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Notizie Varie

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Partiti i lavori per il nuovo depuratore di Albarola

Depuratore

Sono partiti mercoledì 3 ottobre i lavori per la realizzazione del nuovo depuratore a servizio dell'abitato di Albarola nel comune di Vigolzone. L'impianto sostituirà quello andato distrutto durante la tragica alluvione del settembre 2015.
Il nuovo depuratore è tecnologicamente più avanzato e più potente rispetto a quello in uso in passato: è infatti progettato con una potenzialità di 500 abitanti equivalenti, mentre le Imhoff andate distrutte potevano servirne un massimo di 200.
L'intervento, dal costo complessivo di 321 mila euro, è finanziato al 50% dalla Regione Emilia Romagna e al 50 % da ATERSIR, l'agenzia territoriale che rappresenta tutti i Comuni della provincia e che regolamenta la gestione dei servizi idrici e di raccolta e smaltimento rifiuti stabilendo anche le priorità degli investimenti.
L'avvio dei lavori arriva dopo un percorso lungo e non privo di difficoltà, che ha richiesto il coordinamento tra diversi enti a vari livelli, oltre che lo sblocco dei fondi per finanziare l'opera. Il sindaco di Vigolzone Francesco Rolleri, esprimendo la propria soddisfazione per l'esito di questo processo, ha sottolineato l'ottimo lavoro svolto dai tecnici comunali per preparare gli atti di competenza del Comune, "attività che si è conclusa già da diverso tempo e che ci ha permesso di sollecitare in maniera continua a tutti livelli per la destinazione definitiva dei fondi". Anche il consigliere delegato Beatrice Ghetti, che è residente ad Albarola e che ha seguito l'iter di approvazione, ha commentato ringraziando i cittadini di Albarola per la pazienza dimostrata: "Ci sono voluti tanti mesi ma finalmente questi lavori saneranno una criticità grave per il nostro paese. Confidiamo nel fatto che l'attesa sarà ripagata dalle caratteristiche innovative dell'impianto di ultima generazione".

Pubblicato il 17 ottobre 2018

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Fiorenzuola, «ComiCantando» per il doposcuola

comicantando

Va in scena sabato 20 ottobre alle ore 21 al Teatro Verdi di Fiorenzuola "ComiCantando" con la Compagnia teatrale Comic Club e il gruppo musicale "inCanto libero". Regia di Graziano Arlenghi, direttore del coro Cristian Bugnola.
Il ricavato della serata, promossa dall'Oratorio San Fiorenzo, servirà per offrire il doposcuola gratuito ai ragazzi di elementari e medie.
Biglietti: platea euro 10, loggione euro 8.
Prevendite in segreteria parrocchiale (tel. 0523.982247) e alla biglietteria del Teatro Verdi (tel. 0523.985253).

L'evento gode del patrocinio del comune di Fiorenzuola.

Pubblicato il 15 ottobre 2018

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«Antichi organi», concerti ad Agazzano e a Croce Santo Spirito

Duo Riverberi

Nell'ambito della rassegna “Antichi Organi. Un patrimonio da salvare” (31^ Edizione) sono in programma sabato 13 e domenica 14 ottobre alle ore 21 i concerti per organo rispettivamente nella chiesa di Agazzano e nella chiesa di Croce Santo Spirito.
Ad Agazzano si esibisce il Duo Riverberi; all'organo, Stefano Pellini, al Sax soprano, Pietro Tagliaferri. Sarà presente il Coro “Schola Cantorum Paolo Guglielmetti” di Antonio Quero. Il progetto “Riverberi” nasce nel 2003 da un’idea di Pietro Tagliaferri e del compositore Massimo Berzolla: accostare il sax soprano all’organo con un consapevole progetto musicale, creando un repertorio unico e affascinante. L’attività del Duo si è sviluppata, con la presenza stabile di Stefano Pellini dal 2009, in circa cento ottanta concerti negli Stati Uniti, in Messico, Polonia, Austria, Germania, Spagna e nelle più prestigiose Rassegne organistiche italiane, riscuotendo ovunque unanime consenso.
L'altro concerto della XXXI^ Rassegna “Antichi Organi. Un patrimonio da salvaresi terrà  a Croce Santo Spirito doemnica 14 ottobre. All'organo Elena Sartori, al clarinetto Roberta Gandolfi.
Elena Sartori nata a Ravenna, si è diplomata in pianoforte, organo, direzione di coro e direzione d’orchestra formandosi con Daniel Chorzempa presso la Musik Akademie di Basilea e la Hochschule Mozarteum di Salisburgo e con Helmut Rilling presso la Bach Akademie di Stoccarda. Si è inoltre laureata in Storia della Musica all’Università di Bologna discutendo una tesi sui moderni indirizzi interpretativi del Canto Gregoriano con relatore il Prof. Nino Albarosa. Sue esecuzioni, interviste e conferenze musicologiche sono regolarmente trasmesse da BBC, RAI Radio 3 , RAI 5, Radio France e ZDF (Radiotelevisione tedesca) dove hanno meritato più volte menzioni e segnalazioni critiche importanti.
Gli interessi di Roberta Gottardi spaziano dalla musica del tardo barocco, eseguita con strumenti storici e rispetto della prassi esecutiva del tempo, a quella di oggi, alla quale si dedica sia come solista che in ensemble. E’ stata interprete di riferimento per lo spettacolo di teatro musicale Harlekin, di Karlheinz Stockhausen, concepito per un unico clarinettista-danzatore-mimo, vincitrice del primo premio al concorso promosso dalla Fondazione Stockhausen.
Tutti i concerti della rassegna “Antichi Organi. Un patrimonio da salvare” sono realizzati grazie al contributo di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Banca di Piacenza e hanno il Patrocinio della Provincia e del Comune di Piacenza.

Pubblicato il 12 ottobre 2018

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Istituto Agrario, terminati i lavori di riqualificazione

ranieri

Il Presidente della Provincia Francesco Rolleri, ha fatto visita all'istituto Tecnico Agrario Statale “G. Raineri – G. Marcora” di Piacenza per verificare di persona, insieme alla dirigente scolastica Teresa Andena, la conclusione dell'intervento di riqualificazione completato dall'Amministrazione. I lavori hanno riguardato prevalentemente gli infissi e gli impianti di illuminazione. Intervento che ha comportato un investimento di circa 400mila euro per 560 metri quadri totali di serramenti sostituiti, con l’aggiunta di oscuranti e aperture elettriche. L’intervento ha interessato gli infissi della palazzina destinata a segreteria, la vetrata d’ingresso e quelli del primo piano sia delle segreterie che dei servizi igienici. I nuovi serramenti sono costituiti da telai termici in alluminio, con vetri di sicurezza stratificati; nella palazzina delle aule, inoltre, il progetto ha riguardato anche la sostituzione dei vetri e dei sopraluci interni delle aule e dei laboratori posti al secondo piano.
“La riqualificazione di questo istituto – spiega Rolleri - rientra all’interno del programma di riqualificazione generale di tutti gli istituti scolastici di nostra competenza. Era un intervento prioritario, in considerazione dell’inadeguatezza della tenuta termica e del consumo energetico, che ha portato un miglioramento estetico e della sicurezza» “Ringrazio la Provincia – ha precisato la dirigente scolastica dell'istituto
Prof.ssa Teresa Andena – per l’impegno nel restituirci una struttura più moderna e per il conseguente miglioramento della qualità di vita degli studenti. Abbiamo un corpo docente di 300 insegnanti e 1600 studenti tra questa sede e quelle di Cortemaggiore, Castel San Giovanni e della casa circondariale. Il Campus è bellissimo ma cominciava a mostrare i suoi anni.”
La visita è stata anche l’occasione per gli studenti delle redazioni del giornalino scolastico “Vite” per un’intervista al Presidente ed ai tecnici sulle funzioni della Provincia. Puntuali, curiosi e precisi Lorenzo De Maria, Filippo Malvermi, Serena Panizzari ed Edoardo Rossi hanno incalzato il Presidente con domande sulla legge Delrio e sull’impiego dei risparmi conseguiti con gli interventi di miglioramento degli edifici scolastici.  

Pubblicato il 13 ottobre 2018

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«1918-2018,Vigolzone tra guerra e dopoguerra»

San Mario Martire Vigolzone Piacenza

Sono trascorsi cento anni dal 4 novembre 1918, giorno in cui si concluse uno dei conflitti più sanguinosi della storia, lasciando dietro sé un enorme strascico di morti, carestie, famiglie distrutte, nazioni prostrate. È da questa ricorrenza che ha preso le mosse l'associazione vigolzonese Culture per lo Sviluppo Locale per allestire la mostra "1918-2018. Per non dimenticare. Vigolzone tra guerra e dopoguerra", che sarà inaugurata il 14 ottobre nello spazio espositivo del centro civico comunale. Il lavoro è l'ideale continuazione di un'esposizione dedicata alla Prima Guerra Mondiale che la stessa associazione aveva presentato nel 2015, e mette a fuoco il periodo che va dalla disfatta di Caporetto fino agli anni immediatamente successivi la fine del conflitto, analizzandolo nella sua generalità, ma rivolgendo un'attenzione particolare alla situazione nel territorio di Vigolzone e alle condizioni della gente che qui viveva.
Con un appassionato e minuzioso lavoro di ricerca nei documenti degli archivi parrocchiali e comunali e negli articoli della stampa locale, Ferruccio Pizzamiglio, Liliana Cravedi, Roberta Milza e Andrea Rossi hanno ricostruito uno spaccato della vita di quei tempi, con i piccoli e grandi problemi che le persone dovevano affrontare quotidianamente.
Per rendere più chiara la trattazione e maggiormente accessibile la comprensione di quel complesso periodo storico e le implicazioni che la vittoria mutilata ha avuto per l'Italia negli anni successivi, i curatori hanno inserito diversi approfondimenti di carattere generale e riguardanti gli eventi più gravi che hanno coinvolto anche la comunità vigolzonese: l'arrivo dei profughi dopo Caporetto, i prigionieri di guerra e i campi di prigionia, i costi umani della guerra, gli orfani, l'epidemia di spagnola ecc. "Gli archivi ci hanno fornito numerosi e interessanti documenti - informa il presidente Pizzamiglio - e avremmo voluto inserirli tutti. Ragioni di spazio e di essenzialità ci hanno imposto una scelta drastica, ma siamo molto orgogliosi del lavoro compiuto e crediamo che valga la pena venire a Vigolzone per visitare la mostra".
La mostra sarà inaugurata domenica 14 ottobre alle ore 11 e potrà essere visitata fino al 4 novembre, il sabato dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 9.30 alle 12.30 oppure su appuntamento. Domenica 4 novembre sarà aperta sia al mattino che al pomeriggio.
Ingresso libero. Per informazioni si può contattare il presidente dell'associazione Ferruccio Pizzamiglio: tel: 0523 870727.
Oltre che con l'esposizione, Vigolzone celebra il centenario della fine del conflitto con lo spettacolo "Voci dal silenzio" che sarà portato in scena dalla compagnia Quarta Parete. Si tratta un reading animato che racconta brandelli di vita di giovani uomini strappati alle loro famiglie e finiti a morire in una guerra feroce. L'appuntamento è per venerdì 9 novembre alle ore 21 nel salone del Centro civico.

Pubblicato il 12 ottobre 2018

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