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Notizie Varie

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A Pecorara la rassegna provinciale del tartufo

Sindaco Albertini e locandina Rassegna tartufo

Dopo un anno di stop a causa dell'emergenza ritorna domenica 17 ottobre a Pecorara (Alta Val Tidone) la tradizionale “Rassegna provinciale del tartufo e dei prodotti del sottobosco”. E lo fa con un'edizione speciale a partire dal numero, trenta.
“E' una ricorrenza particolare che celebra anche nei numeri il grande e storico legame della nostra comunità con il territorio e in questo caso, in particolare, con i prodotti del sottobosco. Ed è sicuramente un'edizione speciale perché segna la ripartenza anche di questa importante rassegna che l'anno scorso non abbiamo potuto celebrare a causa dell'emergenza sanitaria; quest'anno quindi si carica anche di un significato e di un messaggio di speranza e di fiducia nel futuro”. Così il sindaco di Alta Val Tidone, Franco Albertini, invita tutti alla trentesima edizione della rassegna, che quest'anno, anche in ottemperanza alle normative di sicurezza, sarà diffusa in tutto il paese, tra l'area del campo giochi e le vie di Pecorara.

Dopo il taglio del nastro, alle ore 10.30 nella piazza principale, si svolgerà una simpatica challenge tra gli ospiti presenti dal titolo “Indovina il tartufo sbagliato” a cura di Michele Mauro, che testerà le capacità gustative dei partecipanti. Alle ore 12 la valutazione dei migliori esemplari di tartufi e di funghi esposti sia in piazza sia in Via Veneto, insieme ad altri banchi di prodotti tipici e delle associazioni. L'area food e ristoro sarà invece concentrata presso il campo giochi di Pecorara, con il pranzo curato dai volontari della locale Pro Loco, tra piatti a base di tartufi e funghi e altri prodotti tipici.

Alle 14.30 ritornerà anche l'avvincente gara di ricerca per cani da tartufo che vedrà le premiazioni alle ore 16 seguite, dalle 17 circa, sempre nell'area campo giochi, dalla polentata con funghi. Il tutto allietato dalla musica di “Tambo & the Sunadoo”, che percorreranno le vie del paese a suon di note per tutta la giornata.

“Il tartufo di Pecorara – sottolinea il Sindaco Albertini – è dal 2014 nel ristretto numero dei prodotti de.co. riconosciuti dal Ministero, insieme alla patata di Busseto, ed è sicuramente un tesoro a cui siamo molto legati. Per questo la rassegna è un momento di gioia per tutta la nostra comunità e un modo per ringraziare la terra per i suoi frutti”.

La rassegna, che ha il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, è curata insieme all'Associazione provinciale tartufai, con il supporto oltre che della Pro Loco di Pecorara del locale Gruppo Alpini e il sostegno della Banca di Piacenza.

Pubblicato il 12 ottobre 2021

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La campagna vaccinale per le terze dosi entra nel vivo


 Terza dose

Nuovi target per la somministrazione della terza dose si vanno ad aggiungere alle persone trapiantate e immunocompromesse, in calendario dal 20 settembre, e a ultraottantenni e ospiti ed operatori delle strutture per anziani, che hanno iniziato oggi le inoculazioni: in totale sono oltre 15mila in Emilia-Romagna le persone ad avere già ricevuto la dose aggiuntiva, mentre altri 28mila e oltre l’hanno prenotata. Entra quindi nel vivo la fase della terza dose per la campagna vaccinale dell’Emilia-Romagna: si parte anche con il personale sanitario, con priorità agli over60 e ai professionisti più a rischio (per esposizione o per patologie), con i soggetti ad elevata fragilità che rientrano nella cosiddetta categoria 1 (che include dai pazienti oncologici ai malati di sclerosi multipla passando per chi soffre di scompensi cardiaci avanzati o di malattie autoimmuni) e con tutti gli ultrasessantenni, iniziando dalla fascia 70-79 e proseguendo poi con quella 60-69.

