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Gropparello celebra l'«8 agosto 1944»

 foto striscione

L’Associazione Oltre la Storia, la sezione ANPI Gropparello Carpaneto e il Museo della Resistenza Piacentina organizzano l’edizione 2023 di “8 agosto 1944 – Gropparello Liberata”, la manifestazione entrata nel calendario civile del Comune di Gropparello ricorda la prima liberazione di Gropparello da parte dei partigiani che istituirono una “Zona libera” prima della definitiva Liberazione.

L’evento è in programma martedì 8 agosto nell'ex Asilo Gandolfi e si aprirà alle 20,30 con la presentazione del volume “Sentieri della Libertà” edito dal Quotidiano Libertà su progetto del Museo della Resistenza Piacentina. Il volume si propone come una sintesi tra guida escursionistica e libro di storia e accompagna il lettore lungo 14 sentieri che attraversano i luoghi simbolo della Resistenza Piacentina.

Fulcro della serata, lo spettacolo “Guerre e Pace” dedicato a chi, a costo della propria vita, ci ha donato pace e libertà. “Guerre e Pace” è parole, racconti e narrazioni accompagnate dalla musica dei Born in the Sixty. Il gruppo organizzatore ha voluto affrontare il tema della pace, il bene più grande a cui l'umanità possa aspirare, spesso negato da conflitti e guerre civili. Una trama che ripercorre i momenti più bui delle guerre che hanno segnato l’umanità scegliendo, tra le innumerevoli fonti, le parole e la musica di chi ha saputo esprimere con la sensibilità propria degli artisti il dolore, la sofferenza, la rabbia ma anche una speranza di pace e riconciliazione, con un appello alla comprensione e alla solidarietà tra i popoli e alla ricerca di soluzioni pacifiche ai conflitti internazionali.

La ricorrenza ha avuto inizio  domenica 6 agosto con la consueta camminata della Liberazione, un’escursione guidata sui passi del “Cammino di Don Borea” partita da  Obolo dove don Borea, cappellano militare della 38° Brigata Garibaldi, ha svolto il suo ministero sino alla tragica morte avvenuta il 9 febbraio 44 a Piacenza per fucilazione da parte dei nazifascisti. La camminata rientra a buon titolo nei Sentieri della Libertà, il progetto editoriale del Museo della Resistenza e del quotidiano Libertà.

Pubblicato il 7 agosto 2023

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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