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Il Vescovo ai nuovi diaconi: «Mantenetevi servi obbedienti»

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“Siano pieni di ogni virtù, sinceri nella carità, premurosi verso i poveri e i deboli, umili nel loro servizio, retti e puri di cuore, vigilanti e fedeli nello spirito”. Sono le parole della preghiera recitate da mons. Adriano Cevolotto durante il rito di ordinazione diaconale svoltosi, l’8 dicembre, in cattedrale a Piacenza.

Quattro storie di salvezza

Adriano Ballerini di Pieve Dugliara (Rivergaro), Paolo Pareti di San Savino (Piacenza), Daniele Salini di Fontanafredda (Roveleto di Cadeo) e Renato Pera di Mezzano Scotti (Bobbio), nella solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, sono stati ordinati diaconi in una liturgia densa di emozioni in cui il Vescovo ha ricordato la sua ordinazione diaconale come qualcosa che non passa e rimane nel cuore.
Una celebrazione che ha portato quattro persone, con le loro storie di salvezza, alla porta di ingresso del ministero ordinato. Uomini con alle spalle il battesimo, il matrimonio, la paternità, il legame alle comunità cristiane che hanno risposto ad una chiamata di servizio e sono stati presentati ed eletti per l’ordine del diaconato.

Essere servi

“Questi nostri fratelli vivano - ha commentato il Presule - in profonda comunione con Gesù che non è venuto per essere servito, ma per servire; Maria, la serva del Signore, sia il loro fondamento spirituale”. Essere servi - per il Vescovo - significa superare ogni gesto generoso per accettare di intraprendere qualsiasi strada dove attuare la parola di Dio.
“Come è possibile?” - è la domanda di Maria citata da mons. Cevolotto che evidenzia umane debolezze e fragilità. “Per Maria - ha aggiunto - quella domanda apre ad un mistero di grazia traboccante con cui vince ogni dubbio e diventa una creatura immacolata”.

I poveri al centro

Questa ordinazione inoltre, inserita nel cammino sinodale della diocesi di Piacenza-Bobbio, ha voluto - per il Vescovo - allargare lo sguardo ad una pastorale maggiormente condivisa.
“Cercate di mantenervi - ha puntualizzato il Presule - servi obbedienti, mettendo i poveri al centro del vostro impegno, camminando in comunione con il vescovo e il presbiterio per portare una novità evangelica alla nostra chiesa”.

Il rito e il ministero

Al termine dell’omelia i neo diaconi hanno manifestato davanti al popolo di Dio di assumere gli impegni del diaconato per annunciare la fede con parole e opere, promettendo filiale rispetto e obbedienza al vescovo. Nel silenzio poi l’imposizione delle mani sul capo degli eletti e la preghiera di ordinazione a cui è seguita la vestizione con gli abiti diaconali, la consegna del libro del Vangelo e l’abbraccio di pace. I nuovi diaconi sono così entrati, con un ministero ordinato, a far parte della Chiesa come ministri di unità e di comunione.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 9 dicembre 2021

Ascolta l'audio

Nella foto, la celebrazione diaconale nella Cattedrale di Piacenza.

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