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Notizie Varie

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Attivo a Lugagnano l'ambulatorio infermieristico

 Lugagnano

E' attivo a Lugagnano l'ambulatorio infermieristico. Il servizio è inserito all'interno del poliambulatorio Ausl di via Bersani, all’ingresso dell’edificio del Comune. L’attività si svolge il martedì e giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00. L'ambulatorio è gestito da infermieri con l’obiettivo di rispondere ai bisogni assistenziali del cittadino attraverso l’erogazione di prestazioni infermieristiche.
Il servizio fornisce un punto di ascolto sanitario per le persone, che facilita l’orientamento e l’accessibilità ai servizi sanitari. Garantisce inoltre la presa in carico dei cittadini attraverso la continuità assistenziale tra ospedale e servizi sanitari territoriali. Per accedere, gli utenti possono telefonare al n. 0523.894005 prendendo accordi diretti con il personale infermieristico oppure possono lasciare un messaggio in segreteria telefonica, indicando nome, cognome e numero di telefono: saranno successivamente ricontattati dal personale. Il cittadino, munito di ricetta rossa del proprio medico di famiglia, potrà richiedere prestazioni quali iniezioni intramuscolari, sostituzione catetere vescicale, lavaggi cateteri venosi centrali e gestione PICC. "Esprimo grande soddisfazione - commenta il sindaco di Lugagnano Antonio Vincini - e un plauso all’Ausl per l’ampliamento dei servizi sanitari erogati ai cittadini. Certamente, l’attivazione del nuovo ambulatorio infermieristico ubicato all’interno del palazzo comunale agevolerà anche l’accesso ai residenti dei Comuni limitrofi”.

Pubblicato il 6 novembre 2019

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Cadeo, «I caduti riposino in pace, ma le nostre coscienze siano ben sveglie!»

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Una giornata segnata dalla pioggia scrosciante e dalla presenza di insoliti ombrelli colorati: sono i giovanissimi del Consiglio Comunale dei ragazzi che per la prima volta ha partecipato alle cerimonie di commemorazione dei caduti di tutte le guerre .
Domenica 3 novembre si è così tenuta una della tre giornate dedicate ai festeggiamenti del 4 novembre del Comune di Cadeo: un primo appuntamento vi è stato sabato con la visita ai cippi di Roveleto, la "Stanga" e la "Fossa" di Cortemaggiore, appuntamento conclusivo sarà invece martedì 5 alle ore 11 presso la Biblioteca "Osvaldo" dell'istituto Comprensivo di Cadeo con la visione degli elaborati degli studenti aperta a tutta la popolazione seguita dall'onore ai caduti presso il Monumento di Roveleto.
Le cerimonie commemorative sono frutto del lavoro sinergico tra Associazione Combattenti e Reduci della sezione di Cadeo, le Associazioni d'Arma, l'Istituto Comprensivo di Cadeo, che insieme alla Amministrazione Comunale hanno rinnovato anche quest'anno il loro impegno nell'organizzare questa giornata. "Sull'esempio dei nostri padri sentiamo di aver bisogno che alla guida del Paese vi siano persone oneste, coraggiose, degne di fiducia a cui affidare il nostro futuro - così ha aperto le commemorazioni Marco Bricconi, primo cittadino di Cadeo, affiancato dal vicesindaco Marica Toma e gli assessori Donatella Amici, Alessandro Genesi e Massimiliano Dosi -. Impegniamoci ad essere un degno esempio per non calpestare il passato e - ancora di più - per incoraggiare e guidare i nostri giovani a costruire un domani con coraggio e autenticità.
Diversi i temi toccati davanti ai monumenti: le guerre ingiuste odierne frutto di mire espansionistiche e di business, l'indifferenza che caratterizza buona parte della società e l'odio e la violenza che dilagano fuori e dentro la Rete: " Viviamo in un tempo in cui l'odio fa capolino anche negli angoli più impensati e si alimenta di parole malate che si propagano a una velocità impressionante. Parole malate e ingiuste, che a furia di sentirle ripetere o leggerle su uno schermo o su un quotidiano - a tanti appaiono vere-. Volendo colpire chi è altro da noi, non facciamo altro che disumanizzarci. Che i caduti riposino in pace, ma che le nostre coscienze siano ben sveglie e attente", così ha concluso Bricconi.

