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Notizie Varie

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17 giugno, si ricorda il beato Paolo Burali

Burali beatoDi famiglia nobile, nacque ad Itri presso Gaeta nel 1511. Si laureò in diritto civile e canonico presso l’università di Bologna ed esercitò l'avvocatura a Napoli per 14 anni ricoprendo nel contempo incarichi politici e diplomatici.
Nel 1557 decise di lasciare tutto per abbracciare la vita religiosa. Entrato nella comunità religiosa dei teatini di san Paolo Maggiore, ricevette il nome di Paolo. Venne ordinato sacerdote e più tardi diventò superiore del convento.
Nel 1568 Pio V lo nominò vescovo di Piacenza. Durante il suo ministero pastorale cercò di applicare con fedeltà le norme tridentine e le disposizioni sinodali: fondò il seminario, convocò due sinodi diocesani e visitò per due volte l'intera diocesi.
Diventato in seguito cardinale rimase a Roma per qualche tempo fino alla nomina nel 1576 di arcivescovo di Napoli. Qui continuò a servire con zelo la Chiesa fino alla morte, nel 1578 a Torre del Greco.

Letizia Capezzali

Pubblicato il 17 giugno 2022

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Una maratona di idee per incentivare la rinascita dell’Alta Val d’Arda e dell’Appennino

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Sarà dedicata alla valorizzazione turistica, culturale ed enogastronomica dell’Alta Val d’Arda la maratona di idee “Alta Val d’Arda Hack”, che si terrà martedì 28 giugno  alle ore 9 presso il Laboratorio Aperto Piacenza (Piazza Casali 10, Piacenza): l’iniziativa è organizzata dallo Spazio Area S3 di ART-ER (le cui attività sono finanziate dai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna-POR FSE 2014-2020) in collaborazione con il Laboratorio Aperto di Piacenza e l’Unione Comuni Montani Alta Val d’Arda, che comprende i Comuni di Castell’Arquato, Lugagnano, Morfasso e Vernasca.

Il sindaco di Vernasca Giuseppe Sidoli, presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alta Val d’Arda, evidenzia che «Come Unione abbiamo partecipato a un progetto sulla Cittadinanza Europea, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, che prevedeva un ciclo di incontri con giovani e imprenditori della zona allo scopo di far crescere idee utili a incentivare la rinascita dell’Alta Val d’Arda e del nostro Appennino. Gli appuntamenti si sono svolti nell’inverno scorso e sono stati molto partecipati, tanto che il risultato - grazie anche al supporto di Appenninol’Hub - è stato superiore alle stesse attese dei sindaci: ne sono infatti scaturite proposte interessanti e concrete relative alla gestione e promozione di cantine, agriturismi, ristoranti, alberghi e negozi, alla valorizzazione turistica del territorio e alla promozione dei vini prodotti nei nostri comuni. Ci è quindi sembrato importante non lasciar cadere il forte interesse che è stato manifestato su questo progetto, che ruota intorno alle opportunità offerte dall’Europa: la challenge “Alta Val d’Arda Hack”, presso il Laboratorio Aperto Piacenza, sarà una maratona di idee che attiverà un confronto diretto tra professionisti e soggetti portatori di soluzioni innovative, da porre all’attenzione di Amministratori e stakeholder dell’Alta Val d’Arda».

Alla maratona di idee “Alta Val d’Arda Hack” potranno partecipare professionisti, innovatori, studenti, ricercatori, persone interessate alla valorizzazione del territorio dell’Alta Val d’Arda e delle aree montane in chiave turistica e sviluppo sostenibile. Attraverso il link https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScmS8t4SlExfQUATWGEorz7fCvWUXg-06YHYnpP5DLUBWuSfA/viewform potranno iscriversi all’iniziativa - entro il 26 giugno - singole persone o team: nel caso il proponente non avesse un team, è previsto l’inserimento all’interno di un gruppo progettuale.

