Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

Maltempo di maggio, le risorse a disposizione per le aziende agricole

 Sostegni maltempo agricoltura


Al via gli anticipi alle imprese agricole, tra le più colpite dalle alluvioni di maggio 2023, per il ripristino di strutture aziendali, danni a macchinari, terreni e strade poderali. A disposizione della Regione risorse complessivamente per 49 milioni, sulla legge nazionale 100/23 per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali. Saranno avviati in questi giorni i pagamenti degli anticipi alle imprese agricole che hanno ottenuto il provvedimento di concessione degli aiuti, per sostenere il riavvio delle attività e le reintegrazioni o acquisti di impianti, strutture e infrastrutture aziendali. Gli anticipi, previsti per spese ammesse uguali o superiori a 50mila euro, sono pari al 50% del contributo concesso, previo rilascio di fidejussione bancaria o assicurativa. Vengono erogati nel periodo intermedio che passa tra la concessione dell’aiuto e il saldo finale del contributo.

Un aiuto concreto e indispensabile

“Lo strumento dell’anticipo, a fronte delle spese per gli interventi più complessi- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi- rappresenta un aiuto concreto e indispensabile. Dopo i danni gravissimi subiti le imprese si sono trovate di fronte a un rilevante sforzo finanziario per il riavvio delle attività, che in taluni casi rischiava di compromettere gli equilibri aziendali e di costituire un vero e proprio rischio per la tenuta di parti rilevanti del sistema agricolo dei territori colpiti”. “Siamo ancora lontani dalla cifra necessaria a coprire tutti i danni alle imprese colpite- aggiunge Mammi-. In attesa che il Governo garantisca il 100% delle risorse per i danni subiti dalle imprese, noi intanto lavoriamo per facilitare la ricostruzione delle infrastrutture, il ripristino dei siti produttivi e gli interventi indispensabili sui suoli agricoli”. In dettaglio gli anticipi potranno essere concessi per danni alle serre, danni ai suoli, agli impianti di produzioni arboree e arbustive, compresi i vivai, a macchinari e attrezzature agricole. Previsti nel provvedimento anche i lavori per ripristinare infrastrutture aziendali come canali di scolo, strade, impianti di approvvigionamento idrico, depositi rurali e strutture agricole complesse come stalle, porcilaie, allevamenti. Per quanto riguarda le infrastrutture condivise da più aziende, potranno accedere agli anticipi anche i lavori per la rimessa in funzione di opere di interesse pubblico come acquedotti rurali, impianti irrigui, argini golenali a difesa di aree agricole, canali di scolo, strade interpoderali, valloni interaziendali.

Pubblicato il 6 agosto 2024

Ascolta l'audio

Gropparello ricorda gli 80 anni della Liberazione

 previdi

Gropparello si appresta a celebrare l'80esimo anniversario della sua liberazione dal nazifascismo con due eventi che ricordano quel giorno e i protagonisti della lotta partigiana. Due momenti per riflettere sul valore della resistenza della libertà e della democrazia.

Il trekking storico a Montechino

Ad aprire le celebrazioni dell’80mo della Liberazione di Gropparello si è tenuta domenica 4 agosto l’escursione “La guerra dei pozzi”. Un itinerario, realizzato con la Proloco Montechino, che ripercorre la storia Montechino a partire dalle prime lotte sindacali fino al 1943, quando la guerra arriva alla sua fase più cruenta e l’impianto estrattivo di Montechino diventa un bottino ambito. In tale occasione è stato inaugurato alla presenza del vicesindaco di Gropparello Giuseppe Previdi e della vicepresidente del Museo della Resistenza Piacentina Valentina Pareti il pannello del sentiero “La Guerra dei Pozzi”.
A seguire è stato presentato il secondo volume “Sentieri della Libertà” che aggiunge altri 14 sentieri al progetto “La Resistenza si impara in montagna” (www.sentieridellalibertà.it)

sentiro

L’evento dell’8 agosto 

Proprio la Resistenza, nelle sue varie forme ed accezioni è il tema conduttore dello spettacolo “altREsistenze”, un omaggio a donne e uomini che hanno resistito e tuttora resistono a varie forme di oppressione. Si parlerà di resistenza delle donne, resistenza alla mafia, al razzismo fino ad arrivare a una più recente forma di resistenza: quella contro chi nega il cambiamento climatico. Ascolteremo le storie di Tina, staffetta partigiana, di Masha, uccisa per un ricciolo fuori posto, di Peppino freddato dalla mafia, di Biko imprigionato e torturato e di tanti altri che si sono battuti, a costo della propria vita nella speranza di un mondo migliore.
Le narrazioni saranno intervallate dall’esibizione del gruppo “Born in the Sixty” che ha selezionato i brani musicali coerenti con i temi trattati.
Ad aprire la serata l’incontro con il vicepresidente nazionale ANPI Emilio Ricci, che dialogherà con Alessandro Pigazzini, coordinatore del progetto 8 agosto 1944, sul tema “Dalle lotte di ieri l’ispirazione per le lotte di oggi”.
Lo spettacolo si terrà a Gropparello presso l’ex Asilo Gandolfi alle ore 21.00
La manifestazione, entrata nel calendario civile di Gropparello, è patrocinata dall’Amministrazione Comunale ed è organizzata dall’Associazione Oltre la Storia, la sezione ANPI Gropparello Carpaneto e il Museo della Resistenza.

