinare i giovani all’attività di dottori commercialisti ed esperti contabili, su cui incide la carenza di vocazioni. Certo, è un percorso impegnativo in cui la formazione continua è ormai necessaria e indispensabile. Ma è sicuramente una professione che può riservare grandi soddisfazioni per il futuro».

Pubblicato il 2 luglio 2024

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Intervento straordinario di pulizia dei pluviali della Cattedrale

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Per eliminare alcune infiltrazioni interne alla Cattedrale, provocate dal guano dei piccioni, è stato recentemente realizzato uno speciale intervento di pulizia dei pluviali con i fondi delle Categorie economiche piacentine che, da due anni, fanno parte all’Associazione Amici dell’Opera Parrocchiale della Cattedrale “Domus Justinae” e contribuiscono, con il loro sostegno economico, alla manutenzione ordinaria del Duomo.
Giovanni Struzzola, presidente dell’Associazione Amici dell’Opera della Cattedrale, ha riferito che “a seguito di infiltrazioni all’interno della Cattedrale, lato cortile della Curia, l’Arch. Ferrari ha contattato l’Impresa Palpi per eliminare queste infiltrazioni dovute al muschio e terra che avevano ostruito il canale ed i pluviali ed una mancanza di sfogo delle acque piovane dal canale ai pluviali. L’intervento è stato eseguito con successo grazie al contributo delle Categorie economiche piacentine che hanno aderito all’Associazione e sostengono ogni anno, con la loro quota associativa, i progetti per la manutenzione del Duomo”.

Gli interventi per il Duomo continueranno nei prossimi mesi. Struzzola riferisce che si è deciso di iniziare con i tetti. Ogni anno sarà realizzato un lavoro su una parte del Duomo. È stata incaricata l’Impresa Palpi di formulare un preventivo per le opere da realizzare presso la Cattedrale a stralci, anno per anno, partendo dalla manutenzione delle coperture mediante la sostituzione dei coppi danneggiati, sistemazione e siliconatura lattoneria ed opere accessorie. Per i lavori del Duomo sono importanti i rapporti con le Associazioni di categoria e gli imprenditori che stanno contribuendo. “La quota associativa delle Associazioni di categoria sottoscrittrici l’adesione all’Associazione “Amici dell’Opera Parrocchiale della Cattedrale “Domus Justinae”, - afferma Struzzola - è un apporto economico importante per una programmazione della manutenzione annuale della Cattedrale. E’ una bella collaborazione, prosegue con regolarità con le Associazioni di categoria.”.

Sono in cantiere anche lavori di sistemazione del sagrato del Duomo. Sono in attesa di iniziare, in quanto si sta individuando la colorazione più idonea della malta da utilizzare. C’è già l’autorizzazione della Sovraintendenza all’intervento. Per il rifacimento delle stuccature della gradinata i lavori sono già autorizzati e si può partire. Nei mesi scorsi la facciata della Cattedrale ha presentato dei cedimenti nella pietra arenaria che hanno determinato il transennamento della porta laterale angolo che porta ai Chiostrini. L’Arch. Manuel Ferrari, direttore dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi, sta seguendo l’evoluzione della situazione e quale strada sia possibile percorrere per ottenere un aiuto economico necessario per il consolidamento della pietra arenaria della facciata.
L’Architetto Manuel Ferrari, direttore dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi, ha illustrato al CDA dell’Opera della Cattedrale la situazione della facciata del Duomo sostenendo che “bisogna prevedere un intervento complessivo. Per l’intera facciata sono necessari 400 mila euro. Con il primo stralcio verrà fatta la verifica sui blocchi staccati e sull’intera facciata. Nel 2024 in programmazione il 50% dell’intervento. Si spera che il Ministero dia un contributo. Il resto toccherà all’Opera della Cattedrale”. Il Presidente Giovanni Struzzola ha annunciato che l’Opera della Cattedrale contribuirà per la facciata del Duomo con un contributo di 100 mila euro.

Pubblicato il 1°luglio 2024

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All’Avo il Premio Solidarietà per la Vita

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Da 34 anni accanto ai malati, nelle corsie d’ospedale e nelle case di riposo: è stato assegnato all’Avo, l’Associazione Volontari Ospedalieri, il 30 giugno al santuario di Santa Maria del Monte in val Tidone il Premio Solidarietà per la Vita, promosso dalla Banca di Piacenza per riconoscere atti e comportamenti per la promozione e la difesa della vita. L’attestato e il premio sono stati consegnati dal prefetto Paolo Ponta al termine della messa, animata dal coro “Vox mundi” e presieduta dal vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio. A coordinare la cerimonia è stata la dott.ssa Lavinia Curtoni.

Il grazie all’Avo

La decisione è stata presa all’unanimità dalla Commissione giudicatrice riunita in Prefettura sotto la presidenza del prefetto Paolo Ponta e composta dal presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna, da don Giuseppe Basini, vicario generale della diocesi e rettore del Santuario del Monte, da Franco Albertini, sindaco di Alta Val Tidone, e da Paola Farroni, ispettrice delle infermiere volontarie della Croce Rossa. È il grazie a un’associazione - si legge nella motivazione - che offre ad ammalati e familiari “calore umano, ascolto, compagnia, alleviando sofferenza e solitudine di persone in difficoltà. Prezioso il contributo dell’Associazione durante l’emergenza Covid, attraverso attività di consegna di farmaci a domicilio e servizio di accoglienza ai centri vaccinali”.

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Le istituzioni in campo

Franco Albertini, sindaco del Comune di Alta val Tidone, nel suo intervento ha espresso il grazie alle istituzioni coinvolte nel Premio e alla Banca di Piacenza, che ha sostenuto la rinascita, anche sul piano strutturale, del santuario di Santa Maria del Monte. La chiesa è dedicata a Maria Nascente, aspetto legato anche al volo nuziale delle formiche che si svolge a settembre attorno al santuario. Il messaggio di solidarietà contenuto nel premio mette l’accento sul valore della vita perché non sia sottoposta alla legge dell’individualismo. Questo premio - ha detto a sua volta il prefetto Ponta - esprime l’importanza di essere al fianco della vita in condizioni di fragilità prendendosi cura dei malati. L’opera della Banca di Piacenza - ha detto il presidente dell’istituto di credito dott. Giuseppe Nenna - si lega da anni al santuario grazie all’impegno profuso dall’avvocato Corrado Sforza Fogliani; lui ha aperto una strada nel nome della solidarietà e noi la seguiamo con convinzione.

Un’associazione segnala un’altra associazione

Un premio inaspettato, “ma che significa tanto per la grande famiglia Avo, ringrazio la Famiglia Piasinteina che ci ha segnalati”, sottolinea Anna Boccellari, volontaria dal 2009, presidente dal 2019. L’umanizzazione dell’ambiente ospedaliero - nello spirito del fondatore nazionale, nel ’70, Erminio Longhini, primario a Sesto San Giovanni - continua ad essere la bussola dell’impegno dei cento volontari piacentini, in un tempo di trasformazione. Il Covid ha messo alla prova la capacità di ripensarsi “accanto” a chi soffre: con una decisione non facile, a marzo 2020, Avo Piacenza ha accolto la richiesta dell’Ausl di collaborare alla distribuzione dei farmaci salvavita sul territorio e, alla riapertura, nei controlli all’ingresso degli ospedali e dei reparti. Ha confermato così una “fedeltà” di servizio - e una serietà organizzativa - ormai riconosciuta, tanto che diverse realtà stanno richiedendo la presenza dei camici bianchi e blu di Avo.


“Si riceve molto di più di quello che si dà”

È un volontariato delicato, richiede formazione e “profonde motivazioni”. Eppure “si riceve molto di più di quel che si dà”, evidenzia Boccellari. Non è un modo di dire. “Sin dall’inizio, vado in Oncologia e incontro persone che non si stancano di combattere, una sofferenza piena di dignità. È una lezione di vita che ci aiuta a ridimensionare i nostri problemi e ad amare la vita, sempre”. Forse anche per questo tra i volontari stessi si creano legami che non si logorano col tempo, “tanto che ne abbiamo ancora alcuni della prima ora, non più in servizio per motivi di età, che continuano a partecipare ai nostri incontri”.


Tutto è nato dai diaconi piacentini

L’esperienza dell’Avo è nata a Piacenza nel maggio 1990 grazie all’impegno dei primi diaconi permanenti della diocesi. Il vescovo Antonio Mazza chiese loro di dar vita a una realtà di servizio. Su suggerimento del diacono permanente Nello Ziliani (ordinato nel 1985, morto nel 2015) si pensò ai volontari Avo che lui aveva conosciuto durante un lungo ricovero all’ospedale di Fidenza.

Nelle foto di Massimo Bersani la cerimonia di consegna del Premio Solidarietà per la Vita a Santa Maria del Monte.

Pubblicato il 1° luglio 2024

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Gragnano, il sindaco Calza illustra l’impegno nel sociale

 Politiche sociali Gragnano

Si è svolto recentemente "un utile e importante momento di confronto" sulle politiche sociali perseguite dall’Amministrazione comunale di Gragnano e i rappresentanti dei sindacati. Come ogni anno infatti è stato sottoscritto, in municipio, il Protocollo d’intesa da cui emerge «l’attenzione che l’Amministrazione riserva al settore sociale comprovata anche dalle considerevoli risorse impegnate che arrivano, al netto delle spese per il personale, a 705.538 euro di spesa per gli interventi volti a contrastare le diverse situazioni di bisogno, pari al 20,73% del totale della spesa corrente. Tant’è che il protocollo riferito al 2024 è costituito da un pamphlet di 10 pagine fitto fitto di azioni», spiega il sindaco Patrizia Calza.

ANZIANI

Tra i principali destinatari vi sono senz’altro gli anziani ultra 65enni che rappresentano il 20,8% della popolazione: 958 su 4591 residenti al 31 dicembre dello scorso anno. Loro ma anche gli adulti "fragili" ossia con problematiche di natura familiare, psicologica e sociale sono stati beneficiari di numerosi servizi. Ben 111 persone hanno usufruito del servizio di Assistenza domiciliare e dimissioni protette. Dell’ Accompagnamento sociale hanno usufruito in totale tra anziani e disabili 34 utenti. Il pasto caldo a domicilio, anche nei giorni festivi, è stato invece assicurato a 17 utenti: 13 anziani e 4 disabili mentre i servizi Pronto farmaco e Pronto spesa sono stati attivati in tempo reale in base alla richiesta. Sono inoltre 4 gli anziani che hanno usufruito della consegna quindicinale/mensile a domicilio del referto terapia anticoagulante. Particolare attenzione è stata riservata alle attività con "Pomeriggio al cinema" in accordo con il Comune di Rottofreno e con trasporto gratuito di anziani al domicilio oltre che i soggiorni marini sia invernale che estivo. A queste attività si aggiungono i numerosi momenti ricreativi organizzati presso il Centro diurno in collaborazione con la Parrocchia e la Scuola grazie all’attivazione del progetto "Dono" volto a favorire i rapporti intergenerazionali.

DISABILI

Con il progetto "Tanto tempo" il Comune ha pensato alla promozione del benessere e della qualità di vita di minori disabili o minori con difficoltà al limite della certificazione così 18 minori hanno usufruito o di interventi assistenziali durante la frequenza al centro estivo o del Doposcuola. Dal programma "Progetti autonomia soggetti fragili" sono stati coinvolti 29 nuclei familiari

CUP

Sempre molto apprezzato è risultato il Servizio Cup ospitato nell’edificio ove è ubicato il Centro diurno Anziani e dove un operatore è presente tre mattine alla settimana. Nel 2023 si sono registrati 2435 accessi. Sono poi proseguiti la consegna dei referti ematici ogni lunedì, l’adesione alla campagna Screening colon retto e 105 utenti soli/anziani sono stati supportati nella riconferma del medico curante Gregoriano.

CENTRO DIURNO ASSISTENZIALE

L’accreditamento prevede 15 posti contrattualizzati e nel 2023 tutti i posti sono stati coperti cosicché il Comune non ha dovuto integrare la quota a supporto della gestione, grazie alla fattiva collaborazione del Servizio assistenza anziani. Il Consiglio comunale dei ragazzi, il Centro di aggregazione, i bambini del Catechismo hanno coinvolto gli ospiti in giochi di carte, manicure per signore, briscole per signori, gelato insieme, karaoke in collaborazione con il Coro di Casaliggio, memory e giochi di società, tombolate, interviste.

LOTTA ALLA DENATALITÀ

Il sindaco Patrizia Calza ha evidenziato come l’azione amministrativa sia stata fortemente indirizzata al sostegno alle famiglie e alla genitorialità «allo scopo di dare un significativo contributo, nei limiti delle possibilità di un piccolo comune, alla lotta alla denatalità». Sono da leggersi in questa ottica gli interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia. I Nidi di Infanzia presenti sul territorio gragnanese sono 2 e sono convenzionati per 30 posti riservati, compresi anche la fascia lattanti. Nell'anno 2023 a carico del Bilancio comunale sono stati spesi 68.327,23 euro a favore di bambini su posto convenzionato. “L’Amministrazione – ha precisato il sindaco – ha discrezionalmente fatto la scelta di trasferire interamente ai Gestori privati autorizzati al funzionamento e convenzionati i fondi regionali e nazionali per il sostegno alle spese di gestione dei servizi educativi 0-3 anni del 2023”. Si tratta di un importo pari a 42.601,69 euro,di cui 16.229,57 relativi al progetto "Nido con la Regione" che sono stati scontati direttamente dalla retta a carico delle famiglie in base all’Isee. Si è aderito al progetto regionale "Conciliazione tempi di vita e di lavoro" e sono state ammesse a contributo ben 38 famiglie per complessivi 15.030,83 euro.

PROGETTI REALIZZATI

“Il Comune – ha spiegato Calza – è stato poi l’unico in tutto il distretto ad essere ammesso al finanziamento per 9.380,32 euro a favore di tre donne ex codice rosso rientrate sul territorio comunale. Si è proseguita l’attività del Centro aggregativo giovanile ed Educativa di strada con una quota a bilancio nel 2023 di 15mila euro e si è portata avanti con successo la progettualità legata alla Youngercard con 151 card giovani e 73 progetti "Giovani protagonisti" in collaborazione con le varie associazioni del territorio. Si è poi ricordato come il Comune di Gragnano abbia predisposto e partecipato ai bandi regionali per le politiche giovanili come comune capofila dell’Unione bassa val Trebbia val Luretta. Nel corso dell’anno – ha continuato il sindaco – è poi proseguita l’attività di raccolta e distribuzione di generi alimentari e abbigliamento a famiglie in situazione di necessità socioeconomica, anche in collaborazione con Servizio tutela minori di Asp azalea: 33 i nuclei familiari aiutati. Tutto ciò grazie anche la importante collaborazione di Mcl-Agea, RotaryClub Val Tidone, Associazione W.Bottigelli, Proloco, Coltivatori diretti, ansi Gragnanino, Steriltom, Crai, Coop Alleanza e privati cittadini. Meritano poi una segnalazione l’adesione al progetto "Energie in Comune" grazie al quale 20 nuclei familiari hanno beneficiato del pagamento di bollette gas/luce per complessivi 4.385,87 euro nonché il progetto sperimentale di Libroterapia, unico nel suo genere, con cui 7 anziane hanno avuto l’opportunità di partecipare a momenti di confronto e aiuto reciproco coordinati da una laureanda dell’Università di Verona, gratuitamente, presso la Sala consiliare. È infine costante – ha aggiunto Patrizia Calza – il lavoro di rete della Responsabile del Servizio sociale con i Servizi sanitari specialistici per la presa in carico integrata degli utenti per realizzare progetti integrati individualizzati, con spesa condivisa tra Comune/Fondo non autosufficienza/psichiatria, in particolare in merito alle rette di ricovero delle strutture residenziali”.

Tutti confermati gli impegni del 2023 anche per l’anno successivo, con un occhio di riguardo sia per il Servizio di assistenza Domiciliare per anziani e disabili non autosufficienti e per anziani ed adulti fragili, a seguito dell’aumento delle richieste di accesso al Servizio sia per i progetti di "sostegno ai familiari" che assistono al proprio domicilio anziani con demenza. Si conferma infine l’impegno a mantenere come negli anni precedenti sia il Fondo comunale per la non autosufficienza pari ad 1 euro per abitante, sia il contributo di 1 euro per abitante a sostegno dell'Hospice di Borgonovo. L’Amministrazione ha poi voluto evidenziare che per l’assistenza scolastica ai bambini con handicap, il Comune ha stanziato 100mila euro nell’anno 2023 e nonostante l’impegno così gravoso, a seguito del numero crescente di bambini con certificazione di handicap grave, si riscontrano grosse difficoltà a coprire tutte le ore di assistenza richieste.

Pubblicato il 1°luglio 2024

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La Regione aumenta gli importi per le borse di studio

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Cresce in Emilia-Romagna l’impegno per garantire il diritto allo studio universitario. L’Assemblea legislativa ha approvato la proposta di aggiornamento degli importi delle borse di studio e della soglia di accesso Isee per il diritto allo studio universitario per l’anno accademico 2024/2025, che ha già ricevuto i pareri favorevoli all’unanimità della Conferenza Regione-Università e della Consulta regionale delle studentesse e degli studenti universitari. “Anche quest’anno la Regione conferma il proprio impegno a sostegno del diritto allo studio universitario - sottolinea l’assessora all’Università, Paola Salomoni -. Abbiamo aumentato ancora la soglia Isee e questo permetterà di ampliare la platea dei beneficiari. Dal 2020 ad oggi le risorse che abbiamo investito per il diritto allo studio universitario sono aumentate da 97 milioni a 163 milioni stimati per il prossimo Anno Accademico. Con la collaborazione degli Atenei, che contribuiscono con un milione di euro, e il voto favorevole e all’unanimità delle studentesse e gli studenti sulla proposta della Regione. I dati, inoltre, confermano che sempre più studenti fuori regione scelgono l’Emilia-Romagna per i loro percorsi di studio. Le borse di studio e altri incentivi a sostegno delle studentesse e degli studenti fuori sede sono la prima leva di attrattività dei talenti che ha questa regione”.

Nel dettaglio, la proposta, che intende continuare a garantire la priorità della totale copertura degli studenti idonei alla borsa di studio e sulla base delle risorse statali che potrebbe essere disponibili, prevede l’aggiornamento degli importi unitari di borsa di studio (7.015,97 euro per studenti fuori sede e per studenti indipendenti, 4.100,05 euro per studenti pendolari, 2.827,64 euro per studenti in sede) e l’incremento della soglia economica di accesso Isee dall’attuale 24.335,11 a 25.000 euro. Rispetto allo scorso anno si stima un aumento del fabbisogno finanziario per le borse di studio di 13,6 milioni di euro. Confermato anche quest’anno il contributo di un milione di euro da parte delle Università emiliano-romagnole, in misura proporzionale al numero dei beneficiari di borsa di studio iscritti a ciascun Ateneo e della relativa spesa, a testimonianza di come il diritto allo studio sia un valore condiviso tra le istituzioni del territorio. Nell’anno accademico 2023/2024 in Emilia-Romagna gli studenti idonei sono risultati 27.876, quasi il 3% in più rispetto all’anno precedente. È stata garantita ancora una volta la concessione al 100% degli studenti idonei, con un incremento di spesa pari a 14,7 milioni di euro dovuto principalmente all’aumento degli importi di borsa di studio effettuati in conseguenza del DM di aggiornamento al tasso di inflazione (+8%). In Emilia-Romagna nell’ultimo decennio si è assistito a un incremento degli idonei di oltre il 47% con oltre 63 milioni di euro di aumento della spesa: un forte investimento che dimostra l’impegno della Regione, anche in collaborazione con gli Atenei, nel garantire il diritto allo studio universitario e concedere un beneficio a tutti gli studenti in possesso dei requisiti di idoneità.

Nel triennio 2021-2023 (dall’anno scolastico 2020/2021 all’anno scolastico 2022/2023) l’incremento è stato di 37,9 milioni di euro di spesa per la concessione dei benefici determinato prioritariamente dall’aumento del numero di studenti fuori sede e dall’aumento degli importi di borsa e delle relative maggiorazioni, oltre all’aggiornamento delle soglie economiche di accesso come previsto dal Pnrr a partire dal 2022. Per il prossimo anno accademico 2024/2025 il Mur ha previsto, su richiesta delle Regioni, oltre ai 250 mln annui stanziati a partire dal 2022, anno di avvio delle disposizioni Pnrr, ulteriori 288 mln di euro di Pnrr - di cui il 40% sarà destinato al Sud.

Pubblicato il 30 giugno 2024

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