Il percorso si articolerà in una competizione secondo la metodologia “challenge”: tutti i partecipanti dovranno collaborare, divisi in squadre eterogenee e multidisciplinari, per proporre soluzioni materiali e/o immateriali (prodotti, servizi, applicativi, iniziative, etc) in grado di rispondere a una (o più) delle tre sfide proposte: fruizione del patrimonio culturale e dei borghi, valorizzazione del territorio sulla base del turismo enogastronomico, organizzazione del sistema della promozione e dell’accoglienza locale.
Tutti i gruppi saranno affiancati da mentor con competenze interdisciplinari, che li faciliteranno nella fase di sviluppo delle idee progettuali.
Una commissione di esperti provenienti dal mondo delle istituzioni locali, delle imprese e delle università valuterà i progetti e proclamerà i gruppi vincitori, che si aggiudicheranno premi in denaro (1.000 euro per il primo classificato, 500 euro per il secondo classificato) messi a disposizione dall’Unione dei Comuni dell’Alta Val d’Arda.

Pubblicato il 16 giugno 2022

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A Piacenza Expo un nuovo evento dedicato alla creatività «Hand Made»

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Ci sono tanti modi per recuperare e restaurare un vecchio comodino, così come ci sono tante tecniche per ricamare un tessuto, per decorare una torta o per creare gioielli. Mi Piace Crea - il nuovo evento fieristico di Piacenza Expo dedicato alla creatività hand made - rappresenta l’occasione per conoscere le soluzioni e i materiali adatti a rinnovare o creare dal nulla opere di manifattura uniche.

Un nuovo evento nel calendario fieristico di Piacenza Expo presentato nei giorni scorsi alla Camera di Commercio di Piacenza dal’Amministratore Unico della società fieristica piacentina Giuseppe Cavalli, dalla responsabile organizzativa Alessandra Bottani, dal Presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile, Nicoletta Corvi, e da Federica Bussandri, Consigliere dello stesso Comitato.

“Dopo due anni difficili segnati dall’emergenza sanitaria - ha detto Cavalli durante la conferenza di presentazione - abbiamo deciso di arricchire il nostro calendario fieristico con nuovi eventi espositivi, anche di nicchia, come Mi Piace Crea, o come Via Emilia Classic, dedicato al mondo dei motori, delle auto e delle moto d’epoca, presentato in occasione della Silver Flag. Ringrazio la Camera di Commercio, e in particolare il Comitato presieduto da Nicoletta Corvi per la collaborazione instaurata con Piacenza Expo”.
“Una sinergia - hanno sottolineato Nicoletta Corvi e Federica Bussandri - sfociata in una convenzione che consentirà alle aziende piacentine interessate a partecipare a questa fiera come espositori, di poterlo fare a prezzi e tariffe agevolate. Per questo abbiamo puntato anche sulla collaborazione di tutte le Associazioni di categoria piacentine rappresentate all’interno del nostro Comitato, che in questa fiera potranno beneficiare di una vetrina promozionale di sicuro interesse”. 
Scoprire i segreti e nuovi prodotti in una fiera interamente dedicata alla creatività del “fatto a mano” sarà possibile dall’1 al 2 ottobre 2022 a Piacenza Expo.

“Per questa prima edizione - ha detto Alessandra Bottani - allestiremo uno spazio coperto di 5.000 metri quadri che saranno interamente dedicati all’ingegno, a variopinti tessuti e indispensabili accessori per la creazione di manufatti dove arte, estro e fantasia si mostreranno in questa vetrina espositiva. Abbiamo previsto nove diverse sezioni: tessile e sartoria, ricamo e tradizione, bijou e accessori, decorazione, carta scoop e colore, calligrafia e lettering, rilegatoria, cake design e cucina creativa, restyling. Ci saranno anche tanti workshop e laboratori interattivi dedicati sia agli hobbisti adulti che ai bambini, e anche un laboratorio di scrittura curato da Valentina Ghelfi. I visitatori, ovviamente, avranno la possibilità di acquistare i migliori articoli, materiali, utensili per la manualità creativa, ma anche tanti oggetti frutto di queste creatività”.

