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Notizie Varie

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Premio internazionale fedeltà del cane, il sostegno della Banca di Piacenza

 fotocani

Si è tenuta lunedì 16 agosto, a Camogli, la 60esima edizione del Premio internazionale Fedeltà del Cane; manifestazione organizzata dall’Associazione per la valorizzazione di San Rocco che prevede la premiazione di quegli “eroi a quattro zampe” che si sono distinti per gesti di particolare generosità e coraggio e che ha visto, per il terzo anno consecutivo, il sostegno della Banca.

All’evento è intervenuto, in rappresentanza dell’istituto di credito di via Mazzini, il vicedirettore generale Pietro Boselli, il quale ha sottolineato come la Banca sia da sempre sensibile alle esigenze degli animali e dei loro padroni, tanto da avere creato “Amici Fedeli”, il primo e unico conto corrente in Italia dedicato ai possessori di animali domestici.

Ad aggiudicarsi il premio è stato Amon, chihuahua di quattro anni e mezzo che per quattro giorni e tre notti ha vegliato la padrona, Sandra D’Annibale, precipitata in un dirupo; inoltre, Amon ha segnalato ai soccorritori, con i suoi guaiti, la presenza della signora D’Annibale, agevolandone così il salvataggio.

Pubblicato il 17 agosto 2021

L’avventura emiliana dello slow mix

parchi

Tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia, i parchi per i piccoli e spericolati esploratori.
Tutta l’area compresa entro il perimetro di Visit Emilia (www.visitemilia.com) è in realtà un grande parco avventura, dove la Rete Cultura & Castelli si fonde con quella Food & Wine per dare vita a un’esperienza immersiva unica, ma allo stesso tempo ricca di sfumature. Ecco allora che una gita a misura di bambino tra ponti, passerelle e carrucole sospesi tra gli alberi può diventare lo spunto per un tuffo più in profondità nell’anima enogastromica e artistica delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. All’insegna dello slow mix.

Forestavventura (PR)
Sotto le vette e tra i boschi del Parco Regionale dei Cento Laghi, Forestavventura è un assaggio di adrenalina in totale sicurezza a Pratospilla (PR). L’estate è il momento ideale per offrire ai bambini di ogni età la possibilità di vivere la natura da una prospettiva differente, affrontando ponti tibetani, tubi sospesi e passerelle a pioli o a tavole. Oltre ai percorsi studiati per tre livelli di difficoltà, con prove adeguate alla diversa preparazione degli aspiranti Tarzan - tra tronchi oscillanti, travi e il volo finale su una delle più lunghe tirolesi d’Italia – il Parco propone anche escursioni naturalistiche guidate e rilassanti passeggiate in famiglia. Per chi ai piedi preferisce i pedali, il sellino e le due ruote, è inoltre disponibile un servizio di noleggio mountain bike.
La voglia di assaporare l’Emilia offre l’occasione per inoltrarsi nella Valditacca, dove l’Albergo Ristorante da Rita è un avamposto della cucina a Km 0 che propone piatti dominati dal gusto inconfondibile del Parmigiano Reggiano. Vale inoltre la pena spingersi fino a Monchio delle Corti, suggestivo borgo che comprende anche la frazione di Casarola, nota per la Casa delle Ciliegie, centro polivalente che rappresenta un luogo privilegiato per lo studio e la memoria del poeta Attilio Bertolucci.

Parco Avventura Val Trebbia (PC)
Crocevia di sentieri ai piedi del Monte Tre Abati, il Parco Avventura Val Trebbia è un florilegio di percorsi acrobatici tra gli alberi nell’area naturale di Coli (PC). Se il canyoning tra le gole e il kayak nei meandri della Val Trebbia sono attività per temerari con un certo grado di esperienza alle spalle, gli itinerari in quota si rivelano invece adatti a chiunque. Una fitta pineta è il rifugio per gli avventurieri della foresta, che possono divertirsi con passerelle, ponti di corda e teleferiche su una via pensata per bambini a partire dai 4 anni e 100 cm di altezza o su tre diverse varianti alla portata di ragazzi e adulti a partire dai 140 cm di altezza. L’equipaggiamento e l’assistenza di istruttori professionali garantiscono una straordinaria esperienza fisica ed emozionale.
A poca distanza, Bobbio si presenta con il suo intreccio di vie e vicoli come uno dei Borghi più belli d’Italia. Perla della Val Trebbia, il Borgo dei Borghi (l’attuale detentore del titolo) offre un menu culturale estremamente variegato, che spazia dall’Abbazia di San Colombano al Castello di Malaspina fino ad arrivare a Ponte Vecchio. A proposito di menu, Bobbio si distingua anche sulla tavola con una vasta scelta di locali tipici. Tra questi, merita una visita il Ristorante Piacentino, specializzato in piatti che rispecchiano i valori genuini della tradizione enogastronomica locale, come salumi nostrani, paste fresche fatte a mano (Maccheroni alla bobbiese, tortelli ripieni, pissarei e fasö) e secondi di carne cucinati al momento con condimenti stagionali.

