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Notizie Varie

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Alta Val Tidone, gli eventi di Natale

 Natale Alta Val Tidone

Un calendario come sempre ricco di eventi e magia attende l’Alta Val Tidone nel periodo natalizio, con appuntamenti e spettacoli per tutti i gusti e lo spirito di comunità e accoglienza che contraddistingue da sempre questo territorio. Il filo conduttore sarà l’intrattenimento per i più piccoli, come tradizione vuole, ma non mancheranno momenti di cultura e svago anche per i più grandi, senza dimenticare la possibilità degli acquisti di Natale nei mercatini tradizionali.

Primo appuntamento l'8 dicembre
Il primo appuntamento è programmato per l’8 dicembre a Nibbiano, in Piazza Martiri della Libertà, quando alle ore 15 partirà la Magic XMas Parade, un’allegra e colorata sfilata di Babbo Natale accompagnata dalla musica degli zampognari. Con l’organizzazione della locale associazione Curte Neblani sarà inoltre allestita un’area di giochi popolari per bambini (dalle 14.30) con merenda a base di pane e nutella, mentre i bar del paese prepareranno il panino con cotechino. Per tutto il giorno (dalle ore 10) saranno presenti i banchi del mercatino natalizio.

Il 15 dicembre ci si sposta a Trevozzo, nella parte più a valle del comune, con la caccia a Babbo Natale, un gioco coinvolgente che vedrà i bambini alla ricerca del vecchio dalla lunga barba bianca misteriosamente sparito (dalle ore 15). La locale Pro Loco, che avrà per l’occasione aperta la campagna tesseramenti, organizzerà gli stand con cotechini e non solo. Anche qui mercatino di Natale dalle 10 del mattino per tutto il giorno. Tradizionale pomeriggio della Vigilia di Natale a Pecorara, con la distribuzione dei regali ai bambini da parte di Babbo Natale, musica e intrattenimento con The Elf Show, dalle ore 15, con acrobazie e giocoleria. Pro Loco impegnata nell’organizzazione dell’aperitivo degli auguri e mercatino di Natale (il pomeriggio).
L’anno nuovo si apre con l’arrivo della Befana a Caminata, il 6 gennaio, e la distribuzione dei regali dalle ore 15. L’appuntamento sarà anche l’occasione per la premiazione dei concorsi “Il tuo presepe racconta”, aperto a tutti con informazioni sul sito visitaltavaltidone.it e del PresepeScuoleInsieme rivolto alle scuole locali. Alle 16.30 l’atteso appuntamento all’interno della chiesa parrocchiale con l’esibizione dello Spirit Gospel Choir in un emozionante concerto di arie natalizie.
“Il periodo natalizio più di altri - dichiara il sindaco Franco Albertini - nutre quei sentimenti di convivialità e condivisione su cui si fonda la nostra comunità. L’impegno, con questi eventi, è di rendere un momento di gioia ad ognuno di noi. Ringrazio di cuore, a nome dell’Amministrazione, la disponibilità delle varie associazioni e Pro Loco che anche in questa occasione si adoperano per il bene comune, le organizzazioni scolastiche e gli insegnanti per il loro coinvolgimento e tutti coloro che contribuiranno a rendere il Natale in Alta Val Tidone un momento di armonia per tutti i nostri concittadini e per chi vorrà venirci a trovare per gustare questo spirito e le nostre eccellenze”.

Pubblicato il 3 dicembre 2024

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L'assessore Groppelli nell’ufficio di presidenza di «Avviso Pubblico»

 Groppelli nomina

L'assessore alla partecipazione, cultura della memoria e della legalità Serena Groppelli è entrata a far parte dell'ufficio di presidenza dell'associazione “Avviso Pubblico”. La nomina è stata ratificata nei giorni scorsi, in occasione dell'Assemblea nazionale della rete degli enti locali contro mafie e corruzione - di cui fanno parte ad oggi quasi 600 soci - svoltasi a Torino nell'alveo dell'Assemblea Anci. “Avviso Pubblico - sottolinea Groppelli - rappresenta un punto di riferimento imprescindibile nel supportare le Amministrazioni locali in un percorso di sensibilizzazione, controllo e attenzione al rispetto delle regole che è fondamentale per le nostre comunità. L'impegno corale per la prevenzione e il contrasto alla criminalità organizzata fa sì che nessuna istituzione e nessun cittadino debbano sentirsi soli nel difendere i principi in cui credono, così come nel denunciare qualsiasi fenomeno o minaccia di illegalità. Il Comune di Piacenza collabora fattivamente con l'associazione, non da ultimo per i corsi di formazione e aggiornamento del personale in materia di anticorruzione; questo incarico mi darà modo di rafforzare ulteriormente il dialogo e la condivisione degli obiettivi già in atto”.

Pubblicato il 3 dicembre 2024

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Fondo regionale per l’affitto, contributi fino a 2mila euro

Fondo per laffitto 

Dieci milioni di euro per sostenere le famiglie in difficoltà nel far fronte alle spese per l’affitto, erogando un contributo fino a un massimo di 2mila euro, un dato in crescita rispetto ai 1.500 euro previsti dal precedente bando. A tanto ammontano le risorse del Fondo regionale per l’affitto 2024 che la Regione ha assegnato ai Comuni e alle Unioni dei Comuni capofila dei Distretti socio-sanitari. Questi a loro volta provvederanno a erogarle ai cittadini in possesso dei requisiti previsti, a partire da un’incidenza del canone di locazione sul reddito annuo non superiore al 25% e da una soglia Isee non superiore agli 8mila euro. Tale soglia poteva essere ridotta fino ad un massimo del 20% dai Distretti socio-sanitari (fino quindi a 6.400 euro).

“Continua l’impegno della Regione a fronte di un’emergenza abitativa in crescita e a un mercato degli affitti che tende ad escludere sempre più persone: famiglie monoreddito, giovani lavoratori, studenti, anziani - sottolinea l’assessora regionale alle Politiche abitative Barbara Lori -. Quest’anno per intercettare le situazioni di maggiore bisogno, in accordo con i Comuni tramite i rappresentanti dei tavoli provinciali per le politiche abitative, abbiamo abbassato la soglia Isee e aumentato l’importo del contributo. La Regione c’è, come c’è stata negli anni passati, ma è evidente che il nostro intervento da solo non basta. Ed è grave la totale assenza del Governo che nel 2022 ha azzerato il Fondo nazionale per l’affitto. Serve un Piano casa degno di questo nome capace di rispondere a bisogni diversificati e a partire dalle situazioni di maggior fragilità ma anche rivolte a lavoratori e studenti”. Sono complessivamente 27.706 le domande presentate per accedere ai contributi del bando 2024. Di queste quelle valide e che dunque possono entrare in graduatoria sono 16.006, mentre ai fini del riparto dei dieci milioni si sono considerate le 13.572 che rientrano nella soglia dei 6.400 euro di Isee, soglia comune a tutti i Distretti. A loro volta i Comuni potranno decidere di integrare le risorse regionali a disposizione per scorrere le graduatorie.

Pubblicato il 30 novembre 2024

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Imprese femminili in crescita a Piacenza

 Imprese femminili fine 24

Secondo le rilevazioni e le analisi della Camera di Commercio dell’Emilia, a fine settembre 2024, in provincia di Piacenza, si è attestato a 5.594 il numero delle imprese femminili attive, con un’incidenza del 21,8% sul totale delle imprese attive nel territorio. Rispetto al 30 settembre 2023, si riscontra una crescita dello 0,3%, in controtendenza con quanto avviene per l’Emilia-Romagna (-1%) e a livello nazionale (-0,6%). La graduatoria relativa alla maggior presenza di aziende “in rosa” assegna il primato al commercio con 1.393 unità produttive e con una quota del 24,9% del totale delle imprese femminili piacentine (in calo del 2,2%). Al secondo posto i servizi alle imprese, incidenti per il 19,1% sul totale e complessivamente in crescita dell’1,6%, con 1.067 unità.

In aumento le imprese femminili anche nell’ambito dei servizi alla persona con 931 unità (+ 1,9% in un anno, e quota del 16,6%), nella manifattura con 362 unità (quota del 6,5% e crescita del 3,4%) e anche nelle costruzioni con 203 unità (quota del 3,6% sul totale delle femminili e aumento della consistenza del 2,5%). In calo, invece, il settore primario che, pur assorbendo il 16,9% delle imprese femminili della provincia, con 943 unità, mostra una diminuzione dell’1,3% rispetto al settembre 2023. Per quanto riguarda la natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (69% del totale), seguite dalle società di capitale (18,3%) e dalle società di persone (11,1%). L’impresa femminile è valutata dall’indagine camerale anche in base al grado di presenza di donne, vale a dire secondo la percentuale di quote “rosa”, identificando tre gradi di presenza crescenti: “maggioritaria”, “forte” ed “esclusiva”. Sul totale delle imprese della provincia individuate come “femminili”, l’84,7 % delle attive è a presenza “esclusiva”, l’11,7% è a presenza “forte” e il 3,5 % è a presenza “maggioritaria”. La distribuzione territoriale delle imprese femminili (per comune e per aggregato) evidenzia la forte concentrazione numerica nel comune capoluogo, con 2.073 imprese e una quota del 37,1% sul totale delle imprese femminili della provincia.

Pubblicato il 3 dicembre 2024

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La violenza e la rinascita, quattro donne migranti raccontano in Prefettura la loro storia di sofferenza e coraggio

prefettura

“Queste donne hanno fatto due scelte: la prima è stata lasciare il proprio paese, l’altra è quella di venire qui a raccontarcele”. Sono storie di violenza, di guerra e di sofferenza quelle che Pelagie, Nadia, Mariama e Prisca hanno vissuto prima di compiere la scelta di lasciare il proprio paese e i propri affetti per approdare, non senza difficoltà, in Italia. Venerdì 29 novembre hanno ricevuto in dono dal prefetto Paolo Ponta una copia della Costituzione. “Se in tutto il mondo si applicassero i princìpi di uguaglianza sanciti da questa Costituzione – ha detto il prefetto – l’Italia e il mondo sarebbero posti migliori”.

Storie di libertà e coraggio

Sono in tutto nove le donne, provenienti da Costa d’Avorio, Nigeria, Gambia, Ucraina e Tunisia, che hanno partecipato al progetto “A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?” promosso dal Comune di Piacenza, tramite il Servizio Piacenza Giovani, insieme ad alcune cooperative e associazioni, e presentato venerdì mattina nel salone d’onore della Prefettura di Piacenza. “Sono storie di libertà e coraggio, di accoglienza e reciprocità – ha commentato il prefetto Ponta – chi viene accolto ha il diritto di pretendere rispetto per la propria identità e personalità, e ha il dovere di rispettare le leggi del paese che lo ospita. Da questa reciprocità deriva la civiltà. È la dignità umana il faro che ci deve guidare, lo dico soprattutto a noi uomini: rispettiamo la dignità degli altri per rispettare la nostra”.

Lingua italiana e orientamento

Il percorso, cominciato ad agosto 2023, è stato condotto da professionisti e volontari di Consorzio SolCo, cooperative Eureka, L’Arco, Auroradomus, L’Ippogrifo, Kairos, Strade Blu, consorzio Winner Mestieri, Centro di solidarietà della Compagnia delle Opere, Iress e associazioni “Mondo Aperto”, “Ok Club”, “Protezione della Giovane” e “Sentieri nel mondo”. Durante questi quindici mesi si sono susseguiti laboratori di apprendimento della lingua italiana, progetti di orientamento scolastico, orientamento al lavoro, tempo libero e relazioni interpersonali con attività extrascolastiche e laboratori di cittadinanza attiva. L’evento finale si terrà giovedì 5 dicembre presso la cooperativa Il Germoglio.

Cercare la libertà in noi stessi e costruirla per gli altri

“Sentirsi veramente liberi presuppone essere riconosciuti per ciò che si è”, ha detto l’assessora comunale al welfare Nicoletta Corvi, sottolineando “l’impegno a essere comunità, quella che ci fa percepire dipendenti gli uni dagli altri”. “Tutti – ha aggiunto – abbiamo bisogno che l’altro ci riconosca e ci legittimi. Il mio augurio per Natale è quello di cercare la libertà in noi stessi e costruirla per gli altri”. Sara Alberici e Monica Staboli del Consorzio SolCo hanno spiegato il percorso nel dettaglio per poi proiettare, davanti a una sala piena di donne migranti, studenti della Consulta provinciale e autorità militari, il filmato realizzato negli ultimi mesi con le testimonianze di Pelagie, Nadia, Mariama e Prisca.

Sensibilizzare la cittadinanza

“I principali obiettivi – hanno spiegato – sono stati riflettere, esprimere e condividere il proprio percorso di uscita dalla violenza e sensibilizzare la cittadinanza attraverso la registrazione e visione di materiale audiovisivo”. La seconda edizione del laboratorio sulla violenza, hanno detto, “l’abbiamo pensata come un’evoluzione del primo, dove era emerso che il rispetto è l’elemento chiave ed essenziale di una buona relazione in opposizione al concetto di violenza”. Quello che è stato presentato è “il prodotto di un intero percorso fatto da tanti pomeriggi passati insieme ed eventi realizzati in più di un anno”. “Abbiamo chiesto loro di mettersi in gioco raccontando la loro storia e rendendola una testimonianza per la cittadinanza in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, concludono.

Mediazione è capire le ragioni di chi parla

“Queste donne – racconta Giuseppina Schiavi della Protezione della Giovane – hanno un vissuto da portare avanti in un contesto diverso. Hanno perso le radici, non hanno più niente, nei paesi d'origine hanno lasciato anche i loro affetti. Oltre a vitto, alloggio e all’aiuto per i documenti, cerchiamo di dar loro gli strumenti che consentano loro di farcela da sole. Bisogna ascoltarle, dar loro fiducia e far vedere che crediamo alle loro storie. È un percorso che le condurrà a diventare delle buone cittadine italiane”. Rita Parenti di Mondo Aperto ha spiegato cos’è la mediazione culturale attraverso immagini e storie. "La mediazione culturale – ha detto – è capire le ragioni di chi parla. In una relazione non c'è uno che dà e uno che riceve, ma è uno scambio reciproco”.

Francesco Petronzio

Pubblicato il 30 novembre 2024

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