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Al Mileston Live Club: Uri Caine Trio in concerto

UriCaineTrio start 

Dopo un inizio di stagione sfolgorante con una serie di appuntamenti che rimarranno nei suoi annali, il Milestone Live Club (via E. Parmense n. 27, Piacenza) si prepara ad accogliere un altro grande evento nella sua storia già ricca di musicisti di primissimo piano: domenica 9 novembre alle ore 21.00 accoglierà a Piacenza il grande Uri Caine che si presenterà in trio, con Mark Helias al contrabbasso e Ben Perowsky alla batteria. Un appuntamento specialissimo con un musicista che da decenni è sinonimo di libertà creativa e curiosità senza confini. Pianista, compositore e improvvisatore di straordinaria sensibilità, Uri Caine è capace di attraversare mondi sonori diversi con naturalezza: dal jazz più profondo al repertorio classico, fino a incursioni nel funk, nel soul e nell’improvvisazione più radicale.

Il suo trio è un organismo vivo, in continuo movimento. Sul palco i tre musicisti dialogano con un’intesa totale, passando con disinvoltura dal lirismo più intimo all’energia travolgente dello swing, da atmosfere sospese a improvvise accensioni ritmiche. Il risultato è una musica che sorprende, emoziona e resta impressa, perché nasce sempre nell’istante e parla direttamente all’ascoltatore. Un concerto che rappresenta perfettamente lo spirito del Milestone: ospitare la grande musica dal vivo, dove il linguaggio del jazz si fa racconto universale e contemporaneo.

L’ingresso al concerto a partire dalle 20.15 prevede un biglietto intero del costo di 20 euro mentre il ridotto per i soci del Piacenza Jazz Club è di 15 euro (è possibile fare la tessera anche all’ingresso la sera stessa). Non è possibile prenotare. Un evento imperdibile per chi ama il jazz nelle sue infinite possibilità, per chi desidera lasciarsi trasportare in nuove geografie sonore, per chi cerca il dialogo fra profondità e apertura.  
Per maggiori informazioni è possibile contattare l'Associazione Piacenza Jazz Club dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19.30 allo 0523-579034 oppure scrivendo a info@piacenzajazzclub.it

Pubblicato il 4 novembre 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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