Parco Avventura Cerwood (RE)
Il centro di educazione all’ambiente e alla sostenibilità è una virtuosa parentesi didattica all’interno di quello che è il parco avventura più grande d’Italia. Presentandosi come “Un bosco di emozioni”, Cerwood non tradisce le aspettative grazie a 27 percorsi sospesi tra i faggi secolari di Cervarezza Terme (RE). I moschettoni intelligenti consentono di approcciare tutte le sfide con la garanzia della piena sicurezza: discese in zipline, passaggi da un albero all’altro e ponti tibetani perdono così la connotazione di pericolo per concentrarsi sul divertimento. Ciò non significa che non serva coraggio. Dopo aver superato le prove contrassegnate da diversi colori, i più audaci si trovano di fronte al Percorso Impossibile e alla Grande Tirola, famosa per la discesa di 100 metri in carrucola. Se il relax post-avventura è assicurato dalle vicine terme di Cervarezza, i piaceri del palato sono affidati a templi della buona tavola come La Baita d’Oro di Castelnovo ne’ Monti - con una cucina tradizionale casalinga incentrata su funghi e tartufi (quando è stagione) che ben si sposa con una visita alla Pietra di Bismantova – e l’agriturismo Rio Riccò di Busana, dove i piatti tipici della zona, dai tortelli ai cappelletti, vengono preparati con ingredienti prodotti dalla stessa azienda agricola. Non proprio adiacente ma comunque raggiungibile in circa un’ora, il Castello di Rossena è un autentico gioiello architettonico sui colli reggiani, fondato dal bisnonno di Matilde di Canossa a un soffio dall’anno Mille.

Pubblicato il 17 agosto 2021

A Pey in mostra le architetture rurali e i paesaggi dell'Appennino

foto i mostra aPey di Zerba

  
Valentina Cinieri di professione è ingegnere edile e architetto con un assegno di ricerca al Politecnico di Milano: negli anni si è specializzata nel restauro degli edifici storici e ha studiato le architetture rurali dell’Appennino piacentino e ligure: ne parlerà martedì 17 agosto alle 18 al centro polivalente di Pey di Zerba in Val Boreca.

L'appuntamento si inserisce nel calendario dell’Appennino Festival che sale nei luoghi estremi delle Quattro Province raccontati anche dalle belle fotografie scattate in quei luoghi di confine da Giacomo Turco. “Patrimonio rurale e paesaggi d’Appennino” è il titolo della mostra fotografica che verrà inaugurata martedì con alcuni scatti fatti anche in Val Boreca: Cinieri ne ha studiato gli edifici in pietra, evidenziando i tratti caratteristici di queste architetture, accomunate da tecniche costruttive simili e realizzate anche dai monaci che in epoca longobarda costruirono borghi, riqualificando buona parte dei territori.
Ad arricchire l’evento anche l’accompagnamento musicale di Franco Nobis, flautista e docente di musica alla scuola media Calvino, e Lucia Colonna, violista e figlia d’arte; presenti anche Carlo Gandolfi alle cornamuse e Maddalena Scagnelli al violino. A essere eseguito sarà un ricco repertorio di danze del Cinquecento e del Seicento come alessandrine, gighe, monferrine e piane.

Nella foto, un'immagine di Giacomo Turco in mostra a Pey.

