Il Movimento Cristiano Lavoratori dell'EMILIA ROMAGNA, dopo l' ennesima tragedia nei posti di lavoro con l'esplosione della centrale di SUVIANA nel territorio bolognese, con forza desidera manifestare tutta la sua rabbia per le morti innocenti che anche in questa occasione ha ancora un volta lasciato sul campo e tolto agli affetti più cari. Da "movimento di lavoratori e da più di 50 anni fedele ai lavoratori " e alle loro famiglie riscontriamo ancora una volta nel mondo del lavoro quanto sia più determinante ogni giorno il profitto finanziario a discapito di un occupazione lavorativa sicura e giustamente remunerata, con un "nuovo umanesimo" per dare sostegno economico e serenità alle famiglie che ogni giorno non devono vivere con il terrore che il proprio congiunto alla fine della giornata non torni fisicamente nella propria abitazione. Oggi è quanto mai urgente lavorare per un mondo del lavoro più sicuro e moderno con lavoratori e imprenditori in continuo dialogo con il rispetto delle proprie competenze all'interno dello stesso grazie a cui prevenire anche crisi economico - aziendali che troppo pesantemente negli ultimi anni hanno frenato la crescita economico .occupazionale del nostro paese. Desideriamo inoltre rivolgere il nostro appello alle autorità e istituzioni competenti di mettere fine a questa "guerra silenziosa e dimenticata" che ogni giorno molte volte anche nella totale indifferenza miete vittime nel nostro paese, dove urgono programmi di sicurezza lavorativa a favore delle maestranze, oggi totalmente assenti.
Umberto Morelli Presidente regionale MCL Emilia Romagna
Appuntamento a Bobbio per la prossima tappa di “conCittadini 2023-2024-Rete Piacenza”, il progetto di cittadinanza attiva rivolto alle scuole che è promosso dall’Assemblea legislativa ed è coordinato - a livello territoriale - dalla Provincia di Piacenza. Si tratta dell’incontro con gli avvocati Andrea Speranzoni e Lisa Baravelli, che si terrà venerdì 12 aprile alle ore 10.45 a Bobbio presso l’auditorium ‘Philippe Daverio’ e avrà per titolo “Violenza politica e valore della democrazia nella seconda metà del ‘900: strage di Bologna e dittature in America Latina”. L’evento sarà aperto da Roberto Pasquali, sindaco di Bobbio, e sarà introdotto e moderato da Claudia Ferrari, consigliera provinciale con delega alle Politiche giovanili e alle Pari Opportunità.
Memoria, Diritti e Legalità continuano ad essere i tre filoni di riferimento del progetto “conCittadini”: a fianco delle iniziative proposte in autonomia dalle scuole partner, in questi mesi la Provincia sta organizzando alcuni momenti formativi, di coinvolgimento e di confronto aperti agli studenti delle realtà coinvolte. È da sottolineare anche il fatto che per l’edizione 2023/24 la rete Piacenza si è ulteriormente ampliata: l’Istituto Tecnico Commerciale “San Colombano” di Bobbio e il Polo Scolastico “A. Volta di Castel San Giovanni” si sono infatti aggiunti a Istituto “A. Casali”, Istituto Tecnico Economico “G.D. Romagnosi”, ISII “G. Marconi”, Liceo Statale “G.M. Colombini” di Piacenza e Istituto Comprensivo “M.K. Gandhi” di San Nicolò di Rottofreno, portando a sette il totale delle scuole partner.
Trenta milioni di euro per abbattere le liste d’attesa su tutto il territorio regionale già a partire dal 2024. E per assicurare, sempre quest’anno, un milione di prestazioni in più, incrementando del 20% il numero di visite ed esami diagnostici monitorati dal "Piano regionale di governo delle liste d'attesa”. Sono le risorse messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna per ridurre i tempi attualmente previsti di prenotazione e accesso a visite ed esami clinici specialistici (le cosiddette ‘prestazioni specialistiche ambulatoriali’) erogati dal Servizio sanitario pubblico. Un investimento che dà forza al Piano straordinario voluto dalla Giunta, composto da misure concrete che verranno attuate già entro l’estate da parte di tutte le Aziende sanitarie, con un duplice obiettivo: incrementare sia il numero di prestazioni specialistiche disponibili, sia la quota di tempo dedicato alle prestazioni ambulatoriali da parte del personale medico. Tra le principali azioni previste entro il breve periodo, l’aumento dell’offerta anche attraverso il coinvolgimento delle strutture private accreditate, agende aperte e l’introduzione di liste per la registrazione delle richieste inevase, con smaltimento in ordine cronologico, per sgravare il cittadino dall’onere di ricontattare i servizi di prenotazione. L’obiettivo è accompagnare il sistema sanitario pubblico regionale verso un nuovo paradigma di attuazione dell’Assistenza specialistica ambulatoriale, e contemporaneamente consentire ai cittadini di usufruire, in maniera uniforme e omogenea in tutta la regione, di una maggiore offerta di prestazioni in tempi previ. Come sta avvenendo per la riorganizzazione della Rete di emergenza-urgenza, che procede con risultati molto positivi, anche sul fronte delle prestazioni specialistiche ambulatoriali l’impegno è da un lato continuare a garantire ai cittadini un adeguato livello di offerta e prossimità dei servizi, dall’altro accompagnarli verso una fruizione appropriata. In difesa della sanità pubblica e universalistica che, per l’Emilia-Romagna, resta l’unico modello sanitario possibile, da sostenere e rafforzare, perché messo fortemente a rischio per insufficienza di risorse stanziate a livello nazionale e per la carenza di personale. Un concetto ribadito dalla campagna di comunicazione e sensibilizzazione voluta dalla Regione - “Lunga vita alla sanità pubblica” -, che giovedì prossimo a Milano si vedrà assegnare il premio Una, l’Associazione delle aziende di comunicazione, come miglior campagna nella categoria comunicazione per la Pubblica amministrazione.
LE AZIONI PREVISTE NEL BREVE PERIODO
Il nuovo Piano per l’abbattimento delle liste d’attesa aumenta l’offerta di prestazioni, in particolare delle visite specialistiche, anche attraverso il coinvolgimento di strutture private accreditate, da un lato per consentire al sistema di assorbire il maggior numero di richieste non ancora evase e di riportare le attese a una situazione di maggiore equilibrio, e dall’altro per offrire ai cittadini servizi di assistenza e cura appropriati, ovvero commisurati ai propri bisogni, sotto il profilo prescrittivo, organizzativo ed erogativo. Sono tre le tipologie di intervento previste già per il breve periodo: rendere sempre effettiva la possibilità di prenotare le prestazioni, garantendo le condizioni per avere le agende sempre aperte e con un orizzonte di disponibilità di almeno 24 mesi; aiutare gli utenti sollevandoli dall’onere di dover ricontattare i servizi di prenotazione nel caso non vi fosse disponibilità, ma introducendo in questi casi le liste per la registrazione delle richieste in un elenco progressivo in ordine cronologico e garantire i tempi di attesa delle classi di priorità indicate in ricetta. Già entro il mese di aprile, inoltre, ciascuna Azienza Usl, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera-Universitaria o eventuale Irccs di riferimento, dovrà presentare un Piano straordinario di produzione per il proprio ambito territoriale, per garantire, nell’immediato e per tutto il 2024, un significativo aumento di prestazioni. Le aziende dovranno migliorare ulteriormente l’efficienza produttiva ed organizzativa, anche incrementando la presenza e l’operatività degli specialisti nel setting ambulatoriale e nelle strutture territoriali, in primis le Case della Comunità.
Aperto ufficialmente a Palazzo Gotico l’anno accademico 2023-2024 del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in “Medicine and Surgery” dell’Università di Parma, attivato con la collaborazione dell’Ausl e del Comune di Piacenza e con il sostegno della Regione. Interamente erogato in lingua inglese e pensato con una spiccata vocazione internazionale, il corso è caratterizzato dalla presenza tanti studenti e studentesse provenienti dall’estero ed è nato da un lato per rafforzare ulteriormente l’offerta formativa dell’Università di Parma in ambito medico-chirurgico e dall’altro per potenziare il settore sul territorio regionale e in particolare piacentino. “È stato un onore ospitare a Palazzo Gotico l’inaugurazione del nuovo anno accademico: un momento solenne – ha detto Katia Tarasconi, sindaco di Piacenza - in cui la storia e la tradizione dell’istituzione universitaria incontrano la vitalità e l’energia dei giovani che costruiscono, attraverso lo studio, il proprio futuro. Il corso di laurea in Medicine and Surgery esprime appieno questo intreccio, nel dinamismo della sua vocazione internazionale e nel legame instaurato, in breve tempo, con il territorio e le sue istituzioni. Forti anche della reciproca collaborazione sancita dal Protocollo Atenei che abbiamo siglato insieme di recente, continueremo a condividere l’impegno affinché gli studenti che, da tutto il mondo, scelgono la nostra città per il proprio percorso di crescita e formazione, possano sentirsi sempre più a casa”. “Attraversiamo un tempo di grande cambiamento – ha evidenziato Paola Bardasi, direttrice generale dell’Ausl di Piacenza, rivolgendosi a studentesse e studenti -. Un tempo che, per chiunque lavori in questo settore, rappresenta un’enorme sfida. Oggi, e questo dev’essere chiaro, stiamo costruendo il nostro futuro. Nel nostro ospedale, in particolare, avrete modo di entrare a far parte di una solida comunità di professionisti connessi alle migliori università italiane ed europee”. Prima inaugurazione di anno accademico a Piacenza da Rettore dell’Università di Parma per Paolo Martelli, che ha ricordato “le linee direttrici su cui si lavorerà in questi anni nel nostro Ateneo” sottolineando in particolare l’internazionalizzazione: “Il corso in Medicine and Surgery rientra perfettamente in queste linee d’azione. L’apertura internazionale è senz’altro uno dei suoi punti di forza. La scelta stessa dell’inglese come lingua veicolare costituisce una specificità rilevante nel panorama universitario italiano per i corsi di medicina, è un indiscusso elemento di attrattività per le studentesse e gli studenti di tutto il mondo e alla fine del percorso li proietta in un orizzonte molto ampio», ha spiegato il Rettore, che ha più volte sottolineato l’importanza del gioco di squadra alla base del corso ringraziando tutti i partner istituzionali. Infine alcune parole rivolte alle studentesse e agli studenti: “L’Università di Parma è e sarà con voi, vi affiancherà, lavorerà al meglio per far sì che questi anni siano per voi appassionanti, emozionanti, fruttuosi, ricchi di esperienze e di occasioni di apprendimento, per accompagnarvi nel modo più giusto nella vostra crescita intellettuale, professionale e umana”.
