Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Notizie Varie

Notizie Varie

Parte il fondo affitto 2021 della Regione per pagare il canone di locazione di casa

fondo affitti

Al fianco delle persone e delle persone più in difficoltà, soprattutto in questo momento, con le conseguenze della pandemia che per tanti si traducono in un peggioramento delle condizioni di vita. La Regione Emilia-Romagna, grazie a ulteriori risorse statali, destina altri 11 milioni e 600 mila euro a chi fatica a pagare l’affitto avviando per il 2021 il Fondo sociale dedicato. Si aggiungono ai 17,6 milioni di euro erogati con il Fondo Affitto 2020, per quasi 30 milioni di euro complessivi dall’inizio della pandemia. Risorse messe a disposizione di Comuni e Unioni di Comuni, che potranno sia scorrere ed esaurire le graduatorie pregresse sia aprire nuovi, specifici bandi per raccogliere nuove richieste. A beneficiarne potranno essere famiglie e persone in difficoltà economica che, anche a causa dell’emergenza sanitaria, hanno subito la perdita o una consistente riduzione del reddito e non riescono a pagare il canone di locazione della casa in cui abitano. La Giunta regionale ha dunque varato il nuovo Fondo Affitto.

I cittadini, una volta pubblicato il bando delle varie amministrazioni comunali, potranno fare domanda per avere un contributo fino a tre mensilità, per un tetto massimo di 1.500 euro. Le domande saranno articolate in due graduatorie distinte: la prima, a cui viene inizialmente riservato il 60% delle risorse complessive, dedicata a coloro che, con un Isee annuo fino a 35 mila euro, hanno subito un calo del reddito a causa del Covid; la seconda per i nuclei familiari con reddito Isee inferiore a 17 mila euro, in questo caso a prescindere dal calo reddituale. In caso di calo del reddito potranno fare richiesta del contributo anche gli inquilini degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. “La crisi pandemica sta determinando un grave aumento della difficoltà economica e delle diseguaglianze- sottolinea la vicepresidente della Regione con delega al Welfare, Elly Schlein-. Un numero crescente di persone e famiglie ha visto ridursi o scomparire le proprie fonti di reddito e si attende un periodo di difficoltà diffusa. Si pone drammaticamente il problema di sostenibilità delle spese per la vita quotidiana e il rischio di un allargamento ulteriore della povertà che incide sulle capacità economiche delle famiglie in affitto”. “Interveniamo dunque avviando subito il Fondo Affitto 2021 con importanti risorse per misure di sostegno, affinché gli effetti della pandemia non sfocino in un aumento delle diseguaglianze economiche e sociali di lungo periodo, anche e soprattutto in relazione alle spese abitative - conclude Schlein -. É quello che stiamo facendo dall’inizio della pandemia, stanziando già quasi 30 milioni per l’affitto tra risorse regionali e statali, ed è quello che intendiamo continuare a fare”. Destinatari dei contributi sono le persone singole o i nuclei familiari che si trovano in difficoltà economiche per perdita del lavoro, cassa integrazione o stato di mobilità, oppure lavoratori precari o stagionali che hanno subito la riduzione dell’orario di lavoro, ma anche coloro che hanno redditi molto bassi (Isee annuo fino a 17.154 euro).

I contributi sono cumulabili con quelli eventualmente ricevuti con il Fondo Affitto 2019 o 2020. La domanda di contributo deve essere presentata al Comune dove si trova l'abitazione, una volta che questo ha pubblicato il bando; la Regione sta predisponendo una piattaforma web attraverso la quale, in alternativa, presentare la domanda. Un’importante novità per facilitare l’accesso ai contributi e per costruire un quadro più aggiornato e completo dei fabbisogni a livello regionale. Per ottenere il contributo, si deve avere la cittadinanza italiana o quella di uno Stato appartenente all’Unione europea o, per i cittadini extra Ue, il permesso di soggiorno; risiedere oppure essere domiciliati in Emilia-Romagna; essere in possesso di un regolare contratto di affitto in un comune della regione; dichiarare un reddito Isee fino a 17.154 euro senza necessità di dimostrare cali del reddito per causa Covid; oppure fino a 35mila euro, autocertificando in questo caso con adeguata documentazione (buste paga o fatture) la diminuzione del reddito di almeno il 20% nei mesi di marzo, aprile, maggio 2020, rispetto al medesimo trimestre 2019. Per presentare la domanda si potrà allegare il reddito Isee 2020 o 2021.

Pubblicato il 19 gennaio 2021

Ascolta l'audio

Appennino, 22 attività turistiche riceveranno ristori

 aiuti allappennino

Un contributo una tantum di 5mila euro a favore di 298 imprese del settore dell’ospitalità turistica in Appennino, per una cifra complessiva che sfiora il milione e mezzo di euro. Arriveranno direttamente sul conto corrente degli operatori delle strutture ricettive montane, i fondi stanziati da Viale Aldo Moro per aiutare queste imprese a fronteggiare i pesanti contraccolpi economici della pandemia per poi ripartire in sicurezza il prima possibile. È l’esito del bando varato nei mesi scorsi dalla Regione per dare una boccata d’ossigeno ai gestori delle strutture turistico-ricettive situate nelle località di montagna, che l’anno scorso hanno visto contrarsi drasticamente il proprio giro d’affari a causa della prolungata interruzione e/o chiusura dell’attività in conseguenza delle misure restrittive adottate per contrastare la diffusione del Coronavirus. La misura di sostegno, che rientra nel pacchetto di ristori da 42 milioni di euro stanziati dalla Regione per dare una mano alle imprese dei settori economici più colpiti dall’emergenza sanitaria (bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari, agenzie di viaggio e maestri di sci, ecc.) riguarda alberghi, campeggi, villaggi, residenze turistiche, affittacamere, ostelli, rifugi alpini ed escursionistici che operano nei 119 comuni montani dell’Emilia-Romagna. Già avviate le procedure per l’erogazione dei contributi, che saranno accreditati direttamente tramite bonifico bancario sui conti correnti dei beneficiari entro le prossime settimane.

“La Regione - sottolinea l’assessore al Turismo, Andrea Corsini - è al fianco delle imprese che più stanno soffrendo per le pesanti ricadute economiche della pandemia, come appunto quelle del settore turistico-ricettivo nelle zone di montagna, che anche in queste settimane devono fare i conti con il quasi totale azzeramento della domanda per la chiusura degli impianti sciistici decisa da governo. Ciò, per ironia della sorte, proprio in un periodo caratterizzato da condizioni ambientali estremamente favorevoli agli sport invernali e alle altre attività all’aria aperta per le abbondanti nevicate delle scorse settimane. Con questa iniezione di liquidità vogliamo dare un segnale concreto di vicinanza a questa categoria di operatori economici, per aiutarli a ripartire il più velocemente possibile”.

“Fare impresa nelle zone appenniniche - aggiunge l’assessore regionale alla Montagna, Barbara Lori - richiede uno sforzo supplementare per colmare gli svantaggi territoriali e una disomogenea organizzazione dell’offerta turistica. Questo bando è stato predisposto per dare un sostegno immediato e concreto alle imprese del sistema turistico dell’Appennino, ma vuole essere anche un atto di fiducia verso tutti quegli imprenditori che, investendo nelle zone di montagna, contribuiscono a creare nuove opportunità di lavoro, di sviluppo economico e di valorizzazione di una parte del territorio di particolare pregio ambientale, paesaggistico ed enogastronomico”. Per partecipare al bando le imprese, di qualsiasi forma giuridica, dovevano essere iscritte al registro e/o repertorio delle attività economiche (Rea) delle locali Camere di commercio e aver accusato tra 1° marzo e il 31 maggio 2020 un calo del fatturato superiore del 30% rispetto allo stesso periodo del 2019. Per quanto riguarda la tipologia di imprese che beneficeranno del ristoro regionale, su un totale di 298 domande, gli alberghi sono 194, seguiti da affittacamere (51), campeggi (26), ostelli (11), residenze turistiche (8), rifugi alpini (4) e villaggi turistici (2) e rifugi escursionistici (2). Questa, invece, la ripartizione degli aiuti per provincia (tra parentesi il numero di domande accolte): Modena 400.000 euro (80), Bologna 330.000 (66), Reggio Emilia 200.000 (40), Forlì-Cesena 190.000 (38), Parma 150.000 (30), Piacenza 110.000 (22), Rimini 60.000 (12) e Ravenna 50.000 euro (10).

Pubblicato il 18 gennaio 2021

Ascolta l'audio

«Mettiamo radici per il futuro», già piantati 13mila alberi nel Piacentino

 alberi

Già 360mila alberi piantati in poco più di tre mesi – dal 1 ottobre 2020 all’11 gennaio 2021 -, di cui quasi 100mila grazie alla campagna natalizia “Aggiungi un albero ai tuoi regali”. Sono le cifre di “Mettiamo radici per il futuro” il piano voluto dalla Regione per incrementare la superficie boschiva e le aree verdi dell’Emilia-Romagna e dare così un contributo alla lotta al cambiamento climatico, migliorare la qualità dell’aria e la qualità paesaggistica del territorio. E che ora, dopo la pausa “tecnica” di gennaio, mese inadatto alla piantagione, ripartirà a pieno ritmo con l’avvio della prima tranche di finanziamenti pari a oltre 600mila euro. “Nonostante l’emergenza sanitaria e le difficoltà create dal maltempo- sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo- si è registrato un vero e proprio boom nel periodo delle feste natalizie, grazie all’iniziativa “Aggiungi un albero ai tuoi regali”, che da sola ha consentito di mettere a dimora circa 100mila nuove piante. Ciò a dimostrazione della grande sensibilità e della cura degli emiliano-romagnoli per l’ambiente. Ora l’obiettivo è raggiungere quota 500mila alberi distribuiti entro il prossimo 15 aprile”. Il piano, per la cui realizzazione la Giunta regionale ha stanziato complessivamente 14,2 milioni di euro, prosegue infatti nel 2021 con l’avvio del primo step di interventi, in programma fino al 15 aprile prossimo, e la messa in cantiere della fase successiva, che prenderà avvio il prossimo autunno. Un calendario serrato fissato nero su bianco in una delibera approvata dalla Giunta regionale che estende all’intero 2021 l’operatività del bando iniziale per garantire la prosecuzione dell’attività delle 18 aziende vivaistiche già accreditate che hanno confermato l’adesione alla campagna e che assegna a ciascuna di esse la propria quota-parte dei 625mila euro disponibili per proseguire a ritmo sostenuto con le nuove piantagioni nei primi mesi del nuovo anno. L’importo della seconda tranche 2021 è invece fissato in 1 milione di euro, per un totale quindi di 1.625.000 euro a disposizione per l’intero anno. “Si tratta di risorse che oltre a dare seguito a un grande progetto collettivo- prosegue Priolo- si affiancano a pieno titolo alle misure previste per migliorare la qualità dell’aria e messe in cantiere dal Patto per il Lavoro e il Clima sottoscritto prima di Natale con tutte le parti sociali e che punta a fare dell’Emilia-Romagna l’“orizzonte verde” del Paese, con oltre 10 mila ettari di verde in più nell’arco di quattro anni e 45mila tonnellate di CO2 all’anno in meno”.

Le ripartizione dei fondi

Per favorire una maggiore biodiversità, incrementare la disponibilità delle specie di alberi da piantare e incentivare la massima adesione al progetto si è proceduto inoltre a un aggiornamento della tabella delle essenze forestali selezionate per l’impianto, con l’inserimento di numerose nuove specie arboree autoctone. Per quanto riguarda i finanziamenti 2021, ecco la ripartizione per provincia dei 625mila euro disponibili per il primo step del piano regionale: Piacenza 56.094,15 euro, Parma 79.572,76, Reggio Emilia 69.150,73, Modena 86.905,86, Bologna 122.589,96, Ferrara 60.896,39, Ravenna 53.218,52, Forlì-Cesena 60.745,24 e Rimini 35.826,39 euro. La seconda tranche da un milione di euro per la prosecuzione del piano è così ripartita: Piacenza 89.750,63, Parma 127.316,42, Reggio Emilia 110.641,17, Modena 139.049,38, Bologna 196.143,94, Ferrara 97.434,23, Ravenna 85.149,64, Forlì-Cesena 97.192,38 e Rimini 57.322,22 euro. Per finire, ecco il dettaglio della distribuzione delle piantine sul territorio regionale, con i dati aggiornati all’11 gennaio 2021. In totale sono 358.917. La provincia con il più alto numero di consegne è Reggio Emilia (68.946), seguita nell’ordine da Parma (64.917), Modena (59.328), Bologna (53.790), Forlì-Cesena (47.459), Ferrara (18.295), Ravenna (17.903), Rimini (14.862) e Piacenza (13.417).

Pubblicato il 17 dicembre 2021

Ascolta l'audio

Un anno di escursioni lungo il Sentiero del Tidone e i sentieri valtidonesi

 Valtidone lentamente

Ripartire dalla Val Tidone, attraverso escursioni a piedi e in bicicletta che si snodano nella vallata lungo il Sentiero del Tidone e altri sentieri immersi nella natura. È questo l’obiettivo di “Val Tidone lentamente”, progetto creato e coordinato dall’Associazione Sentiero del Tidone insieme al team di guide escursionistiche ambientali esperte Mirna Filippi, Annalisa Guaraldo (gruppo 'I Calcaterra'), Laura Ferrari (gruppo 'I Calcaterra'), Giuseppe Noroni (gruppo 'I Calcaterra') e Massimiliano Bravi. Oltre 20 escursioni da marzo a dicembre 2021, alla scoperta di piccoli gioielli naturalistici, culturali e anche enogastronomici. Il 2020 appena concluso è stato un anno difficile e doloroso, un anno che ha condizionato anche viaggi e spostamenti. Ma proprio queste nuove prospettive hanno fatto riscoprire a molte persone la gioia di viaggiare vicino a casa o in luoghi distanti dalle classiche mete turistiche: tanti infatti gli accessi al Sentiero del Tidone durante la bella stagione. Un notevole interesse che ha acceso la lampadina ai volontari dell’Associazione Sentiero del Tidone.

“Abbiamo contattato le due guide escursionistiche ufficiali del Sentiero del Tidone Mirna Filippi e Annalisa Guaraldo che a loro volta hanno sensibilizzato altre guide del gruppo ‘I Calcaterra’ di cui Annalisa fa parte, e abbiamo chiesto la loro disponibilità per pensare ad un circuito di escursioni in Val Tidone – commenta Daniele Razza, presidente dell’associazione ‘Sentiero del Tidone’ - da lì è partito il tutto. Grazie a loro, alla nostra associata Greta Cavallari, consulente di comunicazione e fondatrice di Travel Val Tidone, al grafico e ai vari consiglieri dell’associazione, stiamo organizzando oltre venti escursioni: è una novità assoluta per la Val Tidone perché è la prima volta in cui si realizza un circuito di questo tipo che abbraccia tutti i mesi da Marzo a Dicembre. Durante questo secondo lockdown abbiamo lavorato continuativamente sul progetto e speriamo che la pandemia non ostacoli quanto abbiamo organizzato. Abbiamo messo insieme le capacità e le conoscenze delle guide, tutte ufficialmente riconosciute ed abilitate, alle peculiarità di tutto il territorio della vallata, attraversato dal Sentiero del Tidone, per farlo conoscere nella sua interezza. Ringraziamo fin d’ora tutti i soggetti che hanno dato la propria adesione nel potenziare queste escursioni che permetteranno di conoscere meglio gli aspetti naturalistici, storici ed enogastronomici di cui è ricca la Val Tidone. Questo è il primo dei progetti importanti a livello di vallata e provinciale che intendiamo promuovere e portare avanti, auspicando nella collaborazione di tutti, per lo sviluppo del territorio”.

Il calendario completo delle escursioni sarà presentato nelle prossime settimane, in base alla situazione legata alla pandemia Covid-19 e alle relative restrizioni. La speranza degli organizzatori è quella di poter realizzare questa serie di escursioni che saranno a numero chiuso e rispetteranno tutte le normative anti-assembramento. L’iniziativa coinvolgerà diversi attori sul territorio: associazioni, enti, Amministrazioni, aziende e privati che credono nelle potenzialità della Val Tidone come meta turistica.

Pubblicato il 17 gennaio 2021

Ascolta l'audio

Gli Alpini di Piacenza a sostegno della Fondazione Pia Pozzoli

fondazione pia pozzoli

La presidente Vittoria Albonetti e il vice presidente Marco Tanzi si sono recati al Campo Daturi, in occasione della conclusione dell’iniziativa natalizia promossa dal gruppo Alpini Piacenza e dell’Associazione Marinai d’Italia, a sostegno della Fondazione.
Nelle settimane precedenti le festività, gli Alpini hanno raccolto dolciumi e una somma in denaro che sono stati consegnati a Albonetti e Tanzi.
“Dobbiamo ringraziare gli Alpini della loro generosità e spirito di solidarietà, spero che sia possibile continuare la collaborazione avviata quest’anno” ha detto la presidente Albonetti. Gli alpini, da parte loro, si sono detti intenzionati a ripetere l’allestimento dell’albero di Natale al campo Daturi, rendendolo ancora più bello, così di mantenere vivo il legame instaurato con la Pia Pozzoli.
I dolciumi sono stati distribuiti a soci della Fondazione, quali AIAS, La Gemma, Madonna della Bomba, Cohousing di via Mascaretti, il centro socioriabilitativo Unicoop di via Scalabrini.

Pubblicato il 17 gennaio 2021

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente