Il Generale di Divisione Massimo Zuccher, comandante della Legione Carabinieri "Emilia Romagna", saluta i carabinieri della provincia di Piacenza prima del suo trasferimento, quale Capo di Stato Maggiore, al Comando Carabinieri Tutela Forestale, Ambientale e Agroforestale. Il generale Zuccher ha fatto visita alla caserma di via Beverora, sede del Comando provinciale Carabinieri di Piacenza, dove è stato accolto dal Comandante provinciale, colonnello Pierantonio Breda, e dove ha incontrato tutti gli ufficiali, una rappresentanza dei Reparti dell’Arma della provincia, i comandanti dei Reparti Speciali provinciali e il personale in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Nell’occasione ha salutato i presenti, ringraziandoli per l’impegno e la dedizione che hanno profuso nel quotidiano assolvimento del servizio e ha espresso il proprio apprezzamento per i risultati conseguiti. Ha quindi rimarcato i valori militari, dell’onestà e della generosità, che devono costituire la cifra morale di ogni carabiniere, soffermandosi poi sull’importanza della vicinanza verso la popolazione, la dedizione e l’umanità a cui deve ispirarsi ciascun militare nell’adempimento del proprio dovere. Una attenzione al cittadino che deve essere costante, specie nelle località più remote del territorio provinciale dove, non di rado, l’Arma è l’unico presidio di Legalità. Successivamente, il generale Zuccher, accompagnato dal Comandante provinciale, ha poi incontrato il prefetto di Piacenza, Paolo Ponta, la procuratrice Grazia Pradella e il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, ai quali ha espresso la propria gratitudine per il loro costante supporto e la vicinanza istituzionale.
Un piccolo esercito di giovani volontari a Gragnano ha animato, nei giorni scorsi, la giornata dedicata a "Dona la spesa". L'iniziativa, come di consueto voluta da Mcl e Caritas ha infatti potuto avvalersi della collaborazione di ben 64 tra ragazzi e ragazze che si sono alternati davanti allo stabilimento della locale Coop richiamando clienti ad un gesto di solidarietà e riempendo così, grazie ai vari articoli di merce donata, le borse solidali. Si tratta delle borse che il Movimento Cristiano Lavoratori, in condivisione con i Servizi Sociali del Comune distribuisce alle famiglie in difficoltà residenti a Gragnano e seguite dai Servizi Sociali coordinati dall'Assistente Sociale Luisa Zioni e da Giulia Marzolini. “Il numeroso gruppo di studenti delle Scuole Medie coinvolti dall’assessore alla Pubblica Istruzione Francesca Grignano e aderenti, in parte, al progetto di sostegno al volontariato YoungerCard che il comune di Gragnano ha avviato da anni, è stato davvero edificante soprattutto per gli adulti - spiegano il sindaco Patrizia Calza e l'assessore ai servizi sociali Marco Caviati . Un esempio di come con entusiasmo e buona volontà si possa essere di aiuto alla comunità unendo al lavoro anche il divertimento. Ciò grazie anche agli adulti che hanno saputo coinvolgerli. A loro, ai ragazzi e al presidente di Mcl Umberto Morelli, che tanto si spende per aiutare chi è in difficoltà, sia a Gragnano che in comuni vicini, vanno come sempre i nostri ringraziamenti”.
Fiore all'occhiello della dieta mediterranea, l'olio extravergine di oliva è il condimento ricco di proprietà e benefici per la salute e l'organismo.
Domani, sabato 19 ottobre, dalle 10 alle 12 il Mercato Coperto di Campagna Amica in via Farnesiana,17 a Piacenza ospiterà un evento dedicato a questo prodotto che è considerato un elisir di lunga vita, per imparare a conoscerlo, gustarlo e abbinarlo.
Interverranno Matilde Garetti di Campagna Amica, il produttore dell’azienda agricola Petrarella Michelangelo Diodati che guiderà i presenti anche agli assaggi e, per un interessante focus sul biologico, Enrica Gobbi responsabile del Servizio Agroambiente di Coldiretti Piacenza.
LA PRODUZIONE NAZIONALE QUEST’ANNO La produzione nazionale di olio d’oliva quest’anno risentirà soprattutto della siccità al Sud e dovrebbe attestarsi quest’anno intorno ai 224 milioni di chili, una quantità che fa scendere l’Italia al quinto posto nella classifica dei principali Paesi produttori, secondo Coldiretti, Unaprol e Ismea. Buone notizie arrivano anche sul fronte della qualità che si annuncia ottima, grazie all’impegno delle circa 400 mila aziende agricole nazionali nel garantire un prodotto dagli standard elevatissimi, regalando all’Italia la leadership in Europa per il maggior numero di olio extravergine a denominazione in Europa (43 Dop e 4 Igp) con un patrimonio di 250 milioni di piante e 533 varietà di olive, il più vasto tesoro di biodiversità del mondo, sulla base dell’analisi Coldiretti. Seppur cresciuta negli ultimi anni, nella nostra provincia vi è una coltivazione molto modesta (circa 30 ettari a oliveto) che però si distingue per qualità.
I BENEFICI DELL’OLIO MADE IN ITALY, CRESCONO I CONSUMI
“Non è un caso – sottolinea Coldiretti - che lo scorso anno l’olio extravergine d’oliva 100% Made in Italy sia stato l’unico a crescere nei consumi dimostrando come i consumatori italiani abbiano premiato la qualità di un prodotto dalle caratteristiche organolettiche immediatamente percepibili. Un risultato che evidenzia come il nostro Evo non debba essere considerato più una commodity legata alla logica del prezzo, ma un vero e proprio alimento, che peraltro innumerevoli studi indicano come prezioso elisir di lunga vita, oltre che caposaldo della Dieta Mediterranea. Da qui la necessità di tenere alta la guardia contro ogni tentativo di speculazione che possono trovare terreno fertile nella scarsità di prodotto a livello mondiale, nell’inevitabile incremento delle quotazioni e nella riduzione del differenziale di prezzo tra l’olio extravergine italiano e quello dei principali paesi produttori”.
La Regione Emilia-Romagna ha attivato le procedure per garantire il diritto di voto ai cittadini con disabilità, gravi difficoltà motorie, impossibilitati a recarsi alle urne per gravi motivi di salute, ricoverati in ospedale e case di cura e detenuti. Il servizio è rivolto a tutte le cittadine e i cittadini iscritti nelle liste elettorali che necessitino di soluzioni particolari per poter esercitare il proprio diritto di voto.
VOTO A DOMICILIO
Gli elettori e le elettrici affetti da gravi infermità, tali che l'allontanamento dall'abitazione in cui dimorano risulti impossibile (ad esempio perché in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali), possono richiedere il servizio di voto a domicilio a partire da martedì 8 ottobre fino a lunedì 28 ottobre 2024. Gli elettori e le elettrici interessati devono far pervenire al sindaco del proprio Comune di iscrizione elettorale la domanda, attestante la volontà di esprimere il voto presso l’abitazione in cui dimorano, anche se l’abitazione in cui alloggiano si trova in un Comune diverso da quello nelle cui liste elettorali sono iscritti. La domanda deve pervenire al proprio Comune di iscrizione elettorale nel periodo compreso tra martedì 8 ottobre e lunedì 28 ottobre 2024, deve indicare l’indirizzo dell’abitazione in cui l’elettore dimora, un recapito telefonico, e deve essere corredata di copia della tessera elettorale e di idonea certificazione sanitaria rilasciata da un funzionario medico designato dagli organi dell’azienda sanitaria locale. Le disposizioni sul voto domiciliare si applicano nel caso in cui i richiedenti dimorino nell’ambito del territorio della regione.
VOTO DEGLI ELETTORI NON DEAMBULANTI
Gli elettori non deambulanti possono votare, nell’ambito del proprio Comune, presso qualsiasi sezione elettorale diversa da quella di iscrizione che sia allocata in sedi, appositamente segnalate, esenti da barriere architettoniche. Il cittadino non deambulante deve esibire la tessera elettorale, da cui risulti che è elettore del Comune in cui vota, e un’attestazione medica, rilasciata dall’Azienda sanitaria locale anche in precedenza per altri scopi o, in alternativa, la copia autentica della patente speciale di guida, purché dalla documentazione esibita risulti l’impossibilità o la capacità gravemente ridotta di deambulazione.
VOTO ACCOMPAGNATO
Gli elettori portatori di disabilità, fisicamente impediti nell’espressione autonoma del voto, possono votare con l’assistenza di un accompagnatore. Questi elettori possono recarsi in cabina con l’assistenza di un familiare o un’altra persona liberamente scelta, purché l’accompagnatore sia iscritto nelle liste elettorali di un qualsiasi comune della Repubblica. Sono da considerarsi ammessi al voto assistito da un accompagnatore: i ciechi, gli amputati delle mani; gli affetti da paralisi o da altro impedimento di analoga gravità. Sulla tessera elettorale dell’accompagnatore il presidente del seggio deve fare apposita annotazione dell’avvenuto assolvimento di tale funzione. Nessun elettore può esercitare la funzione di accompagnatore per più di un disabile.
VOTO IN OSPEDALE, SEGGI VOLANTI E SPECIALI
Negli ospedali e negli istituti e case di cura con almeno 200 posti letto è istituita una sezione elettorale per ogni 500 posti letto o frazioni di 500. Possono esercitare il loro voto nella sezione ospedaliera, se hanno fatto tempestiva richiesta al comune, oltre agli elettori ricoverati, anche gli elettori facenti parte del personale di assistenza dell’istituto di cura. Per le persone ricoverate negli ospedali e negli altri luoghi di cura con meno di 100 posti letto e per la raccolta del voto a domicilio vengono costituiti “seggi volanti". I seggi speciali sono istituiti nelle sezioni elettorali nella cui circoscrizione ci sono luoghi di cura (ospedali o altri istituti o case di cura) con almeno 100 e fino a 199 posti letto; nelle sezioni elettorali nella cui circoscrizione ci siano luoghi di detenzione e di custodia preventiva; presso le sezioni ospedaliere nelle quali sono ricoverati elettori che, a giudizio della direzione sanitaria, non siano in condizioni di recarsi alle urne per esprimere il voto.
Campeggia su una delle facciate della sede comunale di piazza Cavalli, lo striscione che riporta lo slogan “Piacenza non tratta”, esposto in questi giorni fuori dal Municipio per sottolineare l’adesione dell’Amministrazione alla Giornata europea contro la tratta degli esseri umani, che ricorre il 18 ottobre. La campagna di sensibilizzazione, promossa in Italia dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è occasione anche per ricordare il numero verde nazionale anti-tratta 800-290290, cui le persone che hanno bisogno di aiuto possono rivolgersi gratuitamente 24 ore su 24, contando su un servizio multilingue. In ambito locale è attivo da oltre 25 anni il progetto “Oltre la strada”, facente capo alla Regione Emilia Romagna e coordinato, sul nostro territorio, da due psicologhe dell’Unità operativa Promozione dell’Integrazione Sociale del Comune di Piacenza.
Alcuni dati
Nel 2023, questa rete di interventi sociosanitari volti all’assistenza e alla tutela delle persone vittime di grave sfruttamento lavorativo e sessuale ha permesso di intercettare in città 229 persone, di cui 143 (98 donne, 44 transessuali e una persona di genere non identificato) tramite approccio diretto dell’Unità di strada e 54 – di cui 41 donne di nazionalità nigeriana, 3 italiane, 2 rumene e una albanese, oltre a 3 transessuali – che, pur risultando non più prostituirsi in strada, hanno mantenuto i contatti con il servizio tramite il numero 334-1124627 dell’Unità affidata alla cooperativa “Lotta contro l’emarginazione Onlus” , che ha il proprio sportello presso la sede comunale di via Taverna 39, al piano terra, aperto dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 15. Altre 32 persone si sono rivolte al servizio tramite canali diversi: 13 donne ne sono venute a conoscenza tramite passaparola, 12 uomini tra clienti e partner delle donne che si prostituiscono in strada e 7 minori del loro nucleo familiare, oltre a 5 persone costrette a praticare l’accattonaggio.
Occorrono percorsi individualizzati
“Il progetto – spiega l’assessora Nicoletta Corvi – costruisce percorsi di supporto individualizzati, orientati ai bisogni e alle necessità di sicurezza della vittima, che viene incontrata singolarmente con l’ausilio di mediatori linguistici e culturali. La presa in carico può comportare l’accoglienza in strutture protette, l’assistenza sanitaria e il sostegno psicologico, nonché attività mirate all’ottenimento del permesso di soggiorno, orientamento lavorativo e alla formazione professionale, iniziative di integrazione sociale. Una struttura ad ampio raggio d’azione, resa possibile dalla collaborazione tra servizi ed enti territoriali che coinvolge anche l’ambulatorio di Medicina delle Migrazioni, le Commissioni territoriali per la protezione territoriale e tutte le realtà istituzionali che possono contribuire ad aiutare le vittime ad affrancarsi e riemergere dal baratro dello sfruttamento”.
Il progetto Common Ground
Il Comune di Piacenza, attraverso un’apposita convenzione con il Consorzio Sol.co, è parte anche del progetto interregionale “Common Ground” di cui è capofila il Piemonte, mirato ad assistere le persone – vittime o potenzialmente tali – di situazione di sfruttamento occupazionale, lavoro sommerso e caporalato, cui vengono offerti colloqui individuali e supporto legale. L’équipe multidisciplinare è composta da un coordinatore, due operatori-educatori e un esperto legale. Le principali attività sono quelle di informazione e sensibilizzazione sul diritto del lavoro (contratto da dipendente, lettura busta paga, diritti quali ferie, malattia, permessi, riconoscimento e gestione infortuni), ma anche l’inserimento lavorativo grazie ai percorsi di orientamento e alla possibilità di attivare tirocini – nove quelli già avviati – con Winner Mestieri, nonché corsi di formazione, tra cui quelli di lingua italiana, con Aeca.
Le persone non sono merce
Al 31 agosto di quest’anno, già 243 persone hanno beneficiato del progetto, soprattutto con riferimento all’acquisizione di consapevolezza e nozioni utili a prevenire o contrastare situazioni di sfruttamento. Di queste, 52 hanno effettuato colloqui di orientamento e accompagnamento, portando alla formalizzazione di 5 querele nei confronti del datore di lavoro. E’ stato attivato uno sportello dedicato (contattatabile alla mail e al numero di tel 329-7058399) e sono stati organizzati momenti di incontro con la presenza di mediatori linguistici presso i centri di accoglienza, nonché con i diversi servizi – Unità di strada, strutture di accoglienza notturna maschili e femmili, Caritas, Unità operativa di Medicina delle Migrazioni – che posssono costituire un osservatorio privilegiato su potenziali casi di sfruttamento. Perché, come recita uno degli slogan sullo striscione esposto dalle finestre del Municipio, “People are good, not goods”: le persone sono buone, non sono merce.
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