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Notizie Varie

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Nasce «Gep», l’Unione delle guide ambientali escursionistiche piacentine

Guide escursionistiche piacentine

Le guide ambientali escursionistiche piacentine hanno deciso di unirsi sotto un nome unico, “Gep”, per far meglio sentire la loro voce sulle tematiche che riguardano la loro attività nel territorio della provincia di Piacenza. Gep, che sta per Unione delle Guide ambientali Escursionistiche Piacentine unisce i gruppi delle guide di Piacenza ora attivi (Walk the Nature, Eva, I Calcaterra, Azimut) e alcuni singoli professionisti che operano sul territorio per un totale, al momento, di oltre 20 guide. “L’esigenza di unirci - fanno sapere - nasce dalla volontà di raggruppare diversi addetti ai lavori che già svolgono le proprie attività nel mondo outdoor e che si riconoscono in una serie di principi inderogabili, quali sicurezza, professionalità, formazione e aggiornamento continui, solidarietà e supporto reciproco, promozione di uno stile di vita sostenibile e di un turismo rispettoso dei territori, trasparenza economica e inclusività nonché rispetto delle diversità”. “L’obiettivo è di porci come il punto di riferimento per l’accompagnamento professionale nel territorio della provincia di Piacenza, dalla pianura all’Appennino, mantenendo le singole identità originarie. La volontà, oltre all’accompagnamento consapevole in ambiente, è anche quella di valorizzare le realtà del territorio, culturali, ambientali e storiche, non dimenticando di dare voce a chi ha scelto di investire la propria imprenditorialità in modo virtuoso e resistente sul territorio appenninico». «L’ambizione è far sì che nelle nostre escursioni, oltre all’aspetto escursionistico, l’attività divulgativa sia sempre in primo piano, senza dimenticare anche il lato ludico in un clima di rispetto reciproco e inclusione, rigettando qualsiasi approccio anche solo velatamente discriminatorio”. Gep non è un’associazione, almeno per il momento, ma si pone “come un aggregatore di gruppi di professionisti, acceleratore e potenziatore delle attività dei singoli e interlocutore o mediatore tra le esigenze delle istituzioni, enti, soggetti del terzo settore e quelle dei professionisti che Gep rappresenta”.

I requisiti per farne parte sono l'aver superato un corso professionalizzante certificato un da ente accreditato, avere un’assicurazione Responsabilità Civile e avere un’esperienza dimostrabile in ambito di accompagnamento. Sabato 11 maggio presso il rifugio degli amici del Gaep a Selva di Ferriere (coi quali oltre a condividere parte del nome condividiamo anche i principi di amore per la natura e per il nostro Appennino) organizzeranno una giornata di escursioni gratuite per presentarci alla cittadinanza. Tre i percorsi, di diversa difficoltà, con un limite massimo di 20 iscritti ciascuno, per permettere a tutti di scegliere l’itinerario più adatto alle proprie caratteristiche. Ogni partecipante provvederà al proprio pranzo al sacco. Il ritrovo sarà a partire dalle ore 10 e le partenze delle escursioni saranno così scaglionate: Tutte le escursioni rientreranno al rifugio Gaep nel primo pomeriggio dove verrà offerto un rinfresco, una merenda e verranno presentate le iniziative estive delle guide piacentine.

Pubblicato il 4 maggio 2024

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«La pasta in valigia»: il sapore della tradizione enogastronomica piacentina

 pasta





“Attraverso la gestione di trattorie, negozi di alimentari e altre attività commerciali, gli emigrati piacentini hanno avuto un ruolo importante nel mantenere viva la tradizione culinaria italiana, creando punti di riferimento culturali e sociali nelle loro nuove comunità”: così’ il prof. Diego Zancani, docente di Lingue medievali e moderne e professore emerito all’Università di Oxford, ha evidenziato il significato del progetto "La pasta in valigia. Percorso storico-gastronomico sulla rotta dell'emigrazione piacentina". L’iniziativa, svoltasi il 4 maggio nel salone monumentale della biblioteca Passerini Landi a Piacenza, ha voluto riscoprire e valorizzare il contributo degli emigranti piacentini nella diffusione delle tradizioni enogastronomiche del territorio.