La Regione ha così recepito le ultime indicazioni nazionali sulla campagna vaccinale e ha dato il via libera alle Aziende sanitarie - con una circolare inviata dalla direzione generale dell’assessorato - per predisporre, ognuna in piena autonomia, le modalità di prenotazione e somministrazione per le nuove categorie di aventi diritto, così come già avvenuto per gli over80. “La terza dose, per le persone per cui è prevista, è un passaggio imprescindibile del piano vaccinale, cioè lo strumento, ci tengo a ricordarlo, che ci sta permettendo ogni giorno di più di lasciarci alle spalle la pandemia- afferma l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini-. Rispettando come sempre le indicazioni ministeriali, e continuando a dare la priorità ai più fragili e alle persone più a rischio, la macchina regionale è pronta a entrare nel vivo di questa ulteriore fase e a continuare a lavorare a pieno come ha ampiamente dimostrato di essere in grado di fare durante tutto quest’anno”. “Per questa fase di dose aggiuntiva abbiamo scelto - conclude Donini - di dare la più ampia autonomia alle aziende sanitarie nel definire le modalità di prenotazione, così come già avvenuto per gli over 80: dal momento che si tratta di interventi mirati, la conoscenza del territorio ricopre un ruolo fondamentale”. Per tutte queste nuove fasce di popolazione si tratta di dosi booster o di richiamo, che vanno somministrate dopo almeno sei mesi dall’ultima dose perché la terza dose in questi casi serve a mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria: è previsto l’utilizzo del vaccino Comirnaty di Pfizer-BNT a prescindere dal vaccino utilizzato per il ciclo primario.

Per quanto riguarda invece le prenotazioni, si sono aperte la scorsa settimana per gli over 80 e gli ospiti e gli operatori delle CRA, con modalità che variano a seconda dell’Azienda sanitaria: in alcuni casi prevede la convocazione diretta del cittadino a cui è chiesto solo di confermare l’appuntamento, mentre in altri sono stati attivati i canali tradizionali come il web, i centralini telefonici e i CUP. In totale gli appuntamenti già fissati per le terze dosi sono 28.820 in tutta la regione: 12.699 a Reggio Emilia, 5.453 a Bologna, 3.455 in Romagna, 2.284 a Parma, 1.849 a Ferrara, 1.616 a Modena, 1.069 a Piacenza e 395 a Imola.

Pubblicato il 12 ottobre 2021

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«Don Borea e i sacerdoti martiri», una serata a cura del Rotary Club Piacenza

borea

Lunedì 11 ottobre alle ore 20 nella sede dell'albergo Roma si tiene un incontro dedicato al tema "La fede e il sangue. Don Giuseppe Borea e i 123 sacerdoti martiri dell'Emilia Romagna". 
I veri protagonisti della serata saranno i preti e il loro ministero svolto in questo ampio territorio dell'Appennino nel periodo della Resistenza: erano sacerdoti appassionati, generosi e di grande umanità al servizio della gente.
Don Borea verrà ricordato attraverso le testimonianze dei preti di montagna che hanno operato, durante la Resistenza, nei territori dove don Borea svolse il suo ministero in qualità di cappellano militare della 38ª Brigata della Divisione Val d'Arda.
Il sacerdote ricoprì, nel 1937, anche l'incarico di parroco di Obolo che mantenne fino al 28 gennaio 1945 data del suo arresto.

Relatore della serata è il maneger piacentino Giuseppe Borea nipote di don Giuseppe; interverranno don Davide Maloberti direttore del settimanale diocesano e l'avvocato Corrado Sforza Fogliani, presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza.

La serata è organizzata dal Rotary Club Piacenza per i propri soci.

Pubblicato il 9 ottobre 2021

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Il 25 ottobre partirà la campagna di vaccinazione antinfluenzale

vaccinazione

Partirà lunedì 25 ottobre la campagna di vaccinazione antinfluenzale in Emilia-Romagna. A disposizione un milione e mezzo di dosi: saranno destinate prioritariamente ai soggetti ad alto rischio, di tutte le età, per condizione patologica, fisiologica (gravidanza) o esposizione lavorativa. Già messe nero su bianco, nella circolare inviata dalla direzione generale dell’assessorato alle Politiche per la salute alle Aziende sanitarie, le indicazioni per l’attuazione della campagna e la sorveglianza dell’influenza, a partire dalle disposizioni del ministero della Salute. L’obiettivo principale è ridurre le complicazioni legate all’influenza e, di conseguenza, gli accessi ai Pronto soccorso, ma anche semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti (vista la sintomatologia respiratoria sovrapponibile per Covid-19 e influenza) soprattutto in età adulta. Si punta a raggiungere un numero sempre maggiore di vaccinati soprattutto tra gli ultrasessantaquattrenni con o senza patologie croniche, le persone tra i 6 mesi e i 59 anni con patologie croniche e le donne in gravidanza, indipendentemente dall’età gestazionale, o nel post-parto: categorie per le quali la vaccinazione è gratuita, così come - su richiesta dell’interessato - lo è per i soggetti sani che rientrano nella fascia d’età 60-64 anni. Gratuità prevista anche per medici, operatori sanitari e socio-sanitari, volontari del settore sanitario/sociosanitario, addetti ai servizi essenziali (come insegnanti, forze dell’ordine, addetti al trasporto pubblico), donatori di sangue, personale degli allevamenti e dei macelli.

Il traguardo ambito è raggiungere il 75% degli ultra-sessantaquattrenni vaccinati (nella passata stagione si è superata soglia 70%, con un aumento del 13,2%) e confermare il trend in aumento delle coperture relative alle donne in gravidanza, ai soggetti con patologie croniche di qualunque età, al personale sanitario. A supportare il raggiungimento di questi obiettivi è prevista, come ogni anno, una campagna di comunicazione e sensibilizzazione della Regione rivolta a tutta la popolazione, in particolare a quella anziana. La campagna prenderà avvio, dunque, lunedì 25 ottobre, tenendo conto delle indicazioni ministeriali e dell’aumento previsto della richiesta vaccinale. Sul piano organizzativo, le Aziende Usl devono adottare modalità efficienti e tempestive di approvvigionamento delle dosi di vaccino necessarie; saranno le stesse Aziende a fornire ai medici di medicina generale l’elenco nominativo degli assistiti con patologie a rischio e di quelli dai 65 anni in su; per i cittadini tra i 60 e i 65 anni ancora da compiere, la vaccinazione è somministrata gratuitamente su richiesta dell’interessato. Il vaccino potrà essere somministrato in un qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se il cittadino si presenta oltre il 31 dicembre 2021. Saranno le Aziende Usl a fornire ai medici curanti le dosi di vaccino necessarie a vaccinare gli assistiti appartenenti alle categorie a rischio. La somministrazione del vaccino alle persone che non rientrano nelle categorie a rischio potrà essere effettuata dalle Ausl in un secondo momento e solo a condizione che venga prioritariamente garantita la vaccinazione delle categorie per le quali il ministero prevede l’offerta attiva gratuita. In questi casi, trattandosi di prestazioni facoltative e non incluse nei Livelli essenziali di assistenza, si applica il pagamento di 24 euro a somministrazione (comprensivo del costo del vaccino sostenuto dalla Regione).

Un ruolo centrale, ribadito anche nella circolare dell’assessorato, è quello dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta nell’informare e promuovere negli assistiti una migliore adesione alla vaccinazione; dovranno inoltre integrare gli elenchi nominativi per patologia predisposti dai Dipartimenti di Sanità Pubblica e di Cure Primarie, che potranno essere eventualmente utilizzati anche per la chiamata attiva. Infine, dovranno identificare i propri assistiti minorenni con patologie croniche, per le quali è prevista l’offerta gratuita del vaccino, o che convivono e/o hanno contatti stretti con persone ad alto rischio di complicanze. Si punta inoltre al massimo coinvolgimento delle strutture assistenziali per la vaccinazione agli ospiti e agli operatori. Ribadita, nella circolare, anche la rilevanza strategica della vaccinazione antinfluenzale dei medici e di tutto il personale sanitario per ridurre il rischio di ammalarsi, vista la maggior esposizione al virus, e di trasmettere l’infezione nelle comunità.

Non solo il vaccino antinfluenzale. La vaccinazione antipneumococcica viene offerta attivamente (con comunicazione diretta da parte delle Aziende ai destinatari) e gratuitamente in età pediatrica (nel corso del primo anno di vita), alle persone di qualunque età con patologie croniche che rappresentano un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie invasive da pneumococco e, dal 2017, alle persone che compiono 65 anni nell’anno in corso. Anche in questo caso i vaccini verranno consegnati dalle Aziende Usl ai medici di medicina generale, che potranno effettuare le somministrazioni durante tutto l’anno. Sul territorio regionale, la stagione influenzale 2020-21 ha mostrato un livello d’incidenza sempre sotto la soglia di base, nettamente inferiore alla stagione precedente; l’incidenza massima si è osservata all’ottava settimana del 2021, con 2,4 casi per 1.000 assistiti. Si stima che in regione si siano ammalate circa 161.000 persone.

Complessivamente, nella scorsa stagione sono state vaccinate 1.159.219 persone ed è stata raggiunta una copertura negli ultrasessantaquattrenni pari al 70,2% (+13,2 punti percentuali rispetto alla stagione 2019-2020). I soggetti vaccinati con una patologia a rischio di complicanza hanno raggiunto quota 134.054 (+4,9% rispetto alla passata stagione). Inoltre, sono notevolmente aumentate le donne vaccinate durante la gravidanza (6.173 rispetto alle 3.655 della stagione precedente). Infine, nella passata stagione influenzale non sono stati segnalati casi gravi e decessi. Restano fondamentali, oltre al vaccino, le misure di igiene e protezione individuale, ampiamente diffuse in questo periodo di circolazione del SARS-CoV-2: lavarsi le mani (o utilizzare una soluzione alcolica in assenza di acqua), l’igiene respiratoria (coprirsi bocca e naso quando si tossisce o starnutisce, usando fazzoletti monouso; o ricorrendo alle mascherine chirurgiche soprattutto in presenza di sintomatologia respiratoria); evitare il contatto stretto con soggetti ammalati e i posti affollati, mantenendo comunque le distanze per il distanziamento fisico; evitare di toccarsi occhi naso o bocca.

Pubblicato il 10 ottobre 2021

Una biblioteca digitale gratuita con e-book e quotidiani per le scuole

biblioteca digitale


Una scuola più equa e vicina, con libri digitali, quotidiani e riviste a portata di un click per studenti, insegnanti, operatori. Un modo per aumentare le occasioni di lettura, sfruttando la modalità digitale, ma anche un passo importante per una maggiore integrazione con le biblioteche pubbliche dell’Emilia-Romagna. Prende il via il progetto ‘readER’, la biblioteca digitale per le scuole del territorio. Una piattaforma finanziata dalla Regione per tutte le scuole primarie e secondarie di I e II grado, statali e paritarie, che consentirà di accedere gratuitamente, 24 ore su 24, per sette giorni su sette, a una collezione di circa 70.000 ebook (ampliabile) dei più importanti editori italiani. Inoltre, per le scuole secondarie di II grado sarà a disposizione una amplissima selezione di quotidiani (oltre 7.000) da tutto il mondo. Disponibili, inoltre, oltre 2 milioni di Open Educational Resources (OER) senza limiti, ossia materiali di diverso formato (audio, immagini, video) per l'insegnamento, l'apprendimento e la ricerca rilasciati in pubblico dominio o con licenza aperta. Attraverso la piattaforma readER saranno quindi estesi al mondo della scuola i servizi digitali del sistema bibliotecario regionale. Gli assessori regionali alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, alla Scuola, Paola Salomoni, e il vicedirettore dell’Ufficio scolastico regionale, Bruno Di Palma, hanno invitato le scuole a partecipare al progetto in una lettera congiunta inviata ai presidi. A partire da oggi, 7 ottobre, gli istituti scolastici potranno aderire all’iniziativa utilizzando la procedura predisposta dall’Ufficio scolastico regionale e dal 15 di novembre, per le scuole che ne avranno fatto richiesta, il servizio sarà attivo. In questo modo la Regione estende gratuitamente alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie del territorio emiliano-romagnolo, i servizi digitali delle piattaforme utilizzate dalle biblioteche pubbliche del sistema regionale, con un profilo di servizio personalizzato.