Nella foto, l'inaugurazione del pannello del sentiero "La Guerra dei Pozzi”.

Pubblicato il 6 agoto 2024

Ascolta l'audio

Cisl: “In un anno 224 accordi migliorativi per quasi 25mila lavoratori”

Cisl miglioramenti stipendi

La relazione di missione (o "bilancio di missione") è il documento che descrive non solo gli aspetti economici ma anche le scelte gestionali assunte rispetto alle attività gestionali, al fine di perseguire lo scopo sociale, attraverso dati quantitativi – anche non monetari – che riportano i risultati dell’attività svolta. È il documento che, in questo caso, racconta Cisl Parma Piacenza nella sua interezza, poiché approfondisce e rende noto ai "portatori di interesse", agli stakeholder, gli obiettivi raggiunti, i risultati economici e i risultati sociali che non vengono rilevati dal solo bilancio contabile.
“Innanzitutto - specifica il segretario generale Michele Vaghini - è bene ricordare che operiamo in un contesto economico e sociale caratterizzato da circa 740.000 abitanti (di cui 286 mila sono piacentini) con 333.000 occupati (di cui circa 130 mila piacentini) in 90 comuni, tra le province di Parma e Piacenza. Municipalità che, insieme, contano 64.000 imprese attive e che come Ust (Unità sindacale territoriale) la nostra storia è cominciata nel 2013, anno in cui i 2 territori di Parma e Piacenza si sono accorpati per essere ancora più forti. In totale le nostre sedi e recapiti sono 49, di cui 13 in zone periferiche a rischio spopolamento e che soffrono la progressiva diminuzione dei servizi: in questo senso siamo un vero e proprio presidio sociale diffuso capillarmente dove è più necessario stare vicino a persone fragili, spesso anziane e che hanno bisogno di punti di riferimento o semplicemente di essere ascoltate”. Infatti l’attività sindacale ed i servizi erogati portano ad interagire con gran parte della società civile e locale e con molte istituzioni, come ben illustra la mappa sintetica degli “stakeholders” (portatori di interesse) che, oltre ai lavoratori, elenca: pensionati, terzo settore e volontariato, enti bilaterali e molti altri. Partendo dalla presenza sui luoghi di lavoro, il Bilancio ha appurato che nel 2023 le figure di riferimento Cisl impegnate nell'attività territoriale, sono state 520, mentre l’attività di monitoraggio sulla sicurezza ha coinvolto 70 rappresentanti. Importanti gli interventi che hanno permesso di recuperare pagamenti dovuti da attività produttive nei confronti dei lavoratori: 917.000 euro. Grazie a 224 accordi migliorativi, che hanno coinvolto una platea di 24.800 lavoratori, nel corso del 2023, i miglioramenti economici per loro ammontano complessivamente a 3.200.000 euro. Particolarmente incisiva l’attività dei Caf (Centri di Assistenza fiscale) che ha recuperato in rimborsi Irpef per i contribuenti delle province di Parma e Piacenza un totale di 44.700.000 euro, mentre sono state elaborate quasi 20.000 certificazioni Isee che hanno permesso agli utenti di verificare le proprie idoneità per ottenere altri benefici socio-economici.
"Sono fiero di rappresentare sul territorio una Cisl come questa ma il nostro obiettivo sarà comunque sempre quello di migliorarci sia in termini di rappresentanza nei posti di lavoro che in termini di servizi offerti. Il radicamento sempre maggiore della Cisl nel territorio, la vicinanza con la gente ed il dialogo con le istituzioni dev'essere una costante della nostra attività quotidiana”, conclude Vaghini.

Pubblicato il 5 agosto 2024

Ascolta l'audio

Gal del Ducato, il nuovo presidente è Alessandro Cardinali

Gal del ducato rinnovo vertici

È stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione del Gal del Ducato. L’Assemblea dei Soci nei giorni scorsi si è infatti riunita alla scadenza naturale del precedente Cda, provvedendo a nominare i nuovi membri della struttura direttiva dell’organizzazione di valorizzazione e sviluppo territoriale delle aree interne e montane delle province di Parma e Piacenza. E accanto ad alcune conferme, vi sono anche alcune novità. La prima e più importante è la nomina del nuovo presidente: ora a guidare il Gal è stato incaricato Alessandro Cardinali, già vicepresidente nel periodo 2021-2024. Cardinali, in precedenza sindaco di Tornolo, comune della Val Taro e consigliere regionale, succede a Gino Losi e riporta a Parma la presidenza, nel rispetto della staffetta tra le due province.

