Via Francigena, pellegrini in aumento
“L’emergenza ha promosso il turismo sostenibile, il movimento lento. C’è un piccolo boom, lontano dai numeri del turismo di massa, ma è un turismo consapevole, attento. Il pellegrino ha un livello medio-alto di istruzione, vive tutto con grande curiosità, condivide l’esperienza sui social. È un ottimo veicolo di pubblicità per il territorio e spesso ritorna da turista nei luoghi in cui ha camminato". Sami Tawfik è il project manager dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (Aevf), nata nel 2001, che si occupa di tutto l’itinerario, da Canterbury a Roma, con l’aggiunta nel 2019 di un’estensione fino a Santa Maria di Leuca (Lecce). La sede legale è a Fidenza, la sede operativa a Piacenza.
A vent'anni dalla nascita, l'associazione che promuove l'antica via di pellegrinaggio traccia un bilancio positivo. "Nel 2019 - spiega Tawfik - sono stati circa 50mila i camminatori. Certo, ci sono tratti più percorsi di altri. Il nostro, per le difficoltà ricettive, ha 5-6mila pellegrini l’anno, potrebbe avere numeri più alti. Notiamo che crescono le persone che percorrono i nostri percorsi in bici”.
Quella che sta per cominciare potrebbe essere l'estate dei Cammini: c'è un crescente interesse per la riscoperta degli antichi itinerari di pellegrinaggio e anche la Cei, con il progetto "Ora viene il Bello", propone di recuperare questa dimensione che intreccia fede, Creato, arte e cultura.
La storia: Andrea e Daniela con alcuni amici dell'associazione "Fiorenzuola in movimento" hanno adottato il tragitto da Piacenza a Fidenza, mettendo la loro passione per il camminare al servizio del territorio.
L'approfondimento sull'edizione di questa settimana.
Pubblicato il 17 giugno 2021
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Pubblicato il 25 marzo 2021
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