Pubblicato il 16 agosto 2021

Giovanissimi, bando da 27mila euro per associazioni, parrocchie, oratori e coop

Oratorio calcio

Disagio, isolamento sociale, bullismo e cyberbullismo: ragazzi e ragazze a rischio, che vivono difficoltà acuite dalla pandemia. Per contrastare questi fenomeni e spingere i giovani, adolescenti e preadolescenti, a una piena ripresa dopo il difficile periodo dell’emergenza Covid, la Regione Emilia-Romagna promuove nuove opportunità sociali ed educative con 600mila euro. È stato approvato dalla Giunta, infatti, il bando “Adolescenza” destinato ad associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, oratori e parrocchie di tutto il territorio, da Piacenza a Rimini, per accompagnare i ragazzi nel complesso passaggio all’età adulta, migliorandone gli stili di vita e il sistema di relazioni con coetanei e familiari. Il bando stabilisce criteri e risorse disponibili a livello provinciale per la realizzazione di attività educative e sociali rivolte a ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 19 anni residenti in Emilia-Romagna.

Per sostenere i giovani

“Gli adolescenti- sottolinea la vicepresidente con delega alle Politiche giovanili, Elly Schlein- sono tra coloro che più hanno risentito della pandemia e delle misure restrittive, che hanno reso ancor più complicata una fase che spesso le ragazze e i ragazzi si trovano a vivere con difficoltà, disagio e smarrimento. Per questo motivo la Regione, ritiene indispensabile sostenere i giovani nel complesso e delicato passaggio di crescita, con un’attenzione specifica puntata sugli stili di vita, sulle relazioni con coetanei e adulti di riferimento, su fenomeni di disagio e isolamento sociale. È questo il senso degli interventi- chiude la vicepresidente- che anche quest’anno siamo riusciti a garantire, partendo dalla conoscenza diretta del territorio in cui vivono e del contesto in cui si sviluppano i loro comportamenti, speranze, problemi e bisogni. Sono progetti ulteriori, costruiti da Terzo settore e volontariato, rispetto a quelli che abbiamo rifinanziato la settimana scorsa con 1,7 milioni destinati invece ai servizi sociali locali, per interventi rivolti alla stessa fascia. Un tassello in più del prezioso lavoro di rete che vogliamo rafforzare sui territori, per prevenire e contrastare il disagio e aprire maggiori opportunità ai giovani”. Si va dall’aiuto nello svolgimento dei compiti all’organizzazione di percorsi individualizzati per migliorare il rendimento scolastico e contrare la dispersione scolastica, dalle attività sportive o di gioco agli incontri con esperti per utilizzare più consapevolmente i social network e prevenire fenomeni di isolamento sociale, bullismo e cyberbullismo.

 A Piacenza destinati 27.880 euro

Ma nelle attività finanziabili con i contributi regionali potranno rientrare anche quelle di educazione tra pari, finalizzate a valorizzare il protagonismo dei ragazzi e a sviluppare la loro capacità di aiutarsi, e di educazione alla legalità; oltre alla sensibilizzazione ai temi legati all’Agenda Globale 2030 per lo sviluppo sostenibile, in particolare la tutela dell’ambiente e il rispetto dei principi di equità sociale. Dei contributi complessivi (600mila euro), 150mila euro sono destinati a progetti di rilevanza regionale, che dovranno realizzarsi su 3 o più province, e 450mila a quelli che hanno valenza territoriale, cioè realizzati a livello locale (dimensione comunale o distrettuale). A livello territoriale, i 450 mila euro destinati a finanziare i progetti di rilevanza locale vengono così suddivisi tra tutte le province dell’Emilia-Romagna, sulla base del numero di residenti di età compresa nella fascia di età 11-19 anni: Bologna 99.267 euro; Modena 74.518 euro; Reggio Emilia 58.845 euro; Parma 45.043 euro; Forlì-Cesena 40.384 euro; Ravenna 38.683 euro; Rimini 35.257 euro; Ferrara 30.119 e alla provincia di Piacenza 27.880 euro.

 Per saperne di più

Il bando sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna e le domande potranno essere presentate dalle ore 10 del 23 agosto ed entro le ore 13 del 28 settembre 2021. L'inserimento della domanda e del progetto del bando 2022 avverrà tramite piattaforma on-line consultabile al link https://url.emr.it/dp237f6l, compilando l’apposita modulistica e corredandola di tutti gli allegati richiesti. Per l’accesso al servizio on-line è necessario dotarsi di un’identità digitale di persona fisica Spid: le credenziali di cui dotarsi devono essere di livello L2.