Due “brevi” lezioni di astrofisica quelle che Marcella Brusa, scienziata piacentina e docente universitaria all’Alma Mater Studiorum di Bologna, ha tenuto nella mattinata del 5 aprile a Carpaneto Piacentino. Al Teatro Moder, Brusa ha parlato ai giovanissimi studenti dell’Istituto comprensivo di Carpaneto e Gropparello, spiegando con un linguaggio semplice le leggi che regolano gli elementi della Terra e rispondendo alle domande – molte e centrate – del giovane pubblico. La prima parte è stata dedicata alle classi terze, quarte e quinte della primaria, che a metà mattina si sono date il cambio con quelle della secondaria di primo grado. Un’iniziativa che la dirigente scolastica Roberta Gulieri ha voluto realizzare in un’ottica di avvicinamento delle nuove generazioni alle discipline Steam e di consapevolezza della parità dei sessi nell’approcciarsi alle scienze.
Il buon esempio: “studiate e avrete successo”
I bambini e i ragazzi hanno partecipato con molta attenzione alle lezioni. “Se li lasciamo alla stessa altezza da terra, cade prima il foglio o la penna?” ha chiesto Brusa prima di provare l’esperimento per spiegare, con un esempio pratico e poi con l’aiuto della teoria, la forza di gravità e il ruolo della resistenza dell’aria. “La penna!” hanno urlato alcuni; “Il foglio!” è l’urlo che si è alzato in contemporanea con altre voci. E alla domanda “Chi vuole venire a provare?” è stato difficile scegliere fra una schiera di mani alzate. Una sfida vinta, dunque, almeno sul piano dell’interesse, quella dell’istituto. Ma oltre alla fisica, Brusa ha dato al suo pubblico un insegnamento di vita: “Se volete raggiungere un obiettivo, studiate”. Da parte sua non è certo mancato il buon esempio. “Dopo tredici anni di scuola ne ho fatti altri otto fra università e dottorati di ricerca, e poi sono andata via, a Monaco di Baviera, per fare le prime esperienze lavorative. Molti miei colleghi, invece, si sono spostati di città in città”. Marcella Brusa ha anche raccontato di essere “partita” dal liceo classico. “La matematica si può imparare anche all’università – ha detto –, non è per forza necessario fare un istituto tecnico per diventare uno scienziato”.
Cambiare il linguaggio ma non i contenuti
“Ho cercato di non semplificare tanto i concetti quanto il registro linguistico – ha commentato Brusa dopo l’incontro coi bambini della primaria – per far passare concetti importanti, anche complicati, cercando di trovare parole comprensibili anche ai più piccoli”. La scienziata si è detta molto soddisfatta della preparazione e della curiosità del giovane uditorio. “È sempre una sfida – le sue parole – anche se lavoro su queste cose da tantissimo tempo, ogni volta che devo parlare con un pubblico diverso bisogna sempre mettersi in gioco”. Certe domande non se le aspettava. “Si vede che sono classi molto ben preparate, quindi complimenti alle maestre che hanno fatto un ottimo lavoro”.
Sperimentarsi in tutti i campi
La dirigente Roberta Gulieri ha spiegato che l’incontro nasce da un percorso, voluto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, di valorizzazione delle discipline Steam. “Incontrando Marcella Brusa i bambini e i ragazzi hanno potuto conoscere concretamente l’esperienza di una persona che è riuscita a mettere a frutto le proprie competenze fino a raggiungere livelli altissimi nella ricerca mondiale”. Bisogna partire dalla giovanissima età. “È molto importante che fin da subito sia chiaro che non ci sono differenze di genere – ha aggiunto la preside –. Dobbiamo sradicare l’idea che esistono discipline più adatte ai maschi o alle femmine: ognuno di noi deve trovare la propria realizzazione in quello che corrisponde alla propria indole. Il nostro compito è offrire ai ragazzi l’opportunità di sperimentarsi in tutti i campi, in modo che ognuno trovi la propria felicità”.
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