Il progetto è promosso dalla Regione Emilia-Romagna e attuato dal Servizio Patrimonio Culturale con la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, attraverso apposito gruppo di lavoro per l’avvio delle attività e lo sviluppo progettuale. L’obiettivo non è solo quello di fornire l’accesso alla biblioteca digitale scolastica a studenti ed insegnanti già nell’anno scolastico appena avviato, ma quello più ambizioso di favorire una sempre maggiore integrazione tra biblioteche scolastiche e organizzazione bibliotecaria regionale, tra biblioteche pubbliche e sistema educativo, di favorire inoltre la didattica e la lettura. Fino ad ora l’adesione delle scuole emiliano-romagnole alle piattaforme esistenti di biblioteca digitale era stata parziale, anche per i costi necessari sia in termini economici che di risorse umane. La pandemia ha apportato però una accelerazione rispetto all’utilizzo di piattaforme e risorse digitali, anche nel mondo della scuola, aprendo ad un pubblico più vasto le potenzialità offerte dal digitale. “E’ una scelta di cui andiamo molto fieri, e per la quale ringraziamo il presidente Bonaccini e l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano- affermano gli assessori Paola Salomoni e Mauro Felicori- che ne hanno colto il valore profondo per il diritto allo studio e di contrasto alla diseguaglianza. Grazie a questa misura gli studenti dell’Emilia-Romagna amplieranno a dismisura il numero di testi e di fonti a disposizione, gratis e con facile accesso. Una opportunità tanto più importante tanto minori sono le risorse culturali delle famiglie dei bambini e dei ragazzi. Di più: il sistema bibliotecario, meno impegnato nel prestito, potrà aumentare la funzione di reference, per le ricerche in rete con la guida dei bibliotecari, e più in generale le biblioteche potranno sviluppare il loro ruolo di centri per l’educazione permanente. La funzione dei bibliotecari si svilupperà in qualità”. “Già la stagione del Covid- concludono- aveva prodotto il raddoppio dell’uso delle biblioteche digitali. Con questa decisione si andrà molto oltre, lungo l’idea di una Emilia-Romagna capitale anche del digitale”. “L’impegno della Regione Emilia-Romagna ed in particolare del Servizio Patrimonio Culturale nella diffusione gratuita di libri e riviste alle scuole dell’Emilia-Romagna- afferma il vicedirettore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, Bruno Di Palma-, costituisce una formidabile opportunità di arricchimento culturale, ancor di più in tempi di pandemia. Compito della scuola, fra l’altro, è garantire l’accesso alla conoscenza, soprattutto in un tempo di limitazione degli spostamenti e di parziale chiusura degli orizzonti di scambio e confronto. Come Ufficio Scolastico Regionale avremo cura di seguire attraverso un apposito gruppo di lavoro l’andamento del progetto, accompagnando le scuole sia per gli aspetti tecnici che per quelli organizzativi”.

Pubblicato il 9 ottobre 2021

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