A Cadeo, un nuovo pediatra di libera scelta in servizio dal 3 gennaio scorso. Da pochi giorni ha aperto le porte del suo ambulatorio il dottor Nicola Mattia Decarolis, giovane pediatra che ha conseguito la laurea e la specializzazione presso l’Università degli Studi di Parma. Decarolis – che ad oggi conta 899 piccoli pazienti - visita presso il suo studio in viale Aldo Moro, 8 a Roveleto, che fa parte dell’organizzazione di pediatri “Pediatri in rete Amico pediatra”. “Con piacere diamo il benvenuto al dott. Decarolis – sottolinea Marica Toma, sindaca di Cadeo – nell’ Amministrazione potrà di certo trovare un sicuro punto di riferimento costante così come una buona accoglienza da parte dei nostri cittadini”. Decarolis va ad unirsi ai tre medici di famiglia presenti sul nostro territorio comunale: il dott. Rosario Brancati, il dott. Erminio Crenna e la dott.ssa Mariapaola Parenti”.
Nella foto, il pediatra con la sindaca Marica Toma.
Sarà avviata, in questi giorni, l’attività chirurgica dell’Istituto ortopedico Rizzoli all’ospedale di Castel San Giovanni. In questa prima fase, si parte con interventi di protesi all'anca, per seguire, come programmato, con sedute dedicate anche a piede, caviglia, ginocchio, mano e polso.
Bardasi: offerta strategica per i nostri pazienti, una collaborazione tra aziende della Regione e tra i professionisti del sistema
“Stiamo lavorando in maniera concreta e fattiva al progetto di collaborazione tra l'Ausl di Piacenza e i suoi professionisti, ortopedici, anestesisti, fisiatri e personale di assistenza e l’Irccs Rizzoli per consolidare la vocazione del presidio della Val Tidone a polo di chirurgia elettiva con particolare attenzione all'ortopedia – commenta il direttore generalePaola Bardasi– Non è una novità in assoluto, quanto più una conferma e un’evoluzione di una sinergia che lega da tempo i nostri sanitari con il team del centro bolognese. Già da oltre un decennio, infatti, Piacenza collabora con il Rizzoli che opera nei nostri ospedali, per alcune competenze specialistiche di alto livello come l’Ortopedia pediatrica e l’Ortopedia oncologica per le quali l’Istituto è riferimento regionale. Oggi siamo in grado di sviluppare ulteriormente questa alleanza in un ambito chiave come quello ortopedico di elezione. I nostri professionisti anestesisti guidati da Ruggero Massimo Corso, direttore del dipartimento di Terapie intensive, anestesiologia e terapia del dolore, i medici specialisti ospedalieri con funzione consulenziale e il personale di comparto sotto il coordinamento di Michela Sanseveri, opereranno al fianco e in sinergia con gli ortopedici e i fisiatri bolognesi diretti da Cesare Faldini, direttore di Clinica ortopedica e Traumatologica I. Questa nuova opportunità – continua il direttore generale – rappresenta il completamento di un sistema aziendale già virtuoso nel trattamento della traumatologia e della ortogeriatria, nonché nelle patologie urgenti ed elettive del presidio di Piacenza, sotto la direzione di Pietro Maniscalco, direttore di Ortopedia e traumatologia Piacenza”.
Campagna: un progetto di ricerca per l’innovazione condiviso e di massimo valore per la comunità “È passato un anno da quando abbiamo annunciato la firma dell’accordo per l’ospedale di Castel San Giovanni - sottolinea il direttore generale del RizzoliAnselmo Campagna. - Un anno nel quale decine di professionisti delle due aziende sanitarie, impegnati nei tanti diversi settori necessari a far funzionare un ospedale ogni giorno, si sono confrontati per dare forma operativa ed efficiente a questa idea di collaborazione. L’abbiamo via via strutturata, col passaggio fondamentale delle visite ambulatoriali, primo momento di contatto concreto con la cittadinanza, e oggi siamo pronti a partire con quello che è elemento cruciale in gran parte del percorso di cura in ortopedia, l’attività chirurgica.