Pubblicato il 17 agosto 2021

Chiaravalle della Colomba, il benvenuto ai pellegrini della Via Francigena

 donamedeo comolli templare foto

Intensa e ricca serata culturale per i presenti nella basilica dell’abbazia di Chiaravalle della Colomba uno dei gioielli piacentini che dal XII° secolo è al servizio di tutti i pellegrini e viandanti che hanno percorso la “Tratta Piacenza” della Via Francigena, ovvero uno dei tanti cammini esistenti.
“Piacenza da 1688 anni è crocevia documentato (il diario dell’Anonimo Burdigalense), ma anche prima del 333 d.C., del continuo transito e sosta di viandanti e banchieri, commercianti e cristiani. La stessa diocesi di Piacenza e Bobbio ne è stata testimone. I vari percorsi antichi (con ristoro nelle pievi, mutationes, mansiones, conventi…costruite nei secoli) si snodavano dal guado del fiume Po zona Sarmato e Calendasco fino a oltre il fiume Taro, a pochi chilometri dalla diocesi di Pontremoli e della Lunigiana, tutto sul territorio piacentino diocesano. Via Micaelica, via Postumia, via degli Abati, via San Colombano-Teutonica, Via Regia, via Emilia… passano per Piacenza sempre, non come alternativa, o variante disegnata recentemente. Da qui anche la realtà storica delle 100 chiese della città, del numero notevole di monasteri, hospitali e castellieri lungo i crinali delle vallate. Qui san Colombano, co-patrono d’Europa, santa Franca, sant’Antonino, san Bernardo, san Rocco e tanti altri hanno vissuto, sostato e creato accoglienza.
Una tradizione che Piacenza ha nel sangue e che ha trovato concretezza nella produzione e creazione di alimenti “dedicati” a durare nel tempo, a sostegno degli sforzi dei camminatori da quando san Colombano, fra i primi, superò il guado di “Soprarivo” e diede vita a una dieta conventuale fra alimenti continentali e peninsulari.

Nel terzo millennio Piacenza non smentisce 1688 anni di storia e cultura vocati all’accoglienza-ospitalità per tutti i pellegrini d’Europa, senza distinzioni, muri, obblighi, in segno di pace fra i popoli e - ancora - non dimentica la sua tradizione e tipicità alimentare legata ai cibi durevoli, senza spreco e di riuso.
Messaggi di adesione per l’iniziativa culturale-storica dalla Associazione Cistercensi, Route Européenne, Massimo Ceschin Cammini d’Europa, Massimo Andreoli Cers-Rievocazioni Storiche del Consiglio d’Europa, Transitum Padi, Touring Club Italiano Emilia Nord, dal Centro Sportivo Italiano”.

Un concerto apprezzato

Queste le parole di ringraziamento ai padri cistercensi per la millenaria assistenza e servizio e di spiegazione che Giampietro Comolli ha espresso come introduzione davanti agli attenti e prenotati ospiti (Covid obbligo) per motivare la serata “Guarda la Stella” in basilica creata e guidata da Alessandra Toscani di And Arts Studio con l’Ensamble Gulli composta dal soprano Elisa Luzi e agli strumenti Paola Bandini, Marina Mammarella, Agide Bandini.
Un concerto di itinerari paralleli in parole e musica che ha dimostrato quanto la “terra piacentina” sia fucina, stimolo di cultura e arte, grazie a personaggi come san Bernardo dedito al lavoro e alla preghiera, Giuseppe Verdi che ha vissuto tutta la sua vita a pochi chilometri dall’Abbazia facendo l’agricoltore e Dante Alighieri che ha dato i natali alla lingua italiana. E’ stata la ricerca – ha detto Comolli – attenta di Alessandra Toscani ha scoprire il legame concettuale fra  Bernardo di Clairvaux, Giuseppe Verdi e Dante Alighieri  scaturito da una comunanza e aderenza spirituale e di creatività geniale, ma dedicato e mirato in un contesto di unicum genius loci come è la Tratta Piacenza della Via Francigena. Creano, nel proprio contesto storico, un linguaggio nuovo, chi poetico, chi musicale, chi di fede cristiana. La “stella” è l’innovazione nelle visioni  che hanno consentito la nascita della cultura europea in tema di spiritualità, natura e linguaggi che ancora oggi sono motivo di riflessione che ha svelato l’autrice“. Prolungati applausi a ognuna delle 6 pièce in cui Maria Assunta è sempre presente.

abbazia piece dallaltare

Nella foto, il concerto nell'abbazia di Chiaravalle della Colomba.