Pubblicato il 15 giugno 2022

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«Riparto»: anche a Piacenza il progetto promosso da Movimento Consumatori e ACLI

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Il progetto RIPARTO intende essere un percorso di inclusione finanziaria e di accompagnamento per la gestione e soluzione delle situazioni di sovraindebitamento in una fase di ripartenza dopo il difficile periodo in cui l’emergenza sanitaria da Covid, avendo prodotto un prolungato periodo di blocco delle attività, ha generato in molti casi un preoccupante aumento dei livelli di povertà relativa ed assoluta dei cittadini.
In questo contesto, come ben fotografato dalla Banca d’Italia, sono aumentati in modo allarmante il numero di coloro che, dovendo far fronte ad una rata del mutuo (40%) o di più finanziamenti per credito al consumo (36%), si siano trovati in una condizione di difficoltà, se non addirittura di impossibilità, ad adempiere alle proprie obbligazioni.
Le attività del progetto si inseriscono come contributo nel raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda Onu 2030 - Goal 1, ovvero “Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo”.
Le associazioni che hanno realizzato il progetto sono il MOVIMENTO CONSUMATORI APS e ACLI APS.
Dalla sua fondazione nel 1985, il Movimento Consumatori si occupa di tutela dei diritti dei cittadini e tramite la propria rete territoriale gestisce oltre 70 sportelli in tutta Italia per attività di informazione, assistenza e consulenza ai cittadini.
ACLI APS è presente da 75 anni nello scenario delle organizzazioni di tutela dei lavoratori ed è sempre stata impegnata nella lotta alle fragilità sociali. Negli ultimi 15 anni, anche grazie alla rete di Punto Acli Famiglia, ha attivato un consistente ventaglio di proposte ed iniziative specifiche per le famiglie in condizioni di svantaggio economico e sociale.

Le associazioni MOVIMENTO CONSUMATORI APS e ACLI APS insieme, con una strategia di lavoro comune, hanno pertanto coinvolto:

- 27 sportelli territoriali distribuiti su n.17 regioni

- 4 Università

- 1 Centro di ricerca in campo psicologico

- 2 enti di secondo livello

- 25 realtà del Terzo settore con specifiche e complementari competenze sul tema del sovraindebitamento.

L’obiettivo del progetto risiede nella volontà di sviluppare una capillare rete di associazioni del Terzo settore che, per esperienza e competenze specifiche, possano offrire un’ampia gamma di servizi di supporto al cittadino-consumatore o al settore delle microimprese, per la prevenzione, la risoluzione e la ripartenza da situazioni di sovraindebitamento.
L’impatto del progetto è ambizioso. Prevede di supportare tramite la rete di sportelli RIPARTO circa 3.000 soggetti ed oltre 300 imprese con problematiche legate al sovraindebitamento, prevedendo anche di poter beneficiare di sovvenzioni a copertura delle spese relative alle procedure degli OCC (Organismi di Composizione della Crisi).
Il progetto prevede differenti azioni che, a seconda dei target, affronteranno complessivamente il fenomeno del sovraindebitamento. La realizzazione di seminari dedicati, presso alcune tra le più importanti università italiane e lo studio sul campo in ottica multidisciplinare dello stato dell’arte del fenomeno permetteranno di capire come sfruttare ed applicare le ultime novità legislative.
Infine, come per chiudere un ideale cerchio, i cittadini e le imprese soccorse dalla rete di RIPARTO, saranno accompagnate in un percorso di ripartenza che, grazie alla presenza di partner con uno specifico know-how, forniranno il necessario supporto per agevolare la relazione con le istituzioni finanziarie, offrendo così canali protetti per l’accesso al credito.

Presso la sede delle ACLI provinciali di Piacenza è attivo uno dei 27 sportelli dislocati su tutto il territorio nazionale allo scopo di fornire un’assistenza individuale e gratuita per l’ascolto, la gestione e l’accompagnamento alle procedure per la risoluzione delle situazioni debitorie. Lo sportello riceve solo su appuntamento: telefonare il martedì pomeriggio dalle 13.30 alle 17.30 o il giovedì mattina dalle 8.30 alle 12.30 al n° 0523 338593.

Pubblicato il 15 giugno 2022

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Commercio, Unioncamere: «La ripresa si indebolisce, ma prosegue»

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Segnali di rallentamento nel settore del commercio. L’analisi dell’indagine congiunturale realizzata in collaborazione tra Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna relativa al primo trimestre 2022 evidenzia che le vendite a prezzi correnti degli esercizi al dettaglio in sede fissa sono aumentate ancora (+3%), anche se con un ritmo più contenuto rispetto ai tre mesi precedenti. Ciò ha permesso un ulteriore ma parziale recupero per i livelli delle vendite che sono ancora inferiori del 6,5% rispetto al primo trimestre 2019.

