In occasione di San Martino, Giornata nazionale delle cure palliative, domenica 11 novembre l'Associazione Amici dell'Hospice di Borgonovo Val Tidone presenta il video "Hospice. Una casa per le cure palliative". All'incontro, in programma alle ore 17.30 all'Auditorium della Rocca Municipale, intervengono Francesco Botteri, amministratore unico di Asp Azalea, Raffaella Bertè, responsabile della Rete delle cure palliative di Piacenza, e Monica Patelli, presidente dell'Associazione Amici dell'Hospice. Saluti introduttivi dei sindaci Pietro Mazzocchi (Borgonovo V.T.) e Lucia Fontana (Castel San Giovanni). Alle ore 18.30 buffet di aperitivo.
Sabato 10 novembre, in più di 1.000 piazze, con una donazione di dieci euro è possibile sostenere il lavoro dei ricercatori e ricevere dai volontari AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) una confezione di cioccolatini creata appositamente da Lindt. Da lunedì 12 novembre la distribuzione prosegue in oltre 1.900 filiali UBI Banca su tutto il territorio.
A Piacenza i volontari Airc saranno presenti in piazza Cavalli e in piazzale Genova inizio Pubblico Passeggio. Nel resto della diocesi, banchetti saranno allestiti a Carpaneto (via Roma), Caorso (via Marconi 2/a), Fiorenzuola (corso Garibaldi), Gossolengo (piazza Roma) e Ponte dell'Olio (sagrato della chiesa).
"Dalle ceneri delle battaglie la rinascita di una patria": sabato 10 novembre al Cinefox di Caorso il Circolo Culturale Nicola Bombacci propone una serata commemorativa della I Guerra Mondiale con conferenza alternata da momenti musicali.
Interviene il ricercatore storico dott. Marco Cimmino. Nato a Bergamo nel 1960, laureato in storia medioevale e insegnante in una scuola secondaria superiore, Cimmino ha al suo attivo numerosi saggi di storia e tattica militare; alterna da sempre la professione alla sua attività di ricerca sulla prima Guerra Mondiale. Proprio in qualità di esperto della Grande Guerra, è chiamato a intervenire a numerose conferenze, anche all’estero. Tra i suoi libri possiamo ricordare “La battaglia dei ghiacciai”, “Breve storia della prima guerra mondiale”, “La conquista del Sabotino”, “Il centenario mancato della Grande Guerra”.
La proiezione di immagini e la narrazione storica di Cimmino sarà alternata da intermezzi musicali con il Coro Ana Alta Valnure, diretto dal maestro Edo Mazzoni. Il coro Ana Alta Valnure nasce a Bettola nel 1973 con il nome di Corale Bettolese, per merito di don Vincenzo Calda e di volontari amanti del canto corale di montagna. Nel 1985 la Corale assume il nome di Coro Valnure e realizza il gemellaggio con la sezione di Piacenza dell’associazione nazionale Alpini in congedo, diventando così la voce degli alpini piacentini. In questi anni il coro ha inciso un'audiocassetta nel 1994, pubblicato un libro di memorie e nel 2005 ha inciso il doppio CD “Come canta la mia valle”. Ha realizzato concerti in Italia e all’estero, partecipando a festival internazionali.
Interventi musicali saranno proposti da Lorenzo Z, Silvia Preda e Fabio Constantinescu, che ha appena pubblicato un nuovo disco.
Per la realizzazione della serata è stato fatto un lavoro di ricerca minuzioso, alla riscoperta di brani, poesie, lettere di guerra che saranno musicate per ricreare l’aspetto più suggestivo della Grande Guerra in memoria di chi è andato al fronte.
Per questa serata il Circolo Nicola Bombacci ha cercato di contenere al minimo il prezzo del biglietto, "perché - affermano gli organizzatori - la cultura deve essere per tutti e la storia della nostra Italia è di tutti noi".
Si intitola “Il dovere della Festa. I Farnese e gli effimeri barocchi a Parma, Piacenza e Roma (1628-1750)”, l’incontro in programma venerdì 9 novembre alle 17.30 a Palazzo Farnese, dove con l’ausilio di proiezioni video saranno illustrate le spettacolari architetture realizzate sotto l’egida della dinastia. Accanto al critico d’arte Alessandro Malinverni, interverranno Francesca Magri e Carlo Mambriani, curatori della mostra che, con lo stesso titolo, Fondazione Cariparma e il Complesso Monumentale della Pilotta hanno allestito a Palazzo Bossi Bocci a Parma. L’appuntamento di venerdì 9, introdotto dall’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi e dalla direttrice dei Musei Civici Antonella Gigli, si incentrerà in particolare sui video dedicati ai matrimoni farnesiani del 1628, 1690 e 1714. Sarà l’occasione, a partire dalla mostra in corso nella città ducale, di intraprendere un viaggio tra le due capitali del Ducato farnesiano, Piacenza e Parma, ma anche in un centro di potere quale Roma, per ripercorrere il legame tra arte e rilevanza politico-sociale, tra apparati sontuosi e scenografici di cui si è voluta lasciare una minuziosa testimonianza anche nei volumi dell’epoca.
L’esposizione in corso a Parma (strada al Ponte Caprazucca 4), visitabile fino al 16 dicembre, raccoglie documenti originali provenienti anche dalla Biblioteca Passerini Landi, dagli Archivi di Stato di Parma e Piacenza, dalla Biblioteca Palatina di Parma, ma anche esemplari originali conservati nelle collezioni artistiche della Fondazione Cariparma. Ad ingresso gratuito, è visitabile il martedì e giovedì dalle 15.30 alle 18 e il sabato e domenica anche dalle 10 alle 12.30.
“Un principe, uno stato: vita di Federico Landi”: viene presentato sabato 10 novembre alle 17, nel salone monumentale della Biblioteca Passerini Landi (Piacenza, via Carducci 14) il libro di Riccardo De Rosa, edito dal Centro studi della Valle del Ceno. Si tratta della prima biografia dedicata alla figura che governò lo Stato Landi tra il 1590 e il 1650: un personaggio colto e dalle mille sfaccettature, coinvolto in numerose vicende legate alla storia italiana ed europea, fu Commissario per i Feudi Imperiali e tutore del futuro Principe di Monaco, Onorato II e delle sue due sorelle, riuscendo sempre a mantenere, in un contesto politico spesso confuso, equidistanza, serietà e consapevolezza del proprio ruolo. L’autore, appassionato studioso della storia della famiglia Landi, ha raccolto in diversi anni di ricerche una documentazione in gran parte inedita, tra archivi italiani, spagnoli e francesi, testimoniando il perdurare del ricordo soprattutto nelle valli del Taro e del Ceno.
Riccardo De Rosa è dottore di ricerca in Storia sociale europeo dal Medioevo all’Età contemporanea. Lavora come consulente storico-genealogico e come consulente tecnico del Tribunale Civile di Milano. È membro della Association of Professional Genealogists con sede a Denver, nonché socio dell'Istituto Araldico Genealogico Italiano e socio corrispondente della Deputazione di Storia Patria per le Antiche Province Modenesi, sezione di Massa e Carrara e del Centro de Estudios Genealogicos e Historicos de Rosario (Argentina), oltre ad essere socio onorario del Centro Studi Val Ceno. Ha fondato, con la moglie Maria Rosaria, lo Studio di Ricerche Storiche e Genealogiche “Your Italian”. Ha pubblicato numerosi saggi, libri e articoli storici anche inerenti i Landi.
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