La fortuna all’estero
Il progetto, ideato e condotto con la collaborazione della biblioteca Passerini Landi e sostenuto dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, ha visto la partecipazione oltre che di Zancani, della ricercatrice e docente al liceo Gioia, Ilaria Dioli, esperta di storia dell’emigrazione. L’incontro è stato moderato da Daniela Morsia, curatrice del fondo antico e locale della biblioteca, che ha dialogato con i relatori, approfondendo le molteplici sfaccettature del tema.
“Bisogna ricordare - ha sottolineato Morsia -, che a partire dalla fine dell’Ottocento, in particolare dalla Val d'Arda, da Morfasso, dall’alta Val Trebbia, c’è stata una grandissima emigrazione che ha portato un notevole contributo, in termini di ristorazione, soprattutto nell'area anglo-americana”.
Il prof. Zancani ha quindi evidenziato che la vita nelle valli piacentine non era facile e molti hanno tentato la fortuna all'estero.

The Bracchis
“Gli emigrati del nostro territorio - ha detto Zancani - hanno portato a Londra i gelati, che ancora non erano conosciuti, e hanno fatto sorgere dei piccoli locali di caffetteria, in cui hanno inserito nei menù qualcosa di piacentino come i panini.
Non solo a Londra - ha aggiunto il professore -, ma anche nel Galles del Sud, dove i primi caffè erano condotti da piacentini e si chiamavano The Bracchis perché erano della famiglia Bracchi, un nome molto diffuso nel nostro territorio. Facevano un lavoro molto duro, aprivano alle 5 del mattino, preparavano i panini imburrati, secondo la tradizione inglese, aggiungendo il tocco di piacentinità con fette di prosciutto e chiudevano alle 11 di sera, dicendo: “abbiamo venduto tutto!”. Un lavoro intenso e faticoso che però ha arricchito queste famiglie italiane”.

Storie di emigrati piacentini
L'obiettivo del progetto, presentato in biblioteca, è stato quello di mettere in luce le storie di chi, lasciando la provincia di Piacenza, ha portato con sé non solo speranze e sogni, ma anche un pezzo della cultura culinaria italiana.
Uno degli aspetti più affascinanti del progetto è stata la ricomposizione di un mosaico di storie personali e collettive di emigrati, come quella di Pablo Guglieri, fondatore della cittadina di Daireaux in Argentina nel 1902, o di Francesco Secchi de Casali, pioniere dell'agricoltura e dell'informazione per gli italiani in America con la creazione del giornale dedicato agli emigrati e della colonia agricola di Vineland, nel New Jersey.
Le vicende di figure come Piero Bellini e Gianni Oddi, che hanno esportato la loro maestria culinaria rispettivamente a Londra e New York, hanno dimostrato come la cucina possa diventare un potente strumento di connessione e identità. Storie di coraggio al femminile, come quella di Angela Malvicini di Maio, hanno acchito ulteriormente il progetto, mostrando come il cibo e le ricette di famiglia siano stati un legame tangibile con la terra madre.

Il potere unificante del cibo

Durante la presentazione, sono stati anche mostrati ricettari storici, studi approfonditi, cartoline dall'epoca dell'emigrazione e dei video che illustrano il profondo legame tra gli emigrati e la loro terra d'origine. È stata inoltre illustrata una mostra online, accessibile sul sito di Migrer – Museo virtuale dell’emigrazione emiliano romagnola nel mondo, che permette di esplorare ulteriormente questo ricco patrimonio culturale.
Il progetto "La pasta in valigia" non solo è una significativa iniziativa che celebra la storia e la cultura degli emigranti piacentini, ma anche invita le nuove generazioni a scoprire e preservare le proprie radici attraverso il potere unificante del cibo. Una testimonianza significativa di come, anche a distanza di anni e chilometri, i sapori della terra d'origine continuano a unire le persone, narrando storie di vita, speranza e tradizione.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 4 maggio 2024

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Nove piacentini tra i nuovi Maestri del Lavoro

 Maestri del lavoro 24

Una solenne cerimonia si è svolta nei capoluoghi di regione per consegnare le onorificenze ai Maestri del Lavoro insigniti il 1° maggio. Per il Consolato Piacentino sono stati premiati 9 nuovi maestri. A Bologna, nel salone del Podestà Palazzo Re Enzo, si è tenuta la consegna delle onorificenze ai nuovi maestri della Regione organizzata dalla prefettura alla presenza del prefetto Attilio Visconti e della console regionale Alessandra Castelvetri. Presenti numerose autorità civili e militari. I nuovi maestri hanno ricevuto il benvenuto e le congratulazioni dal prefetto di Bologna Visconti, dalla console regionale Castelvetri e dal dirigente Ispettorato Area Metropolitana di Bologna Antonio Zoina.

I nove maestri piacentini Giuseppe Boeri, Lorenzo Baldrighi, Roberto Chiapparoli, Roberto Daverio, Marco Donati, Fabio Gatti, Enrica Migliavacca, Fabio Rapaccioli, Rosa Giuseppe Donato hanno ricevuto l’onorificenza “Stella al Merito del Lavoro” dalle mani del vice prefetto aggiunto piacentino, Claudio Giordano e dalla console regionale Castelvetri. Presenti alla cerimonia, il vicesindaco del Comune di Piacenza Marco Perini, il sindaco di Podenzano Alessandro Piva, il sindaco di Gazzola Simone Maserati e il vicesindaco di Castelsangiovanni Corrado Pozzi. I maestri con familiari e amici sono stati accompagnati da una delegazione del Consolato Piacentino composta dal Console Provinciale Emilio Marani, dal segretario provinciale Sergio Caccialanza e dal Console Emerito Roberto Girasoli.

Pubblicato il 3 maggio 2024

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«Non mi parli, io ti ascolto» workshop per genitori di adolescenti

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Si terranno martedì 7 e 21 maggio dalle 18 alle 20 al Centro per le Famiglie di Piacenza i workshop gratuiti "Non mi parli, io ti ascolto" proposti da EXIT, il progetto del Comune di Piacenza nato per contrastare il fenomeno del ritiro sociale dei giovani.
Rivolti a genitori di adolescenti, saranno condotti da Fausta Fagnoni della Fondazione La Ricerca e da Alessandra Bassi della Cooperativa sociale L'Arco.

"Avere figli adolescenti non è semplice: è un'età in cui i cambiamenti fisici e neurologici incidono fortemente sui comportamenti dei ragazzi e dunque anche sul loro modo di entrare in relazione con i genitori" commenta una delle coordinatrici del progetto, Monica Francani di L'Arco, che insieme a Lucia Catino di La Ricerca coordina Exit.
"Per questo - prosegue - proponiamo due workshop in cui mettersi in gioco sul tema della comunicazione e della risoluzione positiva dei conflitti. Inoltre, per chi sente di avere bisogno di una consulenza psicologica genitoriale e individuale, siamo a disposizione gratuitamente".

L'invito è dunque quello di contattare i recapiti del progetto, sia per prenotare un posto per i workshop (è richiesta l'iscrizione), sia per contattare l'èquipe di esperte Exit: i riferimenti sono l'indirizzo e-mail e il numero 378 3031649.  
L’iniziativa è promossa dal Comune di Piacenza e organizzata da Associazione La Ricerca e da Cooperativa Sociale L’Arco.

Pubblicato il 3 maggio 2024

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Continua la collaborazione tra Consorzio di Bonifica e Sentiero del Tidone

 Collaborazione tidone e bonifica

Prosegue la collaborazione tra il Consorzio di Bonifica di Piacenza e l’associazione “Sentiero del Tidone Aps”. All’attivo sia un progetto didattico sia un progetto legato alla sicurezza degli escursionisti. Da quattro anni a questa parte, collaborano ad un progetto didattico che prevede iniziative di educazione civica e ambientale per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado della Valtidone. A cura dell’associazione “Sentiero del Tidone Aps” la possibilità di partecipare a un incontro di presentazione del sentiero e a visite didattiche accompagnati dai volontari.

A cura del Consorzio di Bonifica di Piacenza la possibilità di: partecipare a una didattica in presenza o via web utile all’approfondimento di tematiche legate alla difesa idraulica, alla distribuzione irrigua e alla prevenzione del dissesto idrogeologico; scoprire il progetto europeo Life Claw (sostenuto dall’Unione Europea attraverso lo strumento finanziario Life) i cui obiettivi sono la conservazione del gambero di fiume e la tutela della biodiversità; visitare la diga del Molato (Nibbiano di Alta Val Tidone) e simularne il funzionamento con uno strumento didattico web creato ad hoc e utilizzabile in classe. L’associazione e il Consorzio, unitamente a “Progetto Vita Piacenza”, condividono anche un progetto che mira a favorire l’accesso, attraverso opportuna segnaletica, ai Dae (defibrillatori semiautomatici esterni) presenti lungo il sentiero e nelle vicinanze (entro 2 chilometri).
Un progetto pilota a livello nazionale e in fase di sviluppo, per la sicurezza degli escursionisti che percorrono i 69 km di sentiero a piedi, in bicicletta e a cavallo, che vuole anche stimolare altri percorsi e sentieri ad adottare questa specifica segnaletica per indicare i Dae più vicini al percorso. Lo stesso Consorzio di Bonifica quattro anni fa ha installato un defibrillatore accessibile a tutti alla diga del Molato.

Pubblicato il 3 maggio 2024

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