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Notizie Varie

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Partite le attività estive per gli adolescenti di Gragnano

 gragnano

È partita alla grande l'estate dei ragazzi e delle ragazze gragnanesi. Grazie alla collaborazione già rodata del Comune con il Centro Aggregativo Giovanile "Quasi C'entro" gestito dalla Cooperativa L'Arco e con la parrocchia di San Michele Arcangelo, i ragazzi delle medie e dei primi anni delle superiori potranno contare su tante proposte ricreative che renderanno ancora più piacevoli le giornate estive. "Quasi... Estate"è il progetto proposto e rivolto a qualunque giovane intenda partecipare dimenticando a casa cellulare e computer. Sono previsti vari tornei. Quello di calcetto in orario serale presso l'oratorio parrocchiale si è già svolto. Sarà presto dunque la volta del volley presso la Piazza della Pace, dietro al Municipio. Da mercoledì 2 luglio i ragazzi dagli 11 ai 13 anni giocheranno dalle 18.15 alle 20 mentre i più grandi dalle 20 alle 22.30. Il 7 luglio invece si svolgerà il torneo di basket: dalle 18.15 alle 20 sarà il turno dei ragazzi dagli 11 ai 13 anni e dalle 20.15 toccherà ai ragazzi più grandi. Ci si potrà iscrivere sul posto o telefonando al numero 3773578173. Il primo luglio poi insieme ai ragazzi di sabato si partirà per il parco acquatico Canevaworld. L'iniziativa riservata ai nati tra il 2008 e il 2012 non prevede alcuna spesa di trasporto a carico dei partecipanti. L'estate si concluderà con l'escursione sui monti di Riva Trigoso e Moneglia.

“In pratica - commenta il sindaco Patrizia Calza - vogliamo ripetere l'esperienza dello scorso anno che tanto successo ha riscosso tra i ragazzi e le loro famiglie”. “Si tratta di una forte partecipazione che non nasce per caso ma piuttosto dallo straordinario impegno profuso dagli educatori del centro educativo, dai dipendenti comunali dottoressa Luisa Zioni e dottoressa Giulia Marzolini e dall'assessore ai servizi sociali Marco Caviati che hanno saputo tessere importanti e proficue collaborazioni con parrocchia, scuola, associazioni e anche altri comuni sollevando l'interesse dei nostri ragazzi. Inutile ricordare che la nuova emergenza sociale è quella dei minori e degli adolescenti sempre più in difficoltà nel relazionarsi nella vita reale. Ogni investimento su di loro ora non solo è opportuno ma assolutamente necessario”, conclude il sindaco. Il centro aggregativo è sempre aperto a tutti nel periodo invernale per due pomeriggi a settimana il lunedì e il mercoledì.

Pubblicato il 28 giugno 2025

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I fatti di via IV Novembre: il commento unitario di CISL E UIL

lite

L'episodio di violenza verificatosi in via IV Novembre rappresenta un segnale di allarme, un avvertimento a tutti i piacentini per quella che è una strada da non percorrere nei prossimi anni.
Innanzitutto, sarà fondamentale attendere che le indagini delle forze dell'ordine facciano piena luce sulla dinamica dei fatti, per comprendere responsabilità e circostanze precise di quanto accaduto.
Episodi come questo ci riportano alla mente quanto l'odio basato sulla nazionalità sia un veleno sociale che la storia del Novecento ha tragicamente insegnato essere pretestuoso e distruttivo per l'intera comunità.
Non possiamo permettere che pregiudizi di questo tipo inquinino il tessuto sociale della nostra città.
È importante sottolineare che le migliaia di lavoratrici e lavoratori stranieri che operano quotidianamente nei diversi settori produttivi piacentini - dalla logistica alla metalmeccanica, dal commercio alla ristorazione, dall'agricoltura all'edilizia fino ad arrivare all'assistenza alle persone e alla sanità - non possono e non devono essere accomunati a chi commette reati. Questa distinzione è fondamentale per mantenere la coesione sociale.
La violenza non può mai essere giustificata, nemmeno di fronte a eventuali provocazioni.
Il dialogo e la legalità devono sempre prevalere sulla forza bruta.
In vista delle prossime manifestazioni organizzate nel nostro territorio, ci auguriamo che si svolgano nel pieno rispetto delle regole democratiche e della sicurezza pubblica, come sempre avvenuto durante la festa dei lavoratori, ogni 1° maggio.
Infine, il tema della sicurezza urbana non deve diventare appannaggio esclusivo di una parte politica: riguarda tutti i cittadini e richiede un approccio condiviso, basato su dati oggettivi e soluzioni concrete, non su strumentalizzazioni ideologiche.
La cultura del "farsi giustizia da soli" rappresenta un fenomeno che si allontana completamente dai principi di giustizia e di ristabilimento dell'ordine pubblico, configurandosi invece come un elemento che alimenta ulteriormente le tensioni e la frammentazione del tessuto sociale.
È del tutto legittimo che i cittadini richiedano alle istituzioni competenti maggiore sicurezza e il pieno rispetto delle norme che regolano la convivenza civile, perché la sicurezza è un tema che non dev'essere appannaggio di parti politiche ma è un bene che riteniamo debba considerarsi comune.
Tuttavia, quando si passa dall'esigere interventi istituzionali al sostituirsi alle autorità preposte, si entra in un territorio non solo pericoloso ma anche contrario alla legge.
Questa deriva verso forme di "giustizia privata" diventa ancora più preoccupante quando viene amplificata dalla ricerca di visibilità sui social media, dove la spettacolarizzazione degli episodi finisce per esacerbare ulteriormente le dinamiche conflittuali.
Tali azioni, in realtà, non producono alcun effetto positivo.
Non rappresentano né un deterrente efficace né una soluzione. Rispondere con la rabbia si rivela controproducente perché innesca unicamente meccanismi di odio e contrapposizione, creando un circolo vizioso che allontana sempre di più dalla possibilità di costruire soluzioni costruttive e durature.

Michele Vaghini - Cisl Parma Piacenza
Francesco Bighi - Uil Piacenza

Pubblicato il 27 giugno 2025

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Materiale didattico, cibo, medicine per Gaza e Cisgiordania dalla Regione

Cooperazione internaz per Gaza

Dalla fornitura di materiale didattico e di un supporto educativo e psicosociale per un migliaio di bambini della comunità di Betlemme all’assistenza psicologica per duecento minori nella Striscia di Gaza. È l’impegno della Regione Emilia-Romagna a favore della popolazione palestinese, che si sviluppa su un doppio binario: accogliere le persone che hanno bisogno urgente di assistenza sanitaria e, al tempo stesso, essere al fianco di chi vive la guerra ogni giorno, in particolare i più fragili e i più esposti, a partire dai minori e dai soggetti deboli. Per questo, la Regione ha emanato un bando specifico per l’emergenza palestinese, che si affianca a quello per l’emergenza ucraina. Gli esiti sono stati approvati dalla Giunta regionale nella seduta di ieri: sei progetti che sono tutti risultati ammissibili. In particolare, i due che si attestano nelle prime posizioni in graduatoria interessano uno la Cisgiordania, l’altro la Striscia di Gaza. “Mi preme sottolineare- sottolinea la sottosegretaria alla Presidenza, Manuela Rontini - l’importanza di dare continuità alla presenza dell’Emilia-Romagna nella cooperazione internazionale allo sviluppo nel contesto di Gaza e della Striscia, dedicata in particolare a chi soffre di più. Purtroppo, le aggravate condizioni del conflitto hanno prodotto, tra gli altri drammatici esiti, quello del ritiro di molte progettualità di cooperazione internazionale. Essere riusciti a confermare un presidio e una progettualità, ovviamente garantendo la sicurezza di chi vi opera, è motivo di soddisfazione e di orgoglio”, conclude Rontini.

I DUE PROGETTI

Il primo, con un contributo richiesto di 97.300 euro circa, pari al 100% del costo, vuole rispondere alle esigenze delle comunità vulnerabili della Cisgiordania, in particolare nelle aree di Nablus, Jenin e Betlemme, colpite dalla crisi dopo ottobre 2023. Attraverso la collaborazione tra Fondazione Avsi-Ets e gli altri partner, oltre ai partner locali, l’iniziativa si concentra sull’accesso a diritti essenziali come l’istruzione di qualità, l’accesso al cibo, alle cure e alle medicine, a dispositivi di assistenza e supporto psicosociale per mitigare lo stress del conflitto, con particolare attenzione a minori e persone con disabilità. L’altro progetto, “Semi di Speranza”, con un contributo richiesto e finanziato di 92.835 euro, pari al 100% del costo del progetto, è promosso dall’ong EducAid nella Striscia di Gaza. L’obiettivo è promuovere l’accesso all’istruzione in emergenza e il benessere psicosociale dei minori sfollati, con e senza disabilità. Il progetto si concentra su tre spazi temporanei di apprendimento a Gaza City, Middle Area e Khan Younis, fornendo materiali didattici, kit igienici, supporto psicosociale e attività ricreative. Le principali attività includono il rafforzamento delle capacità educative di 60 insegnanti e l’elaborazione del trauma di 200 minori. Inoltre, un centinaio di bambini con disabilità riceverà assistenza tecnica personalizzata per recuperare la propria autonomia funzionale.

Pubblicato il 27 giugno 2025

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Spesa per solidarietà a Podenzano il 28 giugno

allunga la tua mano

Doppio appuntamento con la spesa per solidarietà grazie all'associazione "Allunga la tua mano” e la disponibilità dei titolari dei supermercati Conad di Podenzano e San Giorgio Piacentino (nella foto sopra, una precedente raccolta alimentare).
Sabato 28 giugno per tutta la giornata i volontari saranno nel punto vendita di Podenzano mentre sabato 5 luglio ci si sposta al punto vendita di San Giorgio. Chi lo desidera, può aggiungere nel carrello della spesa uno o più prodotti alimentari a lunga scadenza o prodotti per l'igiene. Quanto raccolto verrà donato per esigenze del territorio a sostegno di famiglie in difficoltà e per altre emergenze umanitarie, per esempio l'Ucraina. L'associazione "Allunga la tua mano” ha infatti allacciato una consolidata collaborazione con l'associazione ucraini di Piacenza per far arrivare aiuti alle persone che vivono le sofferenze della guerra.

Pubblicato il 27 giugno 2025

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Pellegrinaggio nei luoghi della Grande Guerra

messe


La Delegazione Interprovinciale di Parma e Piacenza della Guardia d’Onore al Pantheon, nel ricordo del 110° anniversario della Grande Guerra (24 maggio 1915-24 maggio 2025) ha promosso dal 23 al 25 maggio un pellegrinaggio dal titolo “Sul fronte dei parmensi nel 110° anniversario della Grande Guerra”. L’evento ha interessato alcuni luoghi teatro di battaglie risorgimentali e Sacrari Militari della Grande Guerra, non visitati gli anni scorsi: Monte Zugna-Passo Buole, Ossario del Pasubio, Ossario di Solferino.

Le Amministrazioni Provinciali di Parma e Piacenza, Assoarma Parma, Associazione Nazionale Alpini-Sezione di Parma e Coordinamento Albo d’Oro Grande Guerra hanno concesso il patrocinio riconoscendo l’alto valore simbolico dell’iniziativa; al pellegrinaggio hanno partecipato il Consigliere Comunale della Città di Parma, Sandro Maria Campanini e l’assessore del Comune di Fornovo di Taro (PR), Guardia d’Onore Maria Teresa Gardelli. Presente inoltre il Gonfalone del Comune di Borgo Val di Taro (PR), decorato di MOVM.


Il passo Buole (1.460 m) è un valico alpino delle Prealpi venete, fra il Gruppo della Carega e il Coni Zugna, in provincia di Trento: è passato alla storia come le Termopili d’Italia, per gli aspri combattimenti che vi ebbero luogo nel maggio-giugno del 1916 durante la “Strafexpedition”. Le vicende di Passo Buole furono della massima importanza strategica in quanto un eventuale sfondamento austriaco avrebbe aperto la via ai soldati asburgici verso la vallata dell’Adige. L’esercito italiano, dove militavano molti combattenti parmensi (Brigata Taro), invece, resistette, vanificando il tentativo nemico. Presso la chiesetta Regina Pacis, poco distante dal Rifugio Monte Zugna, è stata deposta una corona d’alloro.


Nel pomeriggio, accolti dalla Direzione del Sacrario, ha avuto luogo la deposizione di una corona e la celebrazione della S. Messa presso il Sacrario Militare di Castel Dante di Rovereto (TN), a seguire la visita alla Campana Maria Dolens. La mattina del 24 maggio, dopo la visita guidata alla città di Trento, i pellegrini hanno raggiunto l’Ossario del Pasubio, accolti da Gianni Periz, Vice Presidente della Fondazione 3 Novembre 1918, custode dei luoghi, con la visita al Museo e la successiva deposizione di una corona e la celebrazione della messa.
Domenica 25 maggio, i pellegrini hanno preso parte alla cerimonia organizzata insieme ad altre Delegazioni INGORTP con la presenza di altre Autorità, Associazioni e popolazione.
L’opportunità del pellegrinaggio ha permesso di condividere lo spirito di amicizia tra Guardie d’Onore e simpatizzanti, (circa 20 persone in totale), godere della bellezza dei luoghi e della cucina ma soprattutto rendere omaggio, in primo luogo agli Eroi parmensi del Passo Buole e ricordare le sofferenze e tribolazioni che hanno interessato anche le popolazioni civili.
Don Lelio Costa, Parroco di Tiedoli e Guardia d’Onore, ha presieduto le messe, impartito la benedizione ai sacrari e guidato spiritualmente i pellegrini.

Pubblicato il 27 giugno 2025

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