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Notizie Varie

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Leggero calo di imprese (42 in meno) in un anno a Piacenza

Calo imprese leggero

Si conferma in lievissimo calo, anche nel secondo trimestre 2024, il numero delle imprese attive in provincia di Piacenza. Così come attestavano i dati del primo trimestre (-0,2% sullo stesso periodo del 2023), anche a fine giugno il saldo è risultato lievemente negativo, replicando quello stesso -0,2% che porta a 25.649 le unità attive, vale a dire 42 in meno rispetto al dato di chiusura del secondo trimestre dello scorso anno. Il calo delle imprese attive – come emerge dalle analisi dell’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia - ha riguardato soprattutto il comparto del commercio e l’agricoltura, mentre per gli altri settori si sono registrate generalizzate crescite, seppur contenute.

In dettaglio, il settore del commercio, con 5.513 imprese è risultato in calo dell’1,1% (-61 unità); flessioni, come si è detto, si sono poi registrate per l’agricoltura che, con 4.379 imprese, ha segnato un calo dell’1,6% (-73 unità). Di fatto invariate le attività di alloggio e ristorazione (1.871 imprese), mentre per le costruzioni si è registrato un aumento dello 0,9%, con le imprese salite a 4.632 (+40 unità). Sostanzialmente invariato il numero delle aziende della manifattura, a quota 2.393. I servizi alle imprese si sono attestati a quota 4.857, con una crescita dello 0,5% e tutti i segmenti in aumento o pareggio, tranne trasporti e magazzinaggio -4,4% e noleggio e agenzie viaggio -1%. In crescita dell’1% anche i servizi alla persona, con un saldo a 1.865 imprese, tranne il calo dello 0,9% nei servizi all’istruzione. L’indagine in base alla natura giuridica delle imprese evidenzia che le società di capitale attive a Piacenza, che rappresentano il 22,7% del totale, sono risultate 5.831 con un dato in crescita del 2,4% (+135 unità) rispetto al medesimo trimestre del 2023. Le società di persone, che rappresentano il 15,7% del totale delle imprese piacentine, si sono attestate a 4.019 unità, in calo del 2,7% (-111 unità). Infine, le imprese individuali, che rappresentano il 59,8% del totale, sono risultate 15.344, in calo dello 0,1% (-23 unità).

Pubblicato il 22 agosto 2024

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Sentieri e percorsi, sostegni a sette Comuni piacentini

Contributi sentieristica

Vivere lo straordinario spettacolo della natura, passo dopo passo, percorrendo uno dei tanti sentieri che compongono la rete escursionistica regionale: oltre 7mila chilometri tra Appennino e pianura, spesso all’interno delle aree protette. Ammontano a 450mila euro le risorse con cui la Regione ha finanziato 64 interventi di manutenzione della rete escursionistica emiliano-romagnola. Interventi che vanno dal diradamento della vegetazione alla manutenzione della segnaletica e delle staccionate, essenziali per mantenere i sentieri in buone condizioni, anche dal punto di vista della sicurezza. Questo l’esito di un bando promosso dall’Assessorato alla Programmazione territoriale, Forestazione e parchi lo scorso aprile, che prevedeva la concessione di contributi fino ad in massimo di 10mila euro. “Continua il nostro impegno a fianco dei Comuni per offrire a turisti e residenti sentieri sempre in buone condizioni e dunque più sicuri e più facili da percorrere - ha sottolineato l’assessora Barbara Lori -. Anche in questo modo vogliamo contribuire alla valorizzazione dello straordinario patrimonio ambientale di questa regione e renderlo concretamente fruibile ai tanti, sempre più numerosi, appassionati. Un turismo sostenibile che può essere anche una leva importante di crescita per le comunità locali a partire da quelle più periferiche dell’Appennino”. Rivolto a Comuni e Unioni di Comuni, il provvedimento prevedeva punteggi aggiuntivi per i sentieri che ricadono nel territorio di Comuni con minor popolazione; per i programmi che riguardano l’Alta Via dei Parchi, l’itinerario appenninico lungo oltre 500 km tra Emilia-Romagna, Toscana e Marche, e per quelli proposti in forma coordinata da più Comuni. Era anche prevista una priorità per gli interventi che interessano, per almeno il 50% del tracciato, il territorio di un’area protetta, di un sito di Rete Natura 2000, di un’area Unesco. Con questo bando salgono a oltre 1,4 milioni di euro le risorse assegnare dalla Regione in questa legislatura per la manutenzione della rete escursionistica.