Partiamo, ancora e sempre con l’approccio che ci caratterizza come Irccs: siamo un ospedale di ricerca e il principio della sperimentazione continua verso il miglioramento è applicato in tutto il nostro agire, non solo nei laboratori della sede bolognese, non solo nei progetti di ricerca internazionali di cui siamo coordinatori, ma anche nella progettazione dei nostri modelli organizzativi. Per questo ringrazio il territorio della Val Tidone, i suoi amministratori, i suoi cittadini e le sue cittadine, oltre naturalmente alla dirigenza e a tutto il personale dell’Azienda Usl di Piacenza, per la fiducia accordataci; è nostra ferma intenzione costruire insieme una opportunità di cura che coniughi eccellenza e prossimità, con gli aggiustamenti in itinere che ogni progetto di ricerca per l’innovazione richiede ma con la certezza di un obiettivo condiviso e di massimo valore per la comunità.”
Fabi: un esempio di buone pratiche per la collettività che porta l'eccellenza delle cure vicino a casa, senza sprechi
"Un bel progetto che parla di sanità pubblica e universalistica al servizio delle cittadine e dei cittadini. Il potenziamento della collaborazione tra Ausl di Piacenza e Irccs IRizzoli di Bologna – commenta l'assessore regionale alle Politiche per la Salute,Massimo Fabi - è un esempio virtuoso di buone pratiche per la collettività che porta l'eccellenza delle cure vicino a casa, senza sprechi. Questo per noi rappresenta solo il primo passo di un percorso più ampio capace di mettere in dialogo le migliori risorse professionali delle aziende sanitarie e ospedaliere universitarie dei singoli territori con l'obiettivo di rafforzare l'intera rete del servizio sanitario regionale. Auguriamo quindi buon lavoro a tutti i professionisti e gli operatori che col loro impegno, ne siamo certi, sapranno rispondere al meglio ai bisogni della cittadinanza".
L’avvio della nuova organizzazione
I pazienti sono ricoverati nel reparto di degenza collocato al primo piano del blocco A riservato esclusivamente ai degenti del Rizzoli. I professionisti operano in una sala operatoria dedicata e possono contare anche su una palestra riabilitativa dedicata.
I pazienti sono chiamati sulla base della lista d’attesa elaborata dai professionisti di Bologna che, dall’estate a oggi, hanno svolto visite ambulatoriali nel presidio della Val Tidone: attualmente sono una quarantina i pazienti che hanno già fatto il prericovero e quindi sono pronti per essere operati.
Le sedute operatorie programmate, che saranno incrementate gradualmente, si svolgeranno da lunedì a venerdì, per lo più al mattino. Successivamente potranno essere ampliate anche ad alcune fasce pomeridiane.
Contemporaneamente prosegue l’attività ambulatoriale, con nuove visite, attività di prericovero e controlli post intervento.
Per avviare il progetto, l’Ausl, ha previsto un progressivo incremento delle risorse a partire dall'organico assistenziale: sono trenta i professionisti, tra infermieri, fisioterapisti e operatori socio sanitari già operativi.
Il personale ha svolto formazione in aula e sul campo con i colleghi di Bologna ponendo particolare enfasi sulla attività di sala operatoria e sull’assistenza in degenza, favorendo lo scambio di buone pratiche e il miglioramento delle competenze clinico-assistenziali. Questi operatori, così come il team di anestesisti, affiancheranno agli ortopedici bolognesi: sei o sette medici in tutto tra sala operatoria, visite ambulatoriali di accesso e controllo e degenza.
Le persone che hanno lasciato l’Ucraina a causa della guerra avranno diritto all’assistenza sanitaria gratuita per tutto il 2025. Lo ha comunicato una nota della Direzione generale per la cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia-Romagna inviata in questi giorni alle Aziende sanitarie locali. La nota recepisce i contenuti del decreto-legge 202 del 2024. Le persone provenienti dall’Ucraina titolari del permesso di soggiorno per protezione temporanea avranno due mesi di tempo per chiederne il rinnovo in questura. Durante questo periodo, il sistema sanitario della Regione Emilia-Romagna assicurerà loro la continuità dell’assistenza sanitaria, nell’attesa che i cittadini ucraini presentino il rinnovo del permesso oppure la semplice ricevuta della domanda di rinnovo presentata. Contestualmente all’assistenza sanitaria è stata rinnovata anche l’esenzione dal ticket per tutte le prestazioni erogate dal servizio sanitario. Per due mesi l’esenzione sarà garantita a tutti i cittadini ucraini che non svolgono attività lavorativa, poi sarà confermata a chi avrà presentato il rinnovo del permesso o la ricevuta della domanda presentata.
L’hanno intitolata “Risotti & musica”. E’ la cena benefica che ospiti, volontari e operatori di Casa Don Venturini hanno organizzato per venerdì 24 gennaio nel salone centrale del settecentesco complesso alle porte di Piacenza (Strada Agazzana 69). Accompagnerà il convivio, a base di risotti, l’intrattenimento musicale del duo Gaia Acustic. Tutti a tavola alle 20. Ovviamente occorre prenotarsi fin da ora (Info: 346.6747581). Il ricavato della serata andrà a sostegno di attività e progetti della struttura, gestita da Fondazione La Ricerca ETS, che accoglie persone in hiv-aids.
“L’ottimismo è il profumo della vita”, diceva il poeta e sceneggiatore Tonino Guerra in un noto spot di oltre 20 anni fa e sembra che gli italiani, l’ottimismo, ce l’abbiano chi più chi meno nel Dna. Potrebbe essere descritto così il consumer sentiment degli italiani nel nuovo anno appena iniziato. Un ottimismo che si manifesta attraverso un calo significativo dal 2022 del numero delle persone pessimiste riguardo la situazione economica, famigliare e del Paese. Sono diminuiti, infatti, coloro che percepiscono peggiore la propria condizione economica attuale: nel 2022 erano quasi 5 italiani su 10, nel gennaio 2024 erano poco più di 3 su 10 e a inizio 2025 sono poco più di 2 su 10. Tra questi ultimi troviamo gli italiani con un titolo di studio medio (il 31%) che non hanno un chiaro orientamento politico (il 35%) e con una mentalità “cospirazionista” (il 43%). Emerge anche un 11% di italiani che dichiara la propria situazione economica famigliare migliore rispetto a un anno fa: il 14% sono uomini, il 15% ha una laurea e il 17% sono giovani di età compresa tra i 18–34 anni. Sono questi i primi dati sul “sentiment” dei consumatori emersi dal rilevamento del monitor continuativo di EngageMinds Hub – Consumer, Food & Health Research Center, Centro di ricerca in psicologia dei consumi e della salute dell’Università Cattolica*, che ha sede presso il campus di Cremona che in generale evidenzia come gli italiani abbiano mantenuto una fiducia, seppur cauta, riguardo la crescita dell’economia del paese. Confrontando infatti i dati con quelli rilevati negli ultimi due anni, si conferma stabile la percentuale degli italiani positivi in merito alla crescita economica del Paese nei prossimi 12 mesi: nel 2023 era il 7%, nel gennaio 2024 il 10%, percentuale che si mantiene stabile anche nell’ultima rilevazione di novembre. Scende invece (34% gen_2022 vs 32% nov_2024) la percentuale di quanti pensano che non andrà bene l’economia italiana nei prossimi 12 mesi. È ancora però un segnale del velato ottimismo rafforzato anche dal fatto che sale, sebbene di poco, la percentuale dei consumatori (9% gennaio 2024 vs 11% novembre 2024) che pensano a questo momento come favorevole per acquistare beni più costosi come mobili ed elettrodomestici.
Guardando sempre al futuro poco più di 1 italiano su 10 ritiene probabile che nei prossimi 5 anni l’intero Paese godrà di un periodo di costante benessere, mentre poco più di 4 su 10 valuta che si incrementeranno disoccupazione e crisi economica. Quest’ultimo sentiment negativo prevale in chi non ha un orientamento politico (il 56%), in chi afferma di preferire partiti di sinistra (il 59%) o che ha una mentalità cospirazionista (il 59%). “L’indagine con i nuovi dati dell’Engage Monitor mostra un incremento sebbene minimo di tutti gli indici del consumer sentiment - dichiara Guendalina Graffigna, direttore del Centro di Ricerca EngageMinds HUB della Cattolica e responsabile scientifico dell’indagine -: dal 58% del gennaio 2024 si passa al 61% per quanto riguarda la condizione famigliare mentre per quella del Paese si sale dal 59% al 64%. L’indice sulle aspettative future in merito all’andamento economico cresce passando dal 57% di gennaio 2024 al 59% della nostra ultima rilevazione. Nonostante le guerre, l’inflazione e il ristagno di alcuni comparti produttivi - continua Graffigna -, la fiducia degli italiani ha tenuto registrando un sentimento generale caratterizzato da un delicato equilibrio tra ottimismo e preoccupazione. Questo clima è un riflesso della resilienza e della capacità di adattamento che contraddistinguono il nostro Paese, con famiglie e imprese impegnate a navigare le sfide con fiducia e determinazione”.
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