Alla vicepresidenza è stato nominato Sergio Copelli, direttore di Piacenza Expo Spa, in passato sindaco di Pontedellolio, mentre gli altri tre consiglieri sono le confermate Maria Cristina Piazza ed Enrica Gobbi e la novità rappresentata dall’avvocato ed ex sindaco di Bettola, Simone Mazza. “Il nuovo Consiglio di Amministrazione dovrà affrontare le sfide imposte dal nuovo piano quadriennale della Strategia Leader 2023-2027 – ha dichiarato il neo presidente Cardinali – l’impegno si tradurrà in un sempre maggior ascolto del territorio e dei settori produttivi sostenendone gli investimenti e in un confronto aperto e collaborativo con gli enti in un’ottica di rilancio, sviluppo e allargamento degli orizzonti dell’area Appenninica”. “Il nuovo CdA è all’insegna della continuità – spiega Copelli, vicepresidente – ora si entra nella fase operativa della strategia quadriennale, con la pubblicazione dei nuovi bandi, e il territorio ha bisogno delle azioni puntuali che il Gal è in grado di mettere in atto”. “Mi è stata proposta la candidatura al Consiglio e l’ho accettata in un’ottica di rendere un ulteriore buon servizio al territorio, di cui conosco punti di forza e criticità, grazie all’esperienza di sindaco che ho svolto nel recente passato”, ha aggiunto Simone Mazza, neo consigliere del Gal. Ricordiamo che il Gal del Ducato ha ricevuto dalla Regione una dotazione di oltre 11 milioni di euro per il quadriennio 2023-2027, fondi che saranno a disposizione dell’area appenninica delle due province ed erogati attraverso bandi rivolti ad enti pubblici e imprese private. Rispetto al piano 2014-2022, l’area di azione del Gal è stata estesa con tre nuovi comuni parzialmente inseriti nell’ambito (Castel San Giovanni, San Giorgio Piacentino e Traversetolo), che portano così il totale a 60 comuni coinvolti (29 in provincia di Piacenza e 31 in provincia di Parma).

Pubblicato il 5 agosto 2024

Ascolta l'audio

Cambio al vertice del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Piacenza

foto 1

Dopo tre anni di direzione del Comando Provinciale il Colonnello Corrado Loero cede il Comando Provinciale al Colonnello Massimo Amadori, proveniente da Prato, dove ha comandato il Gruppo della Guardia di Finanza negli ultimi due anni.
Il passaggio di consegne è avvenuto nel corso di una breve ma significativa cerimonia, presso la Caserma Luigi Galli, alla presenza del Comandante Regionale Emilia Romagna, Generale di Divisione Ivano Maccani, del quadro Ufficiali, di una rappresentanza del Personale dei Reparti dipendenti e con la partecipazione della locale Sezione ANFI. Il Colonnello Loero, che ha assunto l’incarico nell’agosto del 2021 ed è destinato a rivestire l’incarico di Comandante Provinciale di Udine, ha ringraziato tutti i suoi collaboratori per il costante impegno che i Reparti, posti sotto la sua direzione, hanno profuso in molteplici settori, tra cui quelli delle entrate tributarie, della spesa pubblica e del contrasto al traffico di stupefacenti.

Il nuovo Comandante Amadori ha rivolto un pensiero riconoscente ai presenti ed ha indirizzato il suo saluto a tutti i militari del Comando Provinciale, confermando il suo massimo impegno e quello dei suoi collaboratori.
Il Comandante Regionale, dopo aver ringraziato il Colonnello Loero per il proficuo periodo di collaborazione e augurato buon lavoro al Colonnello Amadori, ha voluto omaggiare i militari distintisi nell’esecuzione di particolari operazioni di servizio consegnando personalmente i brevetti relativi alle ricompense di ordine morale concesse.

Il Colonnello Amadori è laureato in Giurisprudenza, in Scienze Politiche, Scienze della Sicurezza Economico Finanziaria e ha altresì conseguito il Master Universitario in “Procedimento e Processo amministrativo”.
Dopo aver frequentato l’Accademia della Guardia di Finanza, ha ricoperto diversi incarichi quale Comandante dell’Antiterrorismo Pronto Impiego di Udine, della Sezione Criminalità Organizzata del GICO di Venezia, del I Gruppo Tutela Entrate del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Firenze ed infine quello di Aiutante di Campo del Comandante Interregionale per l’Italia Sud Occidentale a Palermo.
Presso il Comando Generale del Corpo ha ricoperto l’incarico di Capo Sezione presso la Direzione Approvvigionamenti e Capo Sezione Affari Generali presso l’Ufficio del Sottocapo di Stato Maggiore.

Nella foto, da sinistra il Colonnello Massimo Amadori, il Generale di Divisione Ivano Maccani (Comandante Regionale Emilia Romagna) e  il Colonnello Corrado Loero (uscente).

Pubblicato il 5 agosto 2024

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente