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Notizie Varie

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Si rafforza la collaborazione fra il CSVERnet e il Forum del Terzo settore

 firma volontariato terzo settore



Le due realtà, fondamentali connettori delle diverse attività del terzo settore emiliano-romagnolo, rappresentate dal Portavoce del Forum regionale Fausto Viviani e dalla Presidente di CSVERnet Laura Bocciarelli, hanno firmato un protocollo d’intesa triennale costruito insieme per potenziare il dialogo e la capacità di essere uno strumento di sostegno per le associazioni e per la comunità.
Un passo particolarmente importante al termine di un anno in cui il ruolo del volontariato e del Terzo Settore è emerso come non mai, parte fondamentale del sistema che ha permesso di arginare le conseguenze della pandemia. A livello sanitario e di tenuta sociale, senza il terzo settore, il 2020 sarebbe stato ancora più complesso di quanto non sia stato. Questo ruolo, questa capacità di capire le esigenze e di dare risposta ora saranno ulteriormente valorizzati dal potenziamento della collaborazione fra il Coordinamento regionale dei Centri di Servizio per il Volontariato e il Forum del Terzo settore Emilia-Romagna.
Il Coordinamento dei CSV, costituito a dicembre 2016, ha la finalità di promuovere un costante miglioramento quantitativo e qualitativo dei servizi erogati alle associazioni, razionalizzando l’impegno delle risorse umane ed economiche dei CSV. Supporta gli stessi nella relazione con i diversi soggetti del sistema, facilita e promuove il confronto tra i CSV in modo da individuare e condividere buone pratiche operative e favorisce il dialogo dei CSV con i diversi interlocutori territoriali.
Il Forum del Terzo settore rappresenta le principali reti di volontariato, di promozione sociale, di solidarietà internazionale e cooperazione sociale presenti nel territorio regionale; è un’articolazione del Forum Nazionale ed è riconosciuto come l’Associazione di Enti maggiormente rappresentativa sul territorio.
Il protocollo d’intesa, che le due parti s’impegnano a rivedere semestralmente per valutarne l’efficacia ed eventuali aggiustamenti in corsa, prevede che il
Coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato e il Forum Terzo Settore lavorino insieme per valorizzare e sostenere le rispettive funzioni attraverso momenti di confronto.

Avere progetti comuni


L’accordo spinge verso la costruzione di progetti comuni, con l’impegno di realizzare almeno un’iniziativa pubblica all’anno su temi di pubblico interesse.
Inoltre, si lavorerà per progettare momenti formativi e divulgativi collettivi, rivolti ai due gruppi dirigenti, con approfondimenti su argomenti specifici del terzo settore. Questo sforzo sarà declinato anche nel confronto con gli Enti Pubblici e le parti sociali, per mettere in evidenza e valorizzare al massimo esperienze virtuose di volontariato e di cittadinanza. In particolare, si punta a far emergere le tante attività pensate per dare risposta ai problemi più presenti, a partire da una condizione di fragilità sempre più diffusa. L’obiettivo è fare in modo che gli Enti del Terzo Settore divengano un interlocutore di peso nella programmazione delle politiche sociali e nella progettazione dei servizi, e non dei meri esecutori. Le competenze delle due realtà saranno messe al servizio degli interventi compiuti dal terzo settore, con particolare attenzione alla crescita dei percorsi digitali, resi sempre più necessari dal periodo di emergenza sanitaria.
“Ritengo che siglare un protocollo d’intesa con il Forum Regionale, sia strategico per rafforzare il sistema, in un momento in cui è ancora più evidente la necessità di condividere visioni comuni per lavorare – ognuno con il ruolo che gli compete – al rafforzamento degli Enti del Terzo Settore, in uno scenario di forti cambiamenti e difficoltà”, commenta la Presidente del coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato dell’Emilia-Romagna Laura Bocciarelli.
“È per noi un accordo molto importante e ringrazio il Coordinamento dei CSV e Laura Bocciarelli per la preziosa collaborazione” dichiara il Portavoce del Forum regionale Fausto Viviani – “mai come nel nostro mondo le persone contano. Vanno superate le difficoltà e incomprensioni del passato e aperta una nuova fase fatta di dialogo, collaborazione e sostegno al mondo del volontariato e della promozione sociale in un momento molto difficile dove la crisi da Covid sta colpendo duro.
Stiamo parlando di un patrimonio fatto da migliaia di soci e volontari, che non è dei Presidenti delle Associazioni, ma di tutti e che rischia un drammatico ridimensionamento”. Dobbiamo saper resistere e innovare. Questo accordo va in quella direzione. Ora dobbiamo proseguire nel lavoro e dare corso a quanto concordato.

Pubblicato il 15 gennaio 2021

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«Omaggio al sommo poeta», opera in streaming

manifesto schicchi

Nonostante il protrarsi della chiusura dei teatri, il Municipale di Piacenza non si ferma e anche in questo difficile inizio d’anno conferma la volontà di mantenere viva la cultura e l’opera lirica.  Se la speranza era di poter accogliere il pubblico in sala, si è scelto di continuare comunque con la programmazione raggiungendo gli spettatori, anche per questa volta gratuitamente, attraverso la piattaforma di Opera Streaming.
Nel segno delle celebrazioni a Dante Alighieri, inizia il 2021 del Teatro Municipale: al sommo poeta, a 700 anni dalla scomparsa (1321 – 2021), sarà dedicato uno speciale omaggio, venerdì 22 gennaio alle ore 20, che verrà trasmesso in diretta streaming. Un nuovo progetto che abbraccia letteratura e melodramma, con il massimo coinvolgimento degli artisti piacentini in una sorta di “chiamata all’arte” del territorio.
In programma l’allestimento di Gianni Schicchi, una delle più celebri e amate opere di Giacomo Puccini, preceduto dai versi della Divina Commedia dedicati a Schicchi che Dante pone tra i “falsatori di persona” nel XXX Canto dell’Inferno. La lettura dantesca, dal titolo Omaggio al Sommo Poeta – Gianni Schicchi nell’Inferno di Dante sarà affidata alla voce recitante dall’attore piacentino Mino Manni, accompagnato dal violino di Eleonora Liuzzi e dal violoncello di Maria Chiara Casali.

A seguire l’esecuzione dell’opera Gianni Schicchi di Puccini, con la direzione musicale di Massimiliano Stefanelli alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana. La regia è firmata da Renato Bonajuto, gradito ritorno al Municipale dopo Il barbiere di Siviglia dello scorso dicembre, così come quello del baritono Roberto de Candia, che dopo aver vestito i panni di Figaro indossa ora quelli di Gianni Schicchi. Con lui il soprano Giuliana Gianfaldoni nel ruolo di Lauretta, già applaudita al Municipale nel 2020 come Nannetta in Falstaff, il mezzosoprano Valeria Tornatore, il giovane tenore Matteo Desole, affiancati da Andrea Galli, Renata Campanella, Graziano Dallavalle, Mattia Denti, Juliusz Loranzi, Stefania Ferrari, Valentino Salvini, Simone Tansini, Francesco Cascione, Lorenzo Sivelli, e la piccola Elettra Secondi.

L’idea scenica è affidata al giovanissimo scenografo emergente Danilo Coppola, i costumi sono firmati da Artemio Cabassi e le luci da Michele Cremona.Terza e ultima delle opere in un atto del "Trittico" pucciniano, Gianni Schicchi è quella più rappresentata. Puccini e il suo librettista Giovacchino Forzano presero spunto dalla Commedia dantesca, dove con i celebri versi “Quel folletto è Gianni Schicchi/ e va rabbioso altrui così conciando” il personaggio fa la sua apparizione tra i dannati infernali. Forzano scriveva il 3 marzo 1917 a Tito Ricordi: “Ho anche finita una breve trama su Gianni Schicchi, soggetto che veramente si presenta ricco di risorse e di una comicità fuori del comune”.

L’opera, composta tra l’altro da Puccini proprio nel periodo tragico dell’influenza spagnola, debuttò in prima assoluta il 18 dicembre 1918 al Metropolitan di New York, e pur rifacendosi al genere buffo dell’opera italiana conserva un’individualità sia drammatica sia musicale, in grado anzi di anticipare i decenni successivi.

Pubblicato il 13 gennaio 2021

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A Piacenza Expo le udienze in Corte d'Assise

sopralluogo tribunale PCExpo

Piacenza Expo continua la propria opera a favore del territorio.
Dopo aver messo a disposizione dell’Azienda Sanitaria Locale, la scorsa primavera, il proprio parcheggio per i tamponi “drive through” e dopo aver allestito, negli ultimi tre mesi, nei locali dei Padiglione 3 gli ambulatori per l’effettuazione dei tamponi e per la campagna di vaccinazione antinfluenzale, la Società fieristica di Le Mose si appresta ora ad iniziare una nuova collaborazione con il Tribunale di Piacenza.
A seguito di alcuni sopralluoghi effettuati nelle scorse settimane, infatti, i vertici degli Uffici Giudiziari piacentini hanno scelto Piacenza Expo come sede, almeno fino alla fine di marzo, delle udienze in corte Corte d’Assise e per il processo relativo alla ben nota vicenda della Caserma Carabinieri Levante.
A partire da venerdì 15 gennaio, infatti, tali udienze - al fine di garantire il rispetto del distanziamento interpersonale e delle attuali disposizioni normative in tema di tutela della salute - si svolgeranno nella Sala Convegni “Luigi Gatti” del quartiere fieristico piacentino, mentre l’Ufficio dei Giudici verrà temporaneamente allestito nell’attigua Sala C.

Il Quartiere fieristico a servizio del territorio

Ho sempre parlato di quartiere fieristico a servizio del territorio - ha commentato l’Amministratore Unico di Piacenza Expo, Giuseppe Cavalli, al termine dell’ultimo sopralluogo svoltosi alla presenza del Presidente del Tribunale, dott. Stefano Brusati, di altri magistrati degli Uffici Giudiziari della nostra città e del Direttore della società fieristica Sergio Copelli - e questa nuova collaborazione, dopo quella ormai collaudata con l’Azienda Sanitaria, ne rappresenta un’ulteriore conferma. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha imposto nuovi standard di sicurezza e le nostre strutture hanno tutti i requisiti per garantire la continuazione di alcune attività, come quella della Corte d’Assise, che difficilmente potrebbero proseguire con gli stessi canoni degli scorsi anni. Siamo lieti di questa collaborazione di cui ringrazio il Presidente Brusati, ma anche il personale di Piacenza Expo che si è occupato di tutti gli aspetti tecnici e organizzativi”.
Siamo riusciti a risolvere questo problema in tempi rapidi - ha precisato il Presidente Brusati - in modo da garantire la continuità dell’importante lavoro della Corte d’Assise. Ringrazio Piacenza Expo per la disponibilità, per l’ottima organizzazione e per averci messo a disposizione una sede ideale”.

Nella foto, il sopralluogo effettuato dal presidente del Tribunale, dott. Stefano Brusati, alla presenza dell’Amministratore Unico di Piacenza Expo, Giuseppe Cavalli.

Pubblicato il13 gennaio 2021

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Restauri per il monumento a Romagnosi, i cavalli del Mochi e Sant'Ilario

romagnosi

L'Amministrazione comunale ha in animo di restaurare e riqualificare nel corso del 2021, tre importanti monumenti per rendere la città più bella e attraente: la statua dedicata a Giandomenico Romagnosi, i cavalli del Mochi (in particolare i basamenti e bassorilievi) nonché la facciata dell’ex chiesa di Sant’Ilario di via Garibaldi.
"Questi restauri - spiega l'assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi - potranno fungere da attrattiva per i turisti che vengono in visita a Piacenza e per tutti i piacentini che amano le bellezze del centro storico, per dare un volto più fresco alla nostra piazza”.
Si cercano partner privati dunque, una sorta di "Chiamata alle Arti" per enti e aziende per contribuire insieme al Comune, alla riqualificazione di queste opere e alla facciata dell'ex chiesa realizzata nel XII e utilizzata come ospedale nel medioevo lungo il percorso della Francigena.

Pubblicato il 13 gennaio 2021

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Commercio, Unioncamere: «Dal sollievo alla nuova incertezza»

commercio

Nel terzo trimestre 2020 la tendenza negativa delle vendite contiene la diminuzione (-2,4 per cento). La pandemia ha accentuato i processi di cambiamento che caratterizzano da anni il settore del commercio. Tra le tipologie, la flessione ha interessato soprattutto il dettaglio specializzato non alimentare; la perdita è più contenuta per quello alimentare, mentre iper, super e grandi magazzini confermano l’aumento delle vendite. L’andamento negativo è più pesante per la piccola e per la media distribuzione, mentre la tendenza quasi si annulla per le attività con 20 o più addetti. La pressione sulla base imprenditoriale si è ridotta (-2,4 per cento). Le limitazioni alle attività imposte dalle misure anti-Covid 19, e l’emergenza che cambia il colore alle giornate del calendario, creano per tutti i settori economici e in particolare per le imprese del commercio un clima di incertezza di cui non si riescono a definire i limiti temporali. Una possibile boccata di ossigeno, specie per il comparto non alimentare, potrà arrivare dall’apertura della stagione dei saldi dal 30 gennaio 2021, anticipata dalla rimozione del divieto alle vendite promozionali: un’occasione per incassare liquidità, fondamentale per la sopravvivenza delle aziende e per fornire occasioni di acquisto ai consumatori. In attesa dell’evolversi della situazione legata alla crisi pandemica, è interessante guardare gli ultimi dati disponibili dell’indagine congiunturale realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna e relativa al periodo luglio-settembre, in cui un allentamento delle misure restrittive ha interrotto la precedente fase di pesante ripiegamento.

L’andamento complessivo 

Le vendite a prezzi correnti hanno subito una flessione del 2,4 nel terzo trimestre del 2020 rispetto all’analogo periodo del 2019 per gli esercizi al dettaglio in sede fissa dell’Emilia-Romagna. Anche il saldo tra le quote delle imprese che rilevano un aumento o una diminuzione tendenziale delle vendite si alleggerisce e risale da -31,0 a -2,1 punti. In attesa dei dati sul quarto trimestre appena concluso, si rileva che le previsioni di vendita a fine settembre degli operatori relative a questo periodo erano positive, anche se le più basse dal 2012. L’epidemia di coronavirus ha accentuato decisamente i processi di cambiamento che da anni caratterizzano il settore del commercio, con effetti immediati sui risultati economici.
Le vendite dello specializzato alimentare si sono ridotte solo dell’1,1 per cento. Il dettaglio specializzato non alimentare ha subito invece una perdita più ampia (-4,5 per cento). Al contrario, iper, super e grandi magazzini hanno nuovamente beneficiato della situazione, ottenendo un nuovo aumento delle vendite (+3,4 per cento). I dati mostrano una correlazione positiva dell’andamento delle vendite con la dimensione aziendale, con un effetto soglia. La piccola distribuzione, da 1 a 5 addetti, ha accusato un calo sensibile (-3,9 per cento). Anche le imprese di media dimensione, da 6 a 19 addetti, registrano una caduta delle vendite di analoga ampiezza (-4,1 per cento), non sperimentata tra il 2014 e il 2019. La tendenza delle vendite risulta invece solo lievemente negativa per le imprese di maggiore dimensione, con almeno 20 addetti (-0,1 per cento).

La pressione sulla base imprenditoriale si è di nuovo lievemente ridotta 

Le imprese attive nel commercio al dettaglio erano 42.821 al 30 settembre 2020. Rispetto ad un anno prima la loro consistenza è diminuita del 2,4 per cento (-1.055 unità). La tendenza negativa a livello nazionale è risultata ancora una volta più contenuta (-1,7 per cento). L’andamento negativo è dato da una più veloce diminuzione delle società di persone (-3,9 per cento, -357 unità) e da una più ampia riduzione delle ditte individuali (-816 unità, -2,7 per cento). Le prime risentono dell’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata, che determina un incremento assai meno ampio delle società di capitale (+2,5 per cento, +119 unità).

Pubblicato il 13 gennaio 2021

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