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Notizie Varie

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A Pey in mostra le architetture rurali e i paesaggi dell'Appennino

foto i mostra aPey di Zerba

  
Valentina Cinieri di professione è ingegnere edile e architetto con un assegno di ricerca al Politecnico di Milano: negli anni si è specializzata nel restauro degli edifici storici e ha studiato le architetture rurali dell’Appennino piacentino e ligure: ne parlerà martedì 17 agosto alle 18 al centro polivalente di Pey di Zerba in Val Boreca.

L'appuntamento si inserisce nel calendario dell’Appennino Festival che sale nei luoghi estremi delle Quattro Province raccontati anche dalle belle fotografie scattate in quei luoghi di confine da Giacomo Turco. “Patrimonio rurale e paesaggi d’Appennino” è il titolo della mostra fotografica che verrà inaugurata martedì con alcuni scatti fatti anche in Val Boreca: Cinieri ne ha studiato gli edifici in pietra, evidenziando i tratti caratteristici di queste architetture, accomunate da tecniche costruttive simili e realizzate anche dai monaci che in epoca longobarda costruirono borghi, riqualificando buona parte dei territori.
Ad arricchire l’evento anche l’accompagnamento musicale di Franco Nobis, flautista e docente di musica alla scuola media Calvino, e Lucia Colonna, violista e figlia d’arte; presenti anche Carlo Gandolfi alle cornamuse e Maddalena Scagnelli al violino. A essere eseguito sarà un ricco repertorio di danze del Cinquecento e del Seicento come alessandrine, gighe, monferrine e piane.

Nella foto, un'immagine di Giacomo Turco in mostra a Pey.

Pubblicato il 16 agosto 2021

Chiaravalle della Colomba, il benvenuto ai pellegrini della Via Francigena

 donamedeo comolli templare foto

Intensa e ricca serata culturale per i presenti nella basilica dell’abbazia di Chiaravalle della Colomba uno dei gioielli piacentini che dal XII° secolo è al servizio di tutti i pellegrini e viandanti che hanno percorso la “Tratta Piacenza” della Via Francigena, ovvero uno dei tanti cammini esistenti.
“Piacenza da 1688 anni è crocevia documentato (il diario dell’Anonimo Burdigalense), ma anche prima del 333 d.C., del continuo transito e sosta di viandanti e banchieri, commercianti e cristiani. La stessa diocesi di Piacenza e Bobbio ne è stata testimone. I vari percorsi antichi (con ristoro nelle pievi, mutationes, mansiones, conventi…costruite nei secoli) si snodavano dal guado del fiume Po zona Sarmato e Calendasco fino a oltre il fiume Taro, a pochi chilometri dalla diocesi di Pontremoli e della Lunigiana, tutto sul territorio piacentino diocesano. Via Micaelica, via Postumia, via degli Abati, via San Colombano-Teutonica, Via Regia, via Emilia… passano per Piacenza sempre, non come alternativa, o variante disegnata recentemente. Da qui anche la realtà storica delle 100 chiese della città, del numero notevole di monasteri, hospitali e castellieri lungo i crinali delle vallate. Qui san Colombano, co-patrono d’Europa, santa Franca, sant’Antonino, san Bernardo, san Rocco e tanti altri hanno vissuto, sostato e creato accoglienza.
Una tradizione che Piacenza ha nel sangue e che ha trovato concretezza nella produzione e creazione di alimenti “dedicati” a durare nel tempo, a sostegno degli sforzi dei camminatori da quando san Colombano, fra i primi, superò il guado di “Soprarivo” e diede vita a una dieta conventuale fra alimenti continentali e peninsulari.

Nel terzo millennio Piacenza non smentisce 1688 anni di storia e cultura vocati all’accoglienza-ospitalità per tutti i pellegrini d’Europa, senza distinzioni, muri, obblighi, in segno di pace fra i popoli e - ancora - non dimentica la sua tradizione e tipicità alimentare legata ai cibi durevoli, senza spreco e di riuso.
Messaggi di adesione per l’iniziativa culturale-storica dalla Associazione Cistercensi, Route Européenne, Massimo Ceschin Cammini d’Europa, Massimo Andreoli Cers-Rievocazioni Storiche del Consiglio d’Europa, Transitum Padi, Touring Club Italiano Emilia Nord, dal Centro Sportivo Italiano”.

Un concerto apprezzato

Queste le parole di ringraziamento ai padri cistercensi per la millenaria assistenza e servizio e di spiegazione che Giampietro Comolli ha espresso come introduzione davanti agli attenti e prenotati ospiti (Covid obbligo) per motivare la serata “Guarda la Stella” in basilica creata e guidata da Alessandra Toscani di And Arts Studio con l’Ensamble Gulli composta dal soprano Elisa Luzi e agli strumenti Paola Bandini, Marina Mammarella, Agide Bandini.
Un concerto di itinerari paralleli in parole e musica che ha dimostrato quanto la “terra piacentina” sia fucina, stimolo di cultura e arte, grazie a personaggi come san Bernardo dedito al lavoro e alla preghiera, Giuseppe Verdi che ha vissuto tutta la sua vita a pochi chilometri dall’Abbazia facendo l’agricoltore e Dante Alighieri che ha dato i natali alla lingua italiana. E’ stata la ricerca – ha detto Comolli – attenta di Alessandra Toscani ha scoprire il legame concettuale fra  Bernardo di Clairvaux, Giuseppe Verdi e Dante Alighieri  scaturito da una comunanza e aderenza spirituale e di creatività geniale, ma dedicato e mirato in un contesto di unicum genius loci come è la Tratta Piacenza della Via Francigena. Creano, nel proprio contesto storico, un linguaggio nuovo, chi poetico, chi musicale, chi di fede cristiana. La “stella” è l’innovazione nelle visioni  che hanno consentito la nascita della cultura europea in tema di spiritualità, natura e linguaggi che ancora oggi sono motivo di riflessione che ha svelato l’autrice“. Prolungati applausi a ognuna delle 6 pièce in cui Maria Assunta è sempre presente.

abbazia piece dallaltare

Nella foto, il concerto nell'abbazia di Chiaravalle della Colomba.

Assaggio ecumenico del cibo per i pellegrini

Don Amedeo ha definito proprio Maria Assunta (Ferragosto è la festa dell’assunzione al cielo della madre di Cristo) la “regina dell’accoglienza” spirituale e umana. Parole di plauso, e di impegno e disponibilità anche per il futuro nella logica di fare sistema unico a Piacenza sono arrivate da Pietro Ghizzoni e Luigi Contini dell’Amministrazione comunale di Alseno, da Andrea Podrecca in rappresentanza della partnership della Banca di Piacenza e soprattutto da Maria Rosa Zilli consigliere delegata della Provincia, a nome anche della presidente Patrizia Barbieri, particolarmente interessata alle prospettive del progetto del Comitato.
“Pareri tutti molto positivi per il livello culturale dell’evento e per l’elevato profilo storico di Piacenza che emerge con i fatti reali, non con foto di pragmatica e dichiarazioni politiche. Tratta Piacenza si distingue proprio, rispetto a tutte le altre associazioni di matrice politica, per essere estranea all’autoreferenzialità, ai legami vincolanti” chiosa Comolli .
Una autonomia che deve portare a scelte chiare, utili per la collettività, non per singole persone o per interessi privati o per figure commerciali. La pièce è stata voluta dal Comitato Tratta Piacenza con la disponibilità di Federica Peveri del salumificio Peveri di Chiaravalle che ha curato la conviviale “…. alla maniera del pellegrino e solo con cibi frutto della pratica e della ricerca originata a Piacenza della conservazione del cibo per favorire chi deve camminare molto e avere sempre alimenti energetici, salubri e  sani a disposizione..” ha raccontato Comolli durante gli assaggi spartani.
Un grazie anche alla Cantina Romagnoli che ha offerto il vino Malvasia di Candia (anche nella antica versione passito e vino della messa) firmato da Alessandro Perini, a cascina Pizzavacca per la giardiniera gioiello di Emanuele Pisaroni e produzione piacentina più antica in Italia come agrodolce e olio di semi, ad Agri PC Latte per lo speciale Bianco d’Italia, formaggio a grana dura una rarità e una esclusività di come conservare nel tempo il latte,  proposto da Roberto Arata e dal presidente APL Marco Lucchini, al salumificio Carlo Peveri, grande produttore di insaccati, anch’essi una pratica per conservare nel tempo la carne, che presentato la Culatta Emilia Piacentina, autore del famoso CoppaDop-magnum piacentina unica in assoluto. 

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Nella foto, il momento conviviale.

Il legame tra San Bernardo e Maria Assunta in cielo

Una altra differenza dell’evento, oltre a svolgersi in un vero luogo di ospitalità dei pellegrini e non in piazza o in un cortile voluto dal Comitato Tratta Piacenza, sono state le parole di don Amedeo per la scelta della  migliore data per ricordare l’amore fra Maria Assunta e san Bernardo, l’importanza del monastero piacentino di Chiaravalle per la costruzione e la proprietà di altri monasteri cistercensi in territori francigeni confinanti. Fondamentale la presenza dei Templari, numerosi, in qualità di difensori armati dei pellegrini  di un tempo, soprattutto fedeli ai luoghi di elezione e origine come Piacenza, oggi guardiani fedeli di un luogo di culto cristiano. Una prerogativa, passata, ma che arricchisce il Dna-Francigeno di Piacenza ben oltre l’ordinarietà e la normalità di tanti borghi e chiese lungo i 1800 km italiani.
Infatti il Comitato Tratta Piacenza nasce per sostenere il riconoscimento della Via Francigena Italia a Patrimonio Unesco per l’intera Umanità e per creare una identità-brand piacentino attorno a tutti i cammini escursionistici e motivazionali che si snodano fra la bassa fluviale piacentina e le diverse valli-crinali dell’appennino piacentino.

Pubblicato il 16 agosto 2021

Dal 28 agosto al 26 settembre «Alberi in cammino»

alberi

Tra il 28 agosto e il 26 settembre 2021, un ciclo di cinque percorsi poetici nell’Appennino emiliano per recuperare
la vicinanza con la flora monumentale della regione.
Con l’intento di recuperare non solo simbolicamente ma anche fisicamente il contatto con una natura che mai come oggi, tramite l’assenza forzata imposta dal lockdown, ha fatto sentire il proprio carattere di dimensione essenziale, l’Associazione Turbolenta e il Festival della Lentezza, promuovono con l’ideazione di Gabriele Parrillo, un progetto alla riscoperta delle meraviglie dell’Appennino, giganti secolari dalle folte chiome in possesso di risposte a domande radicate nell’anima.
Sono proprio le radici e la ridefinizione del ritmo a ispirare “Alberi in cammino“, un ciclo itinerante di incontri allestito con il patrocinio e il contributo di Regione Emilia Romagna e dei comuni di Vernasca (PC), Tizzano Val Parma (PR), Varsi (PR), Quattro Castella (RE) e Scandiano (RE).
Tra il 28 agosto e il 26 settembre, un castagno, due faggi e due querce saranno totem di un percorso che si moltiplica per dare vita a cinque appuntamenti pomeridiani tra le 17 e le 19,  immaginati come l’intreccio tra una breve escursione alla volta dell’albero e lo spettacolo che esso ispira e ospita.


Guidati da suoni e parole che faranno da eco alla voce del bosco, i camminatori diventano quasi senza accorgersene pubblico di una rappresentazione frutto della combinazione di testi che unisce la creazione dell’universo delle “Metamorfosi di Ovidio” con Tasso, Hesse, Shakespeare, Yeats, e le liriche di Mariangela Gualtieri, con componimenti originali che restituiranno ad hoc il timbro e la cadenza dell'albero che si fa teatro. Il legno del violoncello della italo-brasiliana Daniela Savoldi e la performance di danza corporea del mimo e danzatore Mauro Vizioli, guidato dalle coreografie di Hal Yamanouchi che si ispirerà alla ritualità sacra con cui ancora oggi ci si avvicina in Giappone ai nostri verdi antenati, accompagneranno i brani recitati da Gabriele Parrillo. Ad ogni partecipante sarà donato un piccolo kit con dei semi e uno stralcio poetico, per creare un lirico esercito del bosco, consapevole del peso specifico delle piccole azioni virtuose. Come quella di prendere di nuovo in mano la cartina del territorio, dirigere i passi verso le zone interne verdi e percorrere “lentamente, dolcemente e profondamente” un cammino che, attraverso l'ascolto della natura e dei suoi grandi antenati, ci può condurre verso le origini della vita. A scuola dagli alberi secolari.
Tutti gli appuntamenti saranno su prenotazione, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid. Il numero massimo di persone previste per ogni appuntamento in calendario sarà di 100, per evitare l’eccessivo impatto sulla delicatezza del luogo. Non vi saranno sedute o strutture fisse, il pubblico sarà invitato a sedere sul prato utilizzando teli o cuscini che porteranno da casa. Sarà presente un kit di prima assistenza e acqua per tutti i partecipanti.

Pubblicato il 16 agosto 2021

A Piacenza il bosco a ricordo delle vittime del covid

Bosco covid

Nascerà in un'area nei pressi del cimitero urbano in via Portapuglia, su una superficie di circa 22 mila metri quadri, il bosco in memoria delle vittime del Covid la cui realizzazione era stata approvata, all'unanimità, dal Consiglio comunale.
 “Sarà un luogo di pace, raccoglimento e ricordo, ma anche un segno di speranza, che potrà rappresentare un vero e proprio polmone verde in una zona della città che ne ha particolarmente bisogno”, commenta l'assessore al'Ambiente Paolo Mancioppi.
Il progetto è in fase di definizione e i dettagli verranno divulgati con il coinvolgimento dei tecnici specializzati incaricati della stesura, ma “possiamo già dire che verrà incrementato notevolmente il numero delle alberature presenti e che si riqualificherà uno spazio urbano già destinato a verde, rendendolo non solo più curato, accogliente e fruibile, ma facendone un luogo significativo per l'intera comunità piacentina”.

Pubblicato il 16 agosto 2021

Travo, Letizia Bricchi ospite delle «Serate letterarie»

  Letizia Bricchi

Sarà l’occasione per riflettere sulla crisi ecologica planetaria, sulle interconnessioni esistenti tra la Natura e tutti gli abitanti del pianeta, sul lato oscuro del capitalismo. Giovedì 19 agosto a Travo, ospite delle Serate letterarie Giana Anguissola sarà la piacentina Letizia Bricchi, che presenterà il suo primo libro "La Sindrome di Teodora. Riflessioni sulla crisi ecologica". (LIR, 2020), in dialogo con Anna Leonida e Tiziana Albasi dell’associazione “I Nuovi Viaggiatori”. La presentazione del libro si terrà nella corte del castello dalle ore 21.

La Sindrome di Teodora affronta i temi dell’ecologia prendendo spunto da “Le Città Invisibili” di Italo Calvino, che già nella sua Teodora aveva prefigurato l’estinzione di tutti gli esseri viventi a causa dell’azione umana. Attraverso l’analisi delle sfere ambientali del Pianeta, delle risorse naturali e del loro sfruttamento, l’autrice esprime considerazioni sull’unicità e complessità di sistema: la Terra ospita e nutre, nel suo grembo, l’umanità intera e tutte le specie che la abitano.

In esame i problemi ambientali

Il libro commenta i problemi ambientali anche alla luce della visione di papa Francesco, espressa nella sua Enciclica Laudato Sì e dell’Esortazione Apostolica Querida Amazonia, proponendosi di realizzare un ponte tra la visione laica e quella cristiana. La consapevolezza dell’esistenza di un’unica famiglia umana può essere la svolta per un mutamento radicale dal basso degli stili di vita. Spronati dal Papa a rifiutare il Dio Denaro e il Dio Petrolio, si possono meglio cogliere l’esistenza di interconnessioni dell’uomo con la Natura e con tutti gli altri abitanti del pianeta.

L’evento di giovedì sera si inserisce nel percorso di valorizzazione del territorio denominato “Viva l’Appennino 2021", che è stato avviato dall’associazione I Nuovi Viaggiatori il 7 luglio a Marsaglia e che si concluderà a Cerignale il 21 agosto. Il progetto intende porre l’attenzione sulla dimensione di risorsa dell’Appennino e sulle sue potenzialità in termini di stili di vita sostenibili e inclusivi, alternativi a un modello di sviluppo urbanocentrico e turbocapitalistico.

Le Serate letterarie sono promosse dal Comune di Travo, patrocinate dal Ministero dei Beni culturali e dalla Regione Emilia-Romagna e sostenute dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Partner organizzativi: cooperativa Educarte e Travolibri.

Chi è Letizia Bricchi

Letizia Bricchi è nata a Piacenza nel 1991. Appassionata di astronomia fin dall’adolescenza, dopo il diploma di Liceo Scientifico, ha conseguito la Laurea in Scienze della Natura e dell’Ambiente e la Magistrale in Ecologia e Conservazione della Natura. Ha deciso di dedicarsi al lavoro educativo e nel tempo libero svolge attività di volontariato. La Sindrome di Teodora è la sua prima pubblicazione.

Pubblicato il 16 agosto 2021

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