Assaggio ecumenico del cibo per i pellegrini

Don Amedeo ha definito proprio Maria Assunta (Ferragosto è la festa dell’assunzione al cielo della madre di Cristo) la “regina dell’accoglienza” spirituale e umana. Parole di plauso, e di impegno e disponibilità anche per il futuro nella logica di fare sistema unico a Piacenza sono arrivate da Pietro Ghizzoni e Luigi Contini dell’Amministrazione comunale di Alseno, da Andrea Podrecca in rappresentanza della partnership della Banca di Piacenza e soprattutto da Maria Rosa Zilli consigliere delegata della Provincia, a nome anche della presidente Patrizia Barbieri, particolarmente interessata alle prospettive del progetto del Comitato.
“Pareri tutti molto positivi per il livello culturale dell’evento e per l’elevato profilo storico di Piacenza che emerge con i fatti reali, non con foto di pragmatica e dichiarazioni politiche. Tratta Piacenza si distingue proprio, rispetto a tutte le altre associazioni di matrice politica, per essere estranea all’autoreferenzialità, ai legami vincolanti” chiosa Comolli .
Una autonomia che deve portare a scelte chiare, utili per la collettività, non per singole persone o per interessi privati o per figure commerciali. La pièce è stata voluta dal Comitato Tratta Piacenza con la disponibilità di Federica Peveri del salumificio Peveri di Chiaravalle che ha curato la conviviale “…. alla maniera del pellegrino e solo con cibi frutto della pratica e della ricerca originata a Piacenza della conservazione del cibo per favorire chi deve camminare molto e avere sempre alimenti energetici, salubri e  sani a disposizione..” ha raccontato Comolli durante gli assaggi spartani.
Un grazie anche alla Cantina Romagnoli che ha offerto il vino Malvasia di Candia (anche nella antica versione passito e vino della messa) firmato da Alessandro Perini, a cascina Pizzavacca per la giardiniera gioiello di Emanuele Pisaroni e produzione piacentina più antica in Italia come agrodolce e olio di semi, ad Agri PC Latte per lo speciale Bianco d’Italia, formaggio a grana dura una rarità e una esclusività di come conservare nel tempo il latte,  proposto da Roberto Arata e dal presidente APL Marco Lucchini, al salumificio Carlo Peveri, grande produttore di insaccati, anch’essi una pratica per conservare nel tempo la carne, che presentato la Culatta Emilia Piacentina, autore del famoso CoppaDop-magnum piacentina unica in assoluto. 

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Nella foto, il momento conviviale.

Il legame tra San Bernardo e Maria Assunta in cielo

Una altra differenza dell’evento, oltre a svolgersi in un vero luogo di ospitalità dei pellegrini e non in piazza o in un cortile voluto dal Comitato Tratta Piacenza, sono state le parole di don Amedeo per la scelta della  migliore data per ricordare l’amore fra Maria Assunta e san Bernardo, l’importanza del monastero piacentino di Chiaravalle per la costruzione e la proprietà di altri monasteri cistercensi in territori francigeni confinanti. Fondamentale la presenza dei Templari, numerosi, in qualità di difensori armati dei pellegrini  di un tempo, soprattutto fedeli ai luoghi di elezione e origine come Piacenza, oggi guardiani fedeli di un luogo di culto cristiano. Una prerogativa, passata, ma che arricchisce il Dna-Francigeno di Piacenza ben oltre l’ordinarietà e la normalità di tanti borghi e chiese lungo i 1800 km italiani.
Infatti il Comitato Tratta Piacenza nasce per sostenere il riconoscimento della Via Francigena Italia a Patrimonio Unesco per l’intera Umanità e per creare una identità-brand piacentino attorno a tutti i cammini escursionistici e motivazionali che si snodano fra la bassa fluviale piacentina e le diverse valli-crinali dell’appennino piacentino.

Pubblicato il 16 agosto 2021

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