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Insieme Comune e Diocesi per valorizzare il Duomo e la basilica di Santa Maria di Campagna

 pordenone

Un protocollo d’intesa tra Comune e diocesi di Piacenza e Bobbio per offrire ai cittadini, piacentini e turisti, la possibilità di godere in modo privilegiato e congiunto di due “tesori” di ineguagliabile valore e bellezza: gli affreschi del Guercino in Duomo e gli affreschi del Pordenone nella basilica di Santa Maria di Campagna.

L’idea, a cui hanno lavorato in modo sinergico il Comune (con l’assessore alla Cultura Christian Fiazza) e la diocesi, è quella di proporre un unico biglietto, utilizzabile nelle 48 ore successive all’acquisto, per entrambe le “salite”. E si sta lavorando anche per ampliare ulteriormente l’offerta.

Ormai da anni considerate tra le attrazioni più emozionanti nell’ambito dell’offerta artistica e culturale di Piacenza, le “salite” al Guercino e al Pordenone si svolgono su percorsi restaurati e allestiti con appositi camminamenti negli antichi meandri della Cattedrale e di Santa Maria di Campagna, consentendo ai visitatori di ammirare da vicino, ovvero direttamente all’altezza delle rispettive cupole, i capolavori pittorici dei due maestri. Ma non solo: il punto di vista, lungo i camminamenti, è davvero privilegiato e consente allo sguardo di spaziare non solo all’interno delle rispettive chiese, ma anche verso l’esterno.
In Duomo, ad esempio, i visitatori hanno la possibilità di ammirare il centro di Piacenza (piazza Duomo e via XX Settembre) attraverso l’apertura a croce che si trova nel punto più alto della splendida facciata romanica. La vista dalla cupola di Santa Maria di Campagna, invece, grazie al restauro e alla creazione del percorso finanziati dalla Banca di Piacenza, regala una visuale esterna a 360 gradi sull’intera città.

Il protocollo Comune-Diocesi, oggetto di una delibera approvata nelle scorse ore dalla Giunta comunale, verrà sottoscritto prossimamente dai dirigenti dell’ente e dal vescovo Adriano Cevolotto e getta le basi per una collaborazione proficua nell’ottica di migliorare l’offerta culturale del territorio valorizzando il patrimonio artistico di proprietà sia del Comune (Santa Maria di Campagna) sia della Diocesi (Duomo di Piacenza) e allargando così il ventaglio di possibilità per i piacentini e per i turisti che in numero sempre crescente scelgono di visitare la nostra città e il suo territorio.

Nei prossimi giorni verrà inoltre predisposto e pubblicato un bando di gara per la gestione della salita al Pordenone grazie anche a un finanziamento regionale che consentirà di proporre al pubblico, a partire dal prossimo autunno, cinque visite guidate ogni fine settimana (tre il sabato e due la domenica, tra mattina e pomeriggio con esclusione degli orari in cui si svolgono le funzioni religiose) fino a giugno 2024. E, come si diceva, ai visitatori di Santa Maria di Campagna verrà data la possibilità di acquistare un unico biglietto valido per entrambe le salite, Pordenone e Guercino. Biglietto che, in virtù del protocollo, sarà disponibile anche in Duomo dove, al contempo, continuerà ad essere disponibile anche l’acquisto per la sola salita al Guercino.

Nella foto, la salita al Pordenone in Santa Maria di Campagna.

Pubblicato il 4 agosto 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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