I DATI PER PROVINCIA

Dei 64 interventi finanziati, 7 in provincia di Piacenza per un contributo complessivo di   45.911 euro; Alta Val Tidone ha ottenuto 10mila euro, Cerignale 4mila e 212 euro, Corte Brugnatella quasi 6mila, Ferriere 9mila e 984, Morfasso 10mila, Rottofreno quasi 2mila, Travo 3mila e 754 euro. Undici in quella di Parma per 98.343 euro; 11 in quella di Reggio Emilia per un importo totale di 87.125 euro; 10 nel Modenese con 93.193 euro. Nel territorio della Città metropolitana di Bologna sono stati finanziati 12 programmi di manutenzione con 73.816 euro; 10 in provincia di Forlì-Cesena con 38.233 euro. Infine due gli interventi nel Ravennate con contributi per 9.945 euro e uno nel Riminese per 3.431 euro. Al contributo regionale può essere affiancato il cofinanziamento dell’Ente beneficiario. I lavori devono essere realizzati entro la fine del 2024.

Pubblicato il 21 agosto 2024

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Africa Mission, Paola Gianotti testimonial alla Venice Marathon

Gianotti e Ruspantini nella sede di Piacenza

La pluricampionessa Paola Gianotti corre per Africa Mission Cooperazione e Sviluppo. Lo fa il prossimo 27 ottobre, partecipando alla Venice Marathon 2024: da anni il Movimento fondato da don Vittorione Pastori aderisce alla manifestazione con la campagna “Run for water, run for life”.
“Quest’anno l’obiettivo è raccogliere 10 mila euro per riabilitare cinque pozzi d’acqua nella regione ugandese del Karamoja – spiega il direttore Carlo Ruspantini – e siamo molto contenti e onorati di avere Paola Gianotti come nostra testimonial”.

Ciclista pluripremiata con ben quattro Guinness World Record alle spalle, Gianotti è legata ad Africa Mission da diversi anni: risale infatti al 2016 il suo viaggio in Uganda per il progetto “La speranza viaggia in bicicletta” che aveva portato la campionessa a distribuire 73 biciclette a 73 donne della regione del Karamoja. Le due ruote erano state acquistate con i fondi raccolti da Gianotti durate la sua impresa sportiva “48 Stati, 48 giorni, 48 bici” che l’aveva vista attraversare 48 Stati dell’America del Nord. Nel 2020 Gianotti aveva partecipato come testimonial alla Venice Marathon 2020, corsa in modo virtuale nei propri luoghi di residenza a causa del covid, mentre nel 2021 la campionessa aveva fatto tappa anche nella sede piacentina di Africa Mission Cooperazione e Sviluppo.

“Per me Africa Mission è una famiglia – spiega Gianotti – da sempre è nel mio cuore. Quest’anno ho deciso di partecipare alla Venice Marathon e di farlo con il Movimento perché mi piace unire lo sport alla solidarietà: penso sia più importante rispettare l’ambiente e il prossimo piuttosto che ottenere un nuovo record. Per me è questo a fare la differenza”.

Alla Venice Marathon comunque tutti possono partecipare: le prenotazioni per correre in una delle gare previste (la classica 42 chilometri, oppure la 21 o la 10 chilometri) sono già partite: per far parte della squadra di Africa Mission è possibile chiamare il numero 0523.499424 o scrivere una mail all’indirizzo .

Pubblicato il 20 agosto 2024

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Bollette più care, costi in aumento a luglio per le imprese

 Costi in aumento a luglio bollette

Nel mese di luglio, un piccolo ristorante della provincia di Piacenza ha speso l’1,1% in più sulla bolletta dell’energia elettrica rispetto al mese precedente. È questo uno degli esempi forniti dalla Camera di Commercio dell’Emilia sulla base delle stime effettuate da Unioncamere e dalla Borsa Merci Telematica Italiana a conclusione delle analisi sull’andamento della spesa per l’energia elettrica e sulle ricadute per alcune tipologie d’impresa. In luglio il prezzo di riferimento per l’energia elettrica (Pun) si è collocato dello 0,2% al di sopra di quello dello stesso mese del 2023 e in aumento del 8,9%rispetto al mese precedente. Gli oneri di sistema e le spese di trasporto, così come quelle relative alla gestione del contatore, non hanno registrato variazioni, in quanto includono componenti stabilite annualmente o trimestralmente da Arera e che sono state confermate per il terzo trimestre, mentre il costo della materia prima, sempre facendo riferimento al piccolo ristorante preso ad esempio, è aumentato dell’1,6%, con il risultato che il totale della bolletta per l’energia elettrica si è appesantito per quasi 130 euro in 30 giorni”. Andamenti non molto dissimili si riscontrano anche per altre tipologie di esercizi e attività produttive.

Una gastronomia (negozio alimentare di 50 mq, 7 kw di potenza e consumo 15.000 kWh), secondo la Camera di Commercio dell’Emilia, sulla base delle stime di Unioncamere e della Borsa Merci Telematica, ha registrato, a luglio, un lieve aumento dello 0,8%, con un incremento del costo della materia prima dell’1,3%. Sovrapponibili, in termini di variazioni registrate, gli incrementi sostenuti da un caseificio (450 mq, 70 kw di potenza e 130.000 kWh di consumo annuo), con un aumento del costo della materia prima dell’1,5% e un rincaro della bolletta, su base mensile, dell’1%. In aumento, poi, anche le spese per il gas naturale, sebbene, anche in questo caso, non vi siano state variazioni per gli oneri di sistema, le spese di trasporto e di gestione del contatore che includono, così come per l’energia elettrica, componenti stabilite annualmente e trimestralmente da Arera che sono state confermate per il trimestre in corso. Per le tre tipologie di attività analizzate per il gas naturale (ristorante, gastronomia e caseificio), gli incrementi mensili si sono collocati tra il 4% e il 4,1%. Le analisi della Camera di Commercio dell’Emilia sulla base delle stime Unioncamere e Bmti evidenziano, tra l’altro, che sia per l’energia elettrica che per il gas naturale, le offerte a prezzo variabile (sebbene in aumento in luglio) risultano complessivamente meno costose, in termini di spesa annua, rispetto a quelle a prezzo fisso (in calo a luglio).

Pubblicato il 20 agosto 2024

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Nuovi contratti in calo: -11,5% nel trimestre luglio-settembre

Nuovi contratti in calo

Sono 7.790 i nuovi contratti che saranno attivati dalle imprese piacentine nel trimestre luglio-settembre 2024, dato in calo rispetto allo stesso trimestre del 2023. Le analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia sui dati forniti da Unioncamere-Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sistema Informativo Excelsior, evidenziano, infatti, una diminuzione del numero di nuovi contratti del’11,5%, cioè 1.010 contratti in meno rispetto al luglio-settembre 2023. Osservando i dati relativi al trimestre considerato, le attivazioni previste si concentreranno per il 71,6% nel settore dei servizi: pur mantenendo il primato sul numero dei nuovi contratti, il comparto esprime dati previsionali in calo rispetto a quelli del trimestre luglio-settembre 2023, con 5.580 nuovi contratti (-13,9%). Nell’ambito dei servizi, la voce più importante è quella dei servizi alle imprese, con 2.290 nuovi contratti (-35,9%), seguita dal commercio con 1.710 nuovi contratti (+72,7%), dai servizi di alloggio e ristorazione con 880 nuovi contratti (-24,8%) e dai servizi alle persone con 700 nuovi contratti (-6,7%). Per l’industria, invece, i nuovi contratti saranno complessivamente 2.210 unità (-4,7%), di cui 1.790 nell’industria manifatturiera e public utilities (-4,8%) e 420 nelle costruzioni (-4,5%). Secondo quanto riportano le prime stime relative al mese di luglio, nel 20% dei casi, i nuovi contratti sono stabili, ossia a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nell’80% sono a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Delle 3.190 attivazioni stimate per il mese di luglio, il 9,7% (310 posizioni) interessa candidati con titolo di laurea e di Its, il 23,2% (740 posizioni) candidati col diploma di scuola media superiore, il 45,5% (1.450 posizioni) soggetti con qualifica di formazione o diploma professionale; continuano comunque a crescere anche le opportunità per i soggetti che hanno la scuola dell’obbligo (690 posizioni, il 21,6% dei nuovi contratti). Guardando l’area aziendale di inserimento, il 38,9% dei profili mensili ricercati è destinato alla produzione di beni ed erogazione del servizio, il 22,3% alle aree commerciali e della vendita, il 20,4% alle aree della logistica, il 13,2% alle aree tecniche e della progettazione, il 3,4% all’area amministrativa e l’1,9% alle aree direzione e servizi generali. Persiste, intanto, il gap tra offerta e domanda di lavoro: nel 48% dei casi, infatti, le imprese prevedono di incontrare difficoltà nel trovare i profili professionali desiderati, per i quali, nel 54% dei casi, è richiesta esperienza professionale specifica.

I PROFILI PIU’ DIFFICILI DA TROVARE

Tra i profili ad alta specializzazione, quelli più difficili da individuare sono: tecnici della salute (81,1% dei casi), tecnici in campo ingegneristico (nel 58,3% dei casi), specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie (58,3% dei casi). Nell’ambito dei servizi, di difficile reperimento appaiono le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (84,6% dei casi), gli operatori della cura estetica (nel 76,7% dei casi) e gli esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (nel 57,4% dei casi). Tra gli operai, invece, sono di difficile reperimento i fabbri ferrai costruttori di utensili (di difficile reperimento nel 91,9% dei casi), i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili (nell’88,4% dei casi) e gli operai specializzati in installazione e manutenzione di attrezzature elettriche ed elettroniche (nell’83,9% dei casi, di difficile reperimento).

Pubblicato il 19 agosto 2024

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