Pubblicato il 5 novembre 2019

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«L'infinito» in dialetto piacentino per celebrare i 200 anni della poesia di Leopardi

La Banca di Piacenza premierà la miglior traduzione. A Palazzo Galli la poesia sotto la lente dei docenti della «Cattolica»

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Per celebrare i 200 anni de "L’infinito" di Giacomo Leopardi, la Banca di Piacenza ha pensato di far cimentare i piacentini nella traduzione in vernacolo della famosa poesia.
Chi desidera farlo, può poi inviare alla Banca il testo de "L’infinito" in dialetto piacentino () entro il 30 novembre.
La traduzione scelta da un’apposita Commissione sarà pubblicata su Bancaflash e premiata con un riconoscimento particolare.

L'Istituto di credito cittadino ha celebrato l'anniversario della celebre poesia anche con un appuntamento nell'ambito dell'autunno culturale a Palazzo Galli: "Gli infiniti di Leopardi a 200 anni dalla creazione de L'Infinito" è stato il tema della conferenza che ha avuto come protagonisti il prof. Pierantonio Frare, docente dell'Università Cattolica e critico letterario, il prof. Roberto Diodato, filosofo teologico e docente all’Università di San Lazzaro, e Salvatore Dattilo.

I relatori hanno sottolineato come ci sia un po' di Piacenza nella scoperta di uno dei più grandi personaggi della letteratura italiana: il primo a rendersi conto della grandezza di Leopardi fu infatti il nostro letterato Pietro Giordani.
È stato lui a tenergli su il morale nei frequenti momenti di sconforto (c’è uno scambio epistolare molto bello fra i due), che lo sprona a scrivere perché ne intuisce il talento.

L’incontro in Sala Panini, dopo il saluto ai presenti a nome dell’Amministrazione della Banca portato da Emanuele Galba, si è aperto con l’avv. Dattilo che ha recitato - con lo stile che lo contraddistingue - "L’infinito", poi finito sotto la lente dei professori Frare e Diodato, ma solo dopo un altro momento di lettura di tre passi dello "Zibaldone" (1820-1821) che si ricollegano alla poesia di cui si celebra l’anniversario della sua composizione, avvenuta tra la primavera e l’autunno del 1819.
Con questo idillio - ha spiegato il prof Frare - Leopardi mette a tema il desiderio di infinito, che in quanto tale trascende la capacità di comprensione ma si può arrivare ad attingerlo attraverso la magia della poesia, che permette a Leopardi di sperimentare la felicità, con l’infinito che diventa avventura dell’immaginazione, con la perdita della coscienza di se stessi come annullamento.

E attraverso l’immaginazione e il linguaggio - ha argomentato il prof. Diodato - Leopardi esprime la profondità dell’uomo in modo mirabile e lo fa meglio di un filosofo, arrivando alla conclusione che l’infinito e il nulla sono la stessa cosa: «Il nostro destino è il nulla, è questa la partita che si gioca».
La conferenza si è conclusa con l’avv. Dattilo che ha di nuovo recitato "L’infinito" e l’idillio gemello "Alla luna".

Pubblicato il 4 novembre 2019

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Fiorella Mannoia a Piacenza coinvolge ed emoziona il pubblico

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Fiorella Mannoia, 65 anni, ma non li dimostra! Sempre in splendida forma, ha mostrato il meglio di sé anche nella tappa piacentina, al Politeama, il 30 ottobre, del suo “Personale Tour”.
Al suo attivo ben 39 album, l’ultimo dei quali si intitola appunto “Personale”. Un titolo che la dice lunga sulla personalità e la determinazione della Mannoia, sempre presente nel dibattito sociopolitico del nostro Paese, con prese di posizione precise, come ultimamente a difesa dei diritti delle donne che, nonostante si pensassero acquisiti, ancora a volte sono messi in dubbio.
Anche nel concerto di Piacenza è emerso il suo messaggio che traspare in tutte le sue canzoni, mai banali, sempre collegate alla vita e alla società.
Il Politeama, gremitissimo, ha espresso tutto il suo affetto verso la cantante che ha conquistato il pubblico segnando un ritorno molto gradito a Piacenza dopo alcuni anni di assenza.
L’inizio del concerto con “Il peso del coraggio”, ha dato il via alle grandi emozioni che si sono respirate nella serata soprattutto grazie alle sue parole in musica:
“E ho capito che non serve il tempo alle ferite
Che sono sempre meno le persone unite...
Chi ha torto e chi ha ragione quando un bambino muore...”.
I pezzi storici del suo repertorio, sempre attuali, come “I treni a vapore” di Ivano Fossati e “Povera patria” di Franco Battiato hanno espresso i temi sociali tanto cari alla cantante romana.
L’attenzione al mondo delle donne è emersa con la splendida canzone, scritta dalla stessa Mannoia, “Imparo ad essere una donna”. Altrettanto forte il suo messaggio contro la violenza di genere con “Nessuna conseguenza”.
Scatenata sul palco, Fiorella ha manifestato la sua eterna giovinezza, trascinata dalla band, in “Caffe nero bollente”, dove, togliendosi i tacchi, si lasciata andare in un ballo sfrenato.
Non sono mancate nel finale le canzoni leggenda: “Sally” di Vasco Rossi e “Quello che le donne non dicono” di Enrico Ruggeri.
In Sally l’accento di Fiorella sulle parole che sempre sprigionano sublimi suggestioni: “Perché la vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia..."
“Quello che le donne non dicono” è diventato un inno cantato insieme con il pubblico che ha manifestato alla cantante tutta la sua benevolenza.
Il finale con il “Cielo d’Irlanda” è stata l’occasione per la Mannoia di scendere in mezzo alle persone presenti in sala e concedersi all’abbraccio dei suoi fan.
Lo scrosciante applauso del pubblico a Fiorella e alla sua band, fra cui il musicista piacentino Luca Visigalli, ha concluso l’emozionante serata al Politeama.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 5 novembre 2019

Pubblicato il 4 novembre 2019

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Cena benefica per il progetto «Fratelli straordinari»

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Una cena benefica per sostenere il progetto "Fratelli straordinari", finalizzato a ragazzi e ragazze con fratelli o sorelle disabili e ai loro genitori: organizzata da Angsa (associazione nazionale genitori soggetti autistici) e Fondazione Pia Pozzoli - Dopo di Noi, è in programma sabato 9 novembre, nella parrocchia del Preziosissimo Sangue (Piacenza, via Zanella).
Per informazioni e adesioni (entro il 6 novembre): 328.3681734 (Licia) o 347.8457808 (Lucia).

Il progetto "Fratelli straordinari" si avvarrà della collaborazione dell’ortopedagogista Bert Pichal e si articolerà in una serie di incontri, rivolti sia ai genitori sia ai ragazzi, divisi per età.
“Questo percorso nasce - spiega Lucia Cervato di Angsa Piacenza – per fornire un supporto a famiglie con bambini con neurodiversità o disabilità e si rivolge in particolare ai fratelli di questi ragazzi, che finiscono spesso per sentirsi trascurati”.
Si vuole creare uno spazio esclusivo per i fratelli e le sorelle di ragazzi disabili, in cui possano divertirsi e giocare liberamente, esprimere i propri vissuti emotivi, condividere con i coetanei la propria esperienza, avere informazioni circa le particolarità che il proprio fratello presenta, ricevere strumenti pratici per migliorare la relazione con i propri familiari.
Parimenti si vuole creare uno spazio di riflessione per i genitori, in cui le mamme e i papà possano condividere con altre famiglie le proprie fatiche, riflettendo su bisogni, pensieri e desideri dei propri figli e considerando le sfide e le opportunità dell’essere un genitore di figli speciali.

Gli incontri guidati dal dott. Bert Pichal sono aperti a tutti i siblings della città e della provincia di Piacenza.
Per informazioni e adesioni : , cell. 366.9533096 -

Pubblicato il 4 novembre 2019

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