I giudizi delle imprese

La quota delle imprese con vendite in aumento rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente si è ridotta di quasi dieci punti scendendo al 39,9%. Al tempo stesso, il peso delle imprese che hanno avuto vendite inferiori a quelle dello stesso trimestre del 2021 è risalito riportandosi al 36,7%. Il saldo tra le quote delle imprese che hanno rilevato un aumento o una diminuzione tendenziale delle vendite è peggiorato, pur ancora positivo, scendendo a +3,2 punti.

Le aspettative

Complice anche l’effetto della stagionalità, le aspettative paiono essersi orientate in senso positivo. Si è ampliata la quota delle imprese che si attendono un aumento del fatturato nel corso del prossimo trimestre (al 25,9 dal 12,9%), ma soprattutto è scesa la percentuale delle aziende che temono una riduzione delle vendite, (al 17,9 dal 36%). Si è quindi determinato un ampio recupero del saldo risalito da -23,2 a +8 punti, che è però un livello solo moderatamente positivo. La pandemia e la ripresa inflazionistica hanno accentuato i processi di cambiamento che da anni caratterizzano il settore del commercio e i comportamenti dei consumatori. Nel primo trimestre 2022 la ripresa delle vendite non ha interessato tutte le tipologie del dettaglio, anzi è stata ancora trainata dal boom dei consumi non alimentari che erano stati dilazionati a seguito della pandemia.
Le vendite dello specializzato alimentare si sono ridotte nuovamente e in misura sensibile rispetto allo stesso trimestre del 2021 (-2,6%), certamente appesantite dal risveglio della dinamica inflazionistica anche per questa tipologia di prodotti. Invece, il dettaglio specializzato non alimentare ha beneficiato di un ulteriore incremento delle vendite (+6,6%), più contenuto di quello del trimestre precedente, ma ugualmente connesso a un parziale recupero dei consumi dilazionati.
Tra le tipologie del dettaglio non alimentare prese in esame, le vendite di abbigliamento e accessori sono aumentate decisamente rispetto allo stesso trimestre del 2020 (+10%). Più contenuta la crescita per i prodotti per la casa ed elettrodomestici (+8,9%) rispetto allo stesso trimestre del 2021. Nell’insieme la ripresa tendenziale delle vendite di altri prodotti non alimentari è stata minore (+4,4%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Al contrario, iper, super e grandi magazzini non hanno beneficiato della complessiva ripresa dei consumi anche nel primo trimestre 2022 e dopo più di due anni positivi hanno fatto segnare un peggioramento con una flessione tendenziale delle vendite (-3%). Questo anche perché le loro vendite erano molto aumentate durante la pandemia. Ne risulta infatti che le vendite correnti sono superiori del 7,3% rispetto al 2019.

Dimensione di impresa

L’aumento delle vendite è esteso, ma con una marcata correlazione rispetto alla dimensione aziendale. Le vendite della piccola distribuzione, da 1 a 5 addetti, sono cresciute leggermente rispetto allo stesso periodo del 2021 (+1,6%). Le imprese di media dimensione, da 6 a 19 addetti, hanno ottenuto un incremento superiore (+3,4%), che per le imprese di maggiore dimensione con almeno 20 addetti è stato ancora più elevato (+4,3%). Per l’effetto della stagionalità e della riduzione delle misure di prevenzione, nonostante l’accelerazione dell’inflazione, le valutazioni positive in merito all’andamento delle vendite nel prossimo trimestre sono generalizzate tra le classi dimensionali delle imprese.

Registro delle imprese

Al 31 marzo 2022 le imprese attive nel commercio al dettaglio erano 42.635. Rispetto a un anno prima la loro consistenza è lievemente aumentata (+0,2%, +102 unità). Riguardo alla forma giuridica, l’andamento rilevato in ambito regionale è frutto della composizione tra due tendenze. La prima, positiva e più rilevante, è costituita soprattutto da un incremento delle società di capitale (+6%, +297 unità) e delle ditte individuali che hanno mantenuto la loro consistenza (+14 unità) pur in un trimestre di stagionalità negativa. La seconda, negativa, ha origine dalla diminuzione delle società di persone (-2,3%, -199 unità), favorita dall’attrattività della normativa relativa alle società a responsabilità limitata, che sostiene l’aumento delle società di capitali e la riduzione di quelle di persone. A ciò si aggiunge la tendenza alla flessione dell’insieme delle cooperative e dei consorzi (-4,9%).

Pubblicato il 14 giugno 2022

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