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Comunicazioni sociali Ceer, Convegno il 23 gennaio a Imola

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“Intelligenza Artificiale e giornalismo tra innovazione e deontologia” è il titolo della XXI edizione dell’incontro regionale dei giornalisti che si svolgerà venerdì 23 gennaio 2026 a Imola presso la Sala La Bcc, ravennate, forlivese e imolese, Piazza Matteotti, con inizio alle 14.30 e termine alle 18.30, in occasione della Festa del patrono dei giornalisti, San Francesco di Sales.
L’incontro è promosso da Ufficio Comunicazioni sociali Ceer, Ordine dei Giornalisti e Fondazione Giornalisti Emilia-Romagna, in collaborazione con Fisc, Ucsi, e con l’organizzazione e l’ospitalità della Diocesi di Imola, dell’Ucs, e del settimanale “Il Nuovo Diario Messaggero”.
Dopo i saluti di mons. Domenico Beneventi, vescovo delegato Ceer per le Comunicazioni sociali e vescovo di San Marino-Montefeltro, di mons. Giovanni Mosciatti, vescovo di Imola, di Marco Panieri, sindaco di Imola, di Luigi Lamma, delegato regionale Fisc e di un rappresentante Ucsi, interverranno Andrea Ferri, direttore del settimanale “Il Nuovo Diario Messaggero” che modererà l’incontro, Matilde Tinti e Davide Santandrea giornalisti de “Il Nuovo Diario Messaggero”, Alessandro Rondoni, direttore Ufficio Comunicazioni sociali della Ceer e dell’Arcidiocesi di Bologna, Vincenzo Corrado, direttore Ufficio nazionale Comunicazioni sociali della Cei, Mario Garofalo, vicedirettore e caporedattore centrale del “Corriere della Sera” e responsabile iniziative Intelligenza Artificiale, Silvestro Ramunno, presidente Ordine dei giornalisti Emilia-Romagna, Padre Paolo Benanti, presidente della Commissione sull’Intelligenza Artificiale per l’informazione Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio, membro del New Artificial Intelligence Advisory Board dell’ONU e l’intervento conclusivo sarà di mons. Domenico Pompili, vescovo di Verona, presidente della Commissione Comunicazioni Sociali della Cei.

Al convegno, che è anche corso di formazione per giornalisti con l’acquisizione dei crediti professionali (previa iscrizione su www.formazionegiornalisti.it), verrà anche ricordato che Papa Leone XIV per la 60a Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali invierà un messaggio dal titolo “Custodire voci e volti umani”. Sarà pure l’occasione per riflettere sull’esperienza vissuta nel Giubileo della Speranza per il mondo della comunicazione, nell’incontro con Papa Francesco del 25 gennaio scorso, sull’incontro di Papa Leone XIV con i giornalisti, 12 maggio, e un momento di riflessione e di formazione sul Codice Deontologico delle Giornaliste e dei Giornalisti, approvato un anno fa dal Consiglio Nazionale Odg. Nella ricorrenza di San Francesco di Sales, come da tradizione, si svolgeranno anche altri incontri di formazione nelle varie diocesi della regione a cura degli Ucs diocesani.

Nella foto, mons. Domenico Pompili, vescovo di Verona, tra i relatori del Convegno a Imola.

Pubblicato il 18 dicembre 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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