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Emergenza climatica: si discute sul futuro

dncesena

Una voce fuori dal coro quello di Franco Battaglia, docente di Chimica Ambientale all’Università di Modena, intervenuto, in videoconferenza, il 10 giugno, nel Salone della parrocchia dei Santi Angeli Custodi di Piacenza - Borgotrebbia.
Il relatore, presentato dall’avv. Livio Podrecca, presidente dei Giuristi Cattolici piacentini e dal parroco don Pietro Cesena, ha voluto sfatare l’ecologismo, con i suoi dogmi e miti, che è diventato una specie di religione. Allo stesso modo anche la ritenuta origine antropica, cioè da parte dell’uomo, dei guai dell’ambiente. Queste convinzioni influenzano profondamente i modi ed i presupposti delle relazioni e della solidarietà umane, nel segno della sostenibilità.
Quella verde ed ecologista è una visione certa ed incontrovertibile, basata su evidenze scientifiche, della realtà? È l’interrogativo su cui si è sviluppata l’articolata e ampia riflessione di Battaglia.

Non esiste alcuna emergenza climatica
Le provocazioni del professore universitario nascono dal suo libro “Non esiste alcuna emergenza climatica”.
“Da circa trent'anni l'opinione pubblica - ha sottolineato Battaglia - è allarmata da annunci di una imminente catastrofe climatica causata dalle emissioni di CO2 conseguenti alle attività dell'uomo”.
Il suo libro mostra che l'allarme non ha alcun fondamento. Di conseguenza, non è imprescindibile ogni impegno a ridurre tali emissioni (come viene proposto dall'utopica cosiddetta Transizione energetica). Le tesi di Battaglia mostrano anche che nessuna riduzione delle emissioni di CO2 è in ogni caso possibile, e che, ove mai fosse possibile, la circostanza avrebbe effetti disastrosi. Autorevoli studiosi hanno indirizzato ai governanti appelli ad una maggiore prudenza nel varare politiche che penalizzeranno i livelli di vita dei loro cittadini.

Il riscaldamento globale
Il riscaldamento globale, - per Battaglia - ovvero un cambiamento climatico indotto dalle attività umane non è realistico. Sappiamo che il nostro pianeta ha subito delle glaciazioni con variazioni delle temperature, che ogni un tot periodo di secoli ha un optimum climatico. Questo è già avvenuto nel passato - noi siamo in una fase ottimale - ma è avvenuto anche relativamente alle glaciazioni. Allo stesso modo in passato sono già occorsi periodi di riscaldamento.
Dal 1750 - ha aggiunto Battaglia - assistiamo effettivamente a un riscaldamento; qualcuno dice che questo poteva essere solo un riscaldamento locale, comunque questo riscaldamento è la continuazione post piccola era glaciale, ma non è un aumento monotono, visto che la dimensione delle temperature è varia.
La terra ha avuto una variabilità anche di 15 gradi di temperatura nelle diverse ere. Allo stesso modo, secondo le rilevazioni di fenomeni come alluvioni ed uragani, notiamo che negli anni osservati (seppure solo recenti) gli eventi climatici disastrosi non hanno una natura così eccezionale rispetto al normale andamento del clima del pianeta.  

Energia abbondante e disponibile
La riduzione delle emissioni di CO2, che è sottoscritta con il protocollo di Kyoto - ha precisato il docente -, rispetto alle emissioni del 1990, non è rispettata. La nostra civiltà è basata sull’energia, a buon mercato, abbondante, sempre disponibile, ovvero il carbone, il gas, il petrolio e il nucleare. Questo non è attualmente riducibile, ha affermato Battaglia.

Nel complesso, il docente universitario di Modena, ha illustrato una serie di affermazioni che si contrappongono alla posizione di molti studiosi. Il dibattito, anche in sede scientifica, continua per fare chiarezza sul nostro futuro. 

Riccardo Tonna

 

Pubblicato il 